Da solo sul carro di Pippo

Tanta fiducia alla fine è stata ripagata. La partita col Napoli è più di una vittoria perché non battevamo una tra partenopei, Juve e Roma, di fatto le prime tre del campionato, dal famoso episodio dell’ascella di Isla. E’ una vittoria importante e pesante sul piano psicologico di una squadra che nonostante è stata scaricata prima dalla stampa e poi dall’ambiente (35mila tifosi, molti dei quali napoletani, sono un’indecenza per un Milan-Napoli a San Siro) – vittoria che forse non stupisce (si erano già visti segni positivi con l’Udinese) ma sicuramente ci rilancia e rilancia Pippo Inzaghi promosso nella sua prima vittoria in una grande partita. Da qua alla maturazione completa ne passerà di acqua sotto i ponti ma sono fermamente convinto che Pippo Inzaghi vada aspettato e che diventerà un grande allenatore perché ha tutti i requisiti per farlo.

Nel postpartita su Sky domenica sera Inzaghi ha dato una lezione di tattica e di dedizione. Ha spiegato come ha preparato la partita rivedendo quella dell’anno scorso e la scelta del 4-3-2-1 che ha poi portato alla vittoria finale. E quella dedizione ai particolari che è ormai sua caratteristica tipica e che in pochi hanno non può non portarlo al successo – successo che è già arrivato in primavera lo scorso anno con il trofeo di Viareggio e con l’eliminazione in Youth League di uno dei settori giovanili migliori d’Europa, ovvero quello dell’Ajax. Non è però, ovviamente, solo questione di preparazione e di cura dei dettagli quanto anche e soprattutto di un cambio di quei valori e mentalità in quel di Milanello che si vede anche e soprattutto nelle prestazioni in campo: i risultati – che sono ciò che alla fine conta – sono infatti superiori a quelli delle ultime due stagioni in termini di punti.

Il Milan è passato da quattro anni di smantellamento più totale della rosa perpetrato dal signor Massimiliano Allegri che ha portato ad una totale carenza di giocatori di qualità a centrocampo. Carenza fatta passare per mancanza di soldi ed opportunità quando era invece solo scelta. E la prova di tale scelta è non solo nell’attuale mercato quanto anche e soprattutto nel passato: il Milan ha sempre cercato giocatori di qualità – quando il Milan aveva Seedorf, Ronaldinho e Pirlo cercò Beckham, non Muntari o compagnia bella. L’unica inversione di tendenza, si è avuta, appunto, durante la gestione Allegri. La tanto esaltata mano ferma contro i senatori è stata la principale causa della rovina della squadra: lo spogliatoio di Milanello è stato diviso dallo stesso Allegri in più gruppetti, ognuno curante del proprio orticello e l’epurazione dei senatori in quel di Maggio 2012 non è bastata a debellare la questione.

Con Seedorf è stato – se vogliamo – ancora peggio. Anziché mediare tra i giocatori si è messo sul suo trono rialzato a comandare come una sorta di re sceso a Milanello. Lo spogliatoio è esploso di nuovo dopo l’eliminazione di Madrid e la contestazione a Parma e ha capito di che pasta era fatto l’allenatore. Si vince insieme e si perde insieme – questo è il primo valore che deve passare nello spogliatoio di una squadra e così non può essere quando il suo allenatore se ne chiama fuori scaricando solamente sui giocatori i propri insuccessi. Il ciclo di Seedorf, con l’esonero promesso che ha sbloccato almeno parzialmente la situazione sul piano dei risultati, è finito quella sera. Tutto ciò che ne è seguito è stato frutto della scelta dell’esonero avvenuta ad Arcore.

E poi, appunto, arriva Inzaghi. Che finalmente riunisce il gruppo con risultati tangibili ed evidenti. I primi sono in termini di punti, i secondi in termini di panchina: anche chi gioca poco come Armero o lo stesso Mexes fino alla Sampdoria rientra nel progetto e può essere chiamato in causa sapendo che darà il 100% per la squadra. Portando quei valori che nello spogliatoio mancavano proprio dalla sua cacciata. E’ anche per questo che Pippo merita fiducia, almeno fino alla fine dell’anno: è il primo a responsabilizzare e responsabilizzarsi, il primo ad ammettere che se si fallisce, si fallisce tutti insieme lui compreso. E tifosi compresi. Tifosi che non lo amano, forse per la sua sincerità, forse perché lo stesso Inzaghi li responsabilizza chiamandoli a raccolta a San Siro anche domenica sera abbandonato nel momento del bisogno. C’è ancora chi, purtroppo, spera nel fallimento per evidenti pregiudizi sulla sua figura. Io non sono tra questi e me ne vanto. Sarà più bello vincere, anche per loro.

9 commenti

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    • boldi1 il 17 Dicembre 2014 alle 11:21

    gran bel post diavolino

    quando Inzaghi decide di testa sua non sbaglia vedi la formazione con il Napoli ,
    il problema è che pippo è troppo buono non vuole scontentare nessuno , arriva Silvio e segue le sue indicazioni , arriva Galliani idem , per non parlare dei giocatori senatori della rosa

    Caro pippo decidi di testa tua a costo di scontentare alcuni , sul mercato ha avuto quasi ragione , questa estate voleva Armero Menez Cerci , i primi due li hanno presi , il terzo purtroppo no malgrado sia lui che Adriano spingevano in quella direzione

    l’idea iniziale di questa estate era di giocare davanti con il faraone Menez e Cerci , ma l’esplosione di Bonaventura Honda ha fatto il resto.

    speriamo che prima o poi si riesca a sbolognare sia Torres che il faraone in crisi , non salta più neanche l’uono ,
    l’arrivo di Cerci e Destro rafforzerebbe il Milan in modo decisivo

  1. Mah io sono sempre stato per Pippo ancor prima della sciagurata decisione che portò Seedorf sulla panca del Milan. Clarence ed il suo dispotismo erano cose abbondantemente conosciute. Avessero avuto l’umiltà di chiedere un parere a Carlo Ancelotti non ho dubbio alcuno su cosa avrebbe risposto il ‘contadino’, dalle scarpe grosse e dal cervello fino, di Reggiolo. Squinzi, che capisce di calcio ed in generale di sport, voleva Pippo al Sassuolo. Pippo ama il Milan ed in virtù di questo suo sentimento rimase. Compì il capolavoro di vincere il Viareggio battendo la squadra che l’anno prima aveva annichilito l’ottima Primavera di Dolcetti. Pippo sta dimostrando che oltre che scaltro è anche molto intelligente. Pippo im questo e non soltano perché proviene anche lui dalla fertile terra emiliana, ‘l’è un piasenten’, somiglia al suo mentore Carlo Ancelotti. Non ho alcun dubbio che Pippo porterà molto in alto il Milan. Ora però smentisca questo strano torpore pre-natalizio. Torpore che ha quasi sempre visto il Milan perdere nella gara precedente le vacanze di Natale. La più brutta sconfitta fu quel 4-2 proprio con la Roma di Zeman. Il Milan di Allegri dimostrò in quella occasione d’essere poca cosa e non, nella maniera evidente vista sul campo, una grande squadra. L’anno scorso il Milan perse ma fece figura migliore. La pessima figura la fecero quei giocatori, come Adem Ljaji?, che schernirono in maniera indecente Balotelli. Proprio lui…il simulatore serbo che alla fine della sua esperienza italiana contenderà a Nedved la palma del più grande simulatore che si sia mai visto sui campi italiani. Amciizia e rispetto si… accondiscendenza proprio no. Non importa se la detestatissima ‘giuve’ potrebbe trarre vantaggio da un risultato positivo del Milan a Roma. Mènez potra rispondere ai suoi amici che(arbitro permettendo perché se viene intimidito impunemente come successo a Milano contro gli zebrati di Torino) che purgherà a Torino i nostri veri ‘nemici'(ovviamente in senso sportivo). Pippo ed il Milan dovranno far passare un Natale diverso e sereno agli impagabili tifosi del Milan. L’anno che verrà? Non credo ci si debba rivolgere ad alcun venditore di almanacchi. Questo Milan dell’emulo di ‘Carlo il contadino’ sta crescendo bene. E’ una pianta che darà i suoi frutti!

  2. Io sto con Pippo ma stavo pure con Seedorf . Io sto col Milan ! NON stavo con Allegri che ha devastato la squadra . Ecco cosa hai scritto :
    ” dal signor Massimiliano Allegri che ha portato ad una totale carenza di giocatori di qualità a centrocampo. Carenza fatta passare per mancanza di soldi ed opportunità quando era invece solo scelta ”
    Ed hai perfettamente ragione . Pero’ bisogna aggiungere che Galliani ha voluto Allegri e ne ha avallato le scellerate scelte . Poi ha chiesto ed ottenuto la testa di Ssedorf il quale aveva una squadra di merda ed aveva mille ragioni di volerla cambiare . Poi e’ venuto Pippo ma sono venuti anche Lopez , Menez Bonaventura , Alex . Per non parlare che Honda e’ come arrivato ora anche lui . Anche Essien e
    gli altri contano . Seedorf aveva Birsa , Constant , ecc. ecc.
    Ma vogliamo avere l’onesta’ intellettuale e morale di sostenere Pippo ma di dire che ha una squadra RAFFORZATISSIMA rispetto a Clarence . Appunto : forza Pippo ma RISPETTO per Clarence Seedorf . Che comunque vadano le cose un giorno , credetemi , comprenderemo e rimpiangeremo .
    Con il Napoli , pensate se non erano in campo Bonaventura , Menez e Lopez .

  3. Caro Vittorio non credo che vi siano milanisti di buon senso che addossino a Clarence alcunché se non il fatto risaputissimo che lui è un personaggio egocentrico ed un po dispotico. Ma non erano queste caratteristiche ad allontanarlo dal Milan bensì la sua pretesa di compiere una rivoluzione non condivisa dalla società. Tu che sei, oppure sei stato un dirigente in industrie produttive, sai benissimo che nessuno può discostarsi dalle linee aziendali. Purtroppo ‘il mio pallone di platino’ non ha avuto l’umiltà di seguire le direttive societarie. Clarence è un bel ricordo, come calciatore, tale deve rimanere! Nel tuo post dai per scontato che Clarence avrebbe accettato i nomi che hai citato e che sono alla base del nuo progetto del Milan. Sei sicuro che sia realmente così? Poi non comprendo la tua avversione a quello che io chiamo ‘il Caravaggio’. Per me Montolivo è fondamentale nel giuoco del Milan e di questo Pippo non ha alcun dubbio. Ho qualche perplessità, anche se stravedo per Nigel, nel preferire De Jong ad Essien come centrocampista centrale davanti alla difesa. Per me Essien è un centrocampista completo e dai piedi buoni. Cmq a Clarence vorrò sempre bene anche perché, a partire dal sottoscritto, nessuno è perfetto!

    • boldi1 il 17 Dicembre 2014 alle 19:44

    concordo con Vittorio

    l’anno scorso Clarence con una rosa molto più debole ha fatto una media di 2 punti a partita , il massimo possibile

    e aggiungo
    se mandavano via un mese prima l’incompetente di Livorno si arrivava terzi e quest’anno si faceva la Champions
    quanti rimpianti

    speriamo in acquisti da Milan come Lopez Bonaventura e non ex giocatori all’ultimo contratto vedi Essien Torres

  4. Pippo è prima di tutto un grande uomo. Poi viene disprezzato da chi di calcio non capisce nulla o fa finta di non capirne un cazzo per tornaconto.

    Detto questo Pippo è secondo me al di sotto delle sue possibilità in questa stagiione anche se in recupero. essere sotto anche se di poco le Genovesi non è bello per una squadra forte come il Milan.

    Per il resto che dire. Bene tatticamente, benino nella gestione dello spogliatoio, bene nella gestione della situazione e del rapporto con la società.

    Insomma per ora ho visto un potenziale grande allenatore che deve ancora fare il grande salto. Pazienza avrà modo e tempo di farlo.

    Ha a disposizione una buonissima squadra con tante variabili e certamente il recupero di un campione come Montolivo sarà ilmigliore degli acquisti.

    Voto fino a qui 6/7 ma ben sapendo che da lui mi aspetto dall’ 8 in su.

  5. Ah e con la Roma voglio la partita della vita. Quelli dello “scanzamose” buttiamoli fuori dalla nostra tifoseria. Noi siamo il Milan

  6. Confortante! Il tenore di questi interventi e’ rispettoso della logica e improntato a vero amore per i colori . Poi vi sono differenze da spiegare . Io voglio parlare della mia tiepida propensione per Montolivo .Intanto non mi e ‘ piaciuta la sua ribellione contro Seedorf come non mi e’ piaciuto sentire El Shaaravi definirsi incazzato . Allora Torres , scomunicato , cosa dovrebbe dire lui con ben altro blasone ? Oppure Mexes esiliato ? Poi Montolivo l’ anno scorso non ha giocato affatto bene.
    Io non dico che non debba giocare se mantiene forma e spirito combattivo come due anni fa . E debbo dire che contro il Napoli ha giocato benino . Non e’ Pirlo,questo e’ sicuro . E nemmeno un Generale . Comunque e’ il piu ‘ costruttivo
    fra i centrocampisti cje abbiamo . Ok , tifiamo anche per lui .

  7. Boldi 1 , quello che dici sull’incompetente di Livorno e’ esattamente quello che penso anche io . Potevamo fare tranquilli la Champion con Clarence prima . Ma anche con Pippo penso . E forse pure senza allenatore . Galliani con quella malededetta proroga che impose ci ha fatto perdere due anni e un sacco di milioni .
    Altro che superliquidazione . Io lo avrei licenziato in tronco .

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