Destinazione Tricolore: cambio in panchina?

Cambia poco in questo 32^ turno, almeno nelle posizioni che contano. Solo un avvicendamento al quarto posto tra Fiorentina e Inter, per il resto distacchi invariati sia in testa, sia al 6° posto tra Milan e Sassuolo e sia per la lotta salvezza.

Ben quattro anticipi al sabato, a partire da Frosinone-Inter, terminata 0-1 per i cugini con gol di Icardi al 74′. Successo con lo stesso punteggio ma in casa per il Chievo: 1-0 al Carpi, segna l’eterno Pellissier che era appena entrato. Altro 0-1, per il Genoa sul Sassuolo, che salva il Milan in un sabato che sorride ai “no goal”. I rossoneri passano in vantaggio e per due terzi della sfida di sabato sera sono in partita, colpendo anche due legni, ma alla fine la Juventus vince sempre e ribalta il gol iniziale di Alex con Mandzukic e Pogba. Contestati i cambi, specie l’uscita di Honda; mentre scrivo l’esonero di Mihajlovic viene dato come praticamente fatto, con Brocchi a un passo dalla promozione dalla primavera dopo una cena ad Arcore.

La domenica inizia con il 2-0 dell’Empoli alla Fiorentina nel derby della provincia di Firenze, con gol di Pucciarelli e Zielinski. Bene il Napoli, 3-0 su un Verona vicino al ritorno in B e a cui una vittoria ogni 3 gare non può bastare a risalire. 2-0 per la Sampdoria sull’Udinese, più tirato il successo del Torino su un’Atalanta (dalla rosa certamente superiore al Milan…) che chiude addirittura in 10. Bene l’esordio di Simone Inzaghi sulla panchina della Lazio: 0-3 su un Palermo allo sbando, pesantemente contestato e al nono interregno in panchina con il ritorno di Ballardini ieri. Va meno bene alla Roma, fermata sul pari (l’unico della giornata) in casa dal Bologna.

Risultati 32^ giornata: sabato Frosinone-Inter 0-1, Chievo-Carpi 1-0, Sassuolo-Genoa 0-1, Milan-Juventus 1-2, domenica Empoli-Fiorentina 2-0, Napoli-Verona 3-0, Sampdoria-Udinese 2-0, Torino-Atalanta 2-1, Palermo-Lazio 0-3, lunedì Roma-Bologna 1-1

Classifica: Juventus 76, Napoli 70, Roma 64, Inter 58, Fiorentina 56, Milan 49, Sassuolo 48, Lazio 45, Chievo 44, Genoa 40, Torino ed Empoli 39, Bologna 37, Atalanta e Sampdoria 36, Udinese 34, Carpi e Palermo 28, Frosinone 27, Verona 22.

3 commenti

  1. Si. Sembra proprio vero che ci siamo liberati. Per fortuna il Presidente ha capito che arrivare alla fine del campionato in queste condizioni di precari rapporti nella squadra, con figli e figliastri e senza gioco avrebbe compromesso senza scampo anche la prossima stagione.Delle coppette del nonno e dello zio non ce ne facciamo un cazzo, ma di capire subito come muoversi per la prossima stagione abbiamo assoluto bisogno. Speriamo che Brocchi ci faccia capire il potenziale di se stesso e di TUTTI i giocatori nelle partite che restano.
    Poi si vedra’

    1. Ma…oramai è sfida aperta, sulle ingerenze presidenziali, tra Berlusconi e Zamparini. Il cambio d’allenatore comporterà che il Milan perda tutte le partite compresa la finale Tim Cup. Meglio così anticiperò, visto che sembra estate, il mio trasferimento in montagna e rimarrò sollevato dall’assistere a questo indecente finale di campionato. Figli e figliastri? Ma chi ha fatto ritirare le dimissioni a Galliani? Chi ha voluto a tutti i costi Seedorf e poi gli ha dato il benservito? Chi ha esonerato Pippo Inzaghi? Forse un Zamparini travestito da Berlusconi? Mah… sono sconcertato… L’unica cosa da fare era quella di porre fine alle lotte societarie intestine. Barbarella ha vinto la sua ‘guerra’ con Galliani? Leggerò sul blog le notizie e spero tu possa avere ragione sull’allenatore panacea di tutti i mali economici e tecnici del team Milan. .

  2. Si bravo.
    Tanto poi la colpa sappiamo sempre di chi sarà: del sarto che non è capace di usare il tessuto che ha in mano.
    Mai di una società che quando indossa la giacca chiede i pantaloni e quando gli preparano i pantaloni si lamenta perchè non vorrebbe la gonna.
    Via un altro, come l’inter dei bei tempi.
    Finchè non arriva un gobbo orrendo va sempre bene: Viva Brocchi e speriamo bene.
    Mi sembra che però la ragola ormai sia questa: da Carlo Ancelotti in poi sono tutti incapaci.
    L’unico che andava bene era l’incapace a cui bastava stare attaccato alla panchina e non si lamentava mai, anche quando papale papale gli si diceva che non capiva un cassso.

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