Destinazione Monaco – 15° puntata: Certe tre su quattro

Kakà segna contro l'APOEL

Monaco è sempre più vicina: solo altre tre partite separano due delle otto contendenti del lotto dalla finale dell’AllianzArena. Ma per tre di queste otto squadre, la possibilità di arrivarci sembra, già dopo l’andata, un po’ meno remota. La prima di queste, come abbastanza prevedibile, è proprio la squadra di casa, coloro che accendono un sabato ogni due lo stadio con i propri colori: il Bayern München. I tedeschi battono l’Olympique Marseille: dispiace un po’ per coloro che ci hanno dato la gioia di buttare fuori le merde, ma i bavaresi hanno pienamente meritato. Un gol per tempo: Mario Gomez al 44′ e Robben al 69′, che sembrano chiudere la pratica anche per il ritorno di martedì prossimo.

La semifinale di questa parte del tabellone, dunque, sembra già scritta: contro il Bayern dovrebbe, salvo improbabili sorprese, presentarsi il Real Madrid. La squadra di Mourinho ha liquidato per 3-0 l’APOEL a Nicosia, ma la partita non è stata così facile come potrebbe sembrare dal risultato: per 75 minuti, infatti, i ciprioti hanno tenuto botta, rischiando anche di colpire il contropiede. Ma la doppietta di Benzema e il gol di un ottimo Kakà [che, strano ma vero, alla prima partita da campione della sua esperienza a Madrid viene subito incensato come campione] chiudono ogni speranza ad una squadra che, comunque, esce con l’onore delle armi. E con la consapevolezza di aver fatto una bella esperienza, di quelle che di solito si vedono solo a Football Manager. 

Dall’altra parte del tabellone i giochi non sono così decisi. Restando alle partite di martedì, infatti, il Chelsea vince 1-0 con il Benfica a Lisbona (un gol di Kalou nel secondo tempo), ma l’undici di Di Matteo fa vedere ben poco rispetto alla prestazione del ritorno col Napoli. Un Benfica molto impreciso avrebbe meritato di più, ma comunque, con una vittoria nemmeno tanto improbabile a Londra, i portoghesi passerebbero. E in più c’è anche da notare un mani di Terry in area: sarebbe stato rigore.

Ah sì, mani in area, ah sì, rigore…Si è discusso tanto, dal fischio finale, di cosa sarebbe successo tra Sanchez e Abbiati: il Barça – che, si vede, si è ambientato benissimo a Interello: sembravano proprio i perdazzurri nelle loro dichiarazioni del postpartita – ha lamentato il rigore, ma persino la Gazzetta, in un raro briciolo di imparzialità, ha ammesso: Sanchez, ben avvezzo al campionato e agli usi italiani, si è lasciato cadere su Abbiati persino prima del contatto. Bene ha fatto, dunque, l’assistente di porta. Anzi, c’è anche un rigore per un nettissimo fallo di mano di Puyol in area: ma noi siamo una squadra con stile, non come chi rosica per l’innaffiatura del campo. Non vinciamo solo il derby dello stile, vinciamo anche la Champions dello stile. 

1 commento

  1. Gomez nel frattempo è arrivato a 37 gol in stagione. Ma non chiamandosi lionel non se lo fila nessuno

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