Universi paralleli

Lo scorso weekend, nonostante ci sia stata la classica più importante del campionato (lo dicono il blasone e il palmarès delle due squadre), si è parlato più di geometria che di calcio. Le dichiarazioni uscite la domenica mattina sul Corriere della Sera, in cui Galliani preannunciava “un putiferio” in Lega per la mancata riproposizione del replay incriminato del (presunto) fuorigioco di Tévez e il susseguente tweet postato dall’account ufficiale del Milan hanno provocato la reazione sguaiata della Juventus prima e di tutti i suoi tifosi poi.

Per quanto mi riguarda credo che Galliani (o Barbara Berlusconi, alla fine il comunicato ufficiale non è firmato da nessun a.d.) abbia fatto molto bene a sbattere i pugni sul tavolo. Possiamo discutere dei tempi (il giorno dopo la partita) e modi (il tweet delle linee parallele), ma la sostanza è giustissima. Giusta sia nello specifico, visto che la Lega (notizia di oggi) ha deciso di produrre autonomamente tutte le parite di A dall’anno prossimo, ma anche dal punto di vista “geo-politico“. Per troppi anni siamo andati a braccetto con quelli la, fuorviati forse da un Inter un po’ troppo potente e da una relativa inoffensività dei bianconeri (guidati all’epoca da Blanc). Da quando è tornato Agnelli (Andrea) le cose sono decisamente cambiate: è inutile fare adesso una lista di tutte le cose strane o gli “aiutini”, come direbbe Totti, che sono capitate ai bianconeri. Però tornare a combatterli, dopo anni di passività, è una cosa sacrosanta. Piazzare il proprio candidato alla presidenza della Federazione è stato un bel colpo, ora bisogna continuare per ottenere almeno la parità di trattamento con la Juve (vorrei vedere un Milan Juve con il nostro centravanti titolare in campo, visto che nessuno tra Ibra, Balotelli e Destro ci è riuscito ultimamente).

Qualcuno ha storto un po’ il naso per questa battaglia, dicendo che non è nello stile Milan, che adesso siamo troppo scarsi per potercelo permettere. Tralasciando la fallacia del secondo punto (si deve provare sempre a combattere per i propri diritti), io conosco soltanto uno stile Milan: vincere (meglio se in Europa). E se per tornare a farlo occorre alzare un po’ di polverone, che si faccia.

Più che le parallele storte, quello che mi preoccupa è il mondo parallelo in cui sembrano vivere sia Inzaghi che la squadra. La prestazione di sabato sera a Torino è stata migliore di quelle viste nelle ultime esibizioni. La squadra ci ha messo voglia e fino a metà del secondo tempo, fosse finita 2-2 non ci sarebbe stato niente di rubato. Ma si è vista, fin troppo, la differenza che c’è in questo momento tra le due squadre. La Juve ha fatto tre gol quasi con il minimo sforzo, giocando al gatto con il topo, mentre il Milan era al gancio. Si vedeva che difficilmente i rossoneri avrebbero potuto fare più di così. Quello che avrei voluto vedere io è una squadra incazzata, che non ci sta a perdere (pure nettamente) in casa degli eterni rivali. Invece sono giunte voci dallo spogliatoio di una squadra felice della prestazione, con i giocatori che si sono applauditi tra di loro. Questo, per me, non va bene. Il Milan deve sempre esigersi il massimo. Non può e non deve autocomplimentarsi per una sconfitta netta in casa della Juve. Questo mi fa più paura. Se si perde la mentalità vincente (anche nei periodi bui), recuperarla è complicato.

7 commenti

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  1. Non commento la prima parte del post. L’ultima invece è perfetta e preoccupante per le prossime due partite casalinghe fondamentali, e ripeto, fon-da-men-ta-li, per le sorti del campionato.

  2. Ecco che ritrovo chi credevo si fosse smarrito! Concordo e plaudo per quanto letto nell’articolo. Aggiungo che se ti prendeva vaghezza di far scendere il pallone sino a quando partiva il passaggio(l’immagine è ferma ad un attimo prima) dal piede dello juventino, l’offside sarebbe stato evidente anche nella fotografia riportata. La seconda parte del tuo articolo è scontata. Il Milan deve fare il Milan e vincere le prossime partite e possibilmente vincerle tutte da qui alla fine del campionato. Non ci sono più attenuanti ed alibi per nessuno.

    1. Ed invece , caro Borgofosco , vi e’ qualcuno che da tempo si sta preparando gli alibi . Per esempio incaricando i propri lacche’ di fare lo scarica barile .
      Ed ecco il bel risultato . Un siluro nel sedere del figliolo prediletto . Quello con il quale e’ in simbiosi giornome notte . In televisione ogni minuto insieme , ricordi ?
      Quello che non e’ padrone del proprio ruolo e non puo’ nemmeno sostituire i cadaveri in campo , ecco il silurone:
      ” Caschi male, proprio un mese fa su questi lidi ho chiesto l’esonero di Inzaghi.”
      Parati il culo Pippo mio .
      Sempre maggiori complimenti diavolino .
      Forche a testa in giu’ per il Presidente .
      Palo alla romana per Pippo tuo .
      Se vi riesce la lapidazione di Barbara il Trono agognato e’ vostro .
      Ai votri piedi il cadavere del Milan pizza gia ‘ putrefatto .
      Aspettano gli sciacalli .
      AH , MA SE IL COMPLOTTO FALLISCE , CHE BELLA ARIA FRESCA E PROFUMATA PER I PROSSIMI ANNI E TROFEI .
      FORZA MILAN , SIAMO ANCORA QUI . I TIFOSI VERI , ONESTI , RICONOSCENTI , MISERICORDIOSI , PAZIENTI , EDUCATI , OBIETTIVI ,
      COMBATTIVI E FIDUCIOSI . UN ESERCITO SIAMO !

      Caschi male, proprio un mese fa su questi lidi ho chiesto l’esonero di Inzaghi.

  3. Io , invece , la vedo diversamente . Tu emmegi scrivi :
    ” vincere (meglio se in Europa). E se per tornare a farlo occorre alzare un po’ di polverone, che si faccia. ”
    Io penso che con i polveroni non si vince un cazzo . E poi penso anche che CREDERE che si possa aiutare la squadra a vincere alzando la voce e’ sbagliato , fuorviante , e diventa un alibi per poltroni ed incapaci .
    Qualcuno , due o tre giorni orsono , ha scritto che vedeva Antonelli correre a velocita’ doppia dei compagni e mostrare piu’ forza e condizione . Verissimo e basta guardare gli allenamenti per capire . Da tre anni vedo allenamenti ridicoli . Roba da dopolavoro . Esatta anche per me la riflessione nella seconda parte del post . Temo che numerosi nostri giocatori abbiano perso la condizione minima per definirsi atleti .

  4. Da quel consumato paraculo che e’ il nostro AG sposta le respansabilita’ da se stesso ad altri . Questa volta tocca aglii arbitri ed alla dirigenza Juve ed il risultato , come dici bene tu , e’ che i giocatori brindano alla loro bella e sfortunata prestazione . Oh , certamente avrebbero vinto se si fischiava quel fuorigioco . Ma non eravamo noi a sfottere gli Interisti per la loro mania di dare sempre colpa agli altri ?
    Siamo forse sulla buona strada per diventare come loro?

  5. Uno dei problemi più seri del calcio è che molti parlano troppo in riferimento agli umori della propria squadra di calcio rispetto a quanto parlano di calcio in generale.

    E’ così che l’ ottima iniziativa della società Rossonera viene vista con disappunto da alcuni baldi tifosi o tifosotti vari.

    La verità è che l’ arbitraggio allo stadium è stato vergognoso mentre le immagini uscite hanno fatto passare l’ arbitraggio per normale. Già che ne dica qualcuno il fatto che alcuni club possano prodursi autonomanete le immagini, è un problema serio non tanto del Milan ma del calcio in generale. Tralasciando che gli episodi arbitrali hanno condizionato realmente le partite Juventus Roma, Juventus Napoli e Juventus Milan.

    Che il Milan sia uscito dallo stadium a testa alta considerando le tante assenze e il divario fra e due squadre è sicuro.

    Se il calcio italiano non viee riformato completamente parlare di rosa oltre ad essere ridicolo è pure pretenzioso perchè una competizione dove non tutti i componenti possono giocarsela alla pari è una competizione che non vale nulla e che quindi non può attrarre investitori di qualsiasi natura in grado di finanziare i grandi acqusti.

    Quindi consiglio mio, smettete di farvi le seghe mentali sulla rosa del Milan visto che Napoli e Roma contro la Juventus hanno avuto i nostri stessi problemi

  6. Sciacquati la bocca quando parli con chi veniva dalla Sicilia a Milano per vedere il Milan in serie B , ed impara umilmente da chi puo’ insegnarti molto .
    Se Galliani era mosso dal desiderio di maggiore giustizia ed equita’ e voleva mantenere lo stile che ci compete , doveva dire quello che ha detto a difesa di qualche piccola societa ‘ danneggiata , MAI PER DIFENDERE LA SUA SOCIETA’ dopo simile figura di inferiorita’ nel gioco . Ma l’educazione si impara da piccoli .

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