A testa bassissima
Basterebbe soltanto il titolo del post per commentare la partita di ieri sera a Torino, probabilmente la partita più disastrosa della gestione Allegri. Siamo stati mangiati vivi, distrutti a tutto campo da un avversario che ha viaggiato a un ritmo doppio (ma anche triplo) del nostro. Avessimo mantenuto il pareggio, sarebbe stato una sorta di remake del Camp Nou, tuttavia questa volta l’avrei accolto sì con malcelata vergogna. D’altronde il non riuscrie a mettere insieme anche solo una parvenza di trama e non tirare una singola volta in porta in novanta minuti (l’unica parata di Buffon è su un cross di Boateng) contro un avversario forte, ma non imbattibile, è qualcosa di umiliante.
Barcellona a parte, ma lì si trattava di una squadra di un altro pianeta, non ricordo una partita così sofferta dai nostri, se qualcuno ne ricorda mi venga in soccorso. Per analogia la mia memoria torna al derby del 3-0, con noi nella parte dell’inter e la Juve nelle nostre vesti: direi che ciò è sufficiente ad esprimere quello che ho provato durante i novanta minuti.
Da un punto di vista tattico, Conte azzecca la mossa di inserire un centrocampista in più, Vidal, rinunciando a una punta. Superiorità numerica che va ad aggiungersi a quella fisica e il gioco è fatto. Gli inserimenti dello stesso Vidal e di un imprendibile Marchisio, imbeccati da un Vucinic scatenato, ci tengono costantemente in apprensione, per nostra fortuna la partita si sblocca tardi, altrimenti avrebbero anche potuto dilagare. La nostra manovra è nulla, come detto sopra. Non esistono passaggi, non esistono idee, Cassano, Seedorf e Boateng sono scherzati da Lichtsteiner e Chiellini. Alla fine non è nemmeno tanto la partita di Pirlo, che non gioca male, tuttavia non è l’unica luce bianconera come erroneamente si riteneva nel prepartita.
Le cause di questo tracollo? Fisiche e psicologiche. Fisiche perchè, è evidente, la mancanza del doppio impegno e soprattutto la possibilità di fare turn-over ha pagato. Psicologiche perchè per loro era la partita della vita, il primo big match nel nuovo stadio, con una spinta dagli spalti da finale di Champions, per noi era una gara da sfangare in qualche modo prima della sosta. Benedetta sosta, verrebbe da dire. Speriamo che le nazionali non ci rapiscano troppi giocatori, perchè questi 15 giorni sono fondamentali. Bisogna ritrovare giocatori, forma fisica, ricostruire una fase difensiva efficace (di questo passo, Nesta e Thiago arrivano a maggio con l’esaurimento nervoso), trovare soluzioni che ci permettano di non affondare quando si incontra un avversario che tiene un ritmo più alto (il problema non è per forza andare a 1000 all’ora, si può andare più piano degli avversari, ma senza essere distrutti) e magari anche un po’ sul carattere e la grinta, le vittorie bisogna andarsele a prendere, non cadono dal cielo.
Pagellone: Abbiati 6.5, Bonera 5.5, Nesta 6, Thiago Silva 7, Zambrotta 5, Nocerino 4.5, Van Bommel 6, Seedorf 4, Boateng 4, Cassano 4, Ibrahimovic 5.5, Emanuelson 4, Antonini 5, Ambrosini S.V.
JUVENTUS – MILAN 2-0
Juventus: Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Krasic (Dal 9° st, Giaccherini), Marchisio, Pirlo, Vidal (Dal 49° st, Pazienza), Pepe, Vucinic (Dal 42° st, Matri) All.: Conte
Milan: Abbiati, Bonera, Nesta (Dal 26° st, Antonini), Thiago Silva, Zambrotta, Nocerino (Dal 38° st, Ambrosini), Van Bommel, Seedorf, Cassano (Dal 16° st, Emanuelson) Ibrahimovic All.: Allegri
Arbitro: Rizzoli; Assistenti: Niccolai, Copelli, 4° Tagliavento
Reti: 42° e 48° st Marchisio
Recupero: 1′, 5′
Ammoniti: Pirlo (Juventus); Boateng, Nesta (Milan). Espulsi: Boateng (Milan)
Spettatori: 41.000