Ma Balotelli serviva veramente?

balotellimilan111Partiamo dalle certezze: con le visite mediche superate nella giornata di ieri Mario Balotelli è ufficialmente un giocatore del Milan e raggiunge quell’obiettivo che si è sempre prefissato – che poi è, forse, il sogno di ogni ragazzo che si avvicina a questo sport: quello di poter giocare, un giorno, con la maglia della propria squadra del cuore (Ibra è riuscito a farlo con tutte le sue squadre del cuore – ma questa è un’altra storia). Il Milan prende il capocannoniere dell’Europeo 2012 nonché uno dei 23 finalisti dell’ultimo pallone d’oro dopo aver perso Thiago Silva: fuori uno, dentro un altro – seppure in ruoli diversi e porta in italia quel top player (almeno di nome) in attacco che Marotta non è riuscito a prendere e che Galliani, confermandosi ancora una volta genio del mercato, è praticamente riuscito non solo a prendere a poco più del 50% del prezzo, stimato in 38 milioni ad inizio Gennaio ma ad ottenere anche un pagamento rateale in cinque anni.

La vicenda Balotelli, però, dice molto altro che forse non è immediato recepire guardando presentazioni ed annunci in pompa magna sui media ufficiali: intanto ci dice che almeno 20 milioni da spendere sul mercato c’erano e che questi dovevano, forse, essere spesi meglio. Il parco attaccanti del Milan, intanto, ad oggi presenta Pazzini, El Sharaawy, Robinho, Niang, Balotelli e Bojan: sei punte ovvero troppe. Conosciamo inoltre i ben noti problemi caratteriali del ragazzo che si va ad inserire in un attacco che, fino ad oggi, era il reparto migliore della squadra – reparto che aveva impiegato otto giornate a trovare delicatissimi equilibri. Non solo: Balotelli arriva spacciato forse per un giocatore alla Ibra, uno che segna tanti gol e che risolve le partite – mai tesi fu più falsa. I dati di Balotelli parlano di una media gol in tutte le competizioni pari a quella di Pazzini: un gol ogni tre partite, ben lontano non solo dai numeri di Ibra ma anche da quelli di Pato.

20 milioni che, forse, era quindi il caso di destinare ad altri reparti più bisognosi come centrocampo e – soprattutto – difesa dove per giunta sono stati ceduti quattro giocatori (Acerbi, Mesbah, Strasser, Emanuelson) e ne è entrato soltanto uno (Zaccardo) aggiungendo al problema qualitativo quello numerico: forse era il caso di investire questi 20 milioni magari, per la coppia Astori + Nainggolan che avrebbero portato vicino al completamento due reparti critici. Il Milan da metà ottobre è la prima squadra Italiana per numero di punti in campionato e, anche nei due scontri contro la Juventus, i 12 punti di distacco che separano le due squadre, non si sono visti per niente: un giocatore come Balotelli non solo può spezzare questo equilibrio che si era venuto a creare ma può anche spaccare uno spogliatoio che dopo la cessione di Ibra è stato riunito a fatica. Già, quell’Ibra ceduto a 15 milioni con 12 di stipendio annuo contro un Balotelli comprato a 20 con 4,5 di stipendio annuo: cifre non dissimili – io, a questo punto, avrei tenuto lo svedese un anno in più.

La mia sensazione è che Balotelli difficilmente esploderà al Milan: puoi fare bene in un torneo corto come sono gli europei ma quando si tratta di tenere la testa sulle spalle per nove mesi l’anno è quest’ultima a vincere sempre – non solo: rischieremo di pagare l’acquisto a caro prezzo perdendo un terzo posto che, dati gli ultimi risultati, sembrava sempre più possibile. Se esplode è forse ancora peggio: ci troveremmo un centravanti fortissimo in una squadra tecnicamente inadatta a lui e con le continue pressioni di Raiola per ritocchi di ingaggio – un film già visto in cui la scena finale si gira a Parigi. Già – il dubbio che mi attanaglia è sempre lo stesso: possiamo permetterci la spesa o dovremo trovarci, tra un anno, a dover fronteggiare altri problemi di bilancio per i quali sono necessarie inevitabili cessioni?

O forse, il bilancio, in campagna elettorale pare non contare più. Perché alla fine di questo si tratta: pura e semplice campagna elettorale. Si prende il nome – e il nome non può essere quello di un Astori. Si crea l’attesa per l’evento in modo da avere una cassa di risonanza mediatica (annuncio per le 15.30 rimandato di due ore – aerei che continuano a tardare ieri…) fino alla patetica scena della curva Sud (sì, quella che ad Agosto non avrebbe contestato nemmeno l’acquisizione di Bertolacci a 90 milioni l’anno) fuori da Giannino che mi ha fatto riflettere ulteriormente: al Milan sono arrivati Ronaldo, Beckham, Ronaldino e Ibrahimovic ma mai si era visto un manipolo di tifosi distribuito tra ristoranti ed ospedali: la sensazione è che fossero dove gli è stato detto di essere. A giudicare dai titoli di telegiornali, trasmissioni sportive e speciali dedicati, infatti, sembra che in Italia non sia arrivato Balotelli ma Lionel Messi – ma quello difficilmente a 20 milioni te lo danno.

La sensazione è che insomma sembra che tutto faccia parte della stessa strategia a cui assistiamo da anni, strategia che vede il tifoso premiato con dei “contentini” ogni tanto a nascondere i reali problemi di questa squadra. Strategia comunque ben architettata da Berlusconi: l’entusiasmo ricreato con questa finta manifestazione di attenzione presidenziale dovuta all’acquisto comincerà a far effetto domenica sera dove, difficilmente, assisteremo allo stadio mezzo vuoto (diciamo poco più di un sold-out allo Juventus Stadium) – se poi segnasse un gol nel derby, ad urne aperte…

19 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Il ragionamento è giusto, forse Balotelli non era così necessario e l’impatto mediatico è stato a dir poco esagerato.
    Certo che a sto punto preferisco lui a cosce di cristallo Pato che se rimaneva avremmo avuto lo stesso numero di attaccanti e dubito che per quanto testa calda e discontinuo Balotelli faccia peggio del papero.
    Sui difensori ceduti hai messo anche Emanuelson, ma sappiamo tutti che lui è un difensore per noi… ma non per quel signore che dovrebbe allenare il Milan, quindi alla fin fine abbiamo ceduto un trequartista.

    1. E’ difensori + centrocampisti ceduti

      1. Si si ho visto meglio… chissà che nel Fulham giochi nel suo ruolo e faccia bene. Alla facciaccia di chi lo ha messo in un ruolo non suo e poi in panca.

  2. Tanto per cominciare Balotelli va visto sul lungo periodo. Si è presentato un’ occasione favorevole e giustamente l’ abbiamo colta al volo. La formula di pagamento rientrava nei nostri parametri e non sortirà effetti negativi sui nostri bilanci.

    Dal punto di vista tecnico Balotelli è il giocatore Italiano più forte che ci sia in circolazione. 2-3 spanne sopra tutti gli altri. Al Milan vedremo di farlo rigare dritto. Sono convinto che può essere fondamentale per il terzo posto e sicuramente è un giocatore che ti risolve le partite. Altro che l’ inutile Ibra. Anche se non segna Balotelli ti stravolge completamente la fisionomia dell’ attacco. Hai con lui un giocatore completo possente fisicamente capace di fare tutto (saltare l’ uomo, dare la profondità, velocizzare il gioco, tenere palla e pure pressare a grande intensità) che ti fa la differenza.

    Per quello che è il campionato italiano basta e avanza. L’ inter con lui ci ha vinto uno scudetto, già che ne dica Moratti. Con le squadre medio piccole Balotelli è semplicemente devastante solo che a differenza di Ibra non è mono schema e non sparisce nelle sfide importanti.

    Credo che Robinho sarà ceduto e che le punte saranno 5. Se ti capita di mettere insieme la coppia della nazionale dei prossimi 7-8 anni l’ operazione la fai eccome anche se hai in rosa un difensore solo.

    Senza contare il fattore entusiasmo. Il suo acquisto riporta entusiasmo in un ambiente (tifosi e giocatori) abbastanza scarico e porta un plusvalore importante per raggiungere il terzo posto.

    Inoltre uno come Balotelli con Niang ed El Shaarawi ci va a nozze lui per primo. Ma anche con Pazzini. Non necessita di particolari equilibri. Balotelli è un giocatore duttile che può giocare con qualunque compagno d’ attacco e che può ricoprire tutti i ruoli dell’ attacco

  3. Tu sei anche quello che voleva Van der Vaart e non Ibrahimovic e poi hai pianto come una femminuccia quest’estate..

    Comunque sì, Mario serve. Di prima punta ne abbiamo una sola (ah già, a parte Boateng, capolavoro di Allegri) ed è un prima punta statica, un buon centravanti per segnare alle piccole che rappresenta una generazione di attaccanti italiani degli anni 80 (Gilardino, Borriello, Quagliarella, Matri) di gente mediocre o poco più.

    Non ricordo gol di Pazzini in un derby o alla Juve o grandi prestazioni in big match. Discreto centravantino da domenica pomeriggio contro il Cagliari o il Siena, ma la differenza nun la fa.

    Mario intanto è diverso per caratteristiche, prima punta che sa anche muoversi, sa usare i piedi, fisico imponente, tiro devastante, batte punizioni e rigori. Ha un talento che Pazzini che non avrà manco in 12 vite e nei big match può esaltarsi (finale FA Cup 2011, Italia-Germania, Inter-Juve Coppa Italia…).

    Gli manca continuità, ma da noi è il posto più facile dove trovarla.

    Gli altri attaccanti vanno scremati. ElShaa non può segnare un gol a partita, Bojan bellino bellino ma non segna e costa 15 milioni perciò via, Niang ha 18 anni e ne deve mangiare di pastasciutta, Robinho a febbraio lo salutiamo, prende troppo per quello che da.

    Non si può dire che il nostro attacco fosse completo solo perchè – grazie ai gol di ElShaarawy – sta mantendo una buona media. Pazzini non può essere il titolare di una squadra forte, Bojan nemmeno, Niang ha bisogno di tempo e Binho ha voglia di mare.

    1. Pazzini ha fatto “solo” perdere lo scudetto alla Roma nell’anno dell’inter.

      1. Pazzini ha fatto “solo” perdere lo scudetto alla Roma nell’anno dell’inter.

        Sì, la classica stagione della vita dei mezzi giocatori. Tutti l’hanno avuta.

        Matri quando segnava a raffica.
        Quagliarella che segnava da centrocampo.
        Borriello che segnava in semirovesciata 3 gol in un anno e altri gol pazzechi.
        Abate che sembrava Cafu.
        Nini con Leonardo.
        Gilardino capoccannoniere 2 anni consecutivi.
        Boateng primo anno.
        Amauri alla Juve.

        Ma daiii, come si fa a dire che abbiamo un attacco a posto quando segnano in due, un onesto gregario e un ventenne che non segnerà mai in vita sua un gol a partita..
        Solo perchè è un momento che gira bene da quel punto di vista dite che l’attacco è a posto, se si stira ElShaa vedi chi cazzo segna.

        La differenza tra chi li lascia abbindolare dai numeri e chi sa valutare i reparti.
        Pazzini non sarà MAI il centravanti di uno squadrone, Balotelli lo è stato e se noi gli diamo la testa lo sarà al 1000%.

        1. E quando mai lo è stato Balotelli, scusa?

          Balotelli ad oggi è meno decisivo di Quagliarella, per dirne una.

  4. Tanto per fare un esempio: da Mario mi sarei potuto aspettare uno/due gol al Barcellona, poteva fare il Drogba della situazione, lanciaccio lungo e sportellate con Piquè e Puyol come con Hummel e Badstuber. O una punizza o un tiro da fuori.

    Pazzini, se tutto va bene, si prende due falli in due partite, non ha la velocità nè la forza fisica per metterli in difficoltà.

    Motivo per cui contro il Barcellona giocherei con solo contropiedisti, Binho deve arrivarci in ultra-forma.

    Con Mario avremmo avuto il 15% di possibilità.
    Con Pazzini zero.

      • mattoinh7 il 31 Gennaio 2013 alle 11:46

      L’unica speranza che il Milan ha col Barcellona è una sottovalutazione del Milan da parte dei blaugrana.

      Ieri li ho visti contro il Real: giocano sempre bene (ma meno bene rispetto agli scorsi anni) e attaccano come dei disperati,ma dietro concedono,eccome se concedono.

      Io lo dico fin dai tempi in cui ci doveva giocare contro l’Inter:vanno attaccati,attaccati,attaccati e ancora attaccati.

  5. Balotelli ad oggi è meno decisivo di Quagliarella, per dirne una.

    Eh, una bella grossa.

    Manco la mamma di Pazzini direbbe che suo figlio è meglio di Mario.

    Chissà cosa dicevi del Pazzo l’anno scorso quando tirava i rigori su Giove..

    Tempo perso, Mario è scarso. Va bene. Alla prossima.

    • mattoinh7 il 31 Gennaio 2013 alle 11:37

    Viviamo in tempi dove gente come Falcao a 50 milioni non la puoi prendere più,per cui da un punto di vista economico ci sta che una Società come il Milan possa reinvestire una ventina di milioni dopo aver venduti 3/4 di squadra.

    Balotelli è una testa di cazzo nel DNA.

    Ma sempre nel DNA ha scritto che sa giocare al calcio e solo questa cosa conta.

    Quando era all’Inter l’unica cosa che mi fregava era quello che faceva in campo,fuori poteva pure fare lo spacciatore ai parchetti.

    Ora è di nuovo in Italia,è nella sua squadra del cuore,ha in mirino il Modiale; sarà sicuramente titolare come punta centrale del 433 e non avrà problemi ad intendersi con El Shaarawyy perché entrambi sono dotati di grande tecnica.

    Se Allegri riesce a mettergli in testa che deve essere leader,il salto di qualità di tutto il Milan sarà consequenziale.

    Se anche al Milan Balotelli non capisce che si gioca per la squadra e non la squadra che gioca per lui (che non è Ibra) ricominciando con l’indolenza,le ammonizioni stupide,le espulsioni,i falli assurdi,il camminare senza inseguire l’avversario etc etc etc allora non solo condizionerà il Milan in negativo,ma metterà quasi certamente,nonostante la giovane età,una pietra tombale sulla sua carriera ad alti livelli.

    1. Se anche al Milan Balotelli non capisce che si gioca per la squadra e non la squadra che gioca per lui (che non è Ibra) ricominciando con l’indolenza,le ammonizioni stupide,le espulsioni,i falli assurdi,il camminare senza inseguire l’avversario etc etc etc allora non solo condizionerà il Milan in negativo,ma metterà quasi certamente,nonostante la giovane età,una pietra tombale sulla sua carriera ad alti livelli.

      Complimenti! Questa è più di una recensione… è una fotografa della realtà… un commento capolavoro simile ad un quadro d’autore!

  6. @ Matto
    E’ un dato di fatto che il Barcellona subisca quasi regolarmente almeno 1 gol, perciò noi dobbiamo essere bravi a segnarne almeno due, ma tre sulle cinque-sei occasioni che ci capiteranno in due partite.

    Poi a quel punto son cazzi loro, se fanno più gol di noi, passeranno.

    Per questo che i gol divorati da Robinho e Ibrahimovic l’anno scorso a san Siro pesando il quintuplo.

    1. ..e a Pazzini la palla per segnare gliela devi portare fin dentro l’area (arrivarci è il problema) con Mario sarebbe bastato un lancio alla Italia-Germania o una punizione, un tiro da fuori..

      1. Sì, perché Balotelli è uno che notoriamente torna a fare la fase difensiva, eh.

          • mattoinh7 il 31 Gennaio 2013 alle 12:59

          Io capisco che ti stia sul cazzo per un discorso di retaggio nerazurro,ma non puoi negare che Balotelli sia un centravanti molto forte e completo: colpo di testa,dribbling,progressione,buona velocità,calci piazzati,rigorista glaciale,tiro da fuori,fisico possente nei contrasti,piede educatissimo.

          Dai,ragiona calcisticamente: è fortissimo. Il suo limite è che è un cretino,quella è la sua debolezza.

  7. 20 milioni che, forse, era quindi il caso di destinare ad altri reparti più bisognosi come centrocampo e – soprattutto – difesa dove per giunta sono stati ceduti quattro giocatori (Acerbi, Mesbah, Strasser, Emanuelson) e ne è entrato soltanto uno (Zaccardo) aggiungendo al problema qualitativo quello numerico: forse era il caso di investire questi 20 milioni magari, per la coppia Astori + Nainggolan che avrebbero portato vicino al completamento due reparti critici.

    Come al solito, intelligentemente, diablo mette il dito sulla piaga. Tuttavia io mi dichiaro strafelice dell’arrivo di Mario Balotelli. ‘Il trio dalla faccia d’Africa’ già fa’ sognare i tifosi del Milan. Finalmente è approdato in rossonero un degno erede di George Wheah: Mario Balotelli. Ora il vero miracolo potrebbe essere la certezza sul recupero dell’integrità fisica di ‘Enrico Toti'(al secolo Philippe Mexes). Sulla sua affidabilità fisica e su quella di ‘muscoli di seta’(Daniele Bonera) passa il futuro delle speranze del Milan di centrare l’obiettivo Champions League. Recuperato Mathieu Flamini e con un Sulley Muntari ai box, con Bryan Cristante meritevole di promozione, forse anche il centrocampo è a posto. Giampaolo Pazzini è giocatore da Milan e deve rimanere al Milan! ‘Il trio dalla faccia d’Africa’ sarà il trio delle meraviglie che condurrà il Milan al suo naturale posto: tra le big d’Europa. Qualche acquisto di corollario(mi sarebbe piaciuto Poli) e poi ci siamo… la squadra è fatta!

  8. ma dai diablooo stai più soft, “mangiati” un’emozione ogni tanto!!!!

    “la maglia delle merde per terra ha lanciato, adesso sei nel milan , il sogno si è avverato…”

I commenti sono disabilitati.