Il vero caso è “dov’è finito il nostro Milan”?

Hanno aperto i quotidiani sportivi per mesi con mille e mille-uno casi diversi sul Milan: da ‘caso El Shaarawy’ a ‘caso Galliani’ passando per ‘caso Zapata’, ‘caso Mexes’, ‘caso Niang’ etc…
Ma il vero caso è: dov’è finito il Milan?
Dov’è finito quel Milan iniziale, sprizzante, con un attacco imprevedibile e che segnava a memoria?
Dove sono finiti i vari Muntari, Montolivo, Menez (che poveretto continua a trascinare la carretta con Diego Lopez e Jack), il brillante Cerci dello scorso anno,Honda e via dicendo?
In campo ci stiamo ritrovando i gemelli, quelli che esteticamente ci assomigliano, ma classicisticamente sono la fotocopia in negativo.
Un passaggio, un lancio, uno stop…
Cose basilari che nel giro di un mese hanno disimparato così facilmente…
Se prendessimo un bambino, uno di quelli che ancora prende il pallone bucato e lo porta nel campetto di fianco a casa e gioca con gli amichetti senza stare davanti alla tele o alle playstation, ecco, quel bambino giocherebbe meglio degli attuali giocatori rossoneri.
De Jong, non si capisce se il possibile non rinnovo gli pesa o i soldi che non riceverà gli pesano, fatto sta che non è più il generale che conosciamo.
Honda tiene la palla ma non è più il giocatore ‘sprint’ che abbiamo visto ad inizio anno.
El Shaarawy ormai è andato.
Menez è stanchissimo e lo si nota dalle giocate basilari che sbaglia.
Per non parlare dell’errore banale di Diego Lopez contro l’Empoli…
Insomma, non ci sono più.
Non seguono Pippo?
Non sono più in forma?
Non sentono più la voglia che avevano all’inizio?
Non lo so, non mi sono data una risposta ma credo che della nostra rosa, tolti ancora 5-6 elementi, non siano tutti da buttare…
E mi meraviglio che proprio questi non rendano come dovrebbero, come siamo abituati a vedere (anche se forse per poco tempo).
A Dicembre c’era un Milan.
Non era bellissimo, non era perfetto, ma era un buon Milan.
Un Milan che vinceva e convinceva contro Napoli e Real e che pareggiava in 10 contro la seconda e nettamente più forte all’Olimpico.
Un panettone indigesto?
Una befana con troppo carbone?
Che cosa è successo a quel Milan che poteva e doveva solo migliorare?
Chi ha rubato quel Milan che dopo mesi aveva ingranato la marcia giusta?
Beh, certo, non bastava.
E non sarebbe comunque bastato.
Ma gli innesti messi in pratica da Galliani a gennaio/febbrario a quel Milan avrebbero fatto comodo, avrebbero aiutato e non peggiorato.
Non chiedo molto, ma da qui a fine stagione, quanto meno… Ridatemi quel Milan.
Quello visto in quel mese.
Quello che seppure inferiore sulla carta se la giocava come se fosse alla pari, ci provava, e ci metteva cuore.
Giocava da squadra vera.
Giocavano insieme.
Giocavano per onorare la maglia, quanto meno.
Questi qui sono la fotocopia in negativo dei ragazzi visti non più di due mesi fa ed è pazzesco che sia successo un cambiamento così tragico a dei ragazzi che san giocare a calcio e bene. Che sanno stoppare un pallone e sanno dribblare.
Che sanno segnare e sanno giocare da squadra.
Non chiedo molto, solo questo. Da qui a fine stagione.

Per esempio contro il Cesena abbiamo giocato discretamente lasciando agli avversari una sola palla gol con Abbiati che si è superato.
Il resto della partita l’abbiamo gestita bene anche se solo sopra di un solo gol.
Abbiamo cercato le giocate, abbiamo cercato il raddoppio concedendo poco e niente.
Ecco, mi basterebbe questo, che non è molto ed è lontano dal vero Milan, ma quanto meno si vedeva impegno, sacrificio per 90’ e voglia di far bene.
Tre cose che sono importanti per fare un filotto positivo di partite che possano aumentare l’autostima dei giocatori, di Pippo e nostra, dei tifosi.
Un filotto che ci permette di rientrare in corsa per l’Europa che non conta che però, in un momento come questo, è di vitale importanza sia per le casse rossonere (non porta di per sé molti soldi, anzi quasi niente, però è un circolo: entri, passi i gironi, hai soldi e puoi investire.. In più stiamo lavorando pure allo stadio quindi serve per l’immagine ed è una ‘coppetta’ che non abbiamo) sia per i giocatori/allenatore.
Non si chiede molto, mi pare.

Quindi: #ForzaMilan

5 commenti

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  1. Entro e leggo una frase: con un attacco imprevedibile e che segnava a memoria

    Controsensi della nostra Margherita, come si sposa l’imprevedibilità con la memoria lo sa solo lei.

    Immagino il resto del post che gioiello dev’essere.

  2. Margherita , scrivi:
    ” Menez (che poveretto continua a trascinare la carretta con Diego Lopez e Jack ”
    Ora e’ ” poveretto ” ieri era il peggiore in campo , non faceva assist e sbagliava la porta peggio di Robinho . Mah !

    1. dire che secondo me Menez ha un difetto non vuol dire matematicamente dire che non sta tirando la carretta.
      Ha fatto più gol di tutti quindi è davanti agli occhi di tutti che sia uno dei pochi che tira la caretta, ma questo non deve e non è nel mio stile prescinderlo dal concetto che l’egoismo che è il lui deve cessare.
      Mi sta irritando con i suoi comportamenti nonostante igol.
      Proprio per i gol prima lo giustificavo, dopo 6-7 mesi pretendo che capisca che si gioca in 11 e non da solo.
      E che su 100000 dribbling almeno 10 li metta a disposizione dei compagni liberi o che si sbracciano.
      E questo è legato al tirare la carretta.
      Chiaro.
      Limpido.
      Lineare

  3. Vabbe’ , Margherita , secondo te sono in tre a tirare la carretta e uno me lo vuoi mandare in panchina perche ti irrita . Come vuoi .

    1. Si, mi irrita e lo voglio in panchina.
      Ennesima prova lo è stata sabato.
      Cerci dentro, altro che questo Menez.

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