Litanie Estive

105607855-3dd89dc9-2bd0-45b8-aa3e-b13f3e704920Le cattive notizie non giungono mai da sole. Non bastava aver dovuto rinunciare a Iturbe, ma M’Baye Nyang è tornato alla base. Nonostante le 19 presenze e i ben 4 gol realizzati con la maglia del Montpellier, i francesi hanno deciso di rinunciare alle sue prestazioni rispendendolo a Milano. Una patata bollente che non si capisce ancora dove andrà a finire: c’è chi dice che Inzaghi voglia provare a tenerlo, almeno per 6 mesi, per provare a inserirlo di nuovo, altre voci invece lo vorrebbero nella trattativa con il Torino per l’acquisto di Cerci (che non dimentichiamo che costerebbe 20 milioni, solo 6 in meno di Iturbe. Mah.). Che sia per il Torino o per qualsiasi altra squadra mi auguro che il Milan rinunci definitivamente al francese, che ha dimostrato troppe volte di non avere le qualità necessarie per giocare e meritarsi una maglia in questa squadra.

Gli anni passano, ma i problemi restano. E come un anno fa torna la già sentita litania: se non vendiamo non compriamo. E con questo imperativo si ripresentano le stesse difficoltà: come vendere con profitto giocatori come Zaccardo, Didac Vila, Essien, Petagna e Robinho? Le prestazioni degli ultimi mesi non hanno di certo aiutato ad alzare il prezzo e diventa complicato anche raggiungere la forma del prestito, in cui almeno lo stipendio verrebbe dimezzato tra due società. La difficoltà di trovare acquirenti non è però una scusa valida per un mercato insufficiente: l’errore è alla radice, con la decisione di acquistare giocatori inutili o impreparati che non possono avere mercato. Quindi si torna alla società. Che per calmare i bollori dei tifosi innervositi ricorda le intuizioni che hanno portato a Rami e Taarabt. Intuizioni che rischiano di andare perdute visto che il riscatto sembra sempre più difficile. Nelle ultime ore è addirittura scoppiato un “caso Rami” (anche se chiamarlo caso mi fa sorridere). Il francese avrebbe infatti twittato una frase che lo avrebbe allontanato definitivamente dal Milan, per poi subito cancellarla e sostituirla con un tranquillizzante “aspettiamo”. Cosa sia sia successo nessuno lo sa, ma le difficoltà sembrano per ora superate: i 500 mila euro che dividevano Milan e Valencia per il trasferimento del giocatore sembrano essersi abbassati, segno della volontà di entrambe le società di chiudere. Tra le buone notizie c’è da annoverare il passaggio di Matri al Genoa: un’altra patata bollente che rischiava di rimanere invischiata a Milanello, ma che non solo è approdata a Genoa ma potrebbe addirittura aiutare la trattativa tra i due club per il passaggio in rossonero di Sime Vrsaliko. Un giocatore niente male: ottimo difensore, 22 anni, finalmente un giovane su cui puntare davvero, che farebbe tanto comodo a questo Milan.

Tra buone e cattive notizie, tra affari e bufale questa estate di mercato va avanti, sullo sfondo di un Mondiale non eccelso, ma che almeno riesce ancora a regalare forti emozioni.