Italia – Danimarca 3-1: pericolo alle spalle?

Sembrava tutto molto difficile: la Danimarca nei primi 30 minuti della gara di San Siro, infatti, aveva forse creato più gioco e più occasioni da gol meritando non solo il pari ma, anche, qualcosa di più. Sembrava perché poi gli azzurri con un 1-2 micidiale firmato Montolivo e De Rossi chiudono una partita che doveva, viste le premesse, essere più aperta e più sofferta. Sono tre punti che permettono, di fatto, di portarsi in testa al girone a quota 10 con almeno due punti di margine sulla Repubblica Ceca e quattro sulla Bulgaria che, dopo aver stoppato in casa i ragazzi di Prandelli ha fermato anche tutte quelle che, sulla carta, dovrebbero essere le altre contendenti al primo posto.

La partita di San Siro non passerà comunque alla storia per lo spettacolo in campo – decisamente poco: la cosa ha però permesso ai nostri, decisamente poco abituati (per non dire scarsi) ai ritmi alti, di rendere al meglio. E’ così, ad esempio, che Pirlo dopo un primo tempo da 5,5 trova, ad esempio, l’assist per Balotelli che porta il 3-1 e la testa delle squadre negli spogliatoi con 30 minuti di anticipo sul triplice fischio salvando la sua gara da una insufficienza o che lo stesso Montolivo, migliore in campo nella gara odierna, trova altre due possibili conclusioni che il numero nove italiano non riesce a finalizzare oltre alla stupenda marcatura che sblocca la partita e la mette in discesa.

Il centrocampista rossonero ha dimostrato ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, che il suo valore reale non è quello visto con la maglia del Milan in questo inizio di stagione e che da trequartista può comunque, se non rendere bene, stimolare la concorrenza in un ruolo dove il titolare sta pensando più alla vita fuori dal campo rispetto a quella d’atleta. Per i rossoneri sugli scudi anche Abate che ha dimostrato, perlomeno, che se messo in condizioni ideali è in grado di crossare – insomma tutti i nazionali (tra questi, per citarne uno, Urby Emanuelson) come già accaduto a Settembre rendono meglio fuori dal Milan: un campanello di allarme nella testa di Allegri dovrebbe, perlomeno, suonare dato che il materiale umano per un terzo posto c’è.

Tornando alla nazionale i danesi non sembrano essere un avversario serio per il primo posto nel girone: una squadra decisamente lenta con cui i nostri si sono trovati perfettamente a proprio agio e che si affida più al fisico e ai calci piazzati che alla creazione di gioco: decisamente meglio la Bulgaria affrontata a Settembre in attesa di misurarsi contro la Repubblica Ceca l’8 Giugno. Prima però, a Marzo, ci sarà da giocare il ritorno della gara contro Malta con il conseguente bottino di punti assicurato che permetterà ai ragazzi di Prandelli di giocarsi il mondiale in tutta tranquillità: un mondiale che se dopo la Bulgaria appariva lontano ora torna a un passo, come deve essere per una nazionale che ne ha vinti quattro.

ITALIA-DANIMARCA 3-1 (primo tempo 2-1)
MARCATORI: Montolivo (I) al 33’, De Rossi (I) al 37’, Kvist (D) al 46’ p.t.; Balotelli (I) al 9’ s.t.
ITALIA (4-3-1-2): De Sanctis; Abate, Barzagli, Chiellini, Balzaretti; De Rossi, Pirlo, Marchisio (dal 29’ s.t. Candreva); Montolivo (dal 40’ s.t. Giaccherini); Osvaldo, Balotelli (dal 44’ s.t. Destro). (Sirigu, Viviano, Maggio, Criscito, Ranocchia, Verratti, Diamanti, El Shaarawy, Gilardino). All. Prandelli.
DANIMARCA (4-2-3-1): Andersen; Jacobsen, Kjaer, Agger, Silberbauer (dal 26’ s.t. Lorentzen); Stokholm, Kvist (dal 14’ s.t. Kahlenberg); Rommedhal, Eriksen, Khron-Deli (dal 37’ s.t. J. Poulsen); Bendtner. (Hansen, Rasmussen, Larsen, Sloth, Kristensen, Jorgensen, Okore, Kahlenberg, Wass. All. M. Olsen.
ARBITRO: Skomina (Slo).
NOTE: spettatori 37.000 circa, incasso di 525.771 euro. Espulso Osvaldo (I) al 1’ s.t. per comportamento non regolamentare. Ammoniti De Rossi (I), Kvist (D), Stokholm (D), Bendtner (D) e De Sanctis (I). Recupero: 1’ p.t., 3’ s.t.