E venne il giorno

Non ci mancherai

Alcune notizie di questa settimana hanno rallegrato e non poco i cuori di noi poveri tifosi rossoneri, già tanto provati dal teatrino Thiago Silva. Una di queste è la dichiarazione di Galliani di voler tenere Didac Vilà in rosa per quest’anno, un’incredibile inversione di tendenza rispetto alle solite annate in cui giovani promettenti erano in giro per il mondo e San Siro veniva calcato da i soliti noti, tipo Oddo o Zambrotta, non proprio due insostituibili.

Didàc ha fatto una stagione eccezionale all’Espanyol, con una costanza di rendimento ed una personalità che non potevano non permettergli di avere la sua chance di giocarsela contro Antonini e Mesbah … faccio anche fatica a pensarle come due possibilità sulla fascia sinistra. Chiaramente la dichiarazione di Adrianone potrebbe anche far pensar e ad un temporeggiamento in attesa di offerte più consone alle richieste iniziali. Visto l’incasso che si potrebbe fare con Vilà, forse varrebbe veramente la pena di provarlo in campo. Dal lato giovani della Primavera, Calvano, Comi e Ganz paiono essere destinati ad una compartecipazione in serie B, cosa ottima dal mio punto di vista per permettere loro di maturare e confrontarsi con un campionato mai facile. Il futuro è sicuramente dalla loro parte, speriamo confermino quanto di buono fatto sino ad ora.

Lo so, nonostante le parole spese per i giovani, in tutti i nostri cuori è frizzante la consapevolezza che la notizia più positiva dalla fine del campionato non è la conferma di Thiago Silva, non è quella di aver acquistato Neuer o Cristiano Ronaldo, non è l’aver ceduto la proprietà a qualche sceicco smanioso di voler spendere denaro per il mercato.

La notizia positiva è che finalmente quel giorno che tanto aspettavamo è arrivato: Willy Wonka si è ufficialmente levato dai maroni.

Basta palloni buttati in piccionaia, basta regalare sistematicamente un uomo agli avversari, basta fraseggi ai 2 all’ora, basta lentezza, basta. Basta. Baciate i bambini per strada, io, nel mio piccolo, reciterò l’angelus con l’unico pigiama bianco che ho nell’armadio fuori dal balcone, impartendo la benedizione ai fruitori del distributore di benzina poco lontano. Loro sanno perché. Ora lo step successivo è la conferma definitiva della dipartita sportiva di Inzaghi, che, se non erro, non ha ancora deciso ufficialmente il suo futuro: speriamo non sia quello di mucillagine attaccata ai nostri apparati riproduttivi. Il prossimo, prego. Si, ci ha fatto vincere una Champions, si, dà sempre l’anima, si. Basta danke.

A centrocampo, bando agli scherzi, la situazione è ancora poco chiara. Aquilani ha poche chances di tornare e, a meno di un ripensamento dei Reds sul costo del cartellino, farà la preparazione in Inghilterra e conoscerà il suo futuro solo ad Agosto. Se verrà da noi sarà l’unico ad aver fatto una preparazione seria. Meglio così. Flamini pare sia sulla strada del pentimento, con cospargimento di cenere sul capo in ritorno dal Geometra per confermare l’accettazione delle condizioni poste dal Milan sul rinnovo del contratto. La verità è che l’unica offerta superiore ai due milioni è arrivata dal Malaga, mentre quella del Napoli è poco superiore all’offerta rossonera: il transalpino ha fatto molto male i suoi calcoli, volendo monetizzare il massimo dopo un anno passato in tribuna con il ginocchio andato. Galliani è piuttosto nervosetto con il marsigliese, la situazione è ancora in stallo, ma sicuramente è più no che si.

Le trattative per il nuovo playmaker sono in corso, ma nessuno sa ancora con certezza su chi cadrà la scelta: Cigarini, dal mio punto di vista, potrebbe fare al caso nostro. Il suo percorso di maturazione in giro per l’Italia si è completato a Bergamo, dove l’anno scorso ha sfoderato una prestazione positiva dietro l’altra, il costo è basso sia come cartellino sia come emolumenti annuali. Perchè no? Gago, di ritorno temporaneamente al Real dalla Roma, è in attesa di conoscere il suo futuro, ma onestamente non stravedo per un giocatore che non ha ancora capito se è carne o pesce, non è veloce ma neanche troppo fantasista. Sahin ha giocato pochissimo nell’ultimo mese e mezzo, ma ha le qualità per sfondare in qualsiasi squadra, non per niente Mourinho non lo vorrebbe cedere molto facilmente. Siamo però sicuri di volergli affidare le redini del gioco?

5 commenti

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    • fabregas11 il 23 Giugno 2012 alle 12:26

    che tifosotto!

  1. Ad un campione della qualità di Clarence Seedorf vanno fatti semplicemente gli auguri per il suo futuro qualunque esso sarà. Il Milan sta cambiando pelle e sta assumendo quelle caratteristiche di squadra muscolare asservita a schemi di gioco voluti da Allegri. Certamente sarà un Milan diverso, meno tecnico e più di ‘corsa’.
    Clarence mancherà ai giovani cui dispensava consigli e suggerimenti. Mancherà nei rapporti interpersonali con campioni di altre squadre. Mancherà il campione carismatico, permaloso e forse un tantino presuntuoso.
    A mio avviso i pregi di Clarence erano e rimarranno, nella storia del Milan, largamente superiori ai suoi difetti.
    Auguri ‘pallone di platino’ esempio di calciatore vincente, con tre squadre diverse, di quattro Champions League.
    Il Milan andrà avanti magari aumentando ‘i giri del motore’ per aumentare la velocità della ‘macchina rossonera’. Ma le pennellate dell’artista olandese, del Surinameme, rimarranno per sempre nella grandiosa storia e nella leggenda di quel meraviglioso team chiamato: Milan!

  2. Calunnie, insulti e rosicate.

    Più che Rossonerosemper sembra Il Fatto Quotidiano.

      • fabregas11 il 24 Giugno 2012 alle 01:58

      la linea editoriale dettata dal capo è chiara da ormai quasi un anno…

      1. Beh, a me nessuno ha mai detto cosa e come scrivere.
        In tutti i miei post ho sempre scritto che Seedorf doveva andarsene già da un paio d’anni.
        E’ semplicemente il mio pensiero, cosa c’entra il Fatto Quotidiano è veramente un mistero….

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