Destinazione Russia: the end

Terminano le qualificazioni, con la ben nota eliminazione conclusiva dell’Italia dagli spareggi europei. Un paese ospitante, 31 qualificate, qualche ritorno più o meno eccellente e due esordi assoluti.

Partiamo dal primo debutto: l’Islanda, paese di 330.000 abitanti che dopo i quarti di finale europei ha centrato un altro importante traguardo, molto più difficile stavolta visto che si qualificavano 14 squadre (Russia compresa) e non 24. Spero personalmente in un – difficile – replay della cavalcata in Francia dei nordici. Per il resto, gli altri spareggi oltre alla Svezia hanno visto passare Danimarca e Croazia con vittorie molto larghe, e la Svizzera per 0-1 (rigore dubbio decisivo di Ricardo Rodriguez). La lista definitiva in Europa vede “chiudere le valigie” anche le nove vincenti dei gironi, Belgio, Francia, Serbia, Polonia, Germania, Inghilterra, Spagna, Portogallo e appunto l’Islanda.

Negli altri continenti, gli spareggi interzona hanno premiato Australia e Perù; la prima era già presente in Brasile, il secondo mancava dal mondiale dai tempi di Spagna ’82. Tante conferme, a parte l’Arabia Saudita che mancava da Germania 2006, nel resto dell’Asia (anche l’Australia è considerata asiatica) che qualifica Giappone, Iran e Corea del Sud. Fuori l’Oceania, con la Nuova Zelanda sconfitta dal Perù stanotte per 2-0; le altre sudamericane che avevano già staccato il pass sono Brasile, Uruguay, Argentina e Colombia, mentre a nord del continente si sono qualificate Messico, Costa Rica e la sorpresa Panama, anche lei al debutto in un mondiale.

Fuori gli Usa che avrebbero lanciato l’idea di un mini “torneo delle escluse”, una cosa abbastanza deprimente. In Africa, niente spareggi ma qualificazione riservata alle prime di ogni girone, che sono state Tunisia, Nigeria, Marocco, Senegal ed Egitto. L’unica superstite dal Brasile è la Nigeria, per il resto un ricambio quasi totale come spesso accade nel continente nero. Sorteggio dei gironi previsto per il 1° dicembre, ci sono già le fasce di merito basate sul ranking. Già, quel ranking forse da riformare che nel 2015 ci ha condannato alla sfida “mortale” con la Spagna da cui è scaturito tutto il resto.

1 commento

    • Mario De Magistris il 16 Novembre 2017 alle 13:20

    Visto quel che i soloni della Fifa predicano i veri amanti dello sport avranno giustizia quando la Svezia verrà eliminata dall’Italia da un mondiale di hockey su ghiaccio e quando San Marino vincerà un titolo europeo di rugby. Allora si potrà credere alla veridicità di nazionali di pescatori e pastori che disputano e vincono un mondiale di calcio per professionisti. Sarebbe bello se tutto questo non fosse ‘farlocco’ perché inficiato da personaggi che più che degli amanti dello sport sono degli affaristi di infimo livello al limite dei fuorilegge. Francamente di questo mondiale in Russia ‘me ne infischio’. L’ipocrisia di questo mondiale ‘farlocco’ è quello che preventivamente si sono fatte approdare, ai mondiali di Russia, nazionali che in Italia non giocherebbero tra i dilettanti. Bene noi italiani ci prenderemo un meritato periodo di disintossicazione dalla ‘droga’ calcio. Quando una big, come l’Italia, sta fuori da un torneo professionistico coprì importante a rimetterci è tutto il movimento calcistico planetario e non gli italiani i quali sin da ora se ne infischiano di quel che accadrà in Russia..

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