Il moralismo a senso unico di Tuttosport

L’articolo che potete leggere qua sopra è ben noto a tutti. E’ comparso una settimana fa sul sito di Tuttosport a firma Guido Vaciago ed era un articolo di giusta e ferma condanna alla curva Sud rossonera resasi protagonista di un episodio increscioso nel match tra Milan e Juventus della scorsa settimana. Articolo che ovviamente augura al Milan una pesante multa e una possibile diffida: non arriveranno né l’una (solo 4.000), né l’altra  – ma non è di questo che vogliamo parlare e né del fatto che i tifosi ospiti presenti a San Siro la scorsa domenica (quelli sì, con una diffida sulla testa) si sono resi protagonisti per l’ennesima volta di cori razzisti che hanno portato la società bianconera ad una multa di 10.000 € portando il totale stagionale delle multe a 104.000 €, soli 20.000 € in meno della scorsa stagione quando, anche in tale classifica, la società bianconera fu prima (o per meglio dire, ultima) con un netto distacco sulla seconda, la Lazio.

Oggi vogliamo parlare, infatti, dell’arcinoto striscione offensivo nei confronti della tragedia di Superga esposto in occasione del derby tra Juventus e Torino in programma sabato sera. Non ci chiediamo, inoltre, come e perché sia stato fatto entrare (siamo in uno stadio di proprietà, non comunale, strano che questa sia l’unica occasione in cui non è stato ricordato) e quanto sia più o meno offensivo rispetto a quello rossonero: lo ha già stabilito Tosel oggi pomeriggio, multando i bianconeri per Euro 10.000 – quindi in rapporto, circa, 2 e mezzo a 1.

Quello che ci chiediamo, invece, è perché sul sito di Tuttosport, dove solo una settimana fa compariva un processo fatto e finito al Milan con tanto di condanna, apprendiamo del fatto che è esistito uno striscione su Superga solamente nel pomeriggio di lunedì 3 dicembre 2012, a più di 24 ore dalla partita, quando viene pubblicata un ANSA con le parole di Andrea Agnelli senza comunque accennare minimamente al contenuto dello striscione, né, ovviamente, pubblicare una foto dello stesso. L’ultimo articolo compare subito dopo le sentenze del giudice sportivo, con l’ufficializzazione dei 10.000 € alla società bianconera precisando, però, immediatamente che l’ammenda del Torino è più pesante come a volersi scrollare ogni responsabilità di dosso.

Ci chiediamo quindi, in questo frangente, dove fosse in questo frangente l’indignazione del sig. Vaciago per “rilanciare il tema sulla pura imbecillità” o dove fosse, a questo giro, il suo “scoramento di fronte ad una tale demenza così orgogliosamente mostrata“. Ci chiediamo, ancora, perché l’interrogarsi sui controlli degli striscioni all’ingresso valga solo per San Siro e non per lo Juventus Stadium che, come già detto prima, ha l’aggravante di essere stadio di proprietà e quindi soggetto ai controlli diretti della società Juventus 24 ore su 24. Tutto questo, almeno sulla versione online, non è stato scritto – se volete è stato forse censurato: un giornale non è un blog sportivo – dovrebbe riportare i fatti anche quello che i propri lettori non vogliono leggere.

Spiace vedere il presidente Juventino giustificarsi con il “lo fanno tutti“, già usato ai tempi di Calciopoli: chissà, magari non pubblicando alcuna foto sul loro sito, a lungo termine, riusciranno a convincerci che anche quello striscione non è mai esistito. D’altronde è lo stesso giornale che ha interpretato arbitrariamente le famose tre righe della sentenza di Napoli facendo credere ai propri lettori che, secondo tale sentenza, il campionato 2005 non era falsato quando invece non solo vi sono 24 sentenze che dicono il contrario, ma, tale sentenza affermava che il giudizio sportivo su tale torneo fosse irrilevante ai fini della stessa fomentando poi le guerre alla giustizia sportiva, il 30 sul campo e le tre stelle della vergogna.

Tuttosport ha perso l’ennesima occasione di fornire, per una volta, una corretta informazione. Non solo: non condannando in maniera uguale tale gesto ha dimostrato quanto l’interessamento della settimana scorsa non fosse spontaneo ma interessato – anche se lo sapevamo già. Complimenti a tutta la redazione del terzo giornale sportivo d’Italia (ovviamente per il motivo che, in italia, di giornali sportivi ce ne sono solo tre) per l’ennesima figuraccia: appuntamento quindi sul loro sito alla prossima indignazione contro una tifoseria per la loro imbecillità – tifoseria condannata che, siamo pronti a scommettere, non sarà quella bianconera.

9 commenti

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  1. Hai dimenticato di mettere “ladri” nei tags

    1. Io riporto fatti, le offese le lascio a loro

      Sfido chiunque a contestare questo articolo

  2. Mai nome fu più sbagliato per un giornale(?) del genere. TUTTOsport, significa che dovrebbe spaziare tra le notizie con eguale importanza, siano esse di calcio, di moto, di macchine, di golf e anche del torneo di Madrasso di quartiere. Ed invece quest’estate che fa? Spara titololi con header a +105pt sulle accuse di Conte e le troiate di Agnelli, mentre i nostri ragassi vincevano medaglie a Londra e relegando questi ultimi ad un quadrattino quasi illeggibile a fondo pagina…
    Bha, penso che se uno compra quel quotidiano lo fa per un motivo semplice… vuole leggere quello che fa più comodo e mettersi i paraocchi quando succede qualcosa di negativo. Solo che a questo punto dovrebbe chiamarsi TuttoJuventus e smetterla di prendere il culo chiamandosi “Tutto”Sport.

  3. Manipolano informazioni e dicono il falso più di altri, ma in galera ci va Sallusti..

    1. Ma Sallusti non paga multe e non rettifica…
      … in effetti la società non potrebbe denunciarli pesantemente?

  4. p.s: ho scoperto l’altro giorno che Bettega fece causa a Pessotto perchè cadendo gli sfasciò la macchina. E la vinse. Ditemi che non fa ridere.. 8)

      • boldi1 il 4 Dicembre 2012 alle 09:12

      bella questa

  5. la sanzione pecuniaria, inflitta al Milan, è ingiusta nella misura in cui la società è coinvolta in episodi che nulla hanno a che spartire con i servizi d’ordine interno.
    La stessa rimozione tempestiva, dell’orrido striscione, dimostra che i compiti assegnati agli steward sono stati espletati nel limite e nei modi consentiti dalla legge!
    Il problema è complesso poiché la deroga all’ordine pubblico, eseguita da privati all’interno degli stadi, in Italia ha compiti molto limitati.
    Es. In Inghilterra lo steward equivale ad un agente che può non solo fermare ma arrestare lo spettatore che viene poi giudicato, nello stadio, con rito immediato.
    In Italia sono numerosi gli episodi di assoluzione di chi aveva invaso il campo con l’intento, a volte riuscito, di colpire un protagonista dello spettacolo sportivo.
    Tali esagitati possono essere soltanto fermati dagli steward. Gli scalmanati, se fermati e consegnati alla polizia, vengono quasi sempre prontamente rilasciati.
    In Italia gli aggressori, così come gli stupratori, scontano pene risibili e talvolta neppure quelle perchè, in alcuni casi particolarmente cruenti, possono essere mandati negli istituti di cura, com’è successo al noto lanciatore di statuine, e non fare neppure un giorno di galera.
    In questo modo l’attuale legislazione rende ricattabili, anche da pochi teppisti, le società che non possono eseguire controlli preventivi su gruppi di tifosi invasati.
    Venendo alle responsabilità dei media io penso sia quanto meno stolto chiedere ad un quotidiano sportivo, come quello torinese, di fare serie indagini sul degrado nel tifo becero. Spesso gli articoli di quel giornale, a mezzo di richieste assurde in tema di giustizia sportiva e su presunti torti patiti dalle squadra torinesi, istiga frange di teppisti, che si annidano tra i tifosi all’interno oppure all’esterno dello stadio, che poi compiono gli atti delinquenziali esternati anche attraverso beceri striscioni.

    • Nerazzurro il 4 Dicembre 2012 alle 14:51

    Sono interista, ma questo articolo dice la pura verità sullo schifo juve e tuttosport.

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