Facciamo qualcosa, e subito

galliani_ansaMi dispiace tornare a ripetermi credetemi e soprattutto dopo questo post mi ero fermamente ripromesso di non tornare ulteriormente sull’argomento. Ma dopo quanto successo domenica a Firenze non posso proprio mantenerla questa promessa: all’epoca del post sopracitato alcuni di voi nei commenti mi diedero del paranoico e che stavo esasperando la situazione ma alla luce dei fatti ritengo di esser stato a mio modo profetico: i nemici si sono fatti sentire, hanno pianto e anche forte e puntualmente e arrivata la stangata.

Le tre giornate a Mario Balotelli sono l’esempio lapalissiano di come, ancora una volta la giustizia sportiva abbia preso la palla al balzo per punire noi e ingraziarsi Juve e Inter. Soprattutto quest’ultimi poi, nel più pavido e becero dei modi, hanno scelto una voce “famosa” per esternare il loro malcontento anche perché se fossero state dichiarazioni ufficiali della società (che pero se n’è guardata bene dal prendere le distanze, anzi le ha pubblicate sul proprio sito a mo di comunicato stampa) non solo sarebbero state passibili di ammenda ma avrebbe generato l’ilarità di chi capisce qualcosina di calcio. Si perché quando la tua squadra si fa rimontare tre – dicasi tre – gol in casa dall’Atalanta e il tuo centrale sbaglia un gol che anche un bambino dei pulcini avrebbe segnato, come minimo dovresti sentirti ridicola a dare la colpa di tutto questo alla classe arbitrale e ad un complotto, ma qui sappiamo bene che per giustificare le loro sconfitte c’è sempre un complotto ad hoc, organizzato per mandare il Milan in Champions a discapito di quello che era successo poche ore prima, ecco qui stai superando ampiamente la soglia del ridicolo.

La cosa che più mi preoccupa è che per difendere Super Mario e difendersi dalle accuse infamanti, oltre al ricorso non ci sia stato nessuno dei nostri dirigenti che si sia degnato di alzare la voce, quasi per far passare la cosa sotto silenzio. Eppure l’esperienza fatta con Ibra deve aver insegnato qualcosa, quando lo squalificavano perché il guardalinee con Google Translator in tempo reale traduceva le sue ingiurie dallo slavo-svedese all’italiano. Badate bene non è mia intenzione fare la parte della vittima ma non vedo altro modo per descrivere la nostra posizione in questa situazione: ne abbiamo fatto le spese già l’anno scorso quando si è perpetrato lo scippo di uno scudetto che in un campionato regolare sarebbe spettato a noi, non vorrei dover riprovare nuovamente quelle sensazioni ed è per questo che bisogna fare qualcosa e farla al più presto.

1 commento

  1. Caro Angelo Raffaele, in altri post, precedenti a questo, avevo esternato i concetti che tu riprendi nell’articolo. Siamo(io e il mio gruppetto)talmente schifati, per quanto avvenuto a Firenze, che se Domenica sera si dovesse verificare il fattaccio(Rocchi è l’arbitro per eccellenza del ‘Palazzo’)non seguiremo più questo campionato.
    Non ci piacciono sia i favoritismi che gli sfavoritismi. Possiamo comprendere soltanto gli errori commessi in buona fede(mi pare che questo sia stato l’errore di Gervasoni che noi interpretiamo alla stessa stregua di quello di Rizzoli in Milan Juventus). Troppa gente chiacchiera senza seguire le partite in diretta tv oppure negli stadi.
    Questo modo distorto, di fare comunicazione(non è soltanto il caso di Bonolis o delle tv ‘demenziali’) porta alla disaffezione verso uno sport che quasi tutti gli italiani hanno praticato almeno una volta nella loro vita. Mi pare eufemistico dire che, soprattutto noi milanisti in relazione agli episodi contrari patiti nello scorso campionato, siamo oltre ogni limite di tolleranza. E’ vomitevole leggere di lamentele esternate da personaggi abbondantemente gratificati, in diversi campionati del recente passato(basta leggere le classifiche virtuali degli anni post scudetto di cartone).
    Visti i continui scandali( non ultimo quello del calcioscommesse)questo sport corre realmente il rischio che sta correndo anchel’Italia politica: QUELLO DI SCOMPARIRE!

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