Eppure li chiamavano sciagurati

Ieri sera il Venezia di Pippo Inzaghi ha rimontato, in tre minuti (dall’88’ al 91’), lo svantaggio contro il Parma di Apolloni. Proprio nei minuti finali, così come piace a Pippo. E’ finita 1-2 la partita, ed è stato bello (sinceramente) rivedere Pippo festeggiare al suo modo: scatenato. E senza cappellino. Leggendo la cronaca della partita, stamattina, ho pensato: chissà se nel suo Venezia, Pippo Inzaghi ha il suo Jeremy Menez. Non lo so. Faccio fatica a seguire bene la SerieA, figuriamoci se riesco a seguire il girone B della LegaPro. Purtroppo seguo, eccome, il Milan (anzi, si potrebbe dire che è il Milan, questo sciagurato Milan, che continua a seguirmi per torturarmi). Un giorno potrò raccontare di aver visto anche il Milan di Pippo Inzaghi (non il Milan di Atene 2007, chiaramente …). E chissà se nel raccontare quel Milan, sfoggerò la stessa insana e insolita vanità di chi racconta di aver visto il Milan di Massimo Giacomini, quel Milan che perse clamorosamente a Palermo con una tripletta dello sciagurato (e ripudiato) Egidio Calloni, uscito tra gli applausi della Favorita. Il giorno dopo, i giornali, titolarono ironicamente “Eppure lo chiamavano Sciagura”.

Il Milan di Pippo Inzaghi è, nella memoria recente, un’infamia per certi versi analoga a quella del Milan in SerieB. Fortunatamente, per Pippo, le esperienze immediatamente precedenti e quelle immediatamente successive, non si sono poi discostate tanto da quel disastro. Schopenhauer direbbe che questo Milan è un pendolo che oscilla tra lo schifo e il dramma (i toni oggi, più delle altre volte, saranno catastrofici, semplicemente perché la sconfitta contro l’Udinese ha lasciato scorie che nemmeno l’acqua dell’uccellino e di Del Piero riuscirebbero a depurare; e quindi rimango sporco dentro e sporco fuori). Sappiamo bene in cosa consistesse l’organizzazione tattica del Milan tutto bresaola e cappellino: palla a Menez e, se è in giornata, forse ne caviamo qualcosa. Diciassette gol in trentaquattro partite. Eppure, durante quella stagione, furono tante (troppe) le critiche rivolte a Menez. È egoista, è incostante, è umorale. Come se il problema di quella pochezza tattica fosse suo. Sappiamo tutti come è finita quella storia: un’estate passata a cercare di monetizzare sfruttando la stagione positiva del francese, resta al Milan per un infortunio alla schiena e diventa l’ectoplasma di un fantasma albino.

La scorsa stagione si è riproposto sostanzialmente lo stesso problema, ma con un interprete diverso: Carlos Bacca. Venti gol in poco più di quaranta presenze. Tre in meno del fenomeno (senza ironia) Dybala, che però ha anche giocato tre partite in più del colombiano e, soprattutto, ha giocato in un’altra realtà, diversa da quella che prevedeva mihajloviciana contropiede, palla buttata in mezzo e vediamo se Bacca ci arriva per cavarne qualcosa. Eppure sempre le stesse critiche: Bacca non è bravo tecnicamente, non sa tenere palla, sa solo fare gol, fa troppe rabone. Ecco, appunto. Sa solo fare gol. Come se il problema fosse suo. Come se fosse un problema. Come se un attaccante dovesse far qualcosa di diverso. Come se disdegnassimo i gol. Sappiamo tutti come si sta evolvendo questa storia: un’estate passata a cercare di monetizzare sfruttando l’ennesima buona stagione di Bacca (dal 2012 a oggi, da Brugge a Milano, passando per Siviglia, evitando Londra,  103 gol in 208 partite), una tripletta all’esordio e due partite non buone. Ed è già indispensabile far giocare Lapadula.

Da Calloni a Bacca, passando per Menez, buttarla dentro non conta. Conta quante volte la butti fuori.

Continuiamo così, facciamoci del male.

6 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Come tutti sapete sono un ‘Bacchiano’convinto. Questo per i motivi che tu adduci sull’essenziale qualità di questo atleta di trasformare le poche palle giocabili ricevute in gol. Pippo Inzaghi era diverso. Sgraziato e con i piedi un po quadrati…ma entrambi, segnava accidenti se segnava tanto. Ecco in questo i due sono uguali. Solo che Pippo aveva Serginho, Kakà, Cafù e chi più ne ha ne metta, Bacca chi ha, attualmente, che possa metterlo in condizione di essere quella quasi perfetta macchina da gol che ha dimostrato anche al Milan di essere? Altro discorso è che Ancelotti riusciva a tenere Pippo in panchina quando lo riteneva inidoneo a scendere in campo. Montella ha fatto giocare Carlos e non lo ha preservato dalla brutta figura che ha fatto domenica. Brutta figura si ma nell’unica azione che poteva metterla dentro ecco…ci ha pensato Calvarese. Allora non disperiamo…cambierà il vento e chissà mai, se scopriranno come per gli atleti delle olimpiadi, magari al Milan verranno restituiti campionati, rapinati ai rossoneri, non soltanto per colpa degli arbitri ma anche per doping di altre squadre. Già…ci manca la Coppa dei Campioni che i dopati del Marsiglia hanno tolto al Milan anche a mezzo di un arbitro poi radiato. Ma io sono fissato e non voglio scatenare ire di chi dice che certi estranei allo sport non contano. Già…come Calvarese-Lo Bello?

    1. Ferma la palla, amico Borgofosco! Credo che un po’ tutti, ma certramente io, non metto affatto in dubbio le malefatte che tu denunci.
      Ci mancherebbe! Sono tutte cose vere e sacrosante. Ma tu definisci scialba la partita con l’Udinese. Io la definisco vomitevole con quei “passaggetti da frocetti” indietro o accanto. Ecco, non vogliamo sminuire questa sensazione di schifo pensando alle rapine arbitrali.
      Qando avremo giocato decentemente faro’, faremo, coro con te.
      Bacca e buono ma non e’ Van Basten. Se gioca da schifo deve uscire muto e zitto. Lo stesso vale per Montolivo, Bonaventura, Abate, Romagnoli.,Ma chi cazzo sono per giocare sempre e non essere sostituiti mai. Si sfascia tutto cosi’, capito Montella ? Come con Pippo, La Capra, Sinisa. Non giovano i figli della gallina bianca……

      1. Uhm, si e no, Vittorio.
        Stasera la Juventus in panchina aveva: Pjanic, Cuadrado, Pjaca, Mandzukic, Benatia, Alex Sandro. Giocatori che sarebbero titolari ovunque, facendone la fortuna.
        Montella su chi può contare? Sono d’accordo sul fatto di affermare il principio per cui “gioca chi rende, gioca chi dà l’anima, gioca chi sputa sangue per la maglia”. Al tempo stesso, però, oggi propenderei per lasciare sempre in campo gente come Bacca o Bonaventura. Semplicemente perché non abbiamo di meglio, e almeno qualcosa da loro, anche in una giornata storta, potremmo cavarla. Dagli altri no. E’ una storia triste ma è così. A Istanbul nel 2005 Pippo non era nemmeno in panchina, dove invece avevamo: Costacurta, Serginho, Rui Costa, Tomasson, Kaladze …

    2. Bacca in una squadra “decente” segnerebbe 36 gol a stagione (numero non casuale)… Eppure sembra il peggior male del Milan … Ma anche io sono Bacchiano, quindi non faccio testo!

  2. Comunque Calloni era veramente una sciagura.

    • Renzo Mattei il 14 Settembre 2016 alle 21:24

    Calloni era sciagurato, ma Giacomini? Ne vogliamo parlare?

I commenti sono disabilitati.