Destinazione Milano: due pareggi, zero noia

A spiccare nella seconda metà dell’andata degli ottavi di Champions è certamente il pari della Juventus a Torino contro il Bayern Monaco. Subito certa stampa amica si precipita a fare paralleli con il simile 2-2 tra Milan e Bayern di quella stagione 2006-07 poi conclusa con lo 0-2 al ritorno e la vittoria della settima Champions, ma quel Bayern a parte Kahn, Lucio e Schweinsteiger non aveva in squadra nomi altisonanti come oggi (con Goetze, Ribery e Alcantara in panchina). Priva di tutti i centrali difensivi (Badstuber e Javi Martinez perennemente tartassati da guai fisici, Boateng fuori e Benatia al rientro per 15′), la squadra bavarese ha giocato un buon primo tempo andando sullo 0-1 e raddoppiando poi con Robben, per farsi rimontare dai gol di Dybala e Sturaro. Allegri si conferma migliore sulla partita secca che nei lunghi campionati, e il discorso è rinviato fra tre settimane a Monaco dove però i tedeschi hanno due risultati su tre a disposizione.

Vittoria prevedibile del Barcellona a Londra contro l’Arsenal, sempre martedì: servono però 71 minuti a Messi per sbloccare il risultato e altri 12 per fissarlo sullo 0-2. Avanza quasi certamente anche il Manchester City, che supera per 1-3 la Dinamo Kiev in Ucraina con gol di Aguero, David Silva e Yaya Touré. La giornata si è chiusa con lo 0-0 tra Psv Eindhoven e Atletico Madrid, risultato che sorride soprattutto agli olandesi (sfavoriti alla vigilia) che ora hanno a disposizione la regola dei gol in trasferta. Il bilancio dell’andata degli ottavi vede le spagnole sugli scudi (vittorie Real e Barcellona, pareggio Atletico), come le tedesche e il duo Psg-Benfica; male le “piccole” come Gent e Dinamo, si difende come può l’Italia, dato che Roma e Juventus hanno pescato due corazzate e dovranno anche giocare il ritorno fuori casa.