Il mercato non è il problema (e nemmeno la soluzione)

Questa volta il voto al mercato non lo do. E non perché lo ritenga pessimo e nemmeno perché pensi di aver sbagliato a darlo agli ultimi due. Il mercato è ottimo, così come lo era lo scorso estivo e lo era anche quello di un anno fa. Eppure la posizione in classifica non è cambiata di una virgola. Credo che i tifosi durante il mercato si siano messi a pensare troppo ai giocatori e poco alla sostanza dimenticando il fondamentale: il problema del Milan non è nell’organico. Il problema del Milan è uscire da 3 anni e mezzo di un non-calcio Allegriano e da uno spogliatoio spaccato in almeno due fazioni. In questo senso il mercato di riparazione sta fornendo una risposta importante al dualismo Italiani vs Stranieri acquistando quasi esclusivamente giocatori dal passaporto azzurro – e non solo in funzione della riforma delle rose di Carlo Tavecchio che vedrà applicate le stesse regole delle Liste UEFA anche alla serie A durante la prossima stagione.

Il problema del Milan è che ad oggi i giocatori rendono in rossonero il 50% di quanto rendono con le loro maglie nazionali – o – eventualmente – di quanto rendono dopo eventuali cessioni (con la sola controtendenza di Cristante, il cui posto sulla panchina del Da Luz dopo un paio di buone partite in rossonero è ormai fisso). Un problema che va affrontato perché come è stato detto da Berlusconi via Ansa non è ammissibile vedere una squadra perdere con squadre che fatturano cinque volte meno – e non perché queste abbiano una rosa più forte della nostra ma perché sono, semplicemente, più organizzate di noi. La rosa che ha avuto il Milan è una rosa che lo scorso anno tra Seedorf, Tassotti, Maldera, autogestione del gruppo, tutoring societario e compagnia bella, di riffa o di raffa 35 punti li aveva messi. E ne aveva messi 40 l’anno prima, nella rimonta verso la Champions League.

Se siamo tutti d’accordo – e lo siamo – che rispetto a quei 35 e quei 40 punti grazie al mercato la rosa di oggi si è rinforzata allora è il caso di vedere oltre le nubi dello scambio di figurine da Football Manager e cominciare a valorizzare quello che si ha. Valorizzare deve essere la parola chiave perché molta gente che abbiamo in rosa può dare molto di più di quello che ha. Valorizzare e smettere di fare figli e figliastri, ad esempio tacendo sulle orrende prestazioni di Van Ginkel, De Sciglio ed El Sharaawy e magari mugugnando al primo passaggio sbagliato di Essien o Montolivo.

Mi si lasci spendere due parole a difesa del mio Capitano, da quest’anno ostracizzato da gran parte della tifoseria più per motivi politici – essendo stato portavoce di un disagio comunque non individuale ma diffuso nello spogliatoio – che per motivi di campo. La rinascita del Milan non può non passare dal suo faro – e ad oggi Montolivo, che è stato il miglior centrocampista per verticalizzazioni del campionato 2011/12 ed è ancora un perno della nazionale italiana, è uno di quei giocatori che rende al 50% e che va valorizzato. Non dimentichiamoci che la rimonta del 2013 ha avuto come chiave l’affidargli le chiavi del centrocampo e quella del 2014 il 4-2-3-1 comunque davanti alla difesa – in nessun caso il modulo con il solo De Jong davanti alla linea dei 4 difensori ha avuto riscontri in termini di punti. Per questo non credo che un Baselli, comunque suo vice, sposti più di tanto gli equilibri.

L’altra notizia del mercato è che anche grazie al monte ingaggi più basso da 10 anni a questa parte siamo riusciti a fare qualche operazione in più. Probabilmente uno o due anni fa avremmo avuto Antonelli bloccato da Armero, Paletta bloccato da Bonera o Mexes e così via. La buona notizia è che quindi abbiamo avuto un’apparente liquidità di 7-8 milioni di euro, la cattiva è che a meno di miracoli non basterà per riscattare Destro che è un giocatore che mi piace e terrei volentieri al Milan. E’ vero che il monte ingaggi ora si è alzato, ma è anche vero ci sono contratti in scadenza molto pesanti che quasi sicuramente non verranno rinnovati permettendoci di avere ampio margine di manovra in estate per cui la cifra complessiva che andrà a bilancio 2015 sotto “costo del personale” dovrebbe comunque essere più bassa di quella del 2014 a meno di spese estive folli.

Quello che chiedo da questo mercato, comunque, è il cominciare a formare un gruppo da valorizzare e portare avanti nonostante quelli che potranno essere gli errori ed i punti mancati da qua a Giugno. Chiedo di valorizzare al meglio ciò che abbiamo non desiderando una Ferrari perché non siamo in grado di vincere con la nostra 500 contro delle Fiat Panda. Se anche quest’estate avremo le porte girevoli a Milanello allora dovremo ricominciare di nuovo da zero, ricominciare di nuovo a trovare quella identità non trovata in questi sei mesi. E un altro mercato sarà solo inutile.

17 commenti

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  1. Per favore spiegami due punti : cosa c’entra Maldera e poi le porte girevoli a Milanello .
    Per Montolivo spero e mi semba che hai afferrato il mio comcetto . Lui ha bisogno di essere supportato e De Jong e’ l’uomo giusto .Sono adatti a giocare insieme , non vi e’ dubbio . L’errore e’ pensare che Montolivo sia un Van Bommel .

    • boldi1 il 4 Febbraio 2015 alle 09:56

    Diavolino

    a questa squadra mancano Leader , visto che neanche l’allenatore lo è , dicono che è bastato un Cerci arrabbiato alla notizia che non giocava titolare con il Parma che il buon Pippo davanti alle proteste del calciatore ha fatto marcia indietro e lo ha schierato titolare. Clarence nel bene e nel male era più Leader
    Ci vorrebbe in rosa un De Rossi un Chiellini mica quelle mezze pippe di Abate Bonera Montolivo
    Poi bisognerebbe finirla una volta per tutte con questi due A D , cosa veramente stomachevole è evidente che c è in corso un braccio di ferro che non porta di certo a risultati sportivi.

    Per rispondere a Davolino , era importante prendere Baselli (il giovane centrocampista italiano più promettente) adesso che non è ancora esploso, se esplode in questi mesi non lo comperiamo più , perchè Silvo 20 mil per un centrocampista, a Giugno, non li spende ma la Roma la Juve e il Napoli si.

    A mio modesto parere è stato il miglior mercato degli ultimi due anni , un bel 6,5 superati solo dal Napoli con bel 7,5

    1. io non ne posso più di sti giovani che “esplodono”.

      Cioè, anche basta.

      I giovani che esplodono sono la politica dell’Udinese, non del Milan.

      C’è gente che ha rotto i coglioni un estate perché voleva cedere Ibra così “Pato ed El Sharaawy esploderanno”. L’unica cosa che è esplosa sono i miei coglioni.

      Baselli non è più promettente di quanto lo era un Poli e abbiamo visto che fine ha fatto Poli. I giovani li lascio all’Udinese. Se siamo qua è anche perché si sono fatti investimenti su quattro giovani promettenti: Pato, De Sciglio, El Sharaawy e Poli rivelati uno più fallimentare dell’altro.

      1. Beh, su quest’ultimo commento è fatica non dare ragione a Diavolino.

        1. Se vuoi puntare ai giocatori forti devi cacciar fuori la grana, se la grana non ce l’hai devi cambiare strategia e comportarti come l’Udinese. Questo Milan non è più “Il Milan”, i colori sono gli stessi, ma la sostanza è tutt’altro.

    2. D’accordo , Boldi . Specialmente sulle mezze pippe e su Clarence .

  2. Mentre aspetto la spiegazione per Maldera e le porte girevoli , cose per me incomprensibili , ti ricordo a proposito di giovani , Rivera , Baresi ,Maldini , Donadoni , anche Thiago , Kaka ‘ ecc…..
    Diciamo che un mix equilibato e’ la giusta soluzione ?

    1. Tutti inseriti in squadre pronte e collaudate. Il giovane deve essere una risorsa, non il rimedio.
      Comunque lo stadio è bello.

    • boldi1 il 4 Febbraio 2015 alle 17:05

    diavolino

    il problema è che non c è più il Milan di un tempo che prendeva giocatori fatti e finiti e li pagava 20/30 mil. anzi adesso c è da fare lo stadio e da pagarlo con gli aiuti degli sponsor.
    da quello che ho sentito già Silvio trova eccessivo la spesa per il riscatto del cartellino di Destro e ti ricordo che questa estate abbiamo fatto la figura dei pezzenti con Cerci , non abbiamo speso i 16/18 mil per il cartellino che voleva Cairo.

    Insomma Diavolino puntare sui giovani è l’unica strada percorribile e con questo progetto puoi anche convincere un allenatore come Conte e Montella a guidare in un prossimo futuro il Milan
    questi sono i due nomi accreditati a Milanello

    1. No, basta con la figura dei pezzenti, per favore…. se uno chiede troppo giusto non dare

    • boldi1 il 4 Febbraio 2015 alle 17:11

    diavolino
    giusto per provocarti un pochettino in via amichevole

    ma con il caso Bonaventura come la mettiamo ?
    era un giovane nell’ Atalanta che non era ancora affermato. Grazie alla prestazioni sportive con il Milan è entrato a far parte del giro della Nazionale

    1. 25 anni non è un giovane.

    • boldi1 il 4 Febbraio 2015 alle 17:11

    diavolino
    giusto per provocarti un pochettino in via amichevole

    ma con il caso Bonaventura come la mettiamo ?
    era un giovane nell’ Atalanta che non era ancora affermato. Grazie alla prestazioni sportive con il Milan è entrato a far parte del giro della Nazionale

    1. Boldi, rispondo io alla provocazione. Bonaventura è fatica a considerarlo un giovane, ha 25 anni. La nazionale è la conseguenza di giocare nel Milan. Poi sta giocando forse meglio che nell’Atalanta, ma fa parte anche della personalità del giocatore.
      Ultimamente di giovani promettenti ne abbiamo anche avuti, ma non è esploso nessuno (qualche piccolo botto De Sciglio e El Shaarawy, poi nulla).

  3. Prendo atto che nessuno mi spiega di Maldera e delle porte girevoli a Milanello .
    Segno che l’argomento e’ delicato . Certo che i giovani vanno inseriti in meccanismi
    Di gioco che funzionano . Per questo motivo occorrone un paio di leader in campo .
    Lo stadio e’ molto bello , Se si fara’ Barbara avra’ un grande successo .

    1. Non c’è niente da spiegare, se non vuoi capire non capire. E’ tutto nel post.

      1. Tutto nel post ? Per favore trovalo tu !

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