We Are Ac Milan – La nazionale non è uguale per tutti

Italia-San Marino amichevoleLi aspettavo al varco e non sono stato deluso. I giornalisti sono tornati come non mai dopo Euro 2012 e la Confederations Cup 2013 ad esaltare Andrea Pirlo come mai hanno fatto nel periodo in cui era veramente stato forte. Il numero 21 è su tutti i giornali e tutte le copertine come avesse segnato tre gol in una finale di coppa del mondo. Si va da Hart che gli fa i complimenti per la punizioneal riportare qualche stralcio della stampa inglese, un “Dio Salvi super Pirlo“, le pagelle di Eurosport dove risulta il migliore in campo, fino ad un tweet di Repubblica che tira fuori una statistica sul numero di passaggi riusciti. Poi c’è la nuda e cruda realtà che vede l’Italia vincente per 2-1 con gol decisivo di Balotelli, premiato come migliore in campo dalla FIFA. Che vede un Pirlo che ha sì preso una traversa su punizione ma che ha giocato, praticamente, 40 minuti su 90. Che vede un Pirlo fermo che con il cambio di Verratti ha portato l’Inghilterra nel pressing finale. Insomma una partita non pessima, ma nemmeno quel partitone che ormai siamo abituati a leggere del numero 21 solamente per bianconera maglia indossata. Opinioni mie, potreste dire? No. Tutto certificato. Pirlo ha giocato praticamente da fermo: 5 scatti in tutta la partita con la velocità di punta nettamente più bassa dei compagni. Nell’activity Time Spent il confronto con Verratti è addirittura impietoso: 83% “low” contro 73%. Giusto, resta la statistica sui passaggi, una cosa fine a se stessa – quello che Repubblica dice, infatti, è che Pirlo ha fatto il 95% dei passaggi. Quello che non dice è che i passaggi sono in realtà il 92%, che tale percentuale è la stessa del portiere Sirigu ed è inferiore a Verratti (94%), De Rossi (95%) ed addirittura Thiago Motta (95%). Non solo, in termini assoluti il numero di passaggi completati da De Rossi (105) è superiore a quelli di Pirlo (103) – eppure la percentuale che ha ampio risalto è quella minore. Un po’ come se parlando dell’ultimo campionato incentrassi il pezzo su una grande Roma scrivendo in piccolo – o omettendo del tutto – che poi il titolo lo ha vinto la Juventus. Come sono cambiate le cose in 4 anni…. dopo Italia-Nuova Zelanda lo stesso Eurosport voleva fuori Pirlo per far giocare titolare Montolivo. Ora si trova ad elogiarlo e a dare addirittura una sufficienza stiracchiata ad un rivedibile Chiellini terzino sinistro. Chissà qual è il punto di contatto dei due giocatori.

Poi, appunto, c’è l’altra faccia della medaglia. Quel Mario Balotelli che tre settimane fa nessuno voleva al mondiale e che pochi giorni fa, addirittura, si voleva vedere panchinato a gran richiesta per Ciro Immobile. Quel Balotelli che non segna mai nelle gare importanti quando in realtà lo fa quasi sempre, specie con la maglia azzurra. Che ha toccato solamente 4 palloni in attacco: due non li ha concretizzati, uno lo ha messo in porta per il gol decisivo e l’altro… pure dato che è stato salvato solamente da una grande prodezza del difensore inglese. Balotelli è il vero ago della bilancia di questo mondiale e se gioca come ieri l’Italia può arrivare lontano. Eppure sarà sempre dipinto come quello che non si impegna, come il bad boy, come quello che deve stare a casa dagli stessi tifosi che magari nella notte tra sabato e domenica hanno pure esultato come dei pazzi al gol del 2-1. Sarebbe stato, forse, il caso di spendere qualche parola in più su un Balotelli di cui troppo spesso vengono esaltate le colpe e nascosti i meriti. Sarebbe il caso di far notare che Mario Balotelli è uscito da Manaus con gli applausi di tutto lo stadio, eppure certi articoli vengono scritti solo quando succede a Mister Bic al Maracanà e al Bernabeu. Ormai i giocatori sono sempre più, purtroppo, quelli che vengono dipinti sui giornali che, come in questo caso, sono totalmente diversi da quelli visti in campo.  Se il partito dice che che O’Brien tiene sollevate sono cinque, sono cinque. Non c’è Winston che possa tenere, anche se in realtà sono solo quattro. E così anche per Pirlo, Balotelli, Chiellini per non parlare dei servizi dedicati a Pogba (ieri tolto perché tra i peggiori) prima della Francia. Balotelli potrà anche fare 15 gol a partita ma il copione di questo mondiale il Grande Fratello lo ha già scritto a prescindere: se si vincerà sarà merito del pallone d’oro Pirlo, se si perderà sarà solamente colpa di Mario Balotelli. 

Insomma, aprite gli occhi. Altrimenti, come Winston, finirete anche voi per amare il Grande Fratello.

L’articolo originale su Milanorossonera.it

4 commenti

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    • Vittorio il 16 Giugno 2014 alle 15:29

    Tutto vero,ma troppo esagerato. E questa esagerazione finisce col nascondere uno dei piu’ grandi reati sportivi dela coppia deleteria : la cessione di Pirlo alla Juventus , per giunta gratis .

    1. Una cessione avviene se c’è accordo tra le parti. Il Milan non ha ceduto nessuno. Semplicemente un giocatore da anni controvoglia è andato via a fine contratto. E non lo considero un errore, è sempre lo stesso bollito con qualche gol in più su punizione e poco più. Un peso più che una risorsa

    • Vittorio il 16 Giugno 2014 alle 23:39

    OH ! Diavolino mio : tre scudetti . Pure se lo avesse commesso la mia adorata nonna riconoscerei come tale una simile cazzata. Non me ne volere.

    1. Ah li han vinti per pirlo? Non per tutti gli altri? Non per il gol di muntari?

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