E se la donna, invece di lavare e pulire, costruisse uno stadio di proprietà?

Si parla tanto di campagne contro il razzismo, di smettere di considerarci diversi solo per il colore della pelle, che siamo tutti uguali eppure ancora oggi nel 2014 esistono pregiudizi che esulano dal colore della pelle ma che sono al contempo gravi: il cognome di una persona e il sesso di quella persona.
Se sei donna, di calcio no puoi discutere.
Se sei donna, di calcio non sai nulla.
Se sei donna, aspettati di essere derisa, presa in giro ed insultata perché “il calcio non è affar tuo”.
E se sei donna, non dovresti nemmeno dire la parola ‘calcio’ o ‘pallone’ perché sei una casalinga e devi pensare a lavare, stirare e pulire.
Aggiungiamoci poi il cognome, Berlusconi, e gli insulti più disparati partono senza nemmeno collegare cervello e bocca (o mani, in questo caso): “Puttana”, “Torna a casa dai tuoi figli”, “Vai a dare via il culo”, “Il calcio agli uomini, fuori!” e smetto qui, perché sono poco carini e non sono contenta di scriverli.
E con questo mio bellissimo mix come prelazione, vi presente l’oggetto del mio editoriale: Barbara Berlusconi.

Credevo che nel 2014 si fosse passati oltre a queste cose, oltre al fattore “donna=lavandaia” e “uomo=calcio”.
Eppure davanti a queste cose rimango ancora allibita nel vedere come la popolazione italiana non si sia evoluta affatto con il passare degli anni.
Per gli uomini sarà difficile dover accettare il fatto che le donne siano al pari loro e che rispetto al passato non siano più loro i capi e i geni della famiglia.
E questo lo posso anche capire.
Ma la storia, per chi la sapesse, insegna che le donne hanno avuto una parte importante: guardiamo i premi nobel.
Dalla medicina alla fisica, dalla chimica alla letteratura sono state poco meno di 100 le donne premiate, donne emancipate che fanno capire come il concetto “donna=casa” sia completamente errato.
E fanno anche capire come, attualmente nel 2014, i concetti non siano cambiati, la società non si sia evoluta e gli uomini siano rimasti ancora aggrappati al concetto che una donna non possa e non debba parlare di argomenti che, a loro dire, sono solo ed esclusivamente maschili.

Il tutto è nato dall’ennesimo articolo pubblicato sulla vicenda dello stadio.
Mi piacerebbe un attimo analizzare la questione, visto che si sta prendendo di mira Barbara per una colpa che oggettivamente non è nemmeno sua.
Gli insulti che, ad ogni commento, si prende sono sempre i soliti ed anche più esagerati di miei elencati sopra.
Personali, per lo più.
E la motivazione?
“Gira da un anno e non ha concluso niente!”.
A questo punto mi chiedo io: ma fate sul serio quando scrivete queste assurdità, ci pensate prima di commentare oppure vi vengono di getto e quindi non sono ragionate?
No perché a me pare strano che, persone di 20-25 anche 30 (e più) anni, non riescano a comprendere il difficile lavoro di Barbara nel trovare sponsor che ti diano un’entrata cospicua da poter utilizzare per lo stadio, o nel trovare un investitore (con tanto di cessione di una minima parte di quote della società) che ti possa investire una bella somma di denaro nello stadio privato del Milan.
Potrei farvi un elenco lungo sei pagine di problemi relativi alla cessione, adesso, anche del solo 20% di quote societarie, o dei problemi nel trovare sponsor, ma per comodità ve ne elenco solo tre:

  1. ci sono sceicchi che ormai condizionano tutto, dal mercato dei giocatori alla cessione di società che nonostante la crisi, hanno comunque un buon marchio;
  2. il 20% della società è comunque una buona fetta e non la si può cedere al primo mentecatto che arriva con i soldi, bisogna valutare e vedere se si può arrivare ad una scelta diversa dalla cessione di quote;
  3. gli sponsor non escono così dal nulla, puoi trovare sponsor come Audi o Ducati o società simili che ti investono una somma di denaro in cambio di uno striscione a San Siro come pubblicità ma la somma non è certamente dedita alla costruzione di uno stadio di proprietà.

Ribadisco: potrei continuare la lista ma sarebbe lunga e pressoché inutile definirla, dato che credo che le persone con un cervello attaccato al collo le sappiano già da soli.
La cosa che più mi infastidisce è che Barbara venga attaccata personalmente per un lavoro di difficile fattura, un lavoro che con “Casa Milan” le è venuto veramente bene e non parlo a livello estetico (che personalmente, tra l’altro, trovo fantastico) ma anche a livello di marketing.
Molti tifosi (soprattutto stranieri) sono andati a visitarla e molti tifosi la vorrebbero visitare tuttora, anche in occasione di qualche partita importante.
Ovvio che non ha portato milioni nelle casse del Milan, ma sicuramente ha portato qualche soldo in più rispetto alla vecchia sede, tutta distrutta esteriormente e poco attrattiva, di Via Turati.
Eppure viene denigrata lo stesso, e se per caso finiste gli argomenti per schernirla, ecco che viene tirata fuori la vicenda Pato.

Il succo è tutto lì: Pato-Donna-Berlusconi.
Non ne esce.
E non ne uscirà mai.
Barbara sarà sempre vista connessa con quei tre elementi lì sopra.
Poco importa se magari, tra qualche viaggio e l’altro riuscirà nell’impresa di lasciare la società a Berlusconi, avere lo stadio personale del Milan e avere qualche sponsor in più.
Poco importa perché lei sarà sempre etichettata come quella che “non ha fatto arrivare Tevez per il suo amore Pato” (Tevez, 30 anni, con un gol in Champions ogni 20).
E giusto per sottolinearlo, al posto di Tevez arrivò Balotelli, tifoso rossonero e che ha riempito la porta avversaria 26 volte in un anno e mezzo su 46 presenze.
Poco importa perché lei sarà sempre “una Berlusconi” e come tale, sarà legata alla politica Italiana, visto che quando non si ha cosa dire o non si hanno argomenti validi con cui commentare spunta fuori “Forza Italia” o “PDL” a fare da scudo, ‘si sa mai che ci ho beccato almeno insulto e non ne esco con le ossa rotte’.
Poco importa la questione dello stadio, abbiamo una squadra ridicola e non possiamo certamente rifarci e ripartire da un amministratore delegato donna.
Non ci sarà mai un dietro front, sarà sempre così, qualunque cosa lei faccia per il Milan.
E quando dico che il male del Milan non è solo la società (che non investe) ma sono soprattutto i tifosi, questo mio editoriale ne è la conferma più infima.
Potrebbe anche costruire due stadi per il Milan, comprare San Siro di tasca sua o comprare Ronaldo di tasca sua: resterà sempre una Berlusconi, una fascista e una rovina-Milan a causa della non cessione di Pato.
Fine.
Non vogliono sentire oltre di lì.

Essendo in argomento, vorrei proprio spendere due parole per la questione stadio.
Ho letto tanto elogi per Pallotta, per lo stadio, per la presentazione, per la velocità e comunque per aver deciso di spendere soldi per la Roma.
Certo, per la Roma.
Lo stadio è tutto suo, solo suo e sarà così per sempre.
Se un giorno si stancherà della Roma, quest’ultima tornerà da dove è venuta: dall’Olimpico.
Eppure non si risparmiano elogi, anche da parte dei media, a questo bravissimo Presidente che ancora oggettivamente non ha nemmeno costruito un bagno del nuovo stadio.
Perché anche i media il loro lavoro lo sanno fare bene, basta vedere come viene commentata una notizia dello stadio rossonero.
Pallotta è eletto come Dio, mentre Barbara che gira mezzo mondo è una ‘mentecatta’ che cerca denaro.
Aaaah i media, dovremmo addirittura applaudirli.
Dovrei aprire un capitolo a parte solo per loro: si è arrivati al punto in cui bisogna dire BASTA.
Basta di denigrare Barbara solo perché di cognome fa Berlusconi e quindi la si associa al padre e alla sua politica (sempre più marginale, tanto per chiarire).
Basta sminuire il lavoro di Barbara quando lo stesso lavoro, fatto da altre società e altri amministratori delegati, viene elogiato con tanto di prima pagina.
Il loro lavoro, dei media intendo, quello di screditare ogni cosa il Milan abbia intenzione di fare (dallo stadio, ai giocatori da comprare, a Casa Milan o anche alla maglia stessa e al logo da stampare), è puntualmente preciso ed efficace tant’è che i tifosi rossoneri, quelli che ormai credono anche alla trasformazione di merda in cioccolato, gli credono a bocca aperta.
E una volta letto l’articolo, via che partono gli insulti.
Come sempre, del resto.
“La nostra società deve prendere esempio dalla Roma di Pallotta! Lui si che è un presidente, spende i soldi per i giocatori e per lo stadio!”
Che lo stadio sia di Pallotta e non della Roma, poco importa.
Che la Roma, se lo stadio non andrà in porto rischia di dover spendere miliardi per il fpf e i debiti che ha attualmente, poco importa.
E’ programmazione.
Spettacolo.
“Vedi, la Roma spende e spande, noi invece siamo dei poveretti”.
Spende: 30 milioni per Iturbe, con 1 gol in Serie A all’attivo mentre Honda (per citarne uno, ma ci sarebbe anche Menez) ne ha 6, preso però a zero euro.
O i paragoni si possono fare solo se sono favorevoli alla Roma?
Non appena però Barbara gira il mondo per fare lo stadio, come la Roma, magicamente lo stadio è inutile.
“Siamo delle pippe, cosa compriamo lo stadio a fare!”
“E’ meglio che spendete per la squadra invece che per lo stadio”.

Si lamentano, in ogni post, della mancata programmazione, del mancato investimento e del fatto che dobbiamo seguire il ‘modello Roma’.
Poi, non appena inizi a progettare stadio, investi soldi nel settore giovanile (vedi anni 98-99 rossoneri), cerchi investitori e sponsor per aumentare i ricavi e non va più bene lo stesso.
Certo, devi investire per i giocatori.
Ma chi glielo spiega che se non hai entrate è difficile investire?
Chi glielo spiega che, lo stadio, porta soldi in entrata e porta ad avere una maggiore liquidità di denaro investibile nel mercato?
Chi glielo spiega che, adesso, è impossibile provare a competere con sceicchi e arabi nel mercato dove anche per un normale giocatore come Iturbe devi spendere più di 30 milioni quando ne vale la metà o anche meno di 15?
Ed ho detto Iturbe.
Se mai volessimo puntare a Verratti, che io personalmente amo e porterei in spalla a Milanello, quanti milioni credete che servano? 30?
Ne varrebbe 30, ma ne devi tirare fuori 90 per portarlo a casa con Chelsea, PSG, Real e Barcellona che come minimo portano l’asta ad 80.
E dove li prendi 90 se non hai un’entrata solida?
Peggio che giocare a Monopoli, ma questa volta i soldi sono veri.
Come disse Berlusconi poco tempo fa: “Ragazzi, il calcio è cambiato e non possiamo competere con gli sceicchi. Ma se io vi sto vicino, voi seguite Inzaghi e insieme cerchiamo il bel gioco, niente è impossibile”.
Non mi potrebbe trovare più d’accordo.

Ecco a cosa serve lo stadio, ecco a cosa serve il lavoro di Barbara in giro per il mondo.
Per voi è elemosinare denaro.
Per voi è inutile.
Per me è cercare la migliore soluzione per la rinascita del Milan, sia economica che di squadra.
Stadio=Soldi=Ricavo=Entrate maggiori=Mercato.
Equazione semplice semplice, anche per chi odia la matematica.
Ecco perché trovo squallido insultare personalmente Barbara (e in questo caso trovo squallido anche il lavoro dei media nel ridurre a poco e niente il suo lavoro, quando è in realtà tanto e faticoso) ed ecco perché mi trovo completamente dalla parte dell’Amministratrice in questa lungo e faticoso cammino che non appena porterà i frutti desiderati, sarà la fortuna del Milan.
Che sia in Zona Fiera, che sia in zona “Scalo Farini” vicino a Porta Garibaldi o che sia San Siro, sono sicura che tra qualche anno anche il Milan avrà il suo stadio e se avrà la stessa imponenza e la stessa bellezza di “Casa Milan” (tanto criticata prima ma adesso tanto amata adesso), non deluderà di certo.
Tutta la mia stima e la mia fiducia si impongono in Barbara, che da qualche anno si sta muovendo in ogni lato (economico) per poter ricostruire quella fama e quella importanza che una volta aveva il Milan e che ora, piano piano, tornerà ad avere.
Per tutti.

34 commenti

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  1. Si Margherita hai perfettamente ragione. In questi tempi sembra che siamo più arretrati dei tempi in cui Gustave Flaubert denunciava, nel suo bellissimo libro ‘Emma Bovary’, le nefandezze dei suoi contemporanei che consideravano la donna un oggetto oppure una schiava alla stregua della retorica definizione di ‘angelo del focolaio’. Barbara Berlusconi sta lavorando meglio di quanti l’hanno preceduta. E’ una donna intelligente e libera. Ma questo ai tradizionalisti ed ai conservatori non piace. Poi ha anche il difetto di essere una bella donna. Dulcis in fundo ha la gravissima colpa d’essere figlia di Silvio Berlusconi. Che dirti Margherita più che darti ragione? Tu, come ho detto in altro post, capisci di calcio molto più di gente, magari anche il sottoscritto, che dice di capire di calcio. Ma in un becero mondo maschilista forse questa è una colpa aggravante. Quindi non ti curar del giudizio degli altri e vai avanti per la tua strada cosi come spero faccia, per il bene del Milan, Barbara Berlusconi(per me Barbarella).

    1. Hai ragione, il paragone con Flaubert è più che azzeccato 😆
      Più o meno riassume appieno quello che volevo dire in questo editoriale.
      Ed è fin troppo bersagliata solo per avere dietro sé tre etichette che nemmeno con il tempo la gente vuole toglierle.

  2. Barbara Berlusconi porta dentro di sè dei geni che non tutte le altre donne hanno la fortuna di possedere.

    Mò, non è perchè lei è brava, tutte voi lo siate. Perchè non tutte voi avete la fortuna di essere sangue del sangue del Presidente Berlusconi.

    Ciò detto, essere figli di tale Uomo non basta di per sè, per esempio Piersilvio è mezzo scemo. Marina è eccezionale. Barbara deve scegliere se sfruttare al massimo i geni Berlusconi o indossare una cravatta gialla che la condannerebbe a una vita mediocre.

  3. Cioè, se ti vuoi paragonare a una Berlusconi hai proprio capito male, cocca…

  4. Cosa cucini di buono oggi?

  5. La nostra tifoseria e’ piena di uomini-puttane, di uomini-incompetenti e di uomini-storditi.

    Barbara Berlusconi e’ una dirigente eccellente. Casa Milan un capolavoro. Chi la insulta non capisce assolutamente nulla e dovrebbe semplicemente fare il servo alla moglie che lavora invece di scrivere puttanate.

    E’ difficile trovare investitori se media e tifosotti ti deridono. Ma e’ vero ha nel DNA i geni migliori del padre e non si fara’ fermare da nulla e da nessuno

    1. Mi trovi assolutamente d’accordo.

      • sadyq il 9 Novembre 2014 alle 23:45

      “E’ difficile trovare investitori se media e tifosotti ti deridono.”

      E’ difficile trovare investitori se il Milan continuerà a fare cagare! Non c’entra niente la critica dei tifosi!

      1. Ti cito solo una tifoseria: Borussia.
        Ultimi, e lo stadio continua ad essere pieno.
        Non han mai vinto quanto il Milan eppure sono lì, tra le lacrime a tifare anche quando la squadra perde e quest’anno in campionato fa pena.
        Rischia la retrocessione e sicuramente la CL non la giocherà a meno di clamorosi cambiamenti.
        Quello è tifare, troppo facile tifare quando hai Van Basten e Ibra.
        Fin troppo facile.
        Meno facile è tirare fuori le palle, andare allo stadio con 20 persone e tifare i ragazzi quando tutto gira male e la società non riesce più a stare dietro ai soldi di sceicchi e arabi.

          • sadyq il 10 Novembre 2014 alle 21:34

          Che c’entra? Io tifavo Milan molto più di adesso, quando era in serie B! Non l’ho mai seguito a Milano perchè mi tornava difficile e troppo dispendioso quando ero giovane, mentre adesso non ho voglia di infilarmi nella bolgia dello stadio!
          E resta il fatto che la mentalità dei tifosi tedeschi è completamente diversa da quella italica!

  6. Mah ! Mi sembra di non essere piu’ su rossonerosemper . Per fortuna . Margherita dice cose che sono musica per le mie orecchie . Padre di due figlie brave ed affermate , nonno di tre nipotine altrettanto promettenti e serimente impegnate , nessun maschio in discendenza ho dedicato la vita a difendere i diritti delle donne a realizzare compiutamente se stesse . Il maschilismo e’ razzismo , non ci piove .
    Esattamente come al tempo degli schiavi , esseri immondi , coscienti della loro inferiorita ‘ culturale e morale si ersero sugli altri economicamente con la violenza su altri uomini costringendoli a lavorare in schiavitu’ . Lo stesso , esattamente , honno fatto ( e fanno , in altri paesi ) molti dei nostri nonni e padri con le loro donne . Vi sono i nostalgici a tutt’oggi che non trovano altro modo per tentare di sfuggire ai propri complessi di inferiorita’ , alla disistima inconscia verso se stessi , alla loro miseria morale . Barbara Berlusconi e’ oggetto di razzismo, non vi e’ alcun dubbio . Ma vedi , Margherita , e mi sembra che tu lo sottintendi , anche Mario Balotelli e’ vittima di razzismomo . Eccome se lo e’ ! Ora io vorrei parlare di una forma piu’ sottile ma ben piu pericolosa di razzismo . Un razzismo represso , frustrante per chi lo prova , un razzismo senza la possibilita’ di esprimerlo , di gridarlo , di agirlo in foma di violenza e sopruso o vendetta . Se lo devono tenere dentro e non mostrarlo . Ha un nome : si chiama invidia . Non spirito di sana emulazione , Non ammirazione per chi e’ migliore e va indicato come esempio e stimolo ai figli . No , no , solo livida invidia . Lo vogliono abbattere il migliore di loro , ridurlo in catene e renderlo loro schiavo . Perfino ucciderlo se non vi e’ altro modo di umiliarlo al di sotto di loro stessi . Ed inmquesto tipo di razzismo noi Italiani siamo campioni mondiali , non c’e che dire .Dai banchi di scuola cominciamo , genitori e figli , E poi nel lavoro , nell’arte , nella politica e……nel calcio .
    Esono tornato al tuo articolo , Margherita mia . Dove hai detto molto ma potresi dire molto di piu’ . E una chiave di lettura perfetta per analizzare la storio di questi ultimi anni di Milan . Da quando l’ invidia ( ed il razzimo ) hanno vinto su ammirazione ed emulazione . Una buona chiave di lettura , davvero . Insieme alla tua intelligenza .

    1. Su Mario mi trovi più che d’accordo.
      Sia chiaro.
      Il problema di scrivere un editoriale è che sei “limitato” perché se stessi a sentire tutte le forme di razzismo, e quella su Mario lo è, non finirei più e l’editoriale risulterebbe lungo e noioso.
      Detto questo, mi trovi d’accordo senza alcun dubbio.
      Il razzismo a livello di colore è e resta un problema a livello calcistico di enorme entità.
      Ma a mio avviso lo è anche il maschilismo.
      Poi, se vogliamo fare una classifica, possiamo anche metterlo come secondo punto il sopracitato maschilismo, ma lo ritengo comunque importate come problema.

      Sul tema dell’invidia anche qui ci sarebbe da dire il mondo.
      Il succo è che mi trovi d’accordo ma non credo che Barbara ne faccia dell’invidia la sua primaria occupazione.
      Piuttosto cerca di aiutare il Milan in quello che è la sua carica: ovvero stadio e marketing.
      E non vuole certo andare contro o dimostrarsi migliore del padre.
      Poi certo, se parliamo a livello generale, purtroppo, si.
      Esiste anche questa tipo di forma di razzismo.
      Ma come ti dicevo, in un editoriale hai un po’ lo spazio limitato..

  7. Vittorio e’ sicuramente l’ invidia a guidare quel sofisticato razzismo che ben descrivi.

    Blog come questi dovrebbero proprio servire a ridimensionare quel patetico bisogno di invidia e di prostituirsi di alcuni

      • sadyq il 9 Novembre 2014 alle 23:41

      Dai càntera, stai scherzando!

  8. Spero di averlo fatto, seppure in parte, in questo editoriale.
    Mi sembra che Barbara venga troppo spesso attaccata, a livello personale, sulla base di preconcetti che devono smettere di esistere.
    E non parlo solo a livello di tifoseria, purtroppo.
    Ma anche i giornalisti, o presunti tali..

  9. Solo per chiarire il mio scritto senza possibili equivoci . Ho detto che Barbara e’ oggetto di razzismo non di maschilismom, le due cose spero di aver chiarito che sono esattamente uguali . Cambia solomil nome .
    Riguardo all’invidia tu dici:
    Il succo è che mi trovi d’accordo ma non credo che Barbara ne faccia dell’invidia la sua primaria occupazione.
    Scusa , Margherita , detto cosi’ sembra che io dica che Barbara prova Lei invidia .
    Io ho chiarito bene che Barbara e’ oggetto dell ‘invidia altrui e visto che l’invidia altro non e’ che razzismo , Barbara come tutte le donne di valore e’ oggetto di razzismo maschile . E purtroppo per voi donne , talvolta anche di invidia femminile.
    Insisto Margherita , prova ad interpretare in questa chiave , gli ultimi tre o quattro anni del Milan .

    1. Nono scusami non volevo certamente dire che tu pensi che Barbara prova invidia.
      Volevo solo darti ragione e spiegare il mio punto di vista su Barbara 😉

  10. secondo me trattasi di invidia sociale vera e propria. Attacco sistematico a tutti quei soggetti che con le loro capacita’ emergono facendo il bene comune al di fuori di determinate lobby

  11. Cantera , Borgofosco , Margherita , altri , quelli che ragioniamo con pacatezza proviamo a trovare un modo univoco , solo propositivo , di aiutare e sostenere la squadra .inzaghi va sostenuto conmcritiche e proposte inducendolo a confrontarsi con le sue scelte . E’ possibile , guardando la partita con la Ssmpm , pensare che ilmproblema maggiore sia la fiducia in se stessi dei giocatori . Ma questa puo’ arrivare solo da un grande turn over . Non certo dando impressione che ci siano figli e figliastri . Debbono giocare tutti a turno . Abbandoniamo , sia pure con fatica le dietrologie e facciomo come Margherita .

    1. Io cerco solo di stare accanto alla squadra, nel bene e nel male.
      Poi non condivido tutto quello che fa Pippo ma di certo non sparo a zero perché mi sembra pressoché inutile.
      Poi ovviamente con pacatezza e rispetto rispondo alle critiche altrui 😮

      • sadyq il 9 Novembre 2014 alle 23:40

      “inzaghi va sostenuto conmcritiche e proposte inducendolo a confrontarsi con le sue scelte”

      Però mi piacerebbe che una volta mi venisse spiegato in che modo, l’allenatore del Milan, i giocatori o altri, possano venire aiutati e sostenuti nelle discussioni in blog come questo, perchè non mi riesce di capirlo!
      O forse pensate che possiate in qualche modo le scelte che devono fare? Perchè è veramente una cosa ridicola eh!

  12. Grazie Margherita e scusa . Talvolta occorre essere pignoli , perche’ in questo blog parecchi fanno le pulci ai pensieri altrui . Io sono spesso interpretato al contrario dei miei pensieri . Ciao e complimenti .

    • sadyq il 9 Novembre 2014 alle 23:36

    Ma non sarà mica che la perculano perchè di calcio non ci capisce davvero un cazzo? Non è che state facendo un sacco di discursi inutilmente? Non è che sarà ricordata specialmente per il mancato scambio Pato-Tevez e non perchè si faceva Pato? Non sarebbe meglio, visto che è un genio nel marcheting, che lasciasse perdere la carica di AD del Milan e ne assumesse una nella fininvest? Tanto tutto in famiglia rimane! Li può cercare dalla fininvest gli sponsor che servono e potrebbe pure pensare allo stadio da lì!
    Certo, ci saranno quelli che il calcio è roba da uomini e la manderanno in cucina, ma non mi sembra il caso applicare il discorso a questo caso. I Milanisti sono incazzati perchè sono stufi di Galliani e vorrebbero qualcuno con idee nuove che pensi al Milan. Vorrebbero un AD che non si accontenti di giocatori in prestito dai giocattolai o che vada in giro per il mondo in cerca di parametri zero. Quindi, se si vedono presentare una AD in affiancamento, bravissima in marcheting o in qualsiasi cosa pare a voi, ma che di calcio non capisce un cazzo, permettete che si incazzino? Non si vede alcun cambiamento, nessuna idea nuova, nessun progetto! Non c’entra un cazzo il razzismo e nemmeno il maschilismo!
    Poi mi fa proprio cadere le palle in terra quando leggo del sangue, di cotanto padre e queste cazzate. Minchia quanto bene le volete. Ci dovremmo aspettare anche per lei una condanna per frode fiscale?
    L’unica colpa nella famiglia ce l’ha il vecchio porcone!

    1. Se tu seguissi capiresti che attualmente, senza uno stadio e senza entrate che sia tali di nome, senza una CL e le entrate che porta non puoi competere con gente che per una semplice giocatore spende 40 milioni.
      Iturbe pagato 30 è l’ultima perla.
      Iturbe ne vale si e no 15.
      Eppure è stato pagato 30.
      Tutto questo perché dietro ci sono sceicchi ed arabi che partono dai 30 milioni facili facili come asta e che ti portano a prendere giocatori normali a cifre assolute.
      Se Barbara gira mezzo mondo è proprio per trovare qualcuno con cui fare lo stadio, qualcuno che riesca a mettere sponsor e soldi (300 milioni non son pochi).
      E voi continuate con la storia della ‘puttana’ vanificando il suo lavoro.
      La stampa non aspetta altro che questi commentucci da 4 soldi su internet per poterci scrivere un articolo.
      Merda qui, merda là, addio rinascita.

        • sadyq il 10 Novembre 2014 alle 21:40

        Ma che cazzo stai a dire? Ma dove hai letto quegli epiteti? Quando l’ho chiamata puttana? Stai vaneggiando, cosa!
        Io ho detto solo che preferirei un AD che si capisse molto più di calcio e meno di marcheting e che lei, potrebbe girare il mondo in un ruolo diverso da quello che ricopre adesso, ma sempre importante ed in seno alla fininvest, ad esempio!
        Se tu seguissi, non mi daresti tutte quelle cazzate che hai scritto, come risposta!
        E mi immagino la stampa che aspetta i commentucci di rossonerosemper per scrivere un articolo. Son tutti in fila! Ma perchè non abbassate la cresta e non restate coi piedini piantati per terra, che con contate una mazza, nè voi nè tutto il resto della tifoseria?

        1. 1) non sto vaneggiando. Non so quanto tu segua realmente il Milan a livello di social ma ti assicuro che tra Facebook e Instagram sono partiti insulti anche peggiori di un semplice puttana.
          E questo posso provartelo con mille e altre mila foto, screen e cose simili.
          2) Non ce l’ho con te cerco solo di aprire un dialogo, che spero sia costruttivo e non distruttivo come il 500% (e nemmeno il 100%) dei dialoghi che nascono sui social o sui blog.
          3) Nessuno si crede nessuno, si parla e fine della discussione.
          C’è libertà di stampa e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di far valere le nostre idee.
          Fermo restando che sappiamo, io in primis, che restano idee e restano tra pochi intimi.
          Quello che stai commentando tu, vaneggiando e dicendo che noi pensiamo che ci leggano o che le scelte le fanno grazie al nostro blog, è pura invenzione e cattiveria.
          Gratuita per altro.
          Perché ti ho sempre risposto, sono aperta al dialogo e non ho mai usato la prepotenza o la supponenza di chi se la crede.
          Chi crede che Inzaghi o il Milan scelga grazie ai loro post non siamo certo noi.. Fai un giro su Twitter 😆

    • sadyq il 10 Novembre 2014 alle 00:00

    Ma stavo pensando anche un’altra cosa: non è che siete di quelli che, soltanto perchè è donna, non si può dire che in un campo qualsiasi non ci capisce un cazzo? Perchè sarebbe una forma di “…..ismo! anche questa eh!

    1. La critica, se costruttiva, è giusta.
      Sia che sia donna, uomo, Berlusconi o meno.
      Ma costruttiva, non fatta giusto per fare.

  13. Barbara Berlusconi deve stare li e possibilmente prendere il controllo nel piu breve tempo possibile.

    Non e’ indispensabile capire di calcio per gestire una societa’ di calcio se si e’ capace di selezionare e sostenere bravi dirigenti.

    I tifosi sono arrabbiati con Galliani che tutto sommato ha fatto benino negli ultimi anni. Sono anche io per sostituirlo ma non per questo critico ogni suo acquisto

    1. Il problema di Galliani, a mio modesto parere sta tutto negli dal 2007 al 2011 circa.
      Quando siamo stati costretti a cedere i migliori per ripianare debiti che aveva fatto lui con mercati ridicoli (tolto quello del 2010).
      E non avendo costruito un post Milan Ancelottiano ma campato di rendita.
      Detto ciò hai ragione, è insostituibile anche per gli agganci che ha.
      Se hai bisogno di un prestito o di un giocatore, lui ha gli agganci giusti per fartelo avere anche a cifre che fan ridere.
      E’ ancora il migliore e basterebbe solo affiancargli un AD giovane, che possa imparare in questi anni per poi prendere il suo posto.
      Su Barbara mi trovi d’accordo.

    • sadyq il 10 Novembre 2014 alle 21:41

    Ok, non ti rispondo nemmeno va!

  14. Io davvero non capisco . Dite sempre che Silvio Berlusconi non capisce un tubo di calcio , rompe i cabasisa agli allenatori , non parliamo poi del resto , ma vi siete goduti 25 anni di tanti di quei successi che nessun altro al mondo ha mai ottenuto .
    E allora forse sempre secondo voi , bastava essere un grande imprenditore giusto?
    E perche Barbara non dovrebbe essere una brava imprenditrice ? Ha gli stessi cromosomi . E’ milanese e tifosa del Milan . Ne e’ anche la proprietaria .
    Lo vedi , Margherita quanto ci hai azzeccato ? E’ donna , e’ Berlusconi . Loro sono bravi sono giusti sono buoni sono caritatevoli sono solidali . Sono Maschi sono superiori capiscono tutto , figuriamoci il calcio .

    1. Lo avevo detto all’inizio dell’editoriale ed è questo davvero che più mi dispiace perché come donna vale, e tanto.
      E secondo me, dal padre, può solo che imparare in questi anni.

    • sadyq il 10 Novembre 2014 alle 23:39

    Non meriti risposta nemmeno tu. Rigiri i discorsi come cazzo ti pare e questi discorsi rigirati del cazzo non mi appartengono!

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