La Famiglia Berlusconi e la macchina del Fango – #BerlusconiOut

Ci risiamo. Di nuovo. Per la seconda volta di fila un allenatore fallisce e per la seconda volta di fila dà la colpa alla rosa a disposizione. Questa volta non in privato ma su una TV nazionale, davanti agli occhi di tutti. Con uno spogliatoio nuovamente diviso ed un allenatore che ha perso la fiducia presidenziale. Non ritengo valida, come ben sapete, né per Seedorf né per Inzaghi la scusa della rosa – anzi, un allenatore che scarica la colpa sui giocatori non sarà probabilmente mai un allenatore valido. Quello che però è successo, anche stavolta, è trovare colpevoli fino ad un certo punto, fino alla soglia della Villa di Arcore. Da lì in poi, tutto finisce.

Berlusconi è stato bravo a confondere le acque: la tecnica usata è la stessa usata per 20 anni di politica: confondere le acque diffondendo voci infondate che scaricano la colpa su altri. Un po’ come i magistrati comunisti. Due i casi più evidenti: le dimissioni di Galliani e l’esonero di Seedorf. Per le dimissioni di Galliani è stato dato mandato di inventare una buonuscita. Una buonuscita che, fino a prova contraria, lo stesso interessato ha smentito. Una buonuscita di cui non si sa ancora l’ammontare ma che è stato stimato oltre i 100 milioni quando quella di Montezemolo in Ferrari, per dire, è stata di soli 27 milioni. E la Ferrari fattura 10 volte più del Milan. Mancano i soldi? Fininvest nel 2013 ha fatturato 14,471 miliardi di euro. Miliardi. Figuriamoci se ci sono problemi per una buonuscita. La stessa famiglia Berlusconi, nel 2013, si è pagata 93 milioni nonostante un profondo rosso. Il contratto da dirigente di AG, inoltre, era in scadenza e gli è stato rinnovato per 4 anni – sarebbe bastato non prolungarlo e, per legge, nessuna buonuscita gli era dovuta.

Insomma, Galliani è lì perché la proprietà lo ha voluto tenere lì. O, peggio, lo ha implorato di rimanere lì. Perché un Galliani che tira avanti la baracca sapendo che se le cose vanno bene sarà merito tuo, se vanno male colpa sua fa sempre comodo. E’ un po’ la storia della famiglia Berlusconi, in prima fila a prendersi i meriti e a dare le colpe agli altri – è un po’ la storia di chiunque faccia l’imprenditore: se l’azienda va bene è merito mio, se va male è colpa dei dipendenti. La campagna contro l’AD, colpevole di non saper fare le nozze coi fichi secchi, è stata qualcosa di vergognoso. Così come è stato vergognoso ripulirsi l’immagine scaricando su Galliani l’intera vicenda di Seedorf sapendo che i tifosi stavano con l’Olandese per non danneggiare ancora la propria immagine.

Ci sono almeno tre cose che non tornano in questa vicenda. Prima: la stampa nemica di Seedorf. La stessa stampa che – evidentemente – per un tecnico che non piaceva a chi la controllava, secondo le teorie complottiste, si è spinta un po’ oltre con pezzi come questo, questo, questo e quest’altro. I pezzi su Seedorf non sono mai usciti perché l’allenatore non piaceva all’amministratore Delegato. I primi articoli contro Seedorf, infatti, sono usciti dopo questo. Ovvero quando dopo Milan-Parma 2-4 la presidenza ha perso la fiducia nell’allenatore decidendo per il cambio a fine stagione. Vi sfido a trovare un articolo che parli male della vicenda Seedorf con data antecedente al 15 Marzo 2014. E lo stesso sta accadendo con Pippo Inzaghi ora, perché la fiducia in Inzaghi da parte di Berlusconi sembra essere ormai irrimediabilmente persa. Prendete questo pezzo. Sostituite Seedorf con Inzaghi e Fiorentina con Parma. Non vi sembra di aver già visto questo film?

Secondo punto: i rapporti tra Galliani e Seedorf. Ci sono almeno quattro prove concrete sul fatto che Seedorf non sia stato esonerato da Galliani ma da Berlusconi. Cinque, se ci aggiungiamo il fatto che non avrebbe senso l’esonero da parte di chi non lo ha messo lì. Il 27 Aprile 2014 Seedorf dichiara apertamente di non avere alcun problema con Galliani. Il 10 Maggio 2014 lo stesso Seedorf dichiara di non capire Berlusconi. Il 13 Maggio è Berlusconi a scaricare lo stesso Seedorf. Il 19 Maggio lo stesso Seedorf è con BB e Galliani alla presentazione di Casa Milan. Il filo conduttore della cosa mi sembra evidente. Ma ci sono anche due bonus: il primo è di ieri, su Tuttosport in cui viene detto che Seedorf tenta di riavvicinarsi al Milan e a Berlusconi. Perché dovrebbe tentare di riavvicinarsi a Berlusconi, se il loro rapporto è buono e la sua testa era stata chiesta da AG? Il secondo arriva direttamente da Stam, pronto ad entrare in un costosissimo staff di nomi che – dio ce ne scampi – per fortuna non è mai stato creato (altrimenti la cessione di Cristante non avrebbe pagato Jack ma lo staff). Lo stesso Stam che parlava di contatti con Galliani e BB e di precontratti già firmati. Anche qua, ci si è spinti un po’ oltre per un allenatore che si voleva esonerare.

Terzo punto: il budget. La storia qua è stata abbastanza chiara, diffusa per mano della figlia. Far credere che i soldi ci siano ma siano spesi male è stato un capolavoro di manipolazione. Per la serie “una immagine vale più di mille parole”, queste sono le spese sul mercato in serie A dal 2006/07 ad oggi.

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La colpa di AG è evidentemente quella di non aver fatto un miracolo – perché tale si può definire competere con chi ha comprato giocatori per 100 e 200 milioni di cartellini più del Milan. Nonostante questo ogni acquisto del Milan viene denigrato tra sciarpe “#weareparametrizero” e compagnia bella, ogni prestito viene definito un’indecenza e persino per l’acquisto di Diego Lopez c’è stata prevenzione. Dall’altra parte assistiamo a scene patetiche come la divinizzazione del panchinaro Cristante (che qualcuno, evidentemente senza decenza, non collega all’affare Bonaventura ma allo stipendio di Essien) o il rimpiangere gente come Aubameyang e Darmian fino all’attacco sistematico dei pochi errori, Essien o Matri che siano, appena mettono piede in campo. L’obiettivo è come sempre mirare sulla pagliuzza ed ignorare la trave.

E’ proprio il budget il problema che ci ha portato qua. Secondo voi Galliani preferisce Inzaghi a Spalletti? O Inzaghi è sulla nostra panchina perché l’input di Arcore è stato chiaro e tondo: “Basta che non mi costi nulla”? Secondo voi è una scelta precisa dell’amministratore delegato quella di prendere giocatori a zero o è dettata dalla mancanza di budget? Volete un esempio di qualche trattativa saltata perché non è arrivato il sì dall’alto? Una, due (la più famosa), e soprattutto tre. Pensate, sarebbe bastato un sì, sarebbe bastato un investimento (parola strana) della proprietà. Uno di quei tre ed oggi la situazione sarebbe radicalmente diversa. Ma sicuramente la colpa è dello stipendio di Traorè o di Essien, no? Sono quei 4-5 milioni che ci impediscono di prendere dei campioni da Milan, deve essere per forza così. Lo slogan più gettonato è di metterne 3-4 insieme e dire “eh, potevi prendere Y”. Per farvi capire il senso della cosa, con quello che la Roma ha speso per Iturbe (31), Manolas (13), Sanabria (5), Ucan (5), Lijaic (11) e Gervinho (8) ci si poteva prendere Ibrahimovic o Cavani. O addirittura un Neymar, e avanzavano pure 20 milioni per tenersi Manolas. Col senno di poi, sono bravi tutti.

Ed eccoci finalmente al succo del discorso. La strategia mediatica è arrivata al punto da condizionare la maggior parte dei tifosi, quelli facilmente più malleabili (d’altronde è riuscito a far credere a mezza Italia che la colpa delle sue condanne è dei magistrati comunisti, questo è uno scherzo per lui) al punto che una cosa è diventata buona se va contro l’amministratore delegato. La situazione in cui vengono sbandierati come uno slogan i 35 punti di Seedorf dello scorso girone di ritorno è quasi vergognosa: Seedorf è inadeguato così come era inadeguato Inzaghi e quei 35 punti sono il peggior girone di ritorno degli ultimi anni, mai così male dai tempi di Leonardo che con una rosa superiore di punti ne fece 30.

35 punti sbandierati quasi dimenticando come questi sono arrivati. Con giocate individuali di Balotelli in partite orrende come Bologna, Cagliari, Torino. E con il grosso fatto nelle ultime giornate, contro squadre comunque già salve o già retrocesse. Il vantaggio, in fondo, del girone di ritorno. E’ ridicolo vedere Seedorf rimpianto dal momento in cui è stato mandato via per il solo fatto della voce messa in giro di presunti dissidi con l’AD. E’ ridicolo vederlo idolatrato da chi prima lo ha chiamato fancazzo e poi ha rimpianto Allegri fino a Milan-Parma. Ed è altrettanto ridicolo vedere queste persone sputare su una bandiera del Milan come Pippo Inzaghi per il solo reato di averne preso il posto. Yes-man, lecchino, incapace non erano giudizi tecnici ma giudizi di preconcetto, ancora prima di averlo visto in campo, giudizi a cui pur prendendo le distanze dallo scempio a cui ho assistito nelle ultime tre gare mai mi legherò perché dettati dalla prevenzione.

Tutto questo mentre ad Arcore si gozzoviglia e del Milan poco importa. L’importante è prendere per il culo i tifosi con stadi che non si faranno mai, osservatori che possono trovare i nuovi fenomeni a costo zero (a proposito di questo – vi rendete conto che Pogba non se l’era mai filato nessun osservatore ed è arrivato in A con Raiola a batterlo porta a porta?) e l’illusione che si possa tornare grandi senza spendere un euro. C’è una sola via per porre fine a tutto questo: un rinnovamento. Rinnovamento che finché non si estenderà alla presidenza sarà praticamente inutile. Se Galliani deve lasciare che lasci insieme alla proprietà – un altro fantoccio al suo posto non farà meglio. Berlusconi si è servito del Milan per quasi 30 anni – soprattutto per acquisire popolarità ai fini politici: ora non gli serve più e ci ha lasciato dove eravamo. Che se ne vada, il prima possibile per tornare alla vittoria: può illudere i sempliciotti e gli ignoranti che il problema non sia lui ma le teste pensanti continuano ad aumentare e prima o poi dovrà farci i conti. 

Se ne vada, presidente, e venda, se le è rimasta un po’ di dignità. Se ne vada per non rovinare quanto ha fatto ricordando che questi colori sono comunque più grandi di lei. Se ne vada, e ci tolga in un colpo solo il suo budget zero e l’imbarazzo di averla come presidente. Se ne vada assumendosi le sue responsabilità e non infamando chi ha contribuito a portare lei ed il Milan dov’è ora. Per me lei non esiste più. Per me c’è solo il Milan.

45 commenti

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  1. Francamente , Diavolo , la tua indiavolata foga gialla ti sa facendo sprofondare all’inferno , nel girone dei fanatici .
    Ecco cosa hai scritto , sempreche’ te ne sia reso conto :
    “La colpa di AG è evidentemente quella di non aver fatto un miracolo – perché tale si può definire competere con chi ha comprato giocatori per 100 e 200 milioni di cartellini più del Milan ”
    Nessuno ha chiesto di competere con le squadre cui alludi tu . Noi perdiamo e facciamo figure di merda contro squadre che hanno speso un decimo di quanto noi.
    Inutile confutare le tue Masturbazioni Mentali delle quali non ti accorgi piu’ nemmeno.
    Basta ed avanza quanto ti ho fatto notare . Torna sulla terra amico . Torna fra di noi .

    1. Nessuno ha chiesto di competere con Roma, Juve e Napoli? Lo chiedo io per la dignità e la storia della squadra.

  2. E’ raro leggere un articolo in cui siano citate delle “fonti” anziché basarsi su teorie, ipotesi e chiacchiere. Il problema è che neanche questo basterà. Molti hanno già deciso chi difendere (ad oltranza) e chi ritenere colpevole (nonostante tutto). E su queste basi non si può costruire nessun dialogo.

    1. Ci ho messo un po’ a scriverlo perché volevo documentare. Avrei potuto buttarla in vacca con un post di merda urlato con nomignoli a tutti ma non è il mio stile. Il mio stile sono i fatti.

  3. Cari Diavolo e Vittorio possibile che non riusciate a capire che il presidente e Galliani sono semplicemente due chiappe dello stesso culo? Se non andassero (da quarant’anni) d’amore e d’accordo, il capo avrebbe licenziato il sottoposto o il sottoposto se ne sarebbe andato: è così difficile arrivarci? E’ ovvio che stanno facendo un gioco delle parti, dove gli unici che ci vanno di mezzo siamo noi, poveri tifosi innamorati del Milan, per di più costretti a sentirci dire da taluni idioti che siamo noi i veri colpevoli. Rassegnamoci, la situazione è questa: facciamoci seghe mentali verso l’allenatore di turno o verso il giocatore più o meno scarso. Masturbiamoci il cervello con schemi con o senza ”falso nove”, ma mettiamoci in testa che la società è questa e per un po’ le cose difficilmente cambieranno. Dopotutto i meno giovani come me sanno benissimo che siamo stati per decenni una squadra da metà campionato, e di certo non moriremo se lo saremo ancora per un po’; mi auguro soltanto che la società la smetta di prenderci per il culo.

    1. Per me questa non è una squadra da metà campionato. Non riesco a vedere questa rosa peggio di quella di Lazio, Fiorentina, Sampdoria e Genoa. Non riesco.

      1. Di fatti è coem dice diavolo. Questo Milan è da terzo posto. I 7 punti che mancano sono da dividere equamente fra:

        Tifosi
        Allenatore
        Staff atletico

        E ben inteso. Quando dico che Inzaghi va confermato, lo dico ben sapendo che il girone di andata è stato un disastro totale. Perchè stare a soli 4 punti da Allegri è un insulto alla professionalità d’ Inzaghi.

        1. I tifosi domenica hanno inciso, non poco. Stavamo giocando bene, prima palla persa da Rami e giù fischi. Da lì la squadra ha perso fiducia e si è sciolta

        2. vallo a spiegare a tifosi come Sadiq visto che continua a far finta di non capire

          • sadyq il 20 Gennaio 2015 alle 23:40

          di sicuro non avrebbero perso … sti cazzo di tifosi!

    2. Diavolo hai scritto un articolo che io ritengo in parte condivisibile e degno di una persona intelligente. Non fare ”l’idiota”! In questa situazione tirare fuori i tifosi come colpevoli, non solo è patetico e ridicolo, ma, scusami, proprio da pirla.
      Sono poi d’accordo che i giocatori presi singolarmente potrebbero essere da 4-5^ posto: ma il calcio è uno sport di squadra. Ci dovrebbe insegnare qualcosa l’Inter che per anni ha preso anche grandi giocatori (Ronaldo, Bergkamp, Simeone, Klissman) ma senza una logica, addossando la colpa all’allenatore di turno (come state facendo voi). Possibile che sia così difficile capire che con la politica dei ”parametri 0”, che tu difendi a spada tratta, forse avrai giocatori miglior della Sampdoria ma che non c’entrano un cazzo l’uno con l’altro?

      1. Io non credo che i giocatori presi non servano. La chimica la dà l’allenatore ed Inzaghi ad oggi non riesce a darla. In più questa è una squadra psicologicamente fragile che risente della situazione e del mancato calore del pubblico. Mancano gli uomini e i professionisti – i pochi che ci sono come Honda vengono derisi.

        1. Ok ma allora siamo proprio ”sfortunati”: gli ultimi quattro allenatori sono degli incompetenti. Ah, forse sono stati voluti dai tifosi… E comunque la settimana scorsa a Torino era colpa sempre dei tifosi che non hanno occupato l’Olimpico?
          P.S.-> Cantera, te lo dico con il cuore in mano: non perdere tempo a rispondermi. Io i tuoi sproloqui non li considero (e spesso, colpevole la tua carente sintassi, non li capisco nemmeno). Come ti ho già detto, li reputo un insulto alla mia (per l’amor di Dio poca) intelligenza.

      2. Chi non riconosce le colpe gravi della tifoseria nemmeno dovrebbe parlare di altro.

      3. Tu sei un insulto a tutto ciò che è il Milan. Riguardo all’ intelligenza bisogna averla per poterla insultare.

  4. “E’ ridicolo vedere Seedorf rimpianto dal momento in cui è stato mandato via per il solo fatto della voce messa in giro di presunti dissidi con l’AD. E’ ridicolo vederlo idolatrato da chi prima lo ha chiamato fancazzo e poi ha rimpianto Allegri fino a Milan-Parma. Ed è altrettanto ridicolo vedere queste persone sputare su una bandiera del Milan come Pippo Inzaghi per il solo reato di averne preso il posto. Yes-man, lecchino, incapace non erano giudizi tecnici ma giudizi di preconcetto, ancora prima di averlo visto in campo, giudizi a cui pur prendendo le distanze dallo scempio a cui ho assistito nelle ultime tre gare mai mi legherò perché dettati dalla prevenzione”

    Non è ridicolo è prostituzione E’ diverso

  5. Per quanto riguarda Inzaghi. Non ha detto che la rosa è inadeguata. Ha detto che è impossibile giocare un grande calcio con questa rosa.

    Sono concetti totalmente diversi. Il paragone con il “dovremo cambare i 2/3 della rosa” di Seedorf non tiene. Quella di Seedorf fu un vero attacco alla società. Quella d’ Inzaghi è un dato di fatto.

  6. Rendetevi conto che l’ attacco preventivo a danni d’ Inzaghi di questa estate è stata la più grossa infamia della storia della tifoseria milanista subito dopo il boicottaggio alla festa d’ Addio di Maldini.

    E quando dico che il problema principle del Milan è una parte di tifoseria mi riferisco proprio a questo

  7. TRATTO DA ACMILANFOREVER
    Una tesi frutto di pura fantasia mormorava che Silvio Berlusoni fosse interista e che stava dietro l’affaire, ritorno del Milan in serie B, per poter sedere sul ‘trono’ milanista soltanto perché non era la sua squadra del cuore ma quella del padre Luigi.
    A conferma di queste voci stanno le discussioni, con il padre di Silvio, tema Rivera, sugli spalti di San Siro.
    Qualcuno lo vedeva, frequentando lo stadio, seduto su una poltroncina di tribuna.
    Molti, prima che lui si interessasse al Milan, non sapevano neppure chi fosse se non per motivi di lavoro e per essere stati tentati di andare a lavorare nelle sue aziende ed in particolare a Milano Tv.
    Si diceva che di soldi ne davano tantissimi ma si diceva anche che in quella televisione chiedevano anche ‘l’anima’.
    A Silvio piacevano, ancora gli piacciono, le belle donne ed amava essere sempre al centro dell’attenzione anche attraverso la presenza, al suo fianco, di belle ragazze per lo più aspiranti show girl.
    Nessuna diversità rispetto ad altri imprenditori, anzi molta più signorilità e fascino personale, rispetto a ‘padroni’ dell’epoca. Aveva fascino e charme che gli riconosceva anche l’avvocato il quale su temi femminili, certamente non gli era inferiore.
    Aveva una innata capacità straordinaria, come quella che aveva Rivera nel calcio, di capire prima di tutti gli eventi futuri.
    Era antipatico e per questo motivo molti non presero in considerazione l’andare a lavorare nelle sue aziende.
    Quando divenne presidente del Milan relegò Rivera, in una prigione di lusso, a 100 milioni di lire l’anno.
    Per molti tifosi e critici calciofili Rivera meritava di stare sulla poltrona che si era conquistato non con i soldi ma grazie alle sue conoscenze su temi calcistici innovativi ed alla contestazione nei confronti di un ambiente calcistico, che non voleva cambiare, così come il viscerale juventinismo, che era stato da sempre il bersaglio della contestazione di Gianni Rivera.
    Il massimo difetto, di Silvio, veniva riconosciuto nel suo essere egocentrico. Virtù neganiva che non lui non si riconosce.
    Sul Milan ancora oggi non riesce a sopportare chi ricorda che i Rossoneri esistevano prima di lui e ci saranno anche dopo. Probabilmente non sopporta neppure che tra lui e i grandi calciatori ed allenatori del passato i tifosi del Milan, che conoscono la storia del calcio, ricordano più i grandi calciatori ed i grandi allenatori che non le grandi proprietà.
    Oggi è duramente contestato da chi gli ricorda che è soltanto il ‘padrone’ del Milan, come lo è stato Farina, e nient’altro.
    Però dal punto di vista politico non si possono condividere nulla delle accuse che si fanno a Berlusconi.
    Il pensiero comune dei suoi estimatori è che Silvio abbia tutte le ragioni del mondo per sentirsi un perseguitato politico.
    I fatti sono che lui non ha più in mano le chiavi economiche del Milan che sono in mano alla sua a sua famiglia.
    Era considerato troppo spendaccione, per il suo modo megalomane di intendere la generosità e non per reale buon cuore. Sulla base di una reale o presunta mancanza nel poter prendere decisioni, su temi economici, la linea di pensiero nei confronti di Silvio, sta mutando forse anche in maniera sgradevolmente irriconoscente. Ma veniamo al Milan.
    Anche Galliani ha il peccato originale d’essere stato, come erano la gran parte dei Brianzoli, juventini.
    Agli occhi degli integralisti milanisti’ lo juventinismo e come l’inferno dantesco quando la lettura porta agli inferi e si legge l’orrida scena del Conte Ugolino che si nutre del ‘fiero pasto’ che, paragonandolo alla Juventus, è il calcio italiano.
    Il Milan sopravviverà a Silvio Berlusconi ed alla sua famiglia e magari questo si avvererà quanto prima.
    Ma poco importa anche se non si avvererà perché non compreranno il Milan un ricco(non scemo) sceicco di turno oppure un ex pulitore di servizi igenici di nazionalità russa(arrichitosi con la caduta del comunismo).
    Poco importa se rimarrà Silvio Berlusconi e se sarà comparato a Giussy Farina a seguito dei suoi ultimi comportamenti.
    Se lui vorrà essere detestato almeno quanto è stato amato(naturalmente parlo di calcio) è una sua scelta.
    Certamente non si fanno nozze con i fichi secchi e si stanno esaurendo tutti i giochetti di prestigio, sempre nel calcio, che non capiscono più neppure i suoi amici più cari(Galliani lo è senza ombra di dubbio così come lo è Fedele Confalonieri).
    Se non avrà più il giocattolo Milan potrebbe accadere che il ‘povero’ Silvio finisca prigioniero in una dimora di lusso a trangugiarsi babà e magari a tifare per altri dimenticandosi di suo padre!

  8. “…possibile che non riusciate a capire che il presidente e Galliani sono semplicemente due chiappe dello stesso culo?…” (by Frank.R.59).
    La parte mancante del discorso di Diavolo 1990 è tutta qui: non ci sono buoni e cattivi.
    La direzione/mano è unica e tutti contribuiscono, vuoi per amore del Milan, o per un malinteso senso di fedeltà alla corona, o, ancora, per soldi (che forse è la concreta motivazione dei più).
    Il minestrone è un antico piatto unico in cui gli ingredienti sono molteplici, normalmente molto poveri, talvolta arricchito con qualche pezzo di carne non di primo taglio. Poi, è ovvio che io ritengo che con Cristante si siano pagati gli stipendi di Essien e Diavolo ci vede l’acquisto di Jack. Personalmente,non ne faccio una guerra di religione. Mi limito a sottolineare il significato di un dato contabile di pertinenza dell’anno in corso, ovvero che le entrate e le uscite bilanciano quelle dell’anno corrente. Se io quest’anno ho incassato, dico per dire, 30.000 €, posso dire che una parte di questi li ho utilizzati per pagarmi, fra le altre cose, una reflex FF di ultima generazione o un viaggio alle Barbados o quello che volte voi: certo è che sugli importi non ci piove. Sono d’accordissimo con Diavolo su tutto il resto, ossia che la mano nera è del capo supremo (e il mio intervento sulle modalità operative delle campagne acquisti storiche dimostra quanto io lontano dalla venerazione dell’Unto – vds. Il mio intervento del 18 c.c. sulle ipotetiche dimissioni di Inzaghi), però, per carità, smettiamola di credere che in Assemblea o nei gangli vitali del Milan ci siano mammolette ignare o pudiche verginelle in attesa del Principe Azzurro! Ladro è chi ruba e chi tiene il sacco. Non mi sembra che si sfugga a questa elementare certezza.
    Del resto, io stesso, nel mio succitato intervento, mi auguravo un disimpegno della proprietà, ancora teoricamente possibile in virtù del marchio Milan, non ancora totalmente appannato dalle sciagurate e rinunciatarie campagne acquisti (?) dell’ultimo triennio. L’alternativa drammatica sarebbe solo quella di avere in mano una squadra sempre più svilita con l’unica reale prospettiva di doversi giocare fra pochissime stagioni la permanenza nella massima serie.
    Sento, da più parti, invocare la testa di Inzaghi. Forse qualcuno crede che con Spalletti o con un qualsivoglia (supposto) grande allenatore, ammesso che abbia voglia di allenare questo scassato Milan, risolveremmo d’incanto tutti i problemi e torneremmo a primeggiare? Programmazione, capitali e investimenti sono la solita, vecchia chiave con cui affrontare la situazione.
    Il povero Pippo è solo l’esattore che nel Medioevo veniva mandato dal signorotto locale a riscuotere i tributi. Qualche volta la folla, inferocita dalla fame, lo picchiava e talvolta lo linciava pure. Arrivava il signorotto, ripescava il poveraccio ammonendolo (se era ancora in vita), distribuiva qualche pezzo di pane e metteva un altro esattore a fare lo stesso lavoro dell’altro.
    Storia magistra vitae.

    1. Quanto dovete avere sofferto quando , pochi , non molti , anni orsono eravati costretti ad esultere per i successi dell’odiato Presidente . Fin da allora voi , pletora
      di teste vuote riempita dai pensieri altrui , vittime contente dei maghi dell’imbonizione, avete inventato il partito dei Gialloneri . Adoriate San Adriano per poter odiare Silvio il nano . Quando si vince e’ merito del servo , quando si perde e’ colpa del padrone . Il quale deve solo scucire i soldi . Che non sono suoi , come ha insegnato il vostro maestro , ma sono di tutti , sopratutto vostri ,sono un furto al popolo che li restituisca subito ! Poveri reduci di una guerra perduta , di una bandiera sbugiardata dalla storia e ammainata dai suoi stessi seguaci . Ma io , povero cretino
      Illuso dal mio amore per la logica , per la stechiometria che non falla mai , per la verita’ oggettiva , per il metodo scentifico nelle ricerca . Io che cazzo ci sto a fare con questa tastiera a perder tempo con i sofismi dei fanatici , con i seguaci degli stregoni
      con quelli che si curano con le erbe o con una molecola sola in un bicchiere d’acqua fresca , co chi si illude che per essere bravo basta dirselo da solo o farselo dire dai propri amici . Vittorio mio svegliati . Ricordati e’ inutile parlare nel vento , fatti i cazzi tuoi e lasciagli pesare quel che gli pare .

    2. Scusa i troppi errori di ortografia . Correggere il testo e’ troppo difficile

  9. Caro Marchese è sbagliatissimo, anche dare tutta la colpa alla società ed alla proprietà. Se 28 ‘ectoplasmi’ si travestono di Rossonero, che colpa hanno sia lo staff tecnico che la società? Se eri a San Siro, domenica pomeriggio, probabilmente ti sarebbe venuta voglia di scendere in campo e prendere a calci in ‘culo’ diversi ectoplasmi. Ma è un merito oppure una colpa se la famiglia Berlusconi non cede ai ricatti di personaggi che pretendono ingaggi di cui non meriterebbero nemmeno la decima parte? Hai visto il gol dell’Atalanta? E’ colpa di Inzaghi? Colpa di Berlusconi? Sembrava casuale il gol di Zaza ma visto il ripetersi di certe ridicole situazioni, in fase difensiva, il sospetto di sabotaggio si fa forza. Ma per favore Antonio, quando 14 ectoplasmi decidono che si deve perdere la partita allora è così che accade.Tu del resto mi hai ricordato che non sei un neofita del tifo e tanto meno sei un supporter casuale. Fossi io il ‘padrone’ li metterei fuori rosa tutti. Inzaghi e Berlusconi, per non dire di Galliani sono vittime di questo infame modo di concepire le remunerazioni in questo marcio e putrefatto mondo del calcio che non può competere con altri campionati europei anche grazie a regole troglodite, in tema di distribuzione dei proventi televisivi, e di una fiscalità che ha reso e renderà sempre più probabile la discesa del calcio italiano verso gli inferi. Galliani questo lo dice da immemore tempo. Oppure anche Galliani è l’altra ‘chiappa’ che ora non capisce più nulla?

  10. Caro Borgofosco, abito a 700 Km. da Milano ed ammetto di essermi spostato solo per vedere certe straordinarie partite di Coppa ai tempi del Divino, che mi segnò proprio sotto gli occhi ai supplementari contro il Malines. Un boato così, ti giuro, non l’ho più sentito. Mi vengono ancora i brividi…
    Venendo a noi, effettivamente mi é parso di notare un certo sfilacciamento della squadra in occasionedel gol di Denis, ma non mi va di pensare che sia un atteggiamento dei giocatori contro Pippo, anche perché, se arrivasse un sergente di ferro, sai gli stracci che volerebbero. Indubbiamente non c’é più sicurezza e gli automatismi (quali, mi potresti chiedere?) sono sempre più labili.
    La verità é che questa è una squadra costruita male, con tanti esterni, pochi centrocampisti di ruolo, e una difesa, tanto criticata, che, secondo me, opprtunamente protetta non sarebbe proprio da buttare via. Mi pare che abbiamo preso Suso, ossia un altro esterno macino da far giocare a detsra (e Honda e Cerci? Mah..). Tecnicamente non siamo all’anno zero, ma neanche tanto sopra.
    Io credo che questa squadra, finora, tra alti e bassi, stia dando quello che mi aspettavo. Dalle mie parti si dice che “con le more non si fa uva”.
    Condivido per intero il tuo discorso sulla diversa fiscalità italiana ed estera e sul fatto che “Yellow tie” é da anni che batte sul capitolo con indubbia lungimiranza. Il problema é che poi lui é sempre quello che fa la campagna acquisti e non mi sembra un’aquila reale. Al di là della pletora di parametri zero (con costosi ingaggi pluriennali), mi sembra sia sempre mancata una visione di prospettiva; si naviga a vista e si spera che il patròn sganci i danè, magari in vista di qualche elezione. A buon intenditor…
    La verità é che ormai siamo poca cosa e, quel che é grave, senza competenze tecniche in società e senza programmi di investimento.
    Ripeto che l’unica sarebbe di cedere il Milan, ma, stranamente, da quell’orecchio Berlusca pare non sentirci.
    A meno che il Milan non sia diventato il comodo guscio su cui riversare parte degli utili di alcune aziende del gruppo che ancora macinano. Non saprei, certo che la situazione é parecchio strana; assomiglia a uno stallo scacchistico.
    Intanto, però, e senza polemica, faccio notare che la Juve, reduce dalla serie B, ha investito nello stadio, in molti giocatori italiani, qualche azzeccato (e non particolarmente costoso) acquisto estero (il più oneroso fu Vidal), e ci ha ciulato Pirlo gratis, con partnership e finanziamenti che stanno piovendo.
    Se penso che Boban nel Milan, agli inizi del Milan di Capello, faceva spesso la tribuna, mentre fino a poco tempo fa ci preoccupavamo delle condizioni fisiche di Muntari, “ricordo … le morte stagioni… e mi sovvien l’etterno..”
    Altro che l’autostima dei giocatori; qui é venuta meno – e con piena ragione – quella dei tifosi.
    Stammi bene.

  11. Posso mettere un mi piace al tuo post in risposta al mio? L’unico appunto, ma qui viene fuori la mia totale contrarietà verso una squadra che da tempo non vorrei più vedere nel campionato italiano, è che alla ‘giuve’ gli è stato quasi regalato lo stadio in occasione delle Olimpiadi invernali. Questo al Milan, di Berlusconi, non potrebbe mai succedere e non è successo neppure quando lui poteva farlo avendo grandissimo consenso, non soltanto a Milano, ma in tutta Italia(quests differenza tra ‘giuve’ e Milan ti dovrebbe far riflettere visto il governo locale a Torino). Basti pensare a cosa rispose e cosa fece la Melandri, nei confronti del Milan, ai tempi di calciopoli(Guido Rossi docet) Una mia tesi era quella che molte disgrazie intervenivano per antipatie politiche verso il ‘despota’ Silvio da Arcore. Io sotto, sotto sono di quell’avviso.
    Ciao e stammi altrettanto bene

  12. Ti ringrazio per il “mi piace”, ma non nominarmi più la Melandri, perché “me VIENO li brividi…”.
    Finta compagna in degna compagnia.

  13. Compagno , compagno , tu lavori ed io magno . Non si diceva cosi’ un tenpo ?

  14. La verita’ e’ vicina . Nel Milan e altrove . Aspettiamo poche settimane , magari qualche mese . Poi non sara’ piu’ il tempo dei cazzeggiamenti e nemmeno delle masturbazioni mentali . A quel punto alcuni di noi si dovranno rassegnare ad avere avuto torto ed altri esulteranno per avere avuto ragione. A quel punto Il Milan sara’ lontano dal terzo posto senza possibilita’ di rientrare in gara . L’allenatore sara’ Inzaghi o forse no . Al centro dello scacchiere ci sara’ De Jong oppure Montolivo.
    La maglia dei giocatori sara’ rossonera oppure giallonera . Le due chiappe dello stesso culo si saranno tenute ben strette per non farsi inculare oppure una delle due si sara’ fatta da parte per lascir libera la strada . Che ridere , mi sono ricordato una punizione con due giocatori del Milan (?) che si allargano simultaneamente , uno da una parte e l’altro dall’altra ed ilmpovero incolpevole Gabriel che se lo prende dritto in culo . Che piangere a leggere gli iinterventi sul Blog. Ed il titolo
    poi , ” la macchina del fango ” ! Vedremo anche , inevitabilmente , di che colore e’
    Il fango e dove si dirige la macchina . Pensate che abbia cambiato l’usuale direzione di questi anni ed ora vada in retromarcia ? Boh , chissa’ !
    Qanto mi piace indulgere anche io , molto di rado tranquilli , al confortante relativismo che ti fa stare sempre dalla parte della ragione .La forza della ragione ?
    Vada a fare in culo ! La forza della convinzione ! Bella , balle , balla , balla balla balla…….

  15. Vittorio posso farti una domanda?

    Ma tu a Galliani cosa rimproveri di preciso? Il mercato che ha fatto o come gestisce i giocatori?

  16. Caro Vittorio è recentissima la notizia, che spero sia soltanto una illazione, gettata in pasto ai blog, da un sito juventino. Si da per scontato un approdo di Conte al Milan, se non imminente, al più tardi dalla prossima stagione. Fosse vero questo inutile lambiccarsi più il cervello. ‘Il dado sarebbe tratto’ e le convinzioni che avevo di certi ‘giochini’ di potere non sarebbero più attribuibili a mie fantasie. Ma spero che siano solo illazioni!

    1. Conte non può firmare con nessuno in Italia fino al 30/06/2015 ovvero alla scadenza del contratto firmato con la Juve, clausola fatta inserire alla rescissione

  17. Risposta a Cantera .
    A galliani rimprovero ambedue le cose . Ma non solo queste. Nel parlare con amici tifosi milanisti , soci di un antico Milan Club , frequenatori della palestra dove mi alleno da tanti anni , compagni di cene , di tornei di carte , al circolo del tennis e chi piu’ne ha piu’ ne metta , la stragrande maggioranza attribuisce a Galliani comportamenti in netto contrasto alla proprieta’ . Si va da acquisti fatti per accondiscendenza ad amici fino alla creazione di un gruppo di fedelissimi giocatori
    Ed anche addetti in ogni campo nell’organigramma al fine di avere potere contrattuale e rinviare sine die la successione con Barbara .il risultato di questo comportamento che in moltissimi individuiamo nell ‘ AD e’ condensato nei risultati
    Sportivi della squadra . Ruoli scoperti , ruoli sovraccarichi , una marea di prestiti a destra e a manca e nepotismo esiziale che favorisce i giocatori , diciamo gialli , anche se non meritano di giocare . Il tifo , diciamo tinto di giallo , fa il resto del danno perche’ assolve sempre e solo i soliti fedelissimi . E cosi’ la rosa pur discreta e’ male assortita e lo spogliatoio e’ diviso . Un esempio : per fare giocare ad ogni costo il protettissimo Faraone si e’ scelto il 4/3/3 . Poi il falso nueve e l’hanno presa nel culo Torres e Pazzini .ma i gol de Faraone li avete visti?
    Altro esempio : Bonera….meglio tacere.
    Altro esempio : campagna denigratoria contro De Jong per dare il suo ruolo al fantasma di Montolivo . Cosi’ demotivi pure De Jong e tutti quelli che tirano la carretta per tappare i buchi dei fighetti . Basta Cantera , ma potrei continuare.
    Per Borgofosco :
    Non capisco , caro amico , cosa ti inquieta circa Conte . Se veramente venisse al milan io sarei contentissimo . In questo momento e’ il migliore in Italia ed ha il carattere giusto per spezzare le terga a molti infingardi .

  18. Lo strapotere di Galliani è sempre stato un problema serio per il Milan e un vero e proprio ostacolo allo sviluppo e al rinnovo del management. Ma del resto qualunqe dirigente sarebbe un problema per una società dopo oltre 25 anni. Il tempo giusto per un manager è 5-6 anni. Poi dovrebbe fare un passo in dietro da solo. Proprio per evitare di accentrare su di se troppo potere

  19. Se lo capisse e lo facesse il passo indietro da solo torneremmo tutti a ricordare i suoi anni migliori ed i successi . Ma non lo capisce . Peccato .

  20. Per questo motivo siamo arrivati al punto che l’ammirazione che provavamo per lui si e’ trasformata in fastidio . Che anziche’ chiamarlo Adriano lo si chiama Merdagialla .
    Che mentre una volta speravamo nei suoi colpi per vincere le Champions ora abbiamo paura di finire in serie B . Porca miseria , Adriano , rinsavisci , convertiti , e’
    ora !

  21. TRATTO DA PENSIERI IN LIBERTA’
    Abbiamo voluto riportare una piccola cronistoria di un giuoco pressoché scomparso a seguito dell’evoluzione dei tempi. Secondo noi, amanti dello sport, soprattutto il proliferare delle scommesse sportive, prive di retole e di ritegno, può portare all’abberrante comparazione tra il giuoco del calcio a quello della pelota.

    Le similitudini sono inquietanti al punto che anche i comportamenti dei protagonisti in campo ci appaiono sempre più comparabili a quelli degli attori che praticavano il gioco della pelota.

    Il giuco del calcio oggi ci appare un giuoco. in mano agli scommettitori. che staproducendo introiti persino superiori a quelli dei vari Enalotto, Gratta e Vinci e dulcis in fundo del moribondo Totocalcio.
    L’evoluzione dei tempi comporta un così elevato degrado di quello che era considerato il gioco più bello al mondo?

    1. Potrebbe essere una spiegazione . Perche’ no?

  22. Pare che il vecchio per vendere abbia abbassato le pretese a 500 milioni. #DaiDaiDai

  23. E tu Diavolicchio apri il salvadenaio e compratelo . Magari in societa’ con Galliani .

  24. Caro diablo probabilmente ti ho sopravvalutato. Il Milan vale da 1100 a 1200 milioni di euro(se lo avessero voluto vendere ad una asta tra i pretendenti quella è la cifra cui si poteva arrivare)Ma per la famiglia Berlusconi, soprattutto se non gli verrà restituito il maltolto di 476 milioni, avrebbe potuto essere comunque un affare cedere il Milan. Ma ho già detto altrove che se il figlio Silvio ha 1/10 della caparbietà del padre Luigi il Milan non lo venderà mai ed ha nessun prezzo. Spogliamoci sia di commenti pro che contro. Per quanto ne so la famiglia Berlusconi non venderà mai il Milan a nessun prezzo. ps. La dinastia continuerà e le basi sono sotto gli occhi di chi vuol vedere. La figlia Barbara ha in mano i cordoni della finanza del Milan è molto milanista ed ha discendenti milanisti. Tutti si mettano il cuore in pace la dinastia Berlusconi sarà più longeva di quella degli Agnelli!

    1. Il Milan è valutato da Forbes 900 milioni circa.

    2. E meno male .Ci mancherebbe che dopo molti dei palazzi piu’ belli , dopo molte delle nostre imprese , dopo la compagnia di bandiera , anche la piu’ grrande e gloriosa delle nostre squadre di calcio finisca in mano a qualche straniero . Che tutto potra’essere meno che milanista . Come Agnelli , appunto , Berlusconi ha fatto grande , immenso il Milan ed i suoi discendenti lo arricchiranno di altri trofei .
      Quante volte ho detto e ripetuto che Barbara aspetta di esserea l volante prima di mettere altra benzina nel serbatoio . Dovrebbe lasciare che la consumino altri ?
      Ma davvero e’ cosi’ difficile da capire e da accettare ?
      Vedo Borgofosco che sei preso anche tu dal vizio di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte , patca per me odiosa , ma ti do atto che in ultima analisi scegli la strada dell’obiettivita’. Mi dai adesso l’oppurtunita ‘ di fare una constatazione . Amara . Io non ha mai voluto parlare dei 476 Milioni , cifra enorme , tolti ingiustamente ( noi vecchietti e non proprio stupidi o ciechi testimoni di quei lontani fatti lo sappiamo che e’ cosi’ , vero Borgofosco ? ) alla famiglia
      Berlusconi . Ma ora ne parlo . Noi veri tifosi del Milan , noi che abbiamo vissuto con gioia i trionfi dello nostra squadra e siamo riconoscenti al nostro Presidente . Noi che comprendiamo che 476 milioni in meno non sono uno scherzo . Noi siamo pazienti solidali e fiduciosi . E ci indignamo se qualche AD spreca o fa cattivo uso del poco che per il momento e’ disponibile . E ci indignamo se calciatori fighetti e ricchioncelli vagano per il campo conmtuttimi soldi che prendono .e ci indignamo ancora di piu’ con i non tifosi che non vedono l’ora di seppellire il vecchio odiato Re e consegnare le chiavi del regno allo straniero . Che poi gli fottera’ moglie e figlie
      E lo impicchera’ in piazza per far vedere la fine che fanno i traditori .
      Ciao , Borgofosco.

    3. E meno male .Ci mancherebbe che dopo molti dei palazzi piu’ belli , dopo molte delle nostre imprese , dopo la compagnia di bandiera , anche la piu’ grrande e gloriosa delle nostre squadre di calcio finisca in mano a qualche straniero . Che tutto potra’essere meno che milanista . Come Agnelli , appunto , Berlusconi ha fatto grande , immenso il Milan ed i suoi discendenti lo arricchiranno di altri trofei .
      Quante volte ho detto e ripetuto che Barbara aspetta di esserea l volante prima di mettere altra benzina nel serbatoio . Dovrebbe lasciare che la consumino altri ?
      Ma davvero e’ cosi’ difficile da capire e da accettare ?
      Vedo Borgofosco che sei preso anche tu dal vizio di dare un colpo al cerchio ed uno alla botte , patca per me odiosa , ma ti do atto che in ultima analisi scegli la strada dell’obiettivita’. Mi dai adesso l’oppurtunita ‘ di fare una constatazione . Amara . Io non ha mai voluto parlare dei 476 Milioni , cifra enorme , tolti ingiustamente ( noi vecchietti e non proprio stupidi o ciechi testimoni di quei lontani fatti lo sappiamo che e’ cosi’ , vero Borgofosco ? ) alla famiglia
      Berlusconi . Ma ora ne parlo . Noi veri tifosi del Milan , noi che abbiamo vissuto con gioia i trionfi dello nostra squadra e siamo riconoscenti al nostro Presidente . Noi che comprendiamo che 476 milioni in meno non sono uno scherzo . Noi siamo pazienti solidali e fiduciosi . E ci indignamo se qualche AD spreca o fa cattivo uso del poco che per il momento e’ disponibile . E ci indignamo se calciatori fighetti e ricchioncelli vagano per il campo conmtuttimi soldi che prendono .e ci indignamo ancora di piu’ con i non tifosi che non vedono l’ora di seppellire il vecchio odiato Re e consegnare le chiavi del regno allo straniero . Che poi gli fottera’ moglie e figlie
      E lo impicchera’ in piazza per far vedere la fine che fanno i traditori .
      Ciao , Borgofosco.

  25. Diablo ho parlato di asta tra pretendenti e credici ce ne sono almeno tre!

  26. Personalmente mi sento vicino alle considerazioni di Vittorio. Non ne posso più di andare avanti con il Milan in queste condizioni. Non ne può più qualunque milanista. Ma dopo il facile “Silvio vendi il Milan” mi spaventa, addirittura mi terrorizza, il futuro. Un passaggio di mano ad un imprenditore italiano, magari con simpatie rossonere, potrebbe anche essere augurabile, ma finire in mano a qualche arabo, russo o indo-cinese farebbe perdere molto del romanticismo del nostro Milan.
    Berlusconi ha usato il Milan per i suoi interessi prima televisivi, poi politici, ma un merito, oltre le vittorie l’ha avuto. Quello di avere fatto del Milan una sorta di “famiglia” (lo ricordava anche Sconcerti su Sky domenica sera). Aveva dato a chi lavorava al Milan una sorta d’appartenenza e un orgoglio di appartenervici. Questa, oltre alla qualità dei giocatori (che non sempre basta, vero Moratti?) è stato il segreto che ha fatto grande il Milan. Purtroppo tutto è finito con l’addio degli ultimi senatori.
    Ricreare un qualcosa come prima penso sarà difficile e forse impossibile (i gobbi però ce l’hanno fatta sempre con un Agnelli). Vendere all’estero non credo che sarà per noi tifosi una manna.
    Tutto è relativo. Tutto cambia e si modifica. Tutto… tranne il nostro amore rossonero.

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