Seedorf-Allegri: il cambiamento c’è, ecco dove. Milan-Juve, partita maledetta in una stagione maledetta. Galliani, i beduini e… la scritta

Foto di repertorio dal web: Galliani alla notte degli Oscar, tripudio della folla (GALLIANIANIHH)

Foto di repertorio dal web: Galliani alla notte degli Oscar, tripudio della folla (SIETE DEI GALLIANIANIH)

Ebbene, mi sbagliavo. Lo ammetto, faccio mea culpa e mi ricredo: pensavo che, almeno nei primi tempi, con Seedorf allenatore non sarebbe cambiato niente, che avremmo visto il solito, condensato minestrone Allegriano almeno fino alla fine dell’anno. Eppure, così non è: già in questi primissimi mesi di gestione Seedorf, alcuni tratti della squadra sono migliorati in maniera già visibile. Due premesse a questo discorso. La prima: non sentirete mai, almeno non in questo momento storico, il sottoscritto parlare di moduli. Quei quattro magici numerini grazie ai quali, secondo i maggiori esperti del pallone, sarebbe possibile cambiare una squadra: sposta questo qua, questo di la, quest’altro terzino, quell’altro ala et voilà, squadra da scudetto! Sfortunatamente, FIFA 14 è molto diverso dal calcio “vero”; i giocatori non sono automi e intervengono fattori, sia interni che esterni, che ne influenzano e condizionano il rendimento in campo. I quattro numerini, signori, sono la punta dell’iceberg, la ciliegina sulla torta.

E tuttavia, continuo a leggere critiche al modulo scelto e adottato da Seedorf. Volete sapere perchè continua a usare il 4-2-3-1? Semplicissimo: vuole capire quali, tra gli effettivi a disposizione, possono essere funzionali, e di conseguenza salvarli in vista della prossima stagione. Si è visto buon gioco, ma abbiamo perso: per quale motivo dovrebbe essere un bene? Perchè è più facile ricostruire partendo da una squadra che ha ripreso fiducia nei suoi mezzi, che non ha paura di giocare, al di là dei risultati. Seconda premessa: contro la Juve, Seedorf i cambi li ha sbagliati. L’impatto alla partita di Honda e Saponara è stato nullo, in tutta onestà: ma perché ad Allegri saremmo saltati in testa mentre Seedorf, chi più chi meno, viene perdonato? Perché Seedorf è al Milan da due mesi, in una stagione senza capo ne coda e, sotto 2-0 contro la prima in classifica, un cambio rischioso andato male lo si può anche concedere; Allegri, invece, ha allenato il Milan per 3 anni e rotti, se al terzo anno sbagli ancora i cambi qualcosa non quadra. Sono convinto, comunque, che le colpe di Allegri siano altre, riguardo in particolare alla gestione fisica e psicologica della squadra, piuttosto che sugli aspetti tattici: sbagliare è umano, conta la misura. Detto questo, la differenza tra l’ultimo Milan di Allegri e l’ultimo Milan di Seedorf è palese. Dunque, cosa è cambiato? La mentalità. É evidente: la squadra scende in campo con piglio diverso, si è visto contro l’Atletico, si è visto contro la Samp, si è visto contro la Juve. Al di là dei risultati, buona parte degli effettivi a disposizione si impegna, ci prova, e si comincia a vedere un accenno di gioco. Seedorf, più che sul lato fisico e tattico, sta lavorando, giustamente, sull’aspetto psicologico: una squadra sfiduciata non può, per inerzia, ottenere buone prestazioni, una squadra con più fiducia avrà meno paura di giocare la palla. 

Milan-Juve è la chiara, evidente dimostrazione che questa stagione è una di quelle maledette, dove nonostante tutta la buona volontà del mondo, non gira niente. Si è visto nel derby, partita da pareggiare che abbiamo perso, poi contro l’Atletico, partita da vincere che abbiamo perso, e infine contro la Juve, partita almeno da pareggiare che abbiamo perso. La legge “gol sbagliato gol subito” ci ha colpito con la stessa forza di un treno in corsa, e non mi sento di criticare, al di là delle singole prestazioni, tutti coloro che hanno messo piede in campo domenica. Un solo appunto lo faccio ad Abbiati: fateci caso, sulla maggior parte dei gol subiti non é mai del tutto incolpevole, inclusa la partita con la Juve. O non esce, e non esce mai, o è piazzato male, o è troppo lento, o è leggermente fuori. Si ha sempre l’impressione che possa fare di più: in ogni caso, se quasi a ogni partita dobbiamo pagare un mezzo miracolo con due incertezze, è arrivata l’ora di chiuderla con il perpetuo rinnovo. 

Chiudo con un argomento piuttosto spinoso, almeno da queste parti: la famosa scritta “il club più titolato al mondo”. Per quel che mi riguarda, la tolgano pure: da quando ce l’abbiamo, scudetto 2011 a parte, non abbiamo più vinto uno straccio di niente. Al di là della facile, facilissima ironia (porta una iella marcia? Possibile) , la scritta è il tentativo di Galliani di creare, per il Milan, qualcosa di simile al “mes que un club” del Barcellona o i “Galacticos” del Real Madrid, uno slogan facilmente memorizzabile da accostare al Milan, una sorta di trademark che possa caratterizzare la squadra. Se ha fallito o meno non lo so, ma sta di fatto che, alla fine, non è altro che un corollario, uno dei tanti: quello che conta è il campo, il calcio giocato, e la strada intrapresa da Seedorf sembra essere quella giusta.

 

Però, quei beduini maledetti, e le loro 19 coppe, ce la pagheranno cara, potete giurarci.

23 commenti

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    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 09:11

    Pff.

    Che diavolo dici.

    La scritta è diventata patetica.

    Galacticos indica un periodo, come gli Invincibili.

    Mes que un club invece è perpetuo, eterno, una caratterizzazione.

    La nostra scritta invece è passeggera, transitoria, momentanea e prima o poi falsa.

    Quelli hanno più trofei di noi? Son più titolati. O vogliamo la giuria di qualità come a Sanremo?

    Vuoi un trademark? Te lo do io. “PIU’ FORTI DELLA SFORTUNA, DELL’INGIUSTIZIA E DELL’INVIDIA”. Silvio Berlusconi. Top!

    1. Il presidente non è passeggero?

    2. se diventa falsa la tolgono o la modificano no?

      Comunque i trofei vinti dalla nostra rivale sono insulsi rispetto a quelli vinti dal Milan. E a questo punto se si deve fare la competizione con i trofei insulsi si contano le coppe latine e festa finita

      1. ovviamente dovrebbero calcolare anche il peso (non quello materiale) dei trofei, invece del mero numero

    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 09:19

    Oppure questa, che dimostra la Nostra signorilità e rispetto che c’è tra Noi Milanisti:

    Giampaolo Tarantini: Ma lei non l’ha conosciuta mai di persona? [Belén Rodrìguez]
    Berlusconi: Chi Belen? Altro che.
    Tarantini: Va bene, va bene.
    Berlusconi: L’ho conosciuta è stata da me una notte ma non abbiamo fatto l’amore perché ho scoperto che lei era la donna del mio calciatore.

    1. <3

    • Antonello il 4 Marzo 2014 alle 12:12

    Per quanto riguarda il lavoro di Clarence è tutto giusto. Non credo gli si possa chiedere la Luna.
    Nella partita di domenica si è sbagliato un solo cambio: io avrei tenuto Montolivo e messo Essien al posto di Saponara.
    Quanto al fatto che il modo di giocare sia cambiato è evidente. I risultati arriveranno, ne sono scuro. Ma, come fa (o tentano di fare) mister e squadra, anche i tifosi devono fare la loro parte: devono essere dalla parte della squadra&società, non contro.
    Il discorso della scritta, volendo si potrebbe risolvere subito. Basterebbe fare un sondaggio e chiedere ai tifosi di scegliere una frase invariante nel tempo, a prescindere dal palmarés della squadra, uno slogan solo nostro. Io voto per la scelta “filosofica”, per la frase di Herbert Kilpin che ha deciso che saremmo diventati rossoneri “ROSSO come il fuoco, NERI come la paura che incuteremo agli avversari”. Sarebbe perfetta e non creerebbe nessun imbarazzo nel toglierla/metterla.

    1. Credo che la società deciderà arbitrariamente, la scritta, al massimo, verrà modificata. Bella l’idea della frase di Kilpin 🙂

        • Antonello il 4 Marzo 2014 alle 14:02

        Grazie! 🙂

    2. Comunque Seedorf ha dimostrato che la rosa è realmente forte. Quindi va già benissimo così.

      Ottimo perché a fine campionato ci sarà da ripianare le perdite avvenute per colpa di Allegri che ci ha precluso la qualificazione champions. Il che non è del tutto male perché ho sentito vorrebbero trattare di nuovo Adebayor. Per carità. Galliani 3 anni fa disse che Borriello era meglio ed aveva perfettamente ragione!!!!!!!!!!!

  1. Seedorf ha reso il Milan spettacolare e più fiducioso in se stesso. Per arrivare alla concretezza nelle grandi partite ce ne passa, però in questo modo si riempie lo stadio, si silurano gli allegriani, si fa un marketing migliore, si valorizzano i giocatori e alla lunga si vince.

    Da quando usiamo il 4-2-3-1 dei due subiamo e facciamo meno goal. La spiegazione è che passando la gran parte del tempo nella metà campo avversaria per forza di cose diminuiscono le occasioni avversarie. Di contro c’ è che per fare questo tipo di gioco, con un pressing a tutto campo così organizzato, le batterie si esauriscono presto e viene a mancare la dovuta lucidità sotto porta.

    Seedorf dovrebbe dire ai suoi di pressare un po meno, di fare girare la palla di più, di essere più pazienti e di essere più freddi sotto porta. Si può stare alti anche senza aggredire per forza il portiere, i terzini e il regista avversario ad ogni azione. Soprattutto si possono escludere dei giocatori chiave dalla fase difensiva.

    Ad esempio Kaka non può fare il Gattuso in attacco e mettersi a pressare tutti, è ovvio che così facendo arriva scarico al momento del tiro a rete e commette degli errori clamorosi sotto porta come contro la Juve (uno come lui avrebbe dovuto alzarle quelle palle invece di spararle raso terra addosso a Buffon e a Chiellini).

    Insomma la strada è quella giusta ma Seedorf non si deve innamorare troppo. C’ è ancora tanta strada

    1. Condivido pienamente la tua analisi. Il mercato estivo deve essere funzionale a tutto questo, puntando sulla qualità

  2. Comunque Montolivo e ora anche Poli imprescindibili.

    LPF come è che senza Montolivo siamo calati totalmente (il primo calo importante avuto con l’ uscita di Poli)? Solo demerito di Honda?

    Non sarà che Montolivo oltre a sapere fare perfettamente le due fasi, sa tenere alta la tensione della squadra perché lo riconoscono come un leader affermato di questo nuovo corso e che quando manca lui manca quella figura di riferimento indispensabile ai compagni?

    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 14:05

    Il presidente non è passeggero?

    Tua sorella é passeggera.

    Il Presidente sarà sempre solo uno.

    Le altre saranno squallide e fallimentari imitazioni.

    Le sue citazioni resteranno scolpite nei cuori e nella memoria dei giusti.

    1. Too much berlusconism

    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 14:10

    Io voto per la scelta “filosofica”, per la frase di Herbert Kilpin che ha deciso che saremmo diventati rossoneri “ROSSO come il fuoco, NERI come la paura che incuteremo agli avversari”.

    Non é brutta nemmeno questa.

    Ma molto meglio quella del Presidente.

    Una curiosità: chi cazzo é questo Kilpin? Dove lavora?

    @Cantera
    Se il leader di questa squadra è Montolivo siamo a cavallo.

    Montolivo é, per capirci, un Angelino Alfano.

    Un numero 2, un comprimario.

    Uno in più, non il migliore.

    Honda numero zero.

    Torni in Giappone.

    Mangiariso.

    Bisex.

    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 14:14

    (uno come lui avrebbe dovuto alzarle quelle palle invece di spararle raso terra addosso a Buffon e a Chiellini).

    Era in panchina Chiellini.

    1. Si hai ragione ho sbagliato. Comunque Montolivo è di gran lunga il Leader di questa squadra e non capisco perché non ti piaccia. Io non lo cambierei con nessuno.

    • LaPauraFa80 il 4 Marzo 2014 alle 14:23

    Montolivo gli manca il quid.

  3. LPF c’è gente da aggiungere alla lista. Ho letto boiate anche oggi sulla valutazione della rosa di Seedorf. Molti purtroppo faranno pesare a Seedorf la classifica di Allegri – statene sicuri. La classifica, per ora, dice che solo la Juve ha fatto più punti del Milan da quando abbiamo clarence in panchina. Vedremo alla fine quanto valeva questa rosa.

    1. Le statistiche fanno sicuramente più testo dei discorsi a cazzo di quelli che tutto il giorno dicono bestialità sulla rosa. E ripeto. Agli ottavi di finale ci siamo noi e non il Napoli e la Juventus. Può sembrare una banalità ma non lo è.

    • Max Basten il 4 Marzo 2014 alle 23:54

    La classifica di campionato da quando c’è Seedorf dice:
    Juve 17
    Roma 14 (con una partita in meno)
    Parma 14 (con una partita in meno)
    Lazio 14
    Milan 13
    Genoa 12
    ecc.
    … puntualizzazione senza la minima intenzione di sminuire Seedorf e ancora meno di esaltare la capra … solo per la precisione …

    1. Uno/due punti dalla seconda/terza considerando il recupero fra Parma e Roma, in piena corsa per la zona champions, , davanti a Fiorentina e Napoli con un’ ottavo di Champions in più rispetto alle altre italiane nonostante Allegri(giocato quasi alla pari con una squadra di vertice del calcio spagnolo)…con El Shaarawi fuori da mesi.

      Uno scenario che può avere solo 2 spiegazioni:

      1) Sta facendo i miracoli Seedorf con due mesi di esperienza e qualche corso serale e on line da allenatore;
      2) La nostra rosa è forte e di conseguenza chi l’ ha considerata scarsa a lungo, ha toppato completamente e ripetutamente nel tempo il suo giudizio. Nel caso non può essere considerato attendibile chi persevera in valutazioni palesemente sbagliate.

      Sminuire Seedorf? Per alcuni sarebbe un vero e proprio suicidio. Non resterebbe nemmeno il beneficio del dubbio.

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