Destinazione Cardiff – Ronaldo centenario, il Barça cade ancora

Lo avevano criticato dicendo che era sottotono, che Messi stava facendo molto meglio di lui e che si era forse riposato dopo l’Europeo vinto. Cristiano Ronaldo ha risposto come sa fare, portando la squadra a vincere a Monaco di Baviera sul campo di quella che dopo gli ottavi e la goleada all’Arsenal sembrava la grande favorita per la vittoria finale. Il Bayern era partito bene con un gol di Vidal ma poi lo stesso cileno ha sbagliato un rigore che poteva mettere K.O. la partita e la qualificazione. La ripresa è stata equilibrata fino ai momenti in cui il campione, il pallone d’oro, il più forte giocatore al mondo degli ultimi anni ha dimostrato perché merita questi titoli mettendoci quella zampata necessaria a vincere quella che fino a questo momento è la gara più importante del Real Madrid. La casablanca continua, insomma, ad essere forse sottovalutata ma negli ultimi tre anni ha vinto due coppe su tre e nell’altra è stata eliminata, forse anche immeritatamente, da una prodezza di Morata dopo aver dominato il campo in lungo e in largo. Senza dubbio, chi vuol covare sogni di gloria europea, dovrà fare i conti coi blancos di Zidane.

Delude, e molto, il Barcellona. Potremmo farvi il copia-incolla della partita col PSG e ribadire gli stessi concetti già visti dopo l’andata degli ottavi di finale anche se il mantra odierno sembra essere “La Juventus non è il PSG”. Vero: il PSG era stato nettamente superiore ai bianconeri. La Juventus è entrata 4 volte in area e in due casi ha fatto gol – il primo è un gioiello di Dybala, il secondo un dolce rimpallo col palo. Completa l’opera una papera di Ter Stegen che prende un gol evitabilissimo sul suo palo. Gli altri due tiri se li è mangiati Higuain che come sempre nelle gare importanti vale Marco Borriello ma non viene fatto notare come fu per l’Ibrahimovic rossonerazzurro in quanto nella quota “giusta” dei CdA giornalistici. Credo che dalla partita di martedì ne esca più ridimensionato il Barcellona che esaltata la Juventus proprio per quella partita sciagurata di Parigi: due indizi fanno una prova. Nei blaugrana, soprattutto dietro, ci sono elementi che non sarebbero titolari nel Milan odierno, da Ter Stegen, a Umiti, a Mathieu, ad André Gomes – pagati anche fior di milioni. Eppure ci avevano detto che il Milan vinceva solo per merito di Braida…

Il quadro lo chiudono Monaco ed Atletico: la prima, seppur con qualche problema dietro, continua a viaggiare al ritmo impressionante di tre gol a partita. La legge del tre si è confermata anche a Dortmund nella gara rinviata alle 18.45 di ieri per motivi extracalcistici di cui non parleremo con la doppietta di Mbappe (su cui il nostro ex Papastathopulos ha più di qualche colpa). Non mi stupirei se alla fine i monegaschi dovessero alzare al cielo la coppa: giocano veramente bene ed hanno buonissimi talenti – l’unico problema è che oltre a far tanti gol ne prendono altrettanti. Chiude il quadro la partita a scacchi tra Atletico Madrid e Leicester: la decide Griezmann su rigore per un 1-0 che tutto sommato agli inglesi, che dopo l’esonero di Ranieri avevano quasi solo vinto, non va nemmeno tanto male. Il sogno del Leicester continua.

2 commenti

    • Mario De Magistris il 13 Aprile 2017 alle 13:37

    Ho guardato la partita del Bayern Monaco ed ho tifato per i bavaresi manco fosse il Milan. Quella povera anima di Carletto non poteva più di tanto. Le ‘bombe’ al pullman del Dortmund erano esplose anche nella testa di parecchi giocatori del bavaresi ed io che li seguo un po’ (Ancelotti è uno di noi) ho visto i tedeschi dimessi, al di la’ della forza del Real. Per me l’altra sera c’era in campo forse il peggior Bayern di quest’anno. La qualificazione non è chiusa sia nel caso del Bayern che del Barcellona. Ai blaugrana sarebbe bastato Cristian Zapata e non avrebbero fatto figura cosi meschina. Una fase difensiva più che indecorosa anche se hanno l’alibi che gli mancava Busquet. Poi mi vien da ridere quando sento i soloni italiani parlare dei difendenti del Milan che a Torino, nonostante i soliti arbitraggi scandalosi a favore dei soliti noti, avevano tenuto egregiamente il campo sia in Coppa Italia che nell’ultima ‘rapina’ subita dai rossoneri allo Stadium. Sono arrivati, finalmente, i cinesi..il Milan ritornerà quel che è sempre stato in Europa e cancellerà l’equivoco di una squadra che con un possesso palla pari ad un terzo di quello degli avversari rifila tre pappine ad una squadra che, quella sera, sembrava una accozzaglia di brocchi. ps. Il mio parere è postumo perchè, per curiosità, ho guardato la registrazione della partita…La sera precedente non ero riuscito a guardare una gara che sembrava una partita tra scapoli ed ammogliati!

    • Vittorio il 13 Aprile 2017 alle 15:34

    Le firme sul contratto sono state apposte ed il Milan appartiene a Li. Penso che un velo di malinconia sia inevitabile e prenda tutti i veri milanisti. Intendo tutti quelli che si sono goduti i successi infiniti senza avvertire il sapore amaro e bilioso del contemporaneo odio per l’autore di quel capolavoro di squadra. Galliani, Braida, Ramaccioni, Tassotti, erano gli aiutanti di campo stabili. Arrigo, Fabio, Carletto i Generali che si sono avvicendati. Marco Van Basten il diamante della corona ed attorno tante altre preziose gemme. Non faccio nomi, sono nei nostri cuori tutti insieme, i palloni d’ Oro ed i ringhiosi lottatori. Finita un’epoca della quale non e’ corretto e nemmeno generoso ricordare i pochi momenti bui. Sarebbe come ricordare dopo felici anni ed alla festa delle nozze d’oro alla propria moglie che aveva bruciato qualche volta l’arrosto. Ed ora? Ottimismo? Scetticismo? Attendismo? Tutto insieme annegato nella salsa piccante e rossonera del tifo per il Milan?
    Si !

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