Sassuolo – Milan 3-2: la moviola

Al Mapei Stadium di Reggio Emilia va di scena il match tra Sassuolo e Milan. Incontro che vede di fronte due squadre che non hanno più nulla da guadagnare in questa stagione per questo motivo il designatore affida questa partita ad uno dei peggiori arbitri di questa stagione: Marco Guida della sezione di Torre Annunziata.

L’arbitro napoletano ha incrociato i rossoneri in 11 occasioni facendo registrare 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte.

Primo tempo che vede molti episodi dubbi e che compromettono la partita.

Il primo si verifica al 13’ che si identifica con il gol di Berardi: il giocatore neroverde tira dalla distanza, Diego Lopez in un primo momento blocca la palla ma gli sfugge per poi riprenderlo sulla linea. Guida , su probabile segnalazione dell’assistente di porta Damato, convalida il gol ma dai molti replay andati in onda sembra che la palla non sia entrata del tutto. Probabilmente la verità non si saprà mai… probabilmente l’occhio di falco serve davvero.
Poco più tardi viene giustamente ammonito Bonaventura che protesta platealmente dopo aver commesso un fallo netto da dietro su un giocatore del Sassuolo.

Altro episodio dubbio e altrettanto decisivo si verifica alla mezz’ora che combacia con il secondo gol della squadra di casa: lancio lungo dalla difesa che viene raggiunto da Berardi dopodichè quest’ultimo, dopo aver percorso svariati metri, insacca alle spalle di Diego Lopez. Al momento del lancio sembra che Berardi sia di qualche centimetro al di là di Paletta che era l’ultimo difensore dei rossoneri.

Poco più tardi Van Ginkel commette un fallo tattico sulla fascia destra ai danni di un giocatore nero verde: come regola ci doveva essere il giallo ma Guida non adotta alcuna sanzione.
Al 36’ viene fischiato un fuorigioco ai danni di Bonaventura che si era creato una buona occasione offensiva: fuorigioco inesistente in quanto Cannavaro lo tiene in gioco di qualche centimetro. Si tratta di pochi centimetri per questo era difficilissima questa segnalazione.

Nel finale del primo tempo sono giuste le ammonizioni per Bonera (entrata in ritardo su Berardi) e Missiroli (fallo da dietro nei pressi dell’area di rigore).

Secondo tempo che prosegue sulla scia del primo.
Il primo episodio si verifica dopo appena tre minuti: De Jong, per proteggere l’uscita del pallone per la rimessa, alza il gomito che va a finire sul volto di Berardi. Il tutto è successo sotto gli occhi dell’assistente di porta che non segnala nulla ma c’era il fallo (fuori dall’area) e provvedimento disciplinare.
Il primo caso da moviola decisivo del secondo tempo si verifica al 50’ che corrisponde al gol del pareggio di Paletta: Paletta stacca di testa arrivando prima di Consigli sul pallone dopodiché il portiere neroverde si scontra con il rossonero. Il gol è regolare in quanto il colpo di testa di Paletta avviene prima dello scontro con Consigli.
Al 57’ Bonaventura, già ammonito, intercetta la palla con la mano: Guida caccia il secondo giallo ed espelle il giocatore rossonero. In un primo momento il giocatore rossonero usa ambo le mani per proteggere il volto ma dopo le stesse seguono il movimento del pallone: da regolamento il giallo c’è ma il buon senso e tenendo il considerazione che in un primo momento le ha usate per proteggersi potevano far in modo da evitare la sanzione.
Al 70’ il Sassuolo protesta per un probabile rigore non fischiato: Berdardi entra in area avendo il possesso del pallone ma De Jong allungando la gamba destra lo atterra: il rossonero non tocca in nessun modo il pallone ma sgambetta in pieno Berardi per questo motivo il rigore era netto. Nella ripartenza rossonera viene recriminato un altro rigore questa volta da parte dei giocatori di Inzaghi: Honda entra in area in velocità per poi lasciarsi cadere clamorosamente (lo vedremo a tutti giù per terra) appena sente il lieve tocco del difensore del Sassuolo: giusto fischiare la simulazione ammonendo il giocatore rossonero. Nella stessa azione viene ammonito giustamente Consigli dopo delle insistenti proteste per il rigore non concesso in precedenza al Sassuolo.
Al 83’ è giusta l’ammonizione per El Shaarawy dopo aver protestato per una rimessa laterale non assegnata (labiale di facile interpretazione).Poco più tardi è giusta l’ammonizione per Paletta dopo un fallo tattico sulla linea del centrocampo ai danni di Zaza.
Al 90’ El Shaarawy entra in area di rigore ma viene atterrato da Biondini: il giocatore del Sassuolo si disinteressa clamorosamente del pallone per poi concentrarsi ad atterrare il rossonero trattenendogli prima la maglia e poi spingendolo. Rigore netto!

In extremis è giusta l’espulsione per Suso: il rossonero, probabilmente per frustrazione, entra nettamente con il piede a martello sulla caviglia di Magnanelli (fortunatamente non lo prende in pieno).

Beh che dire? Insufficiente sotto tutti i punti di vista. Non solo Guida ma anche i collaboratori. Gli addizionali si rivelano sempre più inutili anzi condizionano, spesso e volentieri, negativamente le decisioni del giudice di gara. Guardalinee anch’essi insufficienti.

Voto Giuda (e collaboratori): 3

1 commento

  1. Amico mio sei un tantino sdi parte quando si tratta di difendere un tuo quasi compaesano. Mia zia era di Castellamare di Stabia. Lei era una commerciante e mi raccontava di cose invereconde commesse dalle organizzazioni. Io da sempre penso che Guida, da te precedentemente definito uno dei peggiori arbitri italiani, non debba più arbitrare. A Milano direbbero ‘l’è bun no’! Ma essere incapaci non è colpa grave. Colpa grave è lasciare sempre, soprattutto quando dirige il Milan, la sensazione che qualcosa di ‘sporco’ faccia muovere le sue decisioni. Già ha Cesena aveva stroncato le speranze. Già in terra di Romagna, cara ai mercati ortofrutticoli della Campania e del napoletano, ne aveva combinate di cotte e di crude contro il Milan! No amico mio condivido poco, per questioni di carattere psicologico che hanno condizionato i giocatori del Milan, delle valutazioni tecniche che hai esteso sulla sestina arbitrale. Che fossero in malafede era evidente anche al mio vecchio compagno di corso, milanista come me, che si chiama Acerbi. Concludo dicendoti che non sono censurabili le uscite di testa, come quella del ragazzino Suso, che non si sarebbe mai aspettato che in Italia ci fosse una così discutibile, se non corrotta, classe arbitrale!

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