Game of AC Milan – il punto sulle battaglie interne

205004073-8bb6c2bf-13f0-4d03-aa4e-f9aecc699063Doveroso dedicare la seconda parte della giornata all’attuale situazione del Milan, molto più simile ad una faida intestina di cui non si conoscono le fazioni. Come finirà? Penso e spero con l’accettazione da parte della proprietà delle dimissioni di Adriano Galliani. E non tanto per colpe dell’AD – quanto perché oggi al Milan non si sa più chi comanda e per ripartire è necessario oltre che un investimento economico una guida certa: se ci aggiungiamo a questo il fatto che se di cognome fai “Berlusconi” non puoi essere cacciato anche se hai fatto saltare l’affare Pato-Tevez ecco che questa è l’unica via possibile. Una via dolorosa visto che non sappiamo cosa troviamo, ma l’unica via possibile.

Quello che non è tollerabile è il modo in cui un AD comunque protagonista dei principali successi del Milan viene defenestrato e di come fatto passare per unico responsabile di questa crisi. E’ cominciata una pericolosa campagna stampa da parte di quella proprietà che ha avallato ogni acquisto, che ha avallato questa situazione, che con questa situazione di risparmio ci ha vissuto, campato e mangiato. Attenzione Silvio e Barbara: attenzione. Cacciato Galliani non avrete più il parafulmine che vi esoneri dalle vostre responsabilità. Data della resa dei conti? 15 Aprile. Cda Milan. Segnatela in rosso – credo che dopo sapremo se ci saranno cambiamenti e quali. Ricordate, inoltre, che non tutti gli articoli sono uguali: sappiate individuare i giornalisti più vicini a Galliani e quelli più vicini ala famiglia Berlusconi per capire le varie posizioni – qua, nomi, non ne possiamo fare ma se avete esperienza lo capite da soli.

Quello che ancora non è tollerabile è vedere come sia partito lo scaricabarile da parte di giornalisti a libro paga della famiglia Berlusconi e altrettanti aspiranti bloggers – gli stessi che si presentano come liberi ma difficilmente hanno sparato le loro lamentele più in alto di Adriano Galliani. Quello che non è tollerabile è continuare a far passare l’idea che Matri costava come Tevez, che Essien costava come Jorginho dimenticando il naturale concetto di liquidità – che è lo stesso per cui se prendo una casa non la pago in contanti ma faccio un mutuo. Per prendere Tevez, per prendere Jorginho bisognava avere soldi freschi in cassa da spendere al momento – si è scelto di dilazionarli (perché sì, Matri è pagato a rate) non per scelta tecnica ma per mancanza degli stessi nell’immediato. Quello che non è tollerabile è parlare di monte stipendi dimenticando i 220 milioni spesi in meno della Juventus di Cartellini negli ultimi 5 e in generale 62 milioni spesi in meno dei bianconeri nelle ultime tre stagioni. Quello che non è tollerabile è additare come fallimentare una politica citando Vilà, Salamon, Mattioni, Traorè – uscite minori che ci sono in ogni squadra e che non possono fare la differenza. Non è tollerabile dimenticare che la proprietà è la prima responsabile di chi ha tenuto lì un amministratore delegato, a vostro dire, totalmente incapace. Non sono tollerabili nemmeno le uscite di giornalisti e giocatori che stilano punti per screditare pubblicamente un allenatore a cui mediaticamente è stato dato un decimo del credito del suo incapace predecessore.

Quello che non è tollerabile, infine, è arrogarsi il diritto di essere l’unica voce del web, attaccando gli avversari additandoli come ruffiani e mentecatti e – soprattutto – inventandosi falsità pur di screditarli. Vorrei quindi rispondere a un piccolo, piccolissimo uomo che mi è stato segnalato averci tirato in causa nel suo ultimo post di lunedì (segnalato – perché altrimenti non sarei mai andato a leggerlo come non faccio più da un paio di mesi a questa parte a differenza sua che a parole ci schifa ma a quanto pare viene qua regolarmente). Questo ominicchio ci ha accusati di aver pubblicato su twitter dei commenti dal suo sito censurando il nome degli autori nulla di più falso: sono stati presi da siti differenti ma mai, personalmente, dal blog in cui scrive. Questo dovrebbe bastare per capire come evidentemente a certe persone il nostro piccolo angolo per discutere di Milan stia dando fastidio a chi gestisce siti ben più grossi dato è che un anno che veniamo attaccati frontalmente nonostante li si ignori. Ma non basta. Perché dopo aver lanciato accuse al popolino senza dare la possibilità di difendersi – dato che questo signore (e alcuni suoi sodali) non è capace di sostenere un contraddittorio venendo su un territorio neutrale come può essere, ad esempio, quello di twitter su cui noi siamo presenti regolarmente. E’ solamente capace di scrivere, di insultare, di dare in pasto le persone al popolino bue che si è portato dietro: lo sapete come argomenta questo signore? Argomenta in base alle visite – come se un like, una visita in più in più fosse più importante del contenuto, come un Gasparri qualunque.

E allora, caro Gasparri dei blog, sai che ti dico? Tienitele le tue visite – tieniti le tue capre ammaestrate che hai creato da bravo pastorello imponendoti una linea che hai seguito pedissequamente: il nostro non dover sottostare a nessun padrone, nemmeno il pubblico, è la nostra miglior libertà che tu non hai. Anche se parlassi di Curling faresti visite? Perfetto – hai praticamente confessato che non importa ciò che scrivi dato che ti sei creato un puro angolino di culto della tua personalità. E quando non importa cosa scrivi, avrai anche vinto come visite ma hai sicuramente perso come Blogger. Vedi, caro Gasparri dei blog, ci hai additati come tifosi dell’AC Giannino 1986 ma a noi di Adriano Galliani non frega nulla – a noi importa del bene dell’AC MILAN 1899: non so a te dato che stranamente non sei mai stato capace di fare una proposta, un nome, un acquisto, non sei mai stato capace di sparare più in alto di Adriano Galliani tuo unico obiettivo. Non è, caro Gasparri dei blog, che dietro l’AC Giannino 1986 si nasconde un tentativo di proteggere la tua AC Silvio 1986? Perché a noi, qui, di quella squadra, non frega proprio nulla. Ti aspetto, quando vuoi, per un confronto in terra neutrale come faccio su twitter con chiunque voglia parlare e con cui, nonostante diversità di vedute, non ho avuto problemi. Senza insulti, senza lecchini, senza ruffiani (di una e dell’altra parte) nei commenti che si inseriscono ogni due per tre a disturbare la discussione. Se invece vuoi continuare la tua linea goditi le tue stanche pecore bianche. Io non mi lego alla tua schiera, morrò pecora nera.

La nostra posizione ufficiale? Si, perché io una posizione la prendo – troppo comodo distribuire le colpe a tutti, in maniera uniforme. Dare le colpe a tutti è come non darle a nessuno ad è pratica italiota comune – una pessima pratica per accusare tutti lavandosene le mani. Né con Galliani, né con Berlusconi. Sto con il cambiamento e sto con Clarence Seedorf, unica via abbastanza sfacciata per uscire da questa situazione. Chiunque non gli darà soldi o possibilità di comprare giocatori o giocatori di seconda mano sarà automaticamente colpevole. Chiunque si inserisca con presunti dossier su uova portati in camera di Seedorf o su fiducia a tempo contro Lazio e Fiorentina nonostante una squadra non sua e ancora da allestire sarà da allontanare alla società. Giù le mani da Clarence: rappresenta più lui il Milan di tutti i presidenti, amministratori delegati, curvaioli e persino ex-capitani (che delusione…) che sputano fango su ordinazione per garantirsi un posto di lavoro.

16 commenti

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    • LaPauraFa80 il 20 Marzo 2014 alle 12:54

    Forse è il caso che anche io pensi di cambiare blog… mi chiedo che senso abbia continuare a stare in un posto dove la gente dimentica che sono stati spesi 8 milioni per Constant e altrettanti per Zapata, 20 per El Shaarawy.

    Chi non riconosce le nefandezze di Galliani è solo un venduto o una gigantesca MERDA.

    1. Forse si dimentica che Zapata l’avrebbero riscattato tutti.

      45 milioni per Isla, Ogbonna e mezzo Giovinco. Per fare i colpi devi permetterti di sbagliare. 61 milioni in meno spesi rispetto alla Juve sono quelli che han creato il gap

    2. 20 El Shaarawi?

    • LaPauraFa80 il 20 Marzo 2014 alle 12:57

    Propendo per il venduti.

    • yom il 20 Marzo 2014 alle 16:02

    Cacciare Galliani sarebbe un buon inizio!

  1. Sono quasi completamente d’accordo con te: il Milan è in una situazione di fine impero dove la Berlusconina rampante, il Berlusca frollato e il geometra ex juventino stanno combattendo una guerra civile che sta esclusivamente distruggendo la squadra. La colpa sta tutta qua, nella testa: potremmo avere Capello, Mourinho o Guardiola (o anche tutti e tre) e la situazione non cambierebbe. Io non apprezzo l’idea di gioco di Seedorf, né la sua eccessiva tracotanza (non mi piacciono gli allenatori che antepongono il modulo agli uomini), ma in questo momento è sicuramente il meno colpevole. Purtroppo non vedo vie d’uscita se non la cessione da parte dell’attuale proprietà, ma chi potrebbe comprare il Milan?
    Comunque, non per autoincensarmi, ma io dicevo queste cose come risposta al tuo post del 03/03/2014, e in quel frangente mi hai bacchettato prima come ”allegriano” (nonostante avessi ripetuto più volte che Allegri era un allenatore mediocre) e poi con la frase ”Troppo facile ritenere un allenatore incapace un capro espiatorio perché si ha preconcetti contro la società facendolo diventare una sorta di semi-dio infallibile. Troppo facile.”.

    1. No, no, cacciare Allegri è stata una prima fase indispensabile. Lui ha preso e accettato giocatori indegni per il suo gioco mediocre preferendoli a giovani fatti giocare solamente perché era obbligato a farlo.

      1. Per quanto sia stato d’accordo nel cacciare Allegri, che ritengo non abbia fatto nulla in questa mezza stagione, non credo che il mercato degli ultimi anni, nè nel bene nè nel male, sia stato deciso da lui (forse ad esclusione di Matri): non sono convinto che se avessero offerto ad Allegri Fabregas o Hamsik (per dire due nomi che sono stati vicini al Milan negli ultimi anni) lui li avrebbe rifiutati. La sua grande colpa è quella di avere subito passivamente i diktat della società; ma all’attuale allenatore che sta tentando di far valere le sue idee, la società sta facendo terra bruciata intorno. Questo per capire che le leve del mercato non sono certo state nelle mani di Allegri e nessuno ha intenzione di darle nelle mani dell’attuale allenatore

        • sadyq il 20 Marzo 2014 alle 22:37

        Lui ha preso e accettato giocatori indegni per il suo gioco …”

        Beh, se è per questo, anche culonio, non è che sia stato migliore, visto la sua non esperienza, ad accettare una squadra piena di giocatori indegni e rischiando di bruciarsi in pochi mesi! Chissà se sarà ancora lui l’allenatore del Milan, dopo giugno!

  2. Questo fare terreno bruciato intorno a Seedorf non mi piace anche se penso che ci siano delle cose da rivedere del suo modo di fare l’ allenatore.

    Ad esempio la questione psicologo che è di per se un ottima idea, andrebbe studiata per capire come viene gestita. Se lo psicologo è una figura a disposizione dei giocatori per aiutarli e spronarli è un conto. Se invece è una figura messa li a posta per lobotomizzarli e condizionarli, la cosa cambia e dei due potrebbe fare peggio anziché meglio.

    Galliani non ha mai sopportato i grandi allenatori o i presunti tali. A dire il vero non ha mai sopportato nessun dirigente che in qualche modo poteva invadere la sua sfera

    In questo l’ ho sempre riconosciuto il male del Milan, perché il bravo AD è quello che distribuisce i poteri fra un vasto team di dirigenti. L’ accentratore di poteri è una figura obsoleta, anche se tendenzialmente è ancora oggi la figura più stabile e longeva.

    Non è un caso che dei tanti progetti manageriali avviati dalle nostre rivali, l’ unico che abbia funzionato seriamente sia quello della Juve con Conte e Marotta al centro di tutto.

  3. L’ unica cosa che funziona meglio (o meno peggio di altro) è solo e soltanto il potere. Infatti nonostante tutto tramite il potere di Galliani il Milan è rimasto a galla per tanti anni. Anche quando Berlusconi aveva smesso di spendere.

    Senza Galliani avremmo avuto progetti migliori ma forse molti più alti e bassi drastici. Anche perché spesso i nuovi dirigenti ci mettono anni a dare una linea

  4. Siamo dei venduti. Ma, Ale : dove sono i miei soldi ?? Quanto ci da Galliani ??

    1. Non so. Saranno invidiosi, loro stan tirando la volata a Inzaghi che paga di meno.

    • sadyq il 20 Marzo 2014 alle 22:39

    Io queste diatribe tra blog non le ho mai capite. E se ognuno pensasse ai cazzettini propri lasciando al prossimo la libertà di scrivere il cazzo che gli pare a casa sua? Ma che senso ha?

    • sadyq il 20 Marzo 2014 alle 23:00

    Dimenticavo: la citazione del post, non ci credo che tu conosca quella canzone!

    • aspide il 21 Marzo 2014 alle 12:35

    mi sembra che un po tutti facciate troppa dietrologia. io continuo a pensare che Berlusconi ha tirato i remi in barca da un pezzo e non gliene può fregar di meno, ormai il milan come strumento per farsi conoscere non gli serve più, galliani ha si fatto grande il milan( coi soldi di silvio) ma ultimamente come minimo è un po’ annebbiato, allegri non era all’altezza del milan è un allenatore per provinciali, seedorf secondo me non è all’altezza di fare l’allenatore.

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