Dalle stalle alle stelle?

Il confine tra l’esaltazione e la depressione è ridotto al minimo quando si parla di vincere o perdere una partita. Ed è così che si finisce per dimenticare in poco tempo tutte critiche che erano state fatte, più o meno giustamente, dopo la sconfitta con il Genoa. Genoa che peraltro mette in difficoltà anche la Roma, ma non fa niente.

I motivi che mi avevano portato a dire che una sconfitta non poteva e non doveva essere il pretesto per demonizzare tutto e tutti, erano diversi, dalla difficoltà del campo, al goal subito solo su calcio piazzato. I passi falsi ci stanno, in un processo di crescita, la cosa importante è sfruttarli per crescere. E sembra che il Milan questo lo abbia fatto alla grande. Contro il Napoli si è vista finalmente una squadra compatta, equilibrata, ben posizionata tatticamente e anche presente per tutta la gara da un punto di vista mentale e fisico. Niente da dire, insomma, anche se come è ovvio i margini di miglioramento ci sono sempre. In molti hanno tentato di sminuire il tutto parlando di una pessima prestazione del Napoli, ma questo lo sapevamo già, e non ci ha sorpreso. Teniamoci i nostri grandi successi di ieri sera: l’aver ritrovato una difesa solida in primis, dato che ha preso un goal nelle ultime tre partite, ma anche aver trovato forse la quadratura del cerchio a centrocampo. De Jong al centro con due mezz’ali dotate di corsa ma anche di piede come Montolivo e Poli sembra sia la soluzione migliore per dare equilibrio e gioco a questa squadra. Tutto ciò senza ovviamente dimenticarci i migliori in campo: Menez, sempre più lucido e presente in zona goal, Bonaventura, praticamente perfetto per tutta la gara durante la quale non ha gettato via un pallone, e infine Diego Lopez. Altro che parametro zero, questo è un grandissimo portiere, e il suo contributo si vede decisamente. Bravo Pippo insomma, perché ha dimostrato ancora una volta di curare ogni minimo dettaglio, anche se a volte tutto questo è passato in secondo piano.

Questione terzo posto: siamo in tante in pochi punti, ma obiettivamente non vedo perché non ci si possa credere. Ce la giocheremo probabilmente contro Napoli e Fiorentina fino alla fine, dato che è improbabile un rendimento constante fino alla fine di Genoa, Samp e Lazio. Potrebbe tornare l’Inter?? Al momento la vedo difficile, ma non si sa mai. Ciò che ci interessa è che non possiamo non crederci seriamente. Siamo lì, e se davvero riusciremo a continuare su questa strada il terzo posto potrebbe avvicinarsi sempre di più, magari aiutati anche da qualche puntellamento a Gennaio. Galliani smentisce, dicendo che non si compra se non esce qualcuno (e via con le critiche!!!), e d’altronde sembra anche abbastanza normale visto che siamo già in 27, e senza le coppe. Manca un’alternativa ad Honda, si può migliorare a centrocampo, così come in difesa. Sarà difficile fare tutto insieme, ma il mercato è qualcosa di poco prevedibile e poco comprensibile, quindi fino alla fine non si sa mai cosa ne può venir fuori.

Per il momento teniamoci questa vittoria, e prepariamoci seriamente per l’ultimo esame dell’anno, forse il più difficile: quello contro la Roma, all’Olimpico. Sarà dura, ma ci dobbiamo provare, sapendo che sono anche questi scogli importanti a farci crescere e a farci acquisire quel coraggio e consapevolezza che ci mancavano. Perché non si passa dalle stalle alle stelle (o viceversa) in pochi giorni, è alla lunga che si giudicano i risultati, la preparazione, il lavoro e le qualità di tutti.

6 commenti

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  1. Si Nicco le critiche sono servite e servono ancora anche se la prestazione della squadra è stata quasi ottima. La carenza di condizione del capitano va sussidiata con l’impiego degli uomini di centrocampo più in palla. Io avevo detto che una delle cause della sconfitta di Genova era stata la contemporanea presenza di giocatori si importanti ma che erano al rientro dopo lunga assenza(soprattutto Montolivo). Da sempre penso che la contemporanea presenza di De Jong e Montolivo(lo pensava anche Seedorf)crei qualche problema per affinità elettive più che di bravura dei singoli calciatori. Il centrocampo è il motore della macchina e se non funziona o fonde la corsa la si perde così com’è successo a Genova. Ora Inzaghi ha rivisitato il famoso ‘alberello di Natale’ di ancelottiana memoria e la cosa ha funzionato al meglio. Il Milan ha vinto perché ha giocato da squadra ma spero che a Roma si possa giocare con almeno un terzino di ruolo. Non sarebbe male l’eventuale ripescaggio di un panchinaro trascurato con Bonera a presidiare, come a Genova, una delle due corsie. La Roma non gioca con un centravanti di ruolo e se lo fa il suo potenziale offensivo diminuisce drasticamente. Ritorno anche al mio vecchio pallino di vedere giocare come esterno basso Poli. Rami si è infortunato ma spero tanto che possa recuperare. Pensare a Zapata al centro della difesa mi mette i brividi. Mi piacerebbe vedere ancora Essien nella formazione base. Ma Pippo saprà cosa fare per farci il regalo di Natale e vedremo quanto sarà bello!

  2. Anziche’ parlare di cessione e di restituzione Inzaghi potrebbe fare il miracolo che ci assicurerebbe le stelle ed il terzo posto : recuperare alla forma migliore Torres ed El Shaaravi . L’organico del Milan e’ sicuramente sufficiente per il terzo posto.
    Occorre recuperare tutti .

  3. Non eravamo nelle stalle prima no siamo nelle stelle ora.

    Erano stati i soliti mentecatti ascrivere le solite fregnacce chiappa coglioni (che le leggono). Il Milan è sempre stato da terzo posto. Lo dico da inizio stagione, come lo è sempre stato negli ultii anni del resto. Oltre tutto queso è un campionat totalmente diverso dallo scorso anno. Non c’ è infatti una squadra che può prendere il volo e concorrere da sola a terzo posto. Questo perchè il campionato si è equilibrato molto e il livello di diverse squadre piccole e medie si è alzato notevolmente (altro che livellamento verso il basso).

    Anche alla luce di questo maggiore livello della seria non mancano le eventuali attenuanti per il Milan. Del resto stanno faticando tutte, Roma e Juventus.

    Il recupero di Montolivo e l’ inserimento di Armero sono da considerarsi dei veri acquisti. Finalmente abbiamo la qualità che mancava a centrocampo e un’ esterno vero capace di crossare (2 goal scaturiti da cross di Armero) e di azzerare le iniziative sulla fascia di competenza (altro che De Sciglio che spero lo cedano quanto prima per fare posto ad un giocatore vero)

  4. Vittorio… El Shaarawy deve recuperarsi lui innanzitutto cambiando atteggiamenti e mettendo quell’animus pugnandi che sinora non ha mai dimostrato come propria caratteristica. Nel famoso Arsenal-Milan 3-0(per intenderci quando Ibrahimovic decise che il Milan non era una grande squadra) El shaarawy, molto apprezzato da Arsene Wenger, disputò una partita squallida in questo deludendo appieno la fiducia del team e dei compagni di squadra d’allora. O lui oppure io… è rimasto Stephan promessa ancora da mantenere. Alla sua età Gianni Rivera aveva già vinto uno scudetto ed una Coppa dei Campioni ed era arrivato secondo dietro Lev Ivanovi? Jašin nella corsa al pallone d’oro. A mio modo di pensare Rivera non vinse quel premio perché italiano anche se Jašin è stato il più grande portiere di tutti i tempi. La personalità non la si può insegnare perché è una caratteristica intrinseca. Per quel che riguarda Torres bisogna innanzitutto dire che l’ispanico non è mai stato un vero goleador. E’ un grande giocatore al momento fermo ai box per un infortunio simile a quello che fece troncare la carriera a Van Basten. Inzaghi ha ripetuto più volte di non possedere la bacchetta magica. La personalità di un giocatore oppure l’inabilità di altro giocatore non possono essere superate con un colpo di bacchetta magica.

  5. Ma perchè è stato lasciato in panchina El Shaarawi? E’ sempre stato fra i migliori in campo

  6. D’accordo ,Borgofosco . Ho parlato apposta di miracolo .Significa che se non ci riesce Inzaghi non ha alcuna colpa . Se ci riuscisse le sue quotazioni assurgerebbero a livelli di magie . Per Torres capisco che vi e’ un problema
    di salute a monte . Per il Faraone si tratta solo di carattere . Bisogna che capisca
    cosa significa ” No pain no gain ” . Chissa’ se Inzaghi puo’ farcela .

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