Sunset Boulevard

naaa-becksPer il calcio mondiale questo è indubbiamente un periodo di transizione. Il ciclo dell’invincibile Barça di Guardiola sembra ormai finito, Spagna, Inghilterra e Germania si contendono anno dopo anno la leadership europea, l’Italia sta a guardare a parte pochi exploit, il mercato è corroso e inflazionato ulteriormente, in tempi di crisi, dai nuovi sceicchi e petrolieri russi che hanno a poco a poco sostituito i nostri (pardon, il nostro) vecchi Paperoni, e il movimento-calcio ha bisogno da oggi di un nuovo testimonial a livello mondiale. [Messi non può ricoprire quello stesso ruolo: è poco mediatico e in Nazionale continua a non impegnarsi]. David Beckham, infatti, ha appena annunciato il suo definitivo ritiro.

Non vi aspettereste di vedere un commiato a un giocatore così lontano dalle mie preferenze in merito allo stile di vita dello sportivo, ma mi sembra giusto ricordarlo su questi lidi: è stato anche uno dei nostri, seppure per pochi mesi, facendo vedere prima di quel brutto infortunio sprazzi della classe cristallina che l’ha sempre contraddistinto. Ventinove gare di campionato fino al crac col Chievo, e una determinazione che ha smentito tutti coloro che  – e mi ci metto anch’io in mezzo – lo consideravano esclusivamente un “acquisto mediatico”. Non che non lo fosse, anzi. E’ vero, lo ricordiamo più che altro come lo Spice Boy, negli ultimi anni ha occupato più la cronaca rosa che quella sportiva, le pubblicità di Armani più che le classifiche, ma resterà agli annali come uno dei più grandi campioni del decennio (soprattutto dei suoi primi anni), che ancora in questi ultimi tempi, quando ce n’è stato bisogno (basti pensare all’ottima prestazione in Champions contro il Barça), ha fatto la sua degna figura in campo.

Ed è significativo che in questi ultimi mesi si sia alternato con un rappresentante – e che rappresentante, aggiungo – della nuova generazione che sta scalando la via che porta all’Olimpo del calcio, Marco Verratti, esattamente come è significativo che al ritiro di Becks dal calcio giocato corrisponda l’abbandono della panchina dello United da parte di colui che l’ha forgiato come calciatore, scoprendolo ma arrivando, quando necessario, persino a lanciargli uno scarpino in faccia: Sir Alex Ferguson. Ma a cosa servirebbe uno scarpino in più, in questo momento, all’inglese? Del resto, come ci insegnano bene Elio e le Storie Tese, il viale del tramonto si percorre a piedi nudi.

13 commenti

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    • Lampur il 17 Maggio 2013 alle 05:51

    ALLEGRI ALLA ROMA cosi parlò berlusconi… a questo punto il ritiro di beckam diventa la seconda notizia del giorno… FUORI LO CHAMPAGNE RAGAZZI!!!!!!!

    1. Sto sburrando, ma che poca professionalità questa livornese!! Troietta di contratti.. a questo punto posso solo pensar male per domenica: avrà preparato la squadra o solo le sue valigie? Nel dubbio farei allenare il Tasso. Questi accorduccoli sottobanco del merda con la Roma sono da procura federale.

      Grande Becks, uno dei pochi giocatori ad avermi sorpreso.

  1. Un professionista esemplare che sono orgoglioso in italia abbia vestito solo la maglia della mia squadra.

    1. Diablo, magari prendiamo Mazzarinho.. tu saresti contento, anche io.

      1. Non penso. Sanno anche i muri che dopo il mondiale avremo Prandelli. Mazzarri non è un traghettatore, Seedorf sì

  2. un tempo avevamo signorini belli e forti come David… oggi abbiamo tamarri che si credono forti come boamerd…

    + Beckham – Merdateng

  3. Lunedì sera – pare – Berlusconi da Biscardi parlerà del nuovo allenatore del Milan.

    Mettete il vestito buono e comprate lo spumante e le paste, io credo annuncerà Clarence Seedorf con tanto di chiamata intercontinentale in Brasile.

    Se è vero che già lunedì Berlusconi parla dell’allenatore, si riducono – ahimè – le possibilità di Walter Mazzarrinho.

    • Lampur il 17 Maggio 2013 alle 18:45

    … basta che non mi viene in panchina con le ciabattine… ;))

    1. Non rivanghiamo un passato ormai lontano.. si presenterà con la consueta eleganza, è anche un maestro di eleganza.

      Purtroppo, essendo una scelta del Presidente, le vedove di acciughino gli renderanno la vita molto difficile. Ma Clarence supererà questo astio razziale.

  4. Ma Clarence supererà questo astio razziale

    ha giocato per anni in uno stadio che brontolava ad ogni suo piccolo errore salvo poi esultare ai suoi gol…. cosa vuoi che siano per lui due allegriani sparsi in giro….

  5. ho paura che possa fallire però… 🙁

    mi spiego meglio, capiranno quelle mezze pippe che abbiamo come intende il calcio Clarence???? ho paura che lui spieghi e loro non capiscano, lui spiega cose che ai suoi occhi son semplici ma risultano impossibili per merdateng, muntari e abate…

      • Novecento il 17 Maggio 2013 alle 21:16

      Signori, abbiamo pronta anche la scusa: se Seedorf fallirà sarà perché i giocatori sono inadatti al suo alto gioco. http://www.youtube.com/watch?v=6bjQOwXMoPk

    • bari2020 il 17 Maggio 2013 alle 22:45

    Non quello là, ve ne prego. NON LUI.

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