Milan – Empoli 2-1: la partita tattica

Ritorna l’analisi tattica, che uscirà come di consueto il giorno dopo la partita. Prima di iniziare mi scuso per aver toppato le prime due gare ufficiali, ma non è facile trovare una buona connessione e un locale dotato di copertura televisiva quando sei in ferie.

Detto ciò, passiamo a ciò che si è visto ieri sera, guai a fermarsi alla sola lettura del risultato. I punti cardine sono tre, ma fondamentali per la scorretta gestione del pallone e nel lasciare in mano agli avversari il centrocampo (come visto a Firenze). Le nostre difficoltà (soprattutto ieri) si evidenziano nel fraseggio corto tra le linee, ciò che riesce benisismo all’Empoli, ma che noi non sappiamo attuare ormai da anni. Roma non fu costruita in un giorno, ma chi fa quei proclami (il presidente sopratutto) non può evidenziare questi limiti nelle prime due giornate di campionato.

Il primo: le nostre azioni partono tutte dai piedi di Alessio Romagnoli, piede educato ma si ha bisogno di un centrocampista per quel compito. Lo si vede principalmente dai movimenti di de Jong quando abbiamo la palla, quasi si sposta per lasciargli campo. Allora la domanda è lecita: perché schierare in campo un giocatore che sa fare una sola fase di gioco? In tutto ciò c’è un lato positivo, abbiamo acquistato un difensore che ragiona: non butta mai via la palla, sa impostare e interviene quando se ne presenta il momento. Questo tipo di difensore mancava al Milan, dalla cessione di Thiago al PSG. Mi è bastata la partita per affermare che vale ogni singolo centesimo speso… grazie Roma. Rimanendo sempre nel reparto arretrato, c’è da sottolineare la prova disastrosa dei terzini, bravi nelle diagonali difensive, ma non nella fase offensiva: superata la meta-campo si perdono. Nel modulo utilizzato da Sinisa essi hanno un ruolo cruciale, perché hanno il compito di stringere e allargare il campo (dato che sono gli unici giocatori impiegati sulla corsia).

Secondo punto: è possibile giocare di come Empoli e Fiorentina, se entrambe le punte prediligono attaccare la profondità? Questo fa si che il centrocampo sia costretto a giocare con palle lunghe e senza ragionare, visto che la palla va giocata con i tempi giusti per non mettere in fuorigioco le due punte. Oltre a questo si aggiunge un centrocampo che è una cozzaglia di incompetenza, messo lì per creare un purpuri di errori. Lo si vede dalla prestazione di Bertolacci, che si ritrova a gestire la palla senza aiuti da parte dei compagni di reparto, l’unico che cerca di innescare l’azione. Mi hanno dato fastidio (e non poco) i fischi su di lui, perché non fischiate chi non gli da una mano quando non sa a chi darla? Dobbiamo smetterla di attaccare i pochi giocatori decenti a centrocampo, dovete farvi delle domande se i giocatori di qualità (tanta o poca che sia) quando arrivano al Milan non sono autori di grandi prestazioni. Lo si è visto con Montolivo, Honda,Suso e ora Bertolacci (nell’altra squadra di Milano, Kovacic e Hernanes), tali giocatori funzionano se è la squadra a funzionare, tramite schemi e meccanismi giusti.

Infine la presunzione di Sinisa: perchè bocciare alla prima Bonaventura? Perchè schierare Suso e Nocerino? Questi ultimi sappiamo tutti che non sono in prima linea nelle gerarchie, infatti vengono sostituiti entrambi nell’arco dei primi dieci minuti della ripresa. Nocerino con l’arrivo di Kucka farà sicuramente le valige, siamo troppi nel mezzo e tutti doppioni. Con Kucka e Jack il gioco migliora, ma non arriva a livelli entusiasmanti. Questo sottolinea che con l’esborso fatto in estate non si è aggiustato il reparto che ne aveva più bisogno, e visti i rimanenti giorni di mercato, difficilmente sarà aggiustato egregiamente. Le scelte di Sinisa mi danno a pensare: o in settimana ha visto progressi da Suso e Nocerino, oppure (molto più probabile) ha fatto notare ai piani alti con chi tocca scendere in campo, se non impiega le “prime” linee. Un profilo che mi sentire di consigliare per migliorare il reparto è Martinez (Bayern Monaco) che rientra da un infortunio e chiuso da Guardiola che lo impiega centrale; non mi convince Witzel, dopo la cessione non è più tornato il giocatore visto a Lisbona.

Adesso che il campionato è iniziato sanno cosa li attende per riuscire ad arrivare dove credono/vogliono arrivare (io sono scettico sulla riuscita); dunque testa bassa e lavorare, sperando di raccogliere il massimo dal mercato svolto (male) in questa sessione estiva.

3 commenti

  1. Bravissimo Mauro, analisi perfetta come spesso ti capita di fare. Concordo in pieno con la critica positiva su Bertolacci e vorrei da te un parere circa se si possa impostare il romano come centrale davanti alla difesa spostando De Jong a fare il Gattuso! Non sono del tuo parere su Witsel ma credo che alla fine arriverà Soriano che giocherà come mezzala nel punto alto del rombo di centrocampo. De Sciglio sta migliorando e Antonelli non è ancora al meglio della condizione fisica. Cmq non vorrei più vedere De Jong davanti alla difesa e se facesse le bizza… allora metterei Poli alla Gattuso. Ma se dovesse recuperare al meglio Montolivo… molte cose si aggiusterebbero automaticamente. Questo è difficile ma non improbabile quindi perché non sperarlo?

    1. Su Bertolacci, ti dico che è possibile, visto che al Genoa dopo la cessione di Sturaro ha giocato nel mezzo.
      Su de Jong non c’è dubbio che vada spostato da lì il prima possibile, non si può tenere in campo un giocatore che pensa solo a difendere.
      De sciglio mi sta piacendo, ma siamo lontani dal terzino che deve diventare: quando sale per offendere non fa mai la cosa giusta, quasi avesse paura.
      Infine non c’è dubbio che Monto, con i meccanismi giusti, possa ritornare ai vecchi lustri.

  2. E’ evidente che Mihajlovich abbia commesso degli errori,nonostante 2-3 mesi di allenamenti, siamo ancora lontani da una formazione tipo, però ne apprezzo molto la franchezza e mi pare che abbia ammesso anche le sue responsabilità, di ciascuno è importante riconoscere i meriti ma anche gli errori per far crescere il gruppo.
    Per quanto riguarda Witzel anch’io ho molti dubbi sull’effettivo valore e poi al Milan la necessità è un regista di valore e/o un trequartista. La cosa che proprio non capisco è come mai tutta questa difficoltà a cercarne uno buono quando in giro ce ne sono anche molti che costano poco e si possono acquistare spendendo poco, basta un minimo di occhio… e se ci fosse stato un posto da extracomunitario la scelta sarebbe stata pure più facile…
    Moutinho : è probabilmente più forte di Witzel ha un ingaggio minore e potrebbe essere il giocatore alla Pirlo che cerchiamo da anni (l’unica cosa che quelli del Porto non lo cederanno a poco).
    Georginho Wijnaldum: è il capitano del PSV (squadra che ha vinto il campionato in Olanda), un acquisto di sicuro affidamento, lui e De Jong a centrocampo sarebbero una bella coppia assortita.
    Hackim Ziech: è del 1993 e gioca nel Twente (squadra olandese)sa colpire da fuori meglio di Pirlo… praticamente è un cecchino :twisted:. La sua specialità sono le punizioni, i tiri da fuori, i cross, ha un’ottima visione di gioco e sa lanciare i giocatori e vedere gli spazi con passaggi calibrati, probabilmente non è molto dinamico ma è un regista di livello, piedi vellutati.

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