Storie di calcio – Milan – Steaua 4-0

Inizio questa rubrica con la partita che mi ha emozionato più di tutte da quando sono tifoso rossonero (cioè da sempre).

Era il 1989, all’epoca del massimo splendore di Arrigo Sacchi, grande innovatore che proprio in quegli anni stava pian piano cambiando il calcio italiano, fino a poco tempo prima ancora ancorato a vecchie teorie del passato che avevano dato lustro alla nostra nazione, ma che ormai rappresentavano un calcio che si stava man mano spegnendo.

Molti giocatori milanisti che ebbero l’onore di vestire la maglia rossonera in quel tempo, ancora adesso si ricordano di Milan-Steaua Bucarest come l’emozione (sportivamente parlando) più grande mai provata. Emozione derivata soprattutto dal grande esodo rossonero che ci fu a Barcellona, sede di quella finale di Coppa Campioni. Ottanta, dico 80mila milanisti giunti al Camp Nou, consapevoli della forza della loro squadra del cuore ma comunque timorosi e ancora non pienamente convinti della forza dei loro beniamini.

E fin dal primo minuto fu un dominio di Baresi e compagni. Di fatto lo Steaua la palla non la vide mai in quella gara. Fu un trionfo incredibile, con doppiette di Gullit e Van Basten, che di fatto diedero inizio al dominio nazionale e internazionale del Milan. La prima rete è firmata da Gullit, che sfrutta una serie di rimpalli favorevoli e da pochi passi mette dentro con un piattone. Il raddoppio è siglato da Van Basten, che raccoglie un perfetto cross di Tassotti e di testa segna con uno stacco imperioso. Il terzo gol porta ancora la firma di Gullit, che al limite dell’area raccoglie un lancio di Donadoni, stoppa la palla e fa partire un bolide imparabile per il portiere. Il quarto gol arriva all’inizio del secondo tempo, grazie a un’azione strepitosa di Rijkaard, che fa 30 metri palla al piede e pennella un assist al bacio per Van Basten che di prima col sinistro fa partire un diagonale che finisce nell’angolino. L’Europa è rossonera.

Fa impressione, adesso che siamo nel 2010, ricordare la spocchia dei rumeni, che alla vigilia dell’incontro espressero la volontà di fare tappa  a Milano prima di tornare a casa, per far vedere la coppa vinta da loro al popolo milanista. Vedendo in che condizioni è adesso quel Paese, che sta cercando pian piano di rialzarsi dopo anni durissimi, sembra impossibile. I ventenni sicuramente non capiscono di cosa sto parlando, ma chi ha dai 30 anni in sù sa bene di cosa sto parlando.

Ma quella partita, a mio parere, non fu solo questo che ho scritto sopra. Fu anche l’inizio del dominio del calcio italiano nel mondo, che vedeva nel Milan il suo massimo esponente, ma che a contorno aveva anche squadre come Parma, Napoli, Juventus, Fiorentina, Torino, Genoa, Sampdoria. Tutte protagoniste a livello internazionale di grandissime imprese, qualcuna andata bene, altre meno bene.

Purtroppo nel nuovo millennio abbiamo pagato amaramente gli sperperi di quei periodi. Ma questa è tutta un’altra storia.

Milan – Steaua Bucarest 4-0

Reti: 18′ e 39′ Gullit, 27′ e 46′ Van Basten

Milan: G. Galli, Tassotti, Maldini, Colombo, Costacurta (74′ F. Galli), Baresi, Donandoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (60′ Virdis), Ancelotti.  Allenatore: Sacchi.

Steaua Bucarest: Lung, Petrescu, Ungureanu, Stoica, Bumbescu, Lovan, Lacatus, Minea, Piturca, Hagi, Rotariu (46′ Balint). Allenatore: Lordanescu.

Arbitro: Tritschler

30 commenti

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  1. Nell’89 non c’ero, l’ho vista però in cassetta grazie a mio nonno (anche se in generale preferivo Barcellona-Milan che ho guardato e riguardato).

    E il padre di un mio amico, che era tra gli 80000 del Camp Nou mi ha raccontanto che le tribune tremavano da tanto che i tifosi saltavano.

    Dev’essere stato uno spettacolo mica male…

    • PELACCHIONE il 2 Aprile 2010 alle 09:22

    …io c’ero, ma ero ancora un pischello…è una partita che però ho rivisto migliaia di volte in vhs … meravigliosa…lezione di calcio!!! … bei tempi!!!

  2. Interessante intervista al Berlusca nel dopo-finale…

    httpv://www.youtube.com/watch?v=vl33MOGdS0s

    • il 2 Aprile 2010 alle 11:29

    cazzo questo post mi fa rosicare un po….

    • elbonito il 2 Aprile 2010 alle 11:34
      Autore

    ahahah ce l’aveva con i comunisti già da allora….

    interessante soprattutto il fatto che lui non fece grandi proclami dopo quella partita….dice chiaramente non sapeva cosa sarebbe potuto accadere negli anni successivi.

    e poi è da sottolineare il fatto che in questa intervista non si lamenta minimamente per tutte le ingiustizie che subimmo in quell’edizione della coppa campioni (i vecchietti se lo ricorderanno bene)….contro ogni squadra ci rubarono gol validissimi, ma SB non dice nulla. fu un signore.

    presidente, ma perchè non sei rimasto quello che eri in quel periodo e hai ridotto la squadra in queste condizioni?????

  3. interessante soprattutto il fatto che lui non fece grandi proclami dopo quella partita

    Vero? Dato che non ho vissuto quegli anni, questa dichiarazione mi ha lasciato un po’ sorpreso…pensavo avesse iniziato da subito con i proclami!

    • elbonito il 2 Aprile 2010 alle 11:47
      Autore

    lpf, io ricordo che quando lui prese il milan disse subito che voleva farla diventare una grandissima squadra.
    questa dichiarazione dopo la vittoria di Barcellona non me la ricordo proprio, ma sinceramente io in quegli anni non ho mai avuto dubbi che il milan avrebbe sempre investito molto e acquistato grandi giocatori.

  4. Ho le lacrime agli occhi 😥

  5. Bhè si vede che ci metteva molta più passione di quanta (non) ne metta adesso…

    • yom il 2 Aprile 2010 alle 13:32

    Che tempi!

    Auguri a tutti voi di Buona Pasqua! Al Milan e ad apocal.

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 14:34

    quell’ “noi occidentali e cattolici mentre quelli là invece no” mi fa rabbrividire.

    Comunque sia, questo vorremmo: un proprietario presente, interessato ed entusiasta. Come era Berlusca in quella magnifica serata e nei cinque o sei anni a venire.

  6. “noi occidentali e cattolici mentre quelli là invece no”
    Però non erano ancora i “cccomunisti!”

    Comunque sia…chiedo a te in quanto hai vissuto quel periodo: come mai parli di solo cinque-sei anni? Il Berlusconi di fine anni ’90 e primi anni 2000 era già un altro Silvio?
    Chiedo eh, io ne so poco, ma mi pare che anche in quegli anni tirasse fuori (tanto) grano per comprare i campioni.

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 15:01

    LPF, se noti io parlo pochissimo di “grano” e molto di altre cose. Le ripeto: interesse, entusiasmo, presenza.

    E’ chiaro, il grano ci vuole, specie nel calcio moderno. Ma deve essere accompagnato da quelle cose là, che magari ti permettono, alla fine della fiera, di vincere lo stesso spendendo il giusto.

    Dopo il 94 berlusca ha virato su altri interessi continuando comunque a metterci soldi (e qualcosa si è vinto ancora). Ora ha chiuso anche con quelli.

  7. Perfetto, tutto chiaro.
    Non sapevo come definire il decennio dalla discesa in politica, a quando ha smesso di tirare fuori i soldi. 😛

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 15:27

    Voglio aggiungere una cosa LPF

    Ricordo che ebbi la brutta sensazione di accorgermi che qualcosa era cambiato quando berlusca, dopo i due anni disastrosi in cui arrivammo decimi ed undicesimi ( o viceversa ma non importa), pregò Galliani di abbandonare i suoi incarichi in mediaset per occuparsi esclusivamente del Milan (poiché fino ad allora rivestiva il doppio incarico lo Zio Fester, ma fino a due anni prima era sempre stato affiancato dal berlusca, e non era poco).

    Perché parlo di brutta sensazione? Perchè mi resi conto che all’entusiasmo, alla voglia di fare era subentrata una strisciante e pericolosa tendenza all’ improvvisazione. Mi domandai: ma come, non lo sapevi anche prima che in una società del genere ci vuole un organizzatore, un punto di riferimento che abbia soltanto (o prevalentemente) quell’incarico?

    Poi infatti le cose ricominciarono ad andare meglio. Ma quella sensazione di disinteresse m’è rimasta fino a culminare nella certezza che ho oggi.

  8. Non avendo vissuto i primi anni ’90 mi riesce difficile giudicare il suo operato nel complesso.
    A questo punto credo assolutamente che il Milan per lui sia stato un “mezzo” attraverso il quale poter raggiungere ampio consenso in politica.
    Una volta raggiunto l’obiettivo ha iniziato a preoccuparsi sempre meno del Milan.

    Per qualche anno è andata bene così, nel senso che la squadra costruita con gli investimenti di “fine secolo” e dei primi anni 2000 (Sheva, Nesta, Pippo, Rui Costa, Rivaldo, Pirlo + le scommesse vinte con Cafu, Kakà, Seedorf) era forte e si faceva valere.
    Finito quel ciclo (che era finito nel 2006, poi Carletto l’ha prolungato con un miracolo fino ad Atene) il re è rimasto nudo. E’ saltata la copertura.

    E ora siamo qui, senza un ricambio all’alteza, a sperare che il 34enne Nesta regga una stagione intera, che Dinho torni quello di 4 anni fa eccetera eccetera…

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 15:44

    Perfetto il #16 LPF

    Poi magari, se l’astinenza dovesse proseguire, qualcosa cambierà, il tipo è troppo pieno di sè per permettere troppi insuccessi a qualcosa che gli appartiene.

    Quindi, o venderà, o rivoluzionerà la società (mia opinione eh? che fare il saccentone mi secca)

    • elbonito il 2 Aprile 2010 alle 15:53
      Autore

    io penso che sarebbe logico vendere per SB, proprio dal punto di vista della sua immagine politica: se lui vendesse la società a un imprenditore con molti soldi i milanisti gliene sarebbero grati visto che ormai lui non caccia più un euro, e in più lui negli anni successivi potrebbe continuare a prendersi molti meriti delle eventuali vittorie dicendo che quel milan è una sua creatura bla bla bla….

    per questo non capisco perché ancora non abbia venduto. i milan ancora è una delle società più famose del mondo grazie ai suoi successi internazionali, e quindi può essere venduto facilmente. fra qualche anno non sarà più cosi.

  9. Non saprei…
    Ho sempre puntato molto sull’orgoglio di Berlusconi e sulla sua voglia di mostrarsi e primeggiare.
    Ma se fosse come ho detto prima, ora che ha raggiunto praticamente il massimo che poteva in politica, non può essere che non gliene freghi più niente?

    Il suo l’ha ottenuto tutto sommato (anche grazie al Milan). Boh, staremo a vedere…sto diventando un dietrologo anch’io, di solito guardo solo l’aspetto più evidente… 😀

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 16:06

    Credo che il discorso di Elbonito abbia senso.

    Tuttavia SB è soprattutto un imprenditore. Credo voglia ricavare il massimo da un’eventuale cessione. Giustamente, sia chiaro.

    Da questo credo derivino le difficoltà maggiori: un compratore che sborsi tanto e che non faccia incazzare l’ambiente, di questi tempi è difficile trovarlo.

    • melito il 2 Aprile 2010 alle 16:09

    Auguri per una buona Pasqua ragazzi…

  10. Secondo me non è così facile trovare un compratore valido. E l’Europa calcistica ne è ricca di esempi.
    Bisogna avere i soldi per rilevare la società, rifondare la squadra, mantenerla e la passione per far sì che tutto questo non duri due-tre anni, ma a lungo. La vedo dura.

    Dimenticavo dal discorso di prima: che il consenso (o meno) politico derivi dai risultati “sportivi” mi sembra una gran cazzata, ma purtroppo in Italia funziona così…

  11. Volete sapere come andrà la nostra CL?
    Passiamo ottavi, passiamo i quarti col Bayern, passiamo la semi col Real Madrid e perdiamo la finale col Chelsea.

    10 euro a chi indovina chi l’ha scritta.
    Vabbè, facciamo 5, che è facile :mrgreen:

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 16:34

    Diavolino?

    Ne ha gufate due in una volta sola.

    Un fenomeno.

    • marcovan il 2 Aprile 2010 alle 16:34

    Anzi tre

  12. 5 euro a marcovan!
    Le ha fatte fuori tutte…solo lui può riuscirci 😆

  13. Oh ma me l’ero sognata la finale col Chelsea 😳

  14. Buon pomeriggio Popolo Rossonero

    beh, l’avevo già scritto tanto tempo fa che io c’ero quella notte a Barcellona. Lì è nato anche il mio feeling con la squadra catalana.
    Eravamo partiti in auto il martedì mattina all’alba, in 4, con il solo biglietto della partita in tasca. Nessuna prenotazione alberghiera. Nulla. Quello che ci interessava l’avevamo in tasca!!!

    Un episodio che non ho mai scritto nei blog: dopo aver trovato l’hotel, abbiamo parcheggiato l’auto e ci siamo avventurati con metropolitana e taxi per la città. Siamo andati a mangiare in un posto di fronte ad un cinematografo la cui locandina riportava il titolo del film in proiezione: “No me toques el pito que me irrito”…..ahahah

    Esperienza fantastica. Non solo per la partita…. chi ha visto il film “Marrakech express” capisce di cosa parlo ….

    • elbonito il 2 Aprile 2010 alle 17:06
      Autore

    diavolino sei unico….. 😆

  15. NUOVO IMPORTANTISSIMO POST

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