Destinazione Wembley – 3° Puntata: City e Real, è già finale?

Quaranta minuti di vero calcio tra due squadre che hanno vinto lo scorso anno il titolo nazionale e che, forse, sono le favorite della Champions. Non stiamo parlando di Juventus-Chelsea ma di Real Madrid – Manchester City che non può non essere considerata la partita di questo turno: due squadre che nel finale di gara si sono affrontate a viso aperto anche e soprattutto per i gol prima di Dzeko e poi, dopo il pareggio di Marcelo, di Kolarov che ha costretto lo Special One a giocarsela a viso aperto per evitare la figuraccia in casa. A salvarlo un gol di Cristiano Ronaldo a due dalla fine col portoghese che ringrazia un tempo di scelta pessimo di Hart nel proprio intervento e porta a casa tre punti pesanti nell’economia del girone e della coppa.

Tre punti pesanti perché a Dormund il Borussia sembra tornato quello dell’inizio della scorsa stagione quando fu eliminato per mano del Marsiglia nella gara casalinga contro l’Ajax che doveva essere una squadra materasso e non lo è sembrata – tre punti pesanti nell’economia della coppa perché il Barcellona nonostante l’avvio in campionato non sembra convincere contro le big e dopo aver perso la supercoppa a 30 minuti dalla fine era sotto, in casa, contro il modesto Spartak Mosca (ci pensa con una doppietta il solito messi a ricucire) e non convince nemmeno lo United che porta a casa un miserrimo 1-0 contro il Galatasaray con i turchi che possono portare via da Old Trafford solamente due pali e un rigore (dubbio) a inizio partita non fischiato a loro favore.

Tra le favorite non sembra avere invece problemi il Bayern Monaco che, nel big match del mercoledì sconfigge per 2-1 il Valencia nella riedizione della finale del 2001 (il gol degli spagnoli arriva solamente nel finale) mentre si salva la Juventus a Londra riuscendo a strappare un pari quantomeno immeritato sia per il fatto che al Chelsea mancano uno (forse due, ma dipende se valutarlo col metro di Asamoah o quello reale) rigori, sia perché gli uomini di Carrera si limitano, di fatto, a sfuriare nei 10 minuti finali dei due tempi senza mai vedere il pallone nel resto della gara giocata ad una porta sola. E’ il 2-2 che ci ricorda come i blues hanno vinto la coppa lo scorso anno e che ci dice che, probabilmente, difficilmente l’impresa riuscirà ancora ad una formazione che solamente quindici giorni fa veniva umiliata dall’Atletico Madrid in supercoppa proprio dopo aver perso in precampionato proprio contro di noi e che ha perso con Drogba il proprio trascinatore.

Sotto il Chelsea e sui livelli della Juventus va l’Arsenal di Wenger che soffre con il Montpellier in un girone all’apparenza facile ma che non evita ai gunners di andare sotto, ribaltare il risultato con un 1-2 terribile (rivedibile Yanga-Mbiwa) ma non riuscire poi a chiuderla mentre, per il momento sopra i blues ma ancora sotto il livello del Barcellona metterei il Paris SG che fa vedere sì un gioco godibile e anche produttivo (novità per Ancelotti) ma contro un avversario decisamente mediocre. Godono anche gli altri sceicchi, quelli del Malaga, che, a sorpresa, umiliano lo Zenit in casa propria scombinando l’equilibrio del nostro girone e giocandosi il titolo di risultato a sorpresa del turno con la vittoria del Bate Borisov in quel di Lille – non di misura, ma convincente, considerato che i bielorussi conducevano tre reti a zero.

Completano il quadro della prima giornata il pari a reti bianche tra Celtic e Benfica, la vittoria del Cluj in quel di Braga che ridimensiona ulteriormente l’eliminazione dell’Udinese, la scontata vittoria dello Shakthar sul Nordsjaelland e le vittorie esterne di Porto e Schalke 04 a Zagabria ed Atene. Lo completa purtroppo anche l’ennesimo scempio della deontologia professionale a cui abbiamo assistito questa sera su Sky Sport 1 e Canale 5: quando giocano le Italiane in Europa gradiremmo avere telecronisti non tifosi e non obiettivi – ma due o tre milioni di ascolti in più valgono la pena di altrettante leccate asservite.

3 commenti

    • boldi il 20 Settembre 2012 alle 07:56

    si potrebbe anche essere la finale come dice il titolo

    la juve sotto per 2-0 ha rimontato dimostrando quel carattere che purtroppo manca al Milan , infatti la curva sud martedì sera in uno dei suoi cori chiedeva proprio questo, vogliamo undici combattenti che giochino per onorare la maglia , peccato che questo appello sia caduto nel vuoto

    1. Caro boldi lasciami la premessa per il complimento che faccio a ‘diavolino’ sull’analisi della giornata di Champions.
      Come italiano non son affatto contento della prestazione ‘volgare’ offerta dalla squadra torinese in quel di Londra.
      Senza gli aiutini di ‘Proenza/no’ ed accoliti(Platini era presente in tribuna) i gobbi avrebbero preso una scoppolo senza fine.
      Non dico questo perché mi voglio consolare della pietosa partita del Milan.
      Dico che il Milan di Arrigo Sacchi aveva fatto uscire dalle dicerie le squadre italiane che erano apostrofate, persino quella di Rocco che giocava con cinque attaccanti, le squadre dell’anticalcio.
      Come italiano mi vergogno del fallaccio, non sanzionato, di hannibal 2 su Oscar così come del sacrosanto penalty negato allo stesso giocatore.
      E’ vero soltanto che il pari è frutto della grande applicazione che i gobbi mettono in campo. Null’altro.
      Condivido che al Milan vorrei, nei giocatori, una maggiore determinazione. Ma non vorrei mai nella ‘mia’ squadra gente come Hannibal 1 ed Hannibal 2.
      Di quest’ultimo ti vorrei ricordare che Strasser sta pagando ancora le conseguenze del suo fallaccio di quando Rodney giocava nel Lecce!

    2. Dimenticavo, bisogna leggere anche la stampa estera e non fidarsi dei commenti dei media italiani che mi paiono tutti allineati al quotidiano torinese ‘Hurrà Gobbi’.

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