Tagli e zappe. Il nuovo Barcellona nasce arando i campi

Ogni anno mi sforzo di non parlare di mercato e se proprio devo, mai prima del al 31 agosto. Anche perché, non mi sento particolarmente competente in materia e quindi lascio l’ argomento volentieri ad altri.

Eccezionalmente quest’ anno parlo di mercato e lo faccio prima del 31 Agosto. Ci tengo a precisare una cosa. Io non ho veramente nulla contro un mercato che tutto sommato, ci ha portato buonissimi giocatori come: Acerbi, Zapata, Montolivo, Bojan, Pazzini, Niang, Traorè, Costant. Per carita non sono dei fenomeni ma dei buoni giocatori giovani sul quale puntare sicuramente sì. A parte la follia di pagare Pazzini, Cassano più 7 milioni e il quasi tentativo (sventato sulla linea) di prendere Ze Eduardo, complessivamente non è stato fatto un brutto mercato anche considerando le esigenze di rinnovamento e di bilancio.

Questo mercato, con una logica molto meno cretina, di quella per cui è stato fatto e pensato, con tutta sincerità lo apprezzerei e pure molto: il problema grosso è che la priorità doveva essere lo staff tecnico.

Allegri era da cacciare in tronco senza se e senza ma. A dirla tutta, nemmeno sarebbe mai dovuto arrivare a milanello uno cosi, quindi oltre al danno la beffa di vederlo pure allenare il Milan per tre stagioni (Leonardo, Tabarez, Terim, Zaccheroni cacciati dopo al massimo una stagione…misteri della fede). Al suo posto andava bene chiunque. Anche un maestro degli allievi nazionali. Rinnovamento per rinnovamento, tante vale puntare su un professionista dei giovani. La cosa ridicola non è rinnovare la squadra e guardare ai bilanci come alcuni pensano. E’ (anche solo) pensare di rinnovare la squadra con Allegri che per me supera ogni umana comprensione. E’ come se io domani, per purificare il mio essere interiore e per conciliarmi con Dio, facessi ritiro spirituale in un bordello passando il tempo libero a drogarmi in una bettola di ubriachi bestemmiatori. Grosso modo il senso della logica di questo mercato è questa.

La nostra “grande dirigenza”, invece ha pensato bene di affidare un progetto (e un mercato) di rinnovo ad un campione della triturazione giovani, del tutto incapace d’ insegnare calcio e di dare un gioco alla squadra probabilmente causa di tanti infortuni durante la stagione, delle partenze alla cazzo di cane (scusate il termine) e del non gioco. E se qualcuno avesse dei dubbi sul gioco (legittimi dopo gli ultimi 2 acquisti), basta considerare a chi è stato dato il 10 e le parole “molto rassicuranti” del nostro allenatore sul come (non) giocherà il Milan in questa stagione.

Bene lo possiamo dire ufficialmente. Il Milan di questa stagione (non) giocherà come la scorsa stagione. Ore e ore di summit fra Allegri e la dirigenza, per stabilire che il Milan rinuncerà al gioco anche questa stagione (che culo…). Quindi è bene essere chiari. Vi aspettate che il rinnovamento possa cambiare le cose? Sbagliato. O meglio qualcosa è cambiato. Le cose che faceva Thiago Silva le farà Yepes e quelle che faceva Ibra, le farà Pazzini. Aggiustare il modulo al rinnovamento e alle caratteristiche dei giovani, nemmeno a parlarne. Meglio trasformare El Shaarawy in un lottatore di Sumo e utilizzarlo nel fare i tagli inutili e conservare le solite fantomatiche vecchie idee (del cazzo).

Sento Parlare di Milan che si vuole Barcellonizzare. Presupposto nobile, ma da noi i centrali con i piedi (Zapata e Acerbi) stanno in panchina (il genio della tattica, quello che fa entrare i giocatori in campo contro la samp con il timore nelle graduatorie, mette Yepes e Bonera davanti a Zapata e Acerbi, un drago di astuzia), i mediani (o incursori) fanno i trequartisti (si dividono l’onere con i terzini) mentre le seconde punte ingrossano e si rallentano (salvate questi poveri ragazzi da questo scempio terribile. Non importa come, dite loro di andare via ma salvateli).

Come volevasi dimostrare fare il mercato per questo (non) allenatore è completamente inutile,serve solo a buttare via i soldi e può essere addirittura distruttivo. Non giova nemmeno a comprargli El Shaarawi, il miglior giovane talento in circolazione (già imbronciato e fatto fuori). Quando gli hai preso quattro zappatori, tre macellai e due contadini esperti nel tirare via le zolle, è felice e realizzato, anche perché, per fare le gare di orge in area di rigore avversaria (con i famosi tagli inutili, matrice del non gioco e dei milla mila contropiedi che prendiamo) bastano e avanzano. Il (non gioco) è sempre quello. Campioni o buoni giovani, nulla cambia: il Suo (non) gioco rimane sempre lo stesso e guai a toccarglielo. E che diamine… non penserete veramente che un mediano con i piedi giochi in mediana invece che sulla trequarti, o che un terzino non faccia l’attaccante esterno? Non chiediamo troppo al nostro “condottiero” che da solo merita lo stadio vuoto a tempo indeterminato (fino a quando non lo cacciano con esilio per sempre da un raggio di almeno 2000 km da milanello).

Eppure qualcosa si muove. Diciamolo chiaramente. Niang è troppo raffinato come colpo (giovane talento emergente a basso costo soffiato in tempo ai top team di mezzo mondo) per essere stato partorito da Galliani e Allegri. Ai suoi tempi sarebbe stato chiaramente un colpo alla Leonardo. Si vede che c’è la firma di una discreta testa pensante. Ci vedo più la consulenza di Guardiola. Magari (speriamo) allenatore del prossimo anno. Non mi stupirebbe se i nostri (quelli più intelligenti) lavorassero seriamente a Barcellonizzare il Milan per la prossima stagione. Il presidente del resto è una vita che predica bene mentre razzola male, hai visto mai…

A tal proposito mi viene da fare una domanda al presidente: Silvio vuoi il Milan in formato Barcellona?

Comincia a tirare su una Cantera, a prendere degli osservatori decenti (migliori di Bronzetti o Serginho per intenderci) e soprattutto prendi uno staff tecnico credibile che abbia una minima idea di cosa sia è il calcio per poterlo insegnare ai giovani. Se non vuoi spendere nei calciatori (/legittimo), almeno spendi quel minimo indispensabile per avere dei buoni dirigenti e staff capaci di ottenere il massimo con il minor sforzo economico. Non ci dovrebbe essere bisogno che te lo dica io.

9 commenti

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  1. Per quanto non sia soddisfatto del mercato condivido l’idea di base che mi evita di ripeterla nella mia analisi. Il progetto doveva partire per forza da un cambio di allenatore che non c’è stato il coraggio di fare.
    Siamo di nuovo al 2009/10.

    • boldi il 29 Agosto 2012 alle 16:42

    gran bel post DNA

    la coppia difensiva più forte è il duo colombiano , certo se poi spendi per la metà di Acerbi 4 mil e non lo fai giocare qualcosa non torna

    così come il faraone , la società ha speso tanto per riscattare la seconda metà del cartellino sacrificando Merkel e lo si fa giocare fuori ruolo , sono perplesso

    purtroppo è l’anno della rifondazione speriamo di avere azzeccato qualche acquisto , certo Bojan tecnicamente non si discute ma gli spagnoli nel nostro campionato hanno sempre fallito , incrociamo le dita

    mettiti il cuore in pace Guardiola l’anno prossimo allenerà il Chelsea purtroppo , basta vedere gli acquisti che hanno fatto

    piuttosto vediamo chi prenderà il posto di Allegri , girano tanti nomi

    • MILANDOMINAT il 29 Agosto 2012 alle 17:01

    ma mi andrebbe bene pure di matteo, capace per lo meno di motivare la gente dopo una stagione fallimentare dello special coglione 2

  2. Chiunque al posto di questo imbecille.

    Camolese, Gigi Simoni, Walter Alfredo Novellino, De Biasi, Bortolo Mutti, Moreno Torricelli.. chiunque è meglio del caciuccaro.

  3. Innanzitutto faccio i complimenti, al blog, per la qualità dei commenti, mirati e mai banali, che leggo. Sono contento di aver dato la mia preferenza a questo sito.
    Ma voglio fare il provocatore spezzando una lancia a favore di Max Allegri.
    E’ riduttivo affibiargli tutte le responsabilità fornendo così un comodo alibi a giocatori che hanno deluso oppure stanno fortemente deludendo.
    Ci comporteremmo come l’ingrato, di Bari vecchia, e non mi pare che le qualità intellettuali dei partecipanti, alle discussioni, sia di così basso livello.
    Neppure Zaratustra, domenica pomeriggio, sarebbe riuscito a far esprimere un gioco accettabile ad un’accozzaglia di giocatori disorientati ed affaticati al punto d’apparire una squadra di ‘broccacci’. Quindi Il giudizio, sia sull’allenatore che su tutto il team, va posposto.
    Dopo il furto dello scudetto, subito nello scorso campionato, la società era nel suo diritto di annunciare che questo è l’anno zero, cioè, l’anno della rifondazione.
    Ho visto che grosso modo siamo tutti convinti che nella passata stagione ci è stato tolto un titolo che, senza la sequela di gol regolari annullati, il Milan avrebbe vinto. L’allenatore era Allegri il quale, con un gioco che non aveva convinto nessuno, era riuscito ad inanellare una serie di risultati positivi. Anche un 4-0 all’Arsenal.
    Ho sempre detto che in primis c’è il Milan e proprietà, dirigenza ed allenatore sono un corollario. Erra chi pensa che non siano i giocatori a fare grande una squadra.
    La massima responsabilitè, nelle sconfitte, così come i massimi meriti, nelle vittoria, va ascritta almeno per il 50/60% agli atleti che scendono sul terreno di gioco.
    Mi direte voi, sì…ma bisogna farli giocare impiegandoli correttamente ed inserendoli in schemi di gioco a loro congeniali. Verissimo, ed è qui che misureremo le capacità di Allegri che quest’anno non potrà accampare alibi. Non parlo di vincere lo scudetto, ma di dare un gioco, alla squadra, che sino ad oggi è sempre latitato.

      • boldi il 30 Agosto 2012 alle 07:43

      è chiaro che hanno sbagliato tutti la proprietà la dirigenza e l’allenatore ,

      certo a posteriori possiamo dire che se la proprietà lasciava acquistare Tevez , se l’allenatore non avesse schierato Tiago Silva rotto , se invece di far giocare Mexes si fosse fatto giocare Yepes titolare contro la Fiorentina ecc

      insomma bastava un minimo di accortezza e si sarebbe vinto lo scudo malgrado l’impresa della Juventus e l’allenatore ha mostrato una certa arroganza anche nei confronti della vecchia guardia, se fosse stato più umile Nesta (un nome a caso ) un altro anno lo avrebbe fatto con il Milan o no ?

      Che allegri dia un gioco diverso con cambio di modulo a questa squadra è chiaramente la sua missione , non sono così sicuro che ne sia all’altezza

      le ultime notizie parlano di un grosso screzio con Boateng , se anche con lui ha definitivamente rotto siamo nei guai ,

  4. Secondo me definire quelli arrivati a Milanello quest’anno “buonissimi giocatori” è un po’ un azzardo, in particolare Traorè (ma anche Zapata, Acerbi e Constant, mentre Niang spero torni utile in un futuro non troppo remoto) … il requisito principale è stato il costo basso o nullo, l’aspetto tecnico e quello tattico non sono stati presi in considerazione … comunque speriamo che si rivelino buonissimi giocatori. Di certo i due fuoriclasse che sono serviti a gonfiare il portafogli di Burlesquoni non sono stati sostituiti …

      • boldi il 30 Agosto 2012 alle 07:20

      non tutti quelli arrivati sono dello stesso livello

      Traore non è adatto alla serie A , che sia stato preso per fare un favore al suo procuratore ? boh

      per quanto riguarda gli altri Montolivo Zapata Pazzini e Bojan possono fare parte della rosa del Milan ma in condizioni economiche normali non sarebbero titolari ma semplici riserve

  5. Per ‘rifarmi gli occhi’ ho guardaro e riguardato il classico: Real Madrid-Barcellona. E’ un altro calcio, forse un altro sport rispetto a quello che si pratica in Italia.
    Delle critiche rivolte ai nuovi arrivi al Milan condivido la bocciatura totale di Traorè. Gli altri possono essere utili alla causa per arrivare a quei cambiamenti necessari. Sarà una vera e propria impresa far giocare il Milan come attualmente giocano le squadre del suo blasone in gran parte di Europa.
    Ci vorranno lustri prima di vedere due italiane fornire lo spettacolo visto nel classico spagnolo con giocatori che in ogni parte del campo danno del ‘tu’ al pallone.
    Stop a seguire e non ad inseguire, come avevamo visto fare ad alcuni milanisti domenica scorsa. Applicazione di schemi di gioco ricercati quasi ossessivamente. A mio modo di vedere il problema principale, non soltanto del Milan, è il ‘giuoco’. Parola impronunciabile se rivolta a tutte le squadre italiane.

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