Udinese – Milan 2-3: la partita tattica

Come detto tre giorni fa, finchè riesci a fare un goal in più dell’avversario non puoi che essere contento. Ma c’è modo e modo di portare a casa i tre punti, e il Milan non può e non deve permettersi il lusso di giocare la seconda parte di gara in questo modo.

Veniamo da anni in cui, anche nelle partite virtualmente chiuse, riusciamo a far rianimare i nostri avversari: prima concedendogli di fare gioco e in seguito di punirci con il goal. Questo è un limite per lo più mentale, in quanto i giocatori non hanno la consapevolezza nei loro mezzi per riuscire a tenere bloccato il risultato della partita. Ed è quello che è successo anche ieri sera, dove nel primo tempo tutto è funzionato a dovere, per poi crollare come un castello di carte.

Ma l’atteggiamento del secondo tempo di ieri sera è tutta un altra storia. Esso è figlio della furia del nostro tecnico nel sostituire Calabria con Alex dopo soli cinque minuti dall’avvio del secondo tempo, per rispondere al tridente formato da Colantuono dopo l’ingresso di Duvan Zapata. Personalemente avevo pensato a Romagoli largo a sinistra, con De Sciglio che tornava nel suo ruolo naturale, evidentemente io e il mister non abbiamo avuto la medesima idea. Il cambio dunque è troppo prematuro, infatti dall’ingresso di Alex la squadra tende ad abbassare il baricentro metro dopo metro, chiudendosi nella sua metà campo e lasciando palla e gioco all’avversario. Il motivo è palese, nell’arco del primo tempo erano i due centrali a iniziare la manovra dal basso econ Alex centrale questo non è più possibile; ma non solo, con lo spostamento di Zapata sulla corsia si creano innumerevoli problemi. A Zapata infatti non chiaro che deve rimanere bloccato, visto che ha il solo compito di difendere, ma lui in fase di possesso cerca spesso la sovrapposizione, portando de Jong ad arretrare nello spazio lasciato libero.

Non va meglio quando siamo costretti a difendere, perchè un centrale schierato sulla corsia ha la naturale attrazione verso il centro dell’area, portando la squadra a coprire una minore larghezza del campo di gioco. Questo porta ancora una volta de Jong ad abbassarsi, così facendo perdiamo un uomo di rottura in mezzo al campo e quindi facilitiamo la conquista della supremazia territoriale all’avversario.

Sicuramente Sinisa si sarà accorto della suo “svarione tattico” e spero che questa partita sia di monito per il futuro, in quanto a questa squadra mancano ancora delle certezze e non c’è bisogno di metterla ulteriormente in difficoltà. Domenica affrontiamo un’altra squadra, che come l’Udinese, non se la sta passando bene; dunque è nostro dovere raccogliere i tre punti senza perdere la concentrazione nell’intervallo.

7 commenti

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  1. Una disamina perfetta! In parole povere Sinisa, con la sostituzione di Calabria, è diventato il responsabile delle reti subite dal Milan. Forse, vista la furia con la quale gli avversari si avventavano sui milanisti, si sarebbe preso anche un gol e forse anche due ma ne avremmo fatti almeno altri quattro! Morale… una grande squadra non arretra di un millimetro e non deve mai avere paura dell’avversario ma cercare di imporre sempre il suo giuoco!

    • sadyq il 23 Settembre 2015 alle 23:31

    Certo, la colpa è di Sinisa, però c’era fuorigioco!

  2. “finchè riesci a fare un goal in più dell’avversario non puoi che essere contento.
    Perfetto! Per adesso va bene così, ma è chiaro che non si può andare avanti prendendo due gol a partita.
    Le merde vincono ancora una volta di misura, ma tra pali e traverse si salvano sempre.
    La Hapra invece continua imperterrita. Dire che ci godo è poco.

    1. Si sono salvati ancora una volta perché è stato negato al Verona, così come era stato negato al Carpi, un rigore evidentissimo sul risultato di 0-0! Già ma io sono fissato con gli arbitri?

      1. Borgo, tu non sei fissato con gli arbitri, sei esasperato. Se dicessi quello che pensi in maniera più equilibrata saresti più credibile.
        Ieri sera ad esempio Melo su Pazzini che è dovuto uscire non è stato ammonito e l’ammonizione se l’è presa solo a partita ormai finita. Sono piccoli aiutini che danno però una mano.
        Per la cronaca Melo è un vero killer in campo, ma è spesso protetto e salvaguardato, mentre Balotelli, che è solo un coglione, viene bastonato anche quando non merita.

        1. Naturalmente sono molto dispiaciuto per il ‘Pazzo’ ma in sede di commento avevo parlato di Killer-Melo e non soltanto nell’ultimo incontro ma già nel derby dove il killer è rimasto in campo grazie all’antimilanista Rocchi. Ma gli aiutini più evidenti si sono verificati a Modena dove, oltre al penalty negato al Carpi, ci stava pure quanto meno l’ammonizione di Murillo e mercoledì sera quando andava dato penalty e ammonizione per fallo vistosissimo di Medel! Due indizi sono la prova a conferma che quest’anno le MERDACCE godono di favori arbitrali eclatanti!

  3. Due commenti:
    1) ai tempi di Pirlo centrale avevamo una difesa di ferro , adesso in difesa dietro Montolivo abbiamo promettenti ventenni ……
    2) La capra senza Pirlo campa sotto la panca per crepare presto sopra la panca .
    E , per chi non ci pensa , guardate cosa hanno fatto Milan e Juventus con Pirlo e senza Pirlo .
    Eterno vaffanculo a Galliani e Allegri .
    Occhio Mihajlovic , occhio!

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