Una missione quasi impossibile

Non è un Milan Juve normale quello di domani sera. È uno scontro in cui il Milan si ritrova senza quasi più obiettivi reali di classifica (nonostante le parole di Galliani), uno in cui la Juve sente già quasi l’odore di scudetto. Ma è soprattutto una partita in cui le differenze tra i valori in campo sono troppo elevate per non essere considerate, troppo alte per essere cancellate dal prestigio della partita. Una disparità non solo a livello dei singoli, ma anche e soprattutto a livello di gioco e di senso di squadra.

La Juve gioca a memoria e ha un gruppo solido alla base, a cui tutti i giocatori nuovi si aggregano facilmente e si inseriscono in un modulo di gioco cementificato. Non ne faccio una questione di allenatori. Allegri si è trovato tra le mani un giocattolo perfetto, difficile, quasi impossibile da rompere, mentre Inzaghi, con troppo poca esperienza alle spalle, è stato caricato di responsabilità enormi, con il compito di costruire dalle fondamenta una squadra senza gioco, senza modulo, senza formazione tipo. E senza un cuore pulsante. Troppo per un allenatore alla sua prima esperienza in A, una missione difficile anche per i più grandi. Una missione complicata anche dall’arrivo di tanti, forse troppi giocatori in ruoli sbagliati, e la mancanza fondamentale di un costruttore di gioco, dell’anima della squadra. Di un capitano carismatico insomma.

Bocchetti, Paletta, Antonelli, Destro, Suso: i giocatori presentati ieri in pompa magna a Casa Milan non sono di certo giocatori scarsi (in realtà su Bocchetti devo ancora farmi un’idea), ma non sono ciò di cui aveva bisogno il Milan. Ci ritroviamo con forse 9 possibili centrali, senza però avere le idee chiare su chi possa essere la coppia centrale titolare. Ad Inzaghi toccherà provare e riprovare, alla ricerca della compatibilità migliore, ma dovrà farlo in partita, in attesa di trovare la coppia giusta. A dimostrazione dell’utilità limitata dei nuovi acquisti (tranne Destro, squalificato), l’unico che probabilmente scenderà in campo a Torino sarà Antonelli, che andrà a coprire un ruolo da troppo tempo scoperto.

Non voglio lamentarmi della campagna acquisti, perché se il Milan non avesse comprato nessuno si sarebbe scatenata una rivolta di piazza, ma quello che mi auguro per il futuro è che gli acquisti vengano fatti in modo sensato e utile alla causa della squadra. Domani con la Juve non sarà facile, anzi forse sarà impossibile portare a casa i tre punti. Ma io sono un’inguaribile romantica e credo ancora alla partita di cuore, al desiderio di dimostrare che sotto quelle maglie, sotto quelle creste e quei tatuaggi, batte ancora e forte il vecchio cuore rossonero.

7 commenti

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  1. Allora Silvia, Bocchetti è un ottimo giocatore con l’incognita del suo completo recupero fisico (guarda quanta fatica sta facendo Montolivo per recuperare fisicamente). La ‘linea italiana’ del Milan non soltanto la condivido ma ne sono entusiata! Secondo me le grandi squadre si costruiscono su di un blocco granitico che, in base anche alla nostra mentalità, magari un po’ provinciale, non può che essere italiano(Juventus e Milan di Sacchi docet). Per quel che riguarda la partita di Torino…sono fiducioso anche perché abbiammo scampato il ‘pericolo arbitro’. Damato è il miglior arbitro italiano! Sarà una bella partita!

    1. Invidio il tuo ottimismo.
      Purtroppo non sono sicuro che sarà una bella partita, almeno per noi.

  2. Detto che solo la Juventus puo’ decidere il risultato . Detto anche che se loro si impegnano poco e facciamo risultato non sara’ un bene . Detto ,comunque che se , contro ogni previsione logica , noi sfoderiamo il partitone nessono gioira’ piu’ di me .
    Dette tutte queste cose , come non dare ragione a SG ? Siamo una squadra piena di doppioni ed esuberi in alcuni ruoli e lacune orribili in altri .,abbiamo acquistato
    RISERVE della nazionale quando abbiamo bisogno di uno o due Leader in campo .
    Continuo a pensare che Galliani inspiegabilmente preferisce la quantita’ alla qualita’ .
    Almeno che Inzaghi provi a invenare qualcosa . Honda e Bonaventura che hanno piedi e testa li utilizzi in fase di creazione del gioco a centrocampo anziche’ sprecarli sulle fasce . Sacchi di Gattuso ne faceva giocare uno . Inzaghi ne scelga solo uno
    fra De Jong ( di gran lunga il migliore ) , Essien , Poli , Muntari ..
    Ma dopo tante discussioni tutto alla fine e’ inutile . E malgrado le buone intenzioni
    finisco col nervoso . Hai ragione anche sui difensori centrali SG . Un numero sterminato . Pure De Sciglio lo e’ , pure Zaccardo . Merdagialla incompetente e sprecone ( mi perdonino i suoi innamorati ) che cazzo prendi a fare Bocchetti e Paletta ? Riserve delle riserve fra i convocati in Nazionale e nemmeno tanto giovani.
    Non era meglio aspettare giugno ? Ma comprare e’ compulsivo . Come certe donne
    di fronte alle vetrine il nostro non sa resistere . E nemmeno i tanti ciechi o i tanti struzzi . E mi fermo qui se no esplodo .

    1. Bocchetti è in prestito, è un tappabuchi per 6 mesi, poi arriva Munoz. Paletta sostituisce Bonera

  3. Per tappare quali buchi ?
    Sostituisce chi . Quella mezza pippa moscia e’ ancora in organico.
    Acquisti , o acquisizioni se preferisci ,compulsive e superflue .
    Non giovavano di piu’ un centrocampista ed un terzino destro ?
    Buoni .

    1. Sostituirà a Giugno… è in scadenza… Bocchetti tappa il terzino sinistro…

      Il cc no. Come ho già detto della riserva di Montolivo me ne faccio poco. Sulla fascia destra c’è Abate.

      1. Guarda che Abate non ha ancora rinnovato e recentemente Galliani ha detto che con Abate e De Jong se ne riparla a giugno. Non è un bel segnale.

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