Non prendiamoci in giro

buffonAnche se qualche giornalaio (bolognese-romano, se preferite fiorentino-napoletano, ma anche torinese, o milanese; non fa differenza) farebbe di tutto per infilarci anche il nome di Galliani o di Berlusconi, qui per fortuna non si parla di Milan, almeno per adesso.

L’epoca degli scandali, per quanto “Mr. Contabilità del cuore” Abete possa negare, non è finita. Succede puntualmente che nelle ultime giornate di un qualsiasi campionato (a parte forse la C2 di quest’anno; sia per mancanza di soldi, sia perché tutte dovevano lottare per un obiettivo) ci sono partite che sembra già di sapere come finiranno. La frase di Buffon rimasta negli annali, “meglio due feriti che un morto“, non è mai così attuale come ora. E dopo aver visto due vittorie clamorose di squadre in zona salvezza e con disperato bisogno di punti contro la seconda e la quarta in classifica, già di fatto certe del piazzamento, mi viene in mente un’altra frase celebre: “a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina”.

Il tutto nel silenzio assordante dei suddetti giornali, specie quello bolognese-romano che l’anno scorso trascorreva 7 giorni su 7 a deliziarci con le sue parole di fuoco nei confronti del Milan, colpevole di rubare a suon di rigori l’accesso alla CL all’inerme e incolpevole Fiorentina, che (almeno una volta per ogni frase va detto) gioca il calcio migliore d’Italia. Il solito malcostume italiano dei media, non importa se politici o sportivi e di quale schieramento: innocenza fino a prova contraria, ma solo con la propria parte. Per il resto un continuo fuoco di fila. E infatti, l’unica cosa che traspare dalle relazioni di Squinzi con il resto del mondo del calcio, è che il presidente del Sassuolo e della Mapei è “amico di Galliani e Berlusconi”. Il controllo rossonero dei media sportivi è disarmante (anche se ormai non ci crede neanche il più accanito e cieco lettore del Fatto).

Ovviamente mi auguro che queste siano tutte chiacchiere da bar, e mi viene in mente che anche in Inghilterra il QPR si era “scansato” consentendo al City di vincere il campionato dopo 44 anni, c’è stato uno scandalo arbitrale e di scommesse in Germania, in Spagna ogni settimana ci sono gli arbitri sulla graticola come qui. Ma davanti al “lo fanno anche gli altri” si sono giustificate, negli anni, le cose peggiori. E visti i precedenti, con due scandali scommesse solo negli anni 2000, più Calciopoli, le avvisaglie non sono buone.

2 commenti

    • Vittorio il 8 Maggio 2014 alle 09:27

    Ma che succede su questo Blog? Sono scomparsi tutti?

  1. Vuol dire che questa sta passando come una cosa normale: normale il fatto che gli altri vincano, mentre noi arriviamo dietro. Ci stiamo mica abituando ad arrivare terzi vero?

    Vedi Piter… ho osservato i canonici tre giorni di lutto ed ho annegato il mio ‘dolore’ nella più classica delle ubriacature scolando una bottiglia di Barolo.
    La ‘ladrentus’ ha ‘rubato’ l’ennesimo scudetto? Secondo alcune classifiche virtuali parrebbe di si. La ragione fa pensare che nella mediocrità generale del calcio italiano ci meritiamo che i rubentini festeggino anche a casa nostra. Se lo meritano una dirigenza ed una proprietà che stento a ricondurre a quella della tradizione del Milan. Dopo i fattacci di Roma dove i cosiddetti tifosi delle curve, nel calcio italiano, hanno dato oscena diimostrazione di quel che sono… contestare chi si ostina ancora a rivendicare titoli cancellati dalla giustizia sportiva volendo indietro anche il cosiddetto scudetto di cartone, addirittura assegnato roccambolescamente ad altri, sarebbe stato esercizio inutile se non dannoso. Quando parlano di rubentus…cambio canale o spengo la Tv.
    Quindi in questi giorni mi sono limitato a non interessarmi di nulla. Io su questo blog o altrove avevo detto, anche se poi insultato, che loro sarebbero usciti con chi, come il Benfica, occupa la sesta posizione nel ranking europeo, Anche qui, nonostante quanto di sconcertante sta avvenendo in questi tempi al Milan, la storia e la tradizione rossonera sono ben altra cosa. Basta questo per evitare di veder certi ‘zoticoni’ infestare piazzale Duomo a Milano? Beh…direi che la tolleranza e la ragione devono indurci a compatire questi poveracci che festeggiavano la delusione di un fallimento annunciato: .in Europa non rappresentano niente e nessuno-
    Quindi…caro Piter…lasciamo ‘ragliare gli asini’ anche se già il comune di Milano ha assoldato diverse aziende per la disinfestazione di p.za Duomo!

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