Le bugie di Galliani

nuovo.archivio.foto.allegri.galliani.milan.parlano.356x237Sono certa che i tifosi del Milan si siano evoluti, che con il tempo abbiano capito con chi hanno a che fare e sappiano cosa aspettarsi. Sono convinta che dopo anni di esperienza il tifoso rossonero medio abbiamo capito di chi fidarsi e soprattutto di chi non fidarsi: un nome su tutti, Adriano galliani. Io come molti altri, sono in attesa del classico commento dell’ad che generalmente segue la faticosa conferma di un giocatore più o meno importante, in questo caso quella di El Shaarawy, ovvero: “Il Faraone è il vero acquisto della prossima stagione”. Falso, caro Adriano, El Shaarawy era in rosa anche lo scorso anno quindi NON è un acquisto, come non lo sono né Zapata, né Balotelli, né De Jong. Sono giocatori del Milan dalla scorsa stagione, che hanno disputato un buon campionato e, come è giusto che sia, sono stati riconfermati. Niente di più. È inutile che ogni anno ci facciano passare come uno sforzo enorme fatto solo ed esclusivamente per i tifosi, quello di trattenere i giocatori più forti. Ma esiste un altro motivo per cui non mi fido di quel comunicato ufficiale uscito un po’ all’improvviso, dopo un’intera giornata di attesa per un incontro talmente secretato da coinvolgere spostamenti da porte secondarie e in incognito: il motivo per cui non credo nemmeno alla riconferma di Stephan è sempre la storia recente di questa società.

Troppe volte ho ascoltato Galliani parlare di riconferme certe e di futuro indissolubilmente legato a giocatori che, dopo qualche settimana, sono invece partiti verso altri lidi. Non riesco a dimenticare quella sensazione di vuoto e di dolore provata nel veder partire in una sola volta Thiago e Ibra, dopo mesi di parole confortanti e di rassicurazioni proprio da parte dello stesso uomo che ora sta dicendo che El Shaarawy resterà. Il tutto dopo la clamorosa figura della questione Tevez che al momento preferirei non commentare. Sono contenta che, ad oggi, El Shaarawy sia rimasto, sono convinta che recuperando la tranquillità necessaria tornerà il talento che è sempre stato e che sarà. Detto ciò bisogna fare qualcosa.

Il mercato è fermo, e sappiamo il motivo, ma non possiamo pensare di affrontare la prossima stagione con la rosa attuale. E contando che il raduno è previsto per il prossimo lunedì, i tempi stringono: se per Boateng non ci sono speranze, sembrerebbe che Robinho sia disposto ad abbassare le pretese per andare al Santos e quindi che il Milan abbassi le sue in modo da liberarci di un peso e dare inizio a questo mercato, in vista della prossima stagione, forse con El Shaarawy ancora in rossonero.

4 commenti

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  1. Vorrei ricordare alla signorina Silva che noi nelle domeniche dispari di blocco del traffico a Milano nei giorni di santi maschili e con giocando con la seconda maglia contro squadre che iniziano per “C” abbiamo una media superiore a quella della Juventus e di tutti i cloouoouob europei.

    Non c’è assolutamentissamente nulla di cui preoccuparsi, la rosa è ultra-competitivissima così, abbiamo Mario Balotelli che è un top mondo ed El Shaarawy e De Jong che sono due top player di assolutissimo livello.

    1. Però deciditi, eh. Quando gli Allegriani dicono che la rosa non è da scudetto di incazzi dicendo che lo è, quando Galliani (ma peraltro anche il tuo Idolo) dice che lo è ti incazzi perché non lo è. Get your facts straight.

      1. Gli allegriani parlavano di retrocessione, massimo Europa League.
        Berlusconi non mi risulta abbia parlato chiaramente di scudetto se non per motivare un ambiente depresso – anche a causa degli allegriani.
        Galliani quandò parlò di scudetto dopo l’arrivo di DJ la sparò grossa.

        Eravamo da terzo posto, con possibilità di prendere il Napoli malamente sprecata.

        Per l’anno prossimo ti dirò a fine estate. Certo non da scudetto.

  2. ROTTAMATE GALLIANI!

    …. e suo figlio!

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