Destinazione Tricolore: la capolista fugge

La Juventus, come era scontato, è campione d’inverno. E senza batter ciglio, infilando per la decima volta la porta del Verona in soli 3 giorni. Meno “ammazzacampionato” rispetto alle ultime due stagioni, ma il risultato non cambia; la Roma è a -5, Napoli e Samp a -13.

Sabato l’Empoli dei giovani e di Sarri aveva fermato l’Inter sullo 0-0, in serata invece un altro pareggio, stavolta tra Palermo e Roma. Rosanero in vantaggio con Dybala, poi pareggia Destro (gol considerato regolare dalle moviole, la punta giallorossa è in fuorigioco sulla punizione ma non sul passaggio diretto a lui stesso), un’altra battuta d’arresto per la rivale numero uno della Juventus. I cugini laziali hanno perso, invece, nello scontro diretto per l’Europa con il Napoli. Gli azzurri passano con Higuain al 18′, poi la Lazio spreca l’impossibile a fine primo tempo e recrimina per un mancato rigore nel finale. Ma tant’è; i partenopei scavalcano i laziali al terzo posto.

Nel pomeriggio, oltre al secondo scivolone casalingo di seguito per il Milan contro l’Atalanta, arrivano vittorie per Sampdoria e Fiorentina, rispettivamente contro il Parma (0-2) e il Chievo (1-2; il solito Pellissier non basta ai gialloblu). Pareggia il Genoa, ormai “sgonfiato”, per 3-3 con il Sassuolo; impattano anche Udinese e Cagliari, che dopo l’umiliazione con il Palermo ha raccolto 4 punti. Continua la crisi senza fine del Cesena, sempre fermo a quota 9 insieme al Parma; il rocambolesco 2-3 con il Torino dimostra che il problema dei romagnoli non era tanto l’allenatore. In serata, si è già detto, la Juventus vince 4-0 con il Verona, nel replay del 6-1 di coppa Italia, e allunga sulla Roma. Altra giornata fallimentare per il Milan, che facendo 6 punti in queste ultime gare sulla carta facili sarebbe insieme alla Lazio, e invece si ritrova risucchiato a centro classifica e in pesante ritardo di condizione. Staremo a vedere, ma il prossimo impegno non è dei più fattibili.