Seppellire l’ascia di guerra

Parafrasando Manuel Jabois si può dire: “Non capisco faccia la gente a non essere del Milan. È come rinunciare volontariamente alla felicità”. Io ho sempre pensato che fosse cosí, sin da piccolo. Poi con il passare degli anni questa consapevolezza ha preso sempre piú forza: non esser del Milan è autolesionistico

Ultimamente però la tribù milanista fatica ad essere unita. Qualche anno di vacche magre allegriane, unito a scelte discutibili della società, ha portato ad una separazione della tifoseria.

Piccolo inciso, sto parlando della tifoseria milanista su twitter. Lo so che è un piccolo campione della totalità dei tifosi, ma é l’unica maniera che ho di tastare il polso al milanismo.

Come dicevo, il milanisti da un po’ di tempo sono separati, divisi in famiglie che si punzecchiano tra di loro.

E per meglio stuzzicarsi si sono battezzati: evoluti, non evoluti, gallianisti, barbaraberlusconiani, tastieristi, serafiniani, sumiani. Pensate, ci sono pure gli allegriani. Ora, pensarla diversamente è legittimo e produttivo, basta guardare la devastazione che provaoca il pensiero unico negli juventini. Però, secondo me, la situazione sta sfuggendo di mano.

Trovo il dibattito con gli altri tifosi milanisti molto arricchente, sia con quelli con cui si va d’accordo, ma soprattutto con quelli con cui non si è sulla stessa linea. Ultimamente però il dibattito si è un po’ fossilizzato su posizioni che oramai sanno un po’ di stantio. É infatti da fine estate che si parla di Cristante e Sabatini (beh, in realtà di Sabatini si parlava giá da un po’ di tempo) e si continua a parlare di quei due pure ora che viaggiamo spediti verso l’inverno.

Sicuramente nei primi giorni la discussione era interessante: giusto vendere Cristante? Anche a quella cifra? E il progetto giovani? Ma uno con due presenze si sente giá arrivato?

Lo stesso si puó dire con Sabatini e il suo progetto Roma: ok, ma i due anni precedenti? E i soldi che ha speso? Ma gli zero titoli? E se avesse preso Allegri e non Garcia?

Questi due sono diventati le esemplificazioni dei problemi del Milan, soprattutto del mercato del Milan. Lasciando perdere chi ha ragione e chi no (l’argomento mi sembra troppo complesso per renderlo dicotomico) quello che vorrei fare da queste pagine è lanciare un appello alla pace. Anzi, visto che forse pace mi sembra un tantinello eccessivo, direi di lanciare un appello alla coesione.

Il Milan è da difendere e supportare, quindi dico basta a questi attacchi pretestuosi con Sabatini e Cristante. Tutti sappiamo che ci sono stati dei problemi negli ultimi anni sotto tutti i punti di vista: tecnico, gestionale e dell’impegno messo dalla proprietà. A breve termine non sono infatti previsti cambi a livello societario e bisogna sperare che le mosse fatte dai dirigenti, anche per quanto riguarda l’aspetto tecnico, siano producenti.

Perciò dico, mettiamoci queste storie tese alle spalle e sosteniamo la squadra, che i presupposti sono buoni e ce n’è bisogno. E poi, come dicevo all’inizio, non tifare Milan non è razionale.

5 commenti

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  1. L’ascia di guerra – personalmente – non l’ho dissotterrata io.

    Da parte mia mi sono stufato di parlare con persone che non hanno mostrato il minimo rispetto o considerazione per questo blog e le persone che ci lavorano (arrivando addirittura ad ipotizzare, in settimana, che fossi sempre io a scrivere sotto falso nome).

    Cristante è la prova provata che li ha smascherati dimostrandosi quello che sono. Tralasciando le figure di merda su Honda e Menez. La guerra non la faccio di certo io – anzi, ho solo deciso di ignorare pedissequamente quella metà del cielo di twitter che non ha fatto altro che insultare e svelarsi per quello che era nel periodo in cui ho chiuso il blog. Blog chiuso anche e soprattutto perché non ne potevo più di quella gente.

    Ho riaperto perché me l’hanno chiesto in tanti. Perché nel web un posto con i nostri contenuti e la nostra libertà di opinione non c’è. Da nessuna parte. E ho deciso di non darla vinta a questo manipolo di malfidenti e pretestuosi. Per cui no, nessuna guerra, non la meritano. Da parte mia ci sarà solo ignoranza. Perché da parte mia non c’è e non ci sarà più discussione con chi fa polemica anche su Galliani a forte dei marmi nell’era degli smartphone.

  2. Io da sempre ho trovato identità di vedute con chi scrive su questo blog. Ero molto dispiaciuto per la sua chiusura. La consideravo alla stregua della sconfitta del Milan nella finale di Champion League in quel di Instanbul. Figuratevi la mia felicità nell’apprendere che il blog riapriva. Non frequento altri blog. Li leggo e non ho neppure la forza di commentare le enormi sciocchezze che leggo su quei blog. Parlo con tutti i gruppi di tifosi e talvolta sono costretto a bannare qualche esagitato che ho apostrofato come ‘infiltrato’ non milanista. Per me esiste anche questa categoria di prezzolati che disturba e cerca di sminuire la milanistità che è patrimonio unico ed indissolubile di quelli che io chiamo da sempre considero “veri milanisti”. Gente che non ha le fette di salame sugli occhi e non è ‘comprabile’ in alcun modo ed a qualsivoglia prezzo. Ecco, allora trovo conforto qui, su questo blog. Interiormente, leggendo compiaciuto questo inizio di articolo: “Non capisco come faccia la gente a non essere del Milan. È come rinunciare volontariamente alla felicità”. Io ho sempre pensato che fosse cosí, sin da piccolo. Poi con il passare degli anni questa consapevolezza ha preso sempre piú forza: non esser del Milan è autolesionistico Mi dico compiaciuto ecco questo è il ‘mio’ blog che vale la pena di frequentare esprimendo in completa libertà il proprio parere che non necessariamente è sempre in sintonia con gli altri pareri. Ma questa è la libertà d’opinione e questa è la democrazia liberale che almeno noi “veri tifosi” milanisti dobbiamo difendere ad ogno costo.

    1. Mi rimandi il link del tuo blog in PVT? Passo volentieri a trovarti

  3. aahahahahahahah, sul serio son arrivati a partorire che scrivi te sotto falso nome?

    Smettere di fare la guerra a certi tifosi per sostenere la squadra, sarebbe un pò come smettere di sviluppare i vaccini per sostenere la medicina. Un paradosso.

    1. aahahahahahahah, sul serio son arrivati a partorire che scrivi te sotto falso nome?

      Il camicia su twitter mi ha detto che mi sono inventato i nuovi redattori. Che poi è quello che aveva fatto pure ai tempi della vecchia mrn con Devil.

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