Destinazione Tricolore: sfide al vertice

Tanti incroci al vertice nel 15° turno della Serie A. In generale, è il turno degli scontri diretti; tre per l’Europa e i primi posti, ma anche due per la salvezza, o comunque tra squadre di bassa classifica. Su tutti, spiccano Juventus-Sampdoria e Genoa-Roma.

Niente venerdì; partenza “soft” al sabato, con una sfida tranquilla a centroclassifica, Palermo-Sassuolo alle 18. Lazio-Atalanta, il secondo anticipo (20.45), è un incontro strano, tra la sesta in classifica e una squadra -gli orobici- finora ben al di sotto delle aspettative, e che come il Torino ha pagato le cessioni illustri dell’estate. La domenica serve sul piatto le partite più interessanti, a partire dallo scontro delle 12.30 fra Juventus e Sampdoria. La capolista contro una delle due facce della Genova “corsara” di questo girone di andata, nella fattispecie quella folkloristica e chiassosa del presidente Ferrero. L’altra metà, il Genoa di Preziosi terzo a sorpresa, ospita la Roma in crisi e appena eliminata dal Manchester City nel girone di Champions. Alle 15, una delle tre gare del pomeriggio, insieme a Udinese-Verona e alla sfida salvezza Parma-Cagliari. Gli emiliani, già fermi a 6 punti, hanno subito anche un punto di penalizzazione; mentre i rossoblu non vincono dallo 0-4 inatteso a Empoli, datato ormai 25 ottobre. Nel mezzo tre pari contro Milan, Napoli e Genoa; sembra quasi che i ragazzi di Zeman diano il meglio contro le squadre sulla carta più forti, e in trasferta -vedi l’1-4 a San Siro con l’Inter- mentre faticano contro squadre più abbordabili. 11 punti finora per i sardi. Alle 18.00 Cesena-Fiorentina fa da preludio alla partita che tutti, almeno i tifosi del Milan, aspettano.

Il Napoli quinto in classifica, ombra della squadra degli anni scorsi sempre in alto e fermato recentemente da Cagliari ed Empoli in casa, viene in visita a San Siro. Sempre fuori la coppia di terzini e Alex, la difesa sarà la solita rappezzata vista contro Udinese e Genoa. Il probabile undici dato in queste ore è un 4-3-3 con: Diego Lopez; Bonera, Rami, Mexes, Armero; De Jong, Montolivo, Muntari; Bonaventura, El Shaarawy, Menez. 4-2-3-1 probabile per Benitez, con: Rafael; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Gargano, Jorginho; Callejon, Hamsik, Mertens; Higuain. Almeno tre ballottaggi: Jorginho-Inler, Gargano-Lopez e Hamsik-De Guzman. Punto di forza, al solito, il quartetto “anteriore”, a scapito della linea difensiva, mai perforabile come quest’anno nel passato recente. I precedenti dicono che nelle ultime tre stagioni, a San Siro, ci sono stati due pareggi e una vittoria del Napoli (due vittorie azzurre e un pari al San Paolo). L’ultimo successo in campionato è il 3-0 del febbraio 2011, quello dei piagnistei di Mazzarri per il rigore -tra l’altro netto- dell’1-0. L’occasione per ribaltare l’andazzo delle partite con il Napoli. A chiudere la giornata, le due partite del lunedì, cioè Empoli-Torino e Chievo-Inter. Il grosso della giornata si sarà già giocato, sperando in un regalo di Natale anticipato (o di Santa Lucia in ritardo, se preferite) per i tifosi milanisti.