Italia – Germania: la storia infinita

Sabato 2 luglio, ore 21, Stade Bordeaux-Atlantique. Sesta sfida da dentro o fuori nella storia di Europei e Mondiali, tra le due nazionali più titolate d’Europa: Italia e Germania.

Quattro vittorie azzurre e un pari 0-0 (a Euro 96) che però condannò l’Italia per i peggiori scontri diretti contro la Repubblica Ceca seconda nel girone. Per il resto solo successi azzurri negli scontri diretti, a partire dal celebre 4-3 del Mundial messicano, poi il 3-1 nella finale di un altro Mundial (stavolta nella madrepatria Spagna), e per finire lo 0-2, forse il più famoso per le nuove generazioni, di Germania 2006. Anche quattro anni fa un altro successo – imprevisto – dell’Italia, per 2-1, con doppietta di Balotelli e il gol tedesco arrivato con Ozil su rigore nel recupero. Ma la cabala stasera conterà poco: ogni partita è storia a sé e se vogliamo proprio trovare il pelo nell’uovo prima del mondiale 2006 avevamo battuto 4-1 la Germania in amichevole, mentre quest’anno hanno vinto loro con lo stesso punteggio.

Le due squadre arrivano con 6 e 5 gol segnati rispettivamente, ma i tedeschi non hanno ancora subito una rete (gli unici finora in tutto l’Europeo). Solo 1 gol subito per gli azzurri nell’ininfluente sconfitta con l’Irlanda e dopo aver subito due assedi piuttosto lunghi con Belgio e Spagna. Conte pare avviato alla conferma del 3-5-2 con lo spostamento d’emergenza di Parolo a centrocampista centrale. Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi, Sturaro, Parolo, Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder. Risponde Loew con un 4-2-3-1. Neuer; Kimmich, Boateng, Hummels, Hector; Khedira, Kroos; Muller, Ozil, Draxler; Gomez. Sulla carta più forti loro, esattamente come il Belgio che parlava con i piedi o come la Spagna; quindi nessuna previsione a prescindere, e aspettiamo i 90′ (o 120′) di Bordeaux per quella che di fatto è la finale anticipata dell’Europeo.