Destinazione Tricolore: meno un punto

Giornata positiva per il Milan quella giocata negli scorsi tre giorni; i rossoneri sono tornati a vincere dopo oltre tre anni contro il Napoli, in una partita dove gli acquisti estivi Menez e Bonaventura l’hanno fatta da padrone.

Ma per la vittoria del campionato le due partite “di cartello” del turno si giocavano nel primo pomeriggio di domenica. Sabato c’era stato il 2-1 di un ottimo Palermo sul Sassuolo, e in serata il crollo dell’Atalanta in casa della Lazio per 3-0. L’altro ieri, alle 12.30, Juventus-Sampdoria; prima contro quarta. Un 1-1 con i soliti strascichi polemici, con tanto di corsa in campo di Nedved con urla all’arbitro per “il recupero troppo breve” (a differenza della partita con la Roma, non è più a discrezione dell’arbitro). Dubbio per un possibile rigore su Pogba, va detto; ma anche la certezza di un mancato rosso a Vidal nel finale, e del pallone del corner che ha portato il vantaggio della Juventus battuto fuori dalla lunetta. Comunque, il pareggio dello “juventino” Gabbiadini riduce il vantaggio dei bianconeri a 1 punto. Alle 15.00, infatti, la Roma supera il Genoa a Marassi, grazie a una rete di Radja Nainggolan. 0-1, e le due genovesi si fermano a quota 26 punti, agganciate dalla Lazio. Con il Milan che si avvicina non poco.

Anche qui, strascichi polemici a non finire. Giusta l’espulsione di Perin sul rigore (poi parato dal suo secondo Lamanna) assegnato alla Roma nel primo tempo, giusto l’annullamento del gol di Rincon nel finale; l’unico vero errore nella gran parte delle moviole (non quelle “bianconere”) lo commette il guardalinee fermando Sturaro in posizione regolare. Fatto sta che la Roma si porta a -1, in attesa di incontrare il Milan la prossima settimana. Nel pomeriggio di Serie A, l’Udinese cade in casa con il Verona 1-2, mentre il Cagliari non va oltre il pareggio 0-0 a Parma; risultato che non serve a nessuna delle due squadre. Debordante 1-4 della Fiorentina, in netta ripresa, sul campo del Cesena. In serata arriva il successo del Milan, 2-0 su un Napoli finora inferiore a quello delle ultime stagioni, sempre nelle posizioni Champions. Tanta corsa a vuoto, qualche brivido nel finale, ma con il risultato di San Siro si torna a vincere uno scontro diretto -tempo fa leggevo un napoletano scrivere, sotto un link che parlava della corsa per l’Europa, “da quando il Milan è una grande?” e sfottere; chissà come dev’essere brutto perdere così con una provinciale- e si aggancia, soprattutto, lo stesso Napoli, a quota 24 e a soli due punti dal trio che occupa il terzo posto. Lunedì sera, scialbo 0-0 tra Empoli e Torino, mentre arriva la prima vittoria del Mancini-bis, con l’Inter che batte 0-2 il Chievo al Bentegodi. In attesa della Roma, sulla carta sfida impari, ma la Roma dell’ultimo periodo non ha brillato.

Risultati: sabato Palermo-Sassuolo 2-1, Lazio-Atalanta 3-0; domenica Juventus-Sampdoria 1-1, Genoa-Roma 0-1, Parma-Cagliari 0-0, Udinese-Verona 1-2, Cesena-Fiorentina 1-4, Milan-Napoli 2-0; lunedì Empoli-Torino 0-0, Chievo-Inter 0-2.

Classifica: Juventus 36, Roma 35, Sampdoria, Genoa e Lazio 26, Milan e Napoli 24, Fiorentina 23, Udinese e Palermo 21, Inter 20, Sassuolo 19, Verona 17, Empoli 16, Torino e Atalanta 14, Chievo 13, Cagliari 12, Cesena 8, Parma 6.

1 commento

  1. La maggior soddisfazione è venuta, appunto, dai bocconi amari che hanno dovuto ingoiare gli antimilanisti che avevano già visto il Milan raggiunto e superato persino dall’Inter. Non è stato così nonostante al Milan, non sia mai stato risparmiato nulla e neppure un Tagliavento a Genova. Preziosi ha un po’ ripreso, con Banti(altro noto ‘milanista’ quello del rigore su Asamoah per intenderci e del mancato rigore per ‘cintura’ di Torres in Milan-Fiorentina 1-1)quello che io avevo detto di Tagliavento. Cominciamo ad essere in tanti a pensare in un certo modo. Anche il tecnico del nulla che ora siede sulla panca della ‘giuve’ per non dire del più grande simulatore della storia del calcio che se la prendono per qualche secondo di recupero non concesso. Ribadisco a Genova Tagliavento negli ultimi due minuti negò un evidentissimo calcio d’angolo non espulse prima Sturaro, dandogli solo il giallo, e poi Pinilla per falli violenti che potevano compromettere l’incolumità di Mexes. Non concesse neppure il prolungamento dei canonici trenta secondi previsti dal regolamento per l’ammonizione conferita a Sturaro. Il team Milan si rabbuiò ma non protestò sguaiatamente. Del resto la società rossonera certi atteggiamenti li ha lasciati, da calciopoli in poi, ad altri. Ma che ci siano arbitri che non hanno affinità elettive di ‘certi arbitri’ con questa o quella squadra è una verità inconfutabile. Se una squadra è in difficoltà basta che ‘certi arbitri’ e/o assistenti commettano qualche svista. Magari invertendo le decisioni sugli offside oppure sui falli così come era avvenuto al Milan con Tagliavento, in questo caso a favore dei genoani, oppure com’è capitato a sfavore del Genoa con il loro ‘Tagliavento’ Luca Banti, domenica pomeriggio(ho visto la partita registrata). La tecnologia toglierebbe potere soprattutto nella valutazione delle scorrettezze. Un fallo violento è da rosso diretto e non può essere derubricato a giallo soltanto perché la squadra che lo subisce sta antipatica all’arbitro. Una riflessione…. come mai nei campionati esteri, se si eccettua quello spagnolo o quelli sudamericani, non succedono mai i parapiglia attorno all’arbitro che ha punito la scorrettezza di questo o quel giocatore? Un Nedved avrebbe cittadinanza in un campionato estero?

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