Un Ignazio in formato super merita il rinnovo!

Classe 1986, terzino destro.. E’ Ignazio oggi il centro del mio editoriale.
Dalle giovanili al Milan.
Passando per Napoli, Sampdoria, Piacenza, Modena, Empoli e Torino.
Non certo una carriera partita nel modo giusto con tanti prestiti e tanti riscatti del Milan.
Ma ovunque, fuorché alla Sampdoria, ha sempre mostrato talento come terzino e come ala a centrocampo.
Ha collezionato presenze su presenze e anche qualche gol per arricchire la sua bacheca personale.
Poi, nel 2009, l’anno dell’inizio del suo vero ciclo al Milan con Leonardo, che tra un infortunio ed un altro lo mette più volte titolare sulla fascia destra.
Qui si ha la sua svolta: nonostante non giocasse sempre titolare, le 30 presente (mica poche per un 22enne) le ha fatto con carattere e personalità tanto da portare il Milan ad un rinnovo!
Anche lo stesso Abate in una recente intervista alla Gazzetta ha reso a Leonardo i meriti per la sua crescita come terzino e per la sua rimanenza al Milan: “Leonardo è stato fondamentale: quell’anno pensavo di fare il ritiro e poi andare via. Mi voleva la Roma. Mi impostò Leonardo come terzino. Lui ha cambiato un po’ la mentalità della società puntando sui giovani!”.
Non a caso Abate aveva 22 anni quando iniziò il suo ciclo, giovanissimo.
Ora invece il rinnovo che stenta ad arrivare, per il 28 di Sant’Agata.

La politica del Milan é chiara: per i rinnovi se ne parla sempre tra febbraio ed aprile, prima si gettano solo le basi, si vuole capire se si può proseguire o meno e soprattutto se si ha voglia di continuare a vestire questi colori.
Ignazio ha voglia.
Eccome se ne ha.
Quando contro il Parma ha avuto la fascia al braccio, era emozionato.
L’ha guardata per un paio di secondi come se fosse stata realizzata la sua aspirazione più grande, lui, che alla fine con questi colori ci è nato anche con qualche prestito di troppo.
Lui che questi colori li ha sempre amati anche nelle situazioni più difficili.
E guardava quella fascia con amore e desiderio.
Già, perché sa bene che prima di lui ci sono Abbiati e soprattutto Montolivo, ma quelle poche volte che può indossarla lo rende fiero ed orgoglioso di farlo.
“Che emozione indossare la fascia da capitano, soprattutto per un giocatore come me che è qui da tanti anni.”
Chiaro. Coinciso. Felice.
In questi ultimi anni si sono dette troppe cattiverie sul suo conto.
Sottolineiamo pure che non è Cafu, non è Serginho e non è Maldini.
Nessuno dice questo.
Ma lo si è fatto passare per pippa solo perché in questi ultimi anni non ha reso come voleva.
Non ha reso come desiderava.
Siamo d’accordo che con Allegri non é stato il massimo, ma specifichiamo però quali anni, gli ultimi dell’era Allegri.
Il primo anno, quello dello scudetto ed il secondo le sue presenze in campo le giocò molto bene, derby a parte.
E con Leonardo stupì tutti tanto da meritarsi la conferma ed il rinnovo.
Comunque si, con Acciuga non gioco ai suoi livelli e venne beffeggiato e ridicolazzato a lungo.
Scarso ed inutile, dicevano.

Forse sono io che ho una definizione di scarso diversa o forse sono io che associo lo scarso a gente come Mesbah o come Zé Eduardo, o come Constant e Traoré.
Forse mi sbaglio io… Non lo nego.
Ma a me Ignazio é sempre piaciuto.
Certo, ha sbagliato qualche anno di troppo, certo non è il miglior terzino al mondo è di sicuro non stiamo parlando di Serginho ma non è nemmeno il giocatore orrendo che per anni avete voluto far passare.
E quest’anno ve lo ha dimostrato.
Le qualità le ha eccome, non escono fuori tutte in un giorno o in un allenamento.
E vi ha anche dimostrato quanto conta avere un allenatore: Leonardo, che tutti odiate, lo fece nascere terzino, per necessità o meno, comunque lo utilizzò come tale è Ignazio giocò discretamente sotto la sua guida.
Ora con Pippo sta dimostrando tutte le sue qualità.
Corsa, grinta, assist, cross, amore per la maglia.
Un allenatore conta eccome per un giocatore e quando hai stimoli e stima, giochi il triplo meglio di quello che la gente si aspetta.

Ripeto: magari per voi non è così…
Ma a me é sempre piaciuto, e vederlo finalmente esprimersi ai suoi livelli mi ha creato una gioia pazzesca al cuore.
Un ragazzo d’oro che merita il rinnovo e che merita di coronare quel sogno di avere quella fascia.
Sarà lunga, ma spero possa averla perché non è il Pirlo di turno e non è giusto che finisca in una fossa di ladri solo perché gli offrono un triennale o perché ce lo siamo lasciati sfuggire noi.
La voglia di continuare insieme c’è.
Ora manca l’accordo.. Che purtroppo il Milan dovrà trattare con Raiola.
Ed è questo il vero problema per i rossoneri.

Tenere Abate (con De Jong) é la priorità.
Ma con Raiola di mezzo é tutto molto più difficile.
L’importante però é che la volontà di Ignazio è quella del Milan sia di continuare insieme, con Inzaghi che continua a porlo al centro del progetto.
E per citare le sue parole: “Ho sempre seguito l’esempio di Gattuso. Io ho la sua stessa mentalità: dare sempre il massimo per me è la normalità. La mia priorità è il Milan: lo aspetterò finché potrò. Questa è casa mia anche se so che nel calcio ci si può separare. Io voglio restare e chiudere qui la carriera. Non riesco a vedermi con un’altra maglia addosso, almeno in Italia: al massimo andrei all’estero. Ma il momento di salutarci non è arrivato. Quando arrivo a Milanello, mi emoziono ancora.”
E quando il cuore batte ancora così forte e l’amore è ancora così grande il rinnovo è e deve essere solo una formalità.
Solo un pezzo di carta che permette ai due innamorati di continuare la loro storia d’amore.
Ce la faranno Romeo e Giulietta a vivere ancora insieme?

6 commenti

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  1. Mi piace il tuo modo di porre in giusto equilibrio i sentimenti rispetto alle esigenze delle parti che devono trovare un accordo economico. Questo è il primo step per parlare di rinnovo contrattuale. Sia Ignazio che Nigel meritano la riconferma senza titubanze di sorta. L’unico notaun po stonata è il richiamo a Leonardo. L’ex dirigente del Milan, non lo ho mai considerato un allenatore, ha avuto il merito di valorizzare Ignazio ma anche e soprattutto il demerito di filtrare con la dirigenza dell’Inter che per un milanista come me è colpa gravissima. Ha fatto anche di peggio seduto sulla panca del Milan. Soprattutto quando consentì a Ronaldinho di passare tre notti brave prima di un derby determinante per la lotta allo scudetto. Leonardo non merita alcun rimpianto, almeno da parte mia, e penso anche di gran parte della tifoseria milanista. Cara Margherita questo non è odio. Si può odiare un traditore? Gesù Cristo perdonò Giuda. Io che sono un misarabile mortale posso soltanto dimenticare Leonardo e col tempo forse anche perdonarlo soprattutto per le figuracce che ha fatto fare al Milan, nei derby, e per tuti gli sberleffi che abbiamo dovuto subire, a Milano, propri a causa di quelle orride debacle leonardiane.

    1. Son sincera, io Leo lo rimpiango, ma come dirigente.
      Era fantastico ed è ancora il migliore.
      Peccato essersi lasciati così male.

  2. Leonardo e’ stato di gran lunga il miglior allenatore che abbiamo avuto negli ultimi 5 anni e se la gioca abbastanza con Ancelotti. Abate va rinnovato senza se e senza ma

    1. Mi son dovuta ricredere, ma effettivamente mi ero divertita un sacco con il suo 4-2 fantasia.
      Detto ciò, Leo mi piace più dirigente.

    • sadyq il 30 Ottobre 2014 alle 23:44

    Ma per piacere. abate fa cagare da anni ed ora, per qualche partita poco più che decente, “il rinnovo è e deve essere solo una formalità.”?
    Già chiamarlo terzino, dopo che abbiamo avuto gente come Tassotti e Cafù in quella posizione, è una cosa esagerata, ma poi, non sa difendere e i pochi cross che è riuscito a mettere, se andiamo a vedere la mole di volte che ha provato, sbagliando malamente, sono soltanto frutto del caso!
    Via, fuori dalle palle alla prima offerta. Qualunque essa sia!

  3. OMMIODDIO CHE CAZZO MI TOCCA LEGGERE!!!

    A me la figa mi piace, ma piuttosto che uscire a cena con te andrei al concerto del primo maggio. E sappi che per me il concerto del primo maggio è l’inferno unito alla merda.

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