I dimenticati

Potremmo chiamarli “i dimenticati”. Si tratta di Saponara e Van Ginkel, due pedine che a mio parere potrebbero rivelarsi fondamentali in un centrocampo così in difficoltà come quello rossonero. È il reparto che fino ad ora ha destato le maggiori preoccupazioni e in cui Inzaghi non ha ancora trovato la quadra: tante, forse troppe le formazioni provate e nessuna che abbia veramente convinto. Inutile usare l’alibi Montolivo: la sua assenza è certamente pesante, ma non credo che il suo rientro sia in grado di cambiare interamente le sorti della squadra.

Le esigue prestazioni dei “dimenticati” mi hanno fatto ben sperare: Saponara è stato riesumato alla decima giornata di campionato e nella disfatta di Palermo è stato uno dei pochissimi a salvarsi, mentre Van Ginkel, che non aveva impressionato nell’unica apparizione ufficiale contro l’Empoli, al trofeo Berlusconi ha rivelato cosa significa essere un giocatore ancora di proprietà del Chelsea; ed ecco spigato il motivo dell’insistenza dei blues per il prestito secco. L’olandese infatti potrebbe essere un ottimo sostituto di De Jong davanti alla difesa, in quel ruolo difficile da ricoprire e che ancora faceva gridare ad alcuni il nome rimpianto di Andrea Pirlo. Difficile da comprendere quindi la renitenza di Inzaghi di schierarlo, considerata anche la clausola che obbliga il Milan a versare nelle casse inglesi 400mila euro nel caso in cui l’olandese non collezioni almeno 20 presenze. Trasformando un prestito gratuito in un prestito oneroso.

Spazio quindi a Van Ginkel e spazio a Saponara, tanto lodato all’Empoli quanto trascurato in maglia rossonera. Per quello che ha mostrato in campo, non credo valga meno di chi occupa attualmente spazio nel centrocampo rossonero, anche se bisognerebbe fare chiarezza sul suo ruolo in campo: come mostrato a Palermo il Milan non può giocare con una mediana così leggera, senza un “Muntari” che aggredisca le palle in mano agli avversari e metta pezze là dove i compagni perdono palloni importanti (e molti li perde anche lui). Quindi perché non spostare in avanti lo stesso Saponara, in questo momento molto più in forma di giocatori sicuri di un posto da titolare?! Certo, il suo inserimento in questa posizione significherebbe un cambiamento di modulo e un passaggio dal 4-3 -3 al 4-3-1-2. Con quel trequartista che in passato ci ha portato tante soddisfazioni.

5 commenti

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  1. L’Atletico Madrid schierava Courtuais pur sapendo che sarebbe tornato al Chelsea. Van Ginkel merita di giocare in questo Milan perché è quel giocatore che manca al centrocampo(almeno sino al ritorno di Montolivo). Credo che non verranno date soverchie chance, al giovane olandese, di essere impiegato in questo Milan. Forse era meglio non prenderlo ma diamo atto allo staff tecnico che la sfortuna un tantino ha fatto la sua parte così come per Saponara. Purtroppo questi ragazzi sono stati alle prese con troppi infortuni. Saponara ora sta trasformando il suo modo di giocare per ricoprire il ruolo di mezzala. Poli, in caso di necessità, avrebbe potuto essere impiegato nel ruolo di terzino (David nel Milan anni 60 passò dal ruolo di centrocampista a quello di terzino. Ricoprì benissimo quel ruolo sino a diventare un componente della nazionale che giocò i mondiali in Cile. In altre epoche era uso che i giocatori cambiassero ruolo in campo senza fare stucchevoli polemiche. Giovanni Trapattoni giocava senza problemi da stopper, mediano di contenimento e/o di spinta. Talvolta faceva anche il difensore esterno. Ma Giòann era di altra tempera rispetto ai calciatori di oggi. Come stopper potrebbe anche essere impiegato, in emergenza, Nigel De Jong che ha tempismo e doti da difendente. Questo ruolo lo ha ricoperto persino Vidal in una partita della ‘giuve’ a Bologna. Al Milan non mancano i giocatori forse manca un Antonio Conte che impose a Vidal di giocare difendente perché aveva gli uomini contati e nessuno meglio di lui avrebbe potuto svolgere al meglio quel ruolo. Nereo Rocco tra un giocatore che aveva amnesie importanti e un giovane avrebbe preferito quest’ultimo. Con Nereo Albertazzi avrebbe già trovato posto oppure sarebbe stato mandato in altra squadra adatta per un giocatore del suo livello. Certamente tra uno come Zapata o Mexes, che a causa delle loro distrazioni ti fanno prendere gol ‘idioti’, Rocco si sarebbe comportato come faceva Conte alla ‘giuve’. Certi giocatori non hanno mai avuto titolarità in quella ‘giuve’. Una squadra è un insieme di giocatori che devono essere coesi perché tutti devono tendere sempre ad ottenere il miglior risultato in una partita: la vittoria!

  2. Il Milan in questo momento paa il crollo tecnico d’ Inzaghi.

    E sono proprio i dimenticati a fare la differenza. E’ assurdo avere una rosa ampia (e competitiva) se giocano sempre i soliti a prescindere dalla condizione. Inzagi sta dando al gruppo un pessimo segnale puntado solo su alcuni uomini e scartando a priori tutti gli alri. Se Inzaghi non cambierà marcia sarà condannato ad una stagione mediocre da 8-9 posto. E anche se arrivassimo terzi non potremmo mai disputare 2 competizioni contando solo su 14 giocatori.

    Non è un caso che la migliore partit dell’ ultimo mese è stata quella con il San Lorenzo. E’ incredibile come Inzaghi abbia ignorato tutti ii buoni segnali emersi in quella partita.

  3. Paga

  4. Cantera : Paga ? Hai scritto paga o me lo sono sognato ?
    Borgofosco , non sole David a destra ma anche Radice a sinistra . Due mediani a terzini ed il gioco cominciava dalla nostra porta . Ora li fanno spompare su e giu’ e lasciano i centrali difensivi soli soletti .e quando crossano , si fa per dire con i piedi ruvidi dell’uno e quello sbagliato dell’altro .almeno andassero uno per volta !
    Ma le ali che crossano partendo dal centrocampo tipo Mora o Donadoni dove sono finiti ? Mah !

  5. Si si paga. Nel senso che il Milan accusa il vistoso calo tecnico d’ Inzaghi. Ultimamente ha commesso diversi errori

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