Pensiamo alla Roma

-L’urna di Nyon implacabile come sempre da un pò di tempo a questa parte, ci ha regalato una doppia sfida con lo squadrone catalano che attualmente sta dominando la LIGA e che non ha minimamente risentito dell’addio di Guardiola a discapito di un Villanova che è riuscito a dare continuità al gioco del suo predecessore sfornando una serie di risultati positivi incredibile se escludiamo la sconfitta con il Celtic.

Ma mai come quest’anno però la nostra situazione non può permetterci di pensare all’impegno di Champions League con troppa convinzione per i motivi che ripetiamo ormai da settembre a questa parte: lo smantellamento della rosa, che se priva ci garantiva un minimo di esperienza in più rispetto ai nostri avversari garantendoci il celeberrimo “DNA da Champions“, ci ha privato di quei giocatori che seppur negli ultimi tempi non garantivano il massimo dell’impegno avevano alle loro spalle decine e decine di scontri di questo calibro ed erano in grado di infondere un minimo di sicurezza anche all’interno dello spogliatoio. In più se pensiamo alla partita di andata dell’anno scorso ciò che balza subito in mente è la condizione di Pato: il papero odierno non potrebbe nemmeno immaginare uno scatto come quello che ci portò in vantaggio dopo pochi secondi in quel del Camp Nou. La nostra possibilità di vittoria non può che gravitare addosso alle spalle dell’unico vero fenomeno della rosa ovvero Stephan El Sharaawy che in caso di una prestazione maiuscola riuscirebbe a consacrarsi a livello mondiale in giovane età come solo pochi campionissimi hanno saputo fare prima di lui

Molti invocano a gran voce un pensante intervento della società sul mercato di Gennaio ma credo che questi sforzi, semmai ci dovessero essere sarebbero del tutto inutili in quanto soltanto un esborso di proporzioni titaniche potrebbe permetterci di raggiungere il livello dei catalani e dubito fortemente che in questi tempi di ristrettezza tutto ciò possa accadere.

Concentriamoci dunque su d’un impegno di quelli fondamentali ovvero quello con i giallorossi di Zeman che sono ampiamente alla nostra portata a causa delle loro amnesie difensive anche più gravi delle nostre e che in caso di vittoria scavalcheremmo in classifica portandoci così non solo in piena zona Europa League ma a ridosso delle posizioni Champions, obbiettivo impensabile visto come si prospettava la stagione al suo inizio. Non ci resta che farci passare almeno per quest’anno le velleità europee in attesa di tempi migliori e soprattutto sperando in un sorteggio che “casualmente” non ci punisca ogni anno ma immagino che sarebbe chiedere troppo: sarebbe da gobbi.

3 commenti

  1. Sono schifato da Cagliari-Juve. Schifato.

    • mattoinh7 il 22 Dicembre 2012 alle 00:36

    C’era il rigore su Sau.
    Non c’era il rigore su Quagliarella.
    C’era il rigore su Asamoah.
    Non c’era l’espulsione di Astori (pura compensazione).
    Non c’erano i 6 minuti di recupero (ma la Juve ha segnato dopo 1.30).
    Non è mani quello di Vidal perchè gli tirano addosso da distanza ravvicinata e il braccio è attaccato al corpo.

    Ma ridicola e quindi tipicamente la italiana la cosa dell’aver giocato a Parma.

    Indipendentemente dalla forza di una squadra,sia anche essa la capolista,giocare in trasferta è sempre e cmq una rogna,sia per questioni logistiche,ma soprattutto perchè a questi livelli le cosiddette piccole cercano proprio in casa i punti salvezza e quando il gap tecnico è così ampio,è proprio il fattore campo molto spesso a fare quella piccola differenza che magari permette alla piccola di turno di strappare un punto.

    Morale della favola,per un motivo o per l’altro,la Juve sono due anni che non gioca a Cagliari.

    In un campionato dove una squadra è palesemente superiore alle altre,sono queste cose che possono fare la differenza per chi insegue e quindi sarebbe ora che non si ripetessero più,per una questione di principio,non di tifo.

    1. Il rigore su Asamoah non c’era Matto perché Asamoah era in fuorigioco.

      Il problema è questo sistema mafioso… finché le altre 19 squadre non si coalizzano e preferiscono prenderla in culo singolarmente andrà sempre così.

      Marotta che va ancora ad affermare le tre stelle a Sky è stucchevole

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