Basta crerare alibi, si tifi Milan

Basta. E’ inaccettabile ad ogni campionato, ad ogni mercato, si parta con le solite litanie creando alibi all’allenatore. Rosa incompleta, coperta corta, blah, blah blah citando Mino Raiola, per una squadra che deve giocare una sola competizione. Perché ci si può prendere in giro fino in fondo ma il problema del Milan degli ultimi anni sono stati i troppi, tanti, punti persi con piccole di caratura inferiore (Carpi, Chievo, Verona… ecc) dove si è vista più una mancanza di gioco che di giocatori. Siccome io non credo alla favoletta che con questi non si può fare più di due passaggi, anche dopo aver visto il Leicester vincere un titolo ed Antonio Conte creare gioco con degli scarpari di prima categoria a centrocampo all’Europeo, è qua che bisognerà giocarsi la stagione.

Donnarumma, Abate, Paletta, Romagnoli, Antonelli, Montolivo, Bertolacci, Kucka, Suso, Bonaventura, Luiz Adriano (Bacca). Prendetemi pure per pazzo, ma come dice Abate formazioni superiori a questa ne vedo due, forse tre. Tutto sta nel dare l’equilibrio giusto alla squadra e nel riuscire dove quattro allenatori hanno fallito. Dubito che Montella ci riesca – la sua carriera parla per lui, basti vedere i risultati alla Sampdoria. Resta però inaccettabile iniziare da subito a destabilizzare l’ambiente come se avessimo la rosa del Chievo. Negli ultimi anni questo si è sofferto parecchio, soprattutto nel giocare in un San Siro che spesso mugugnava e che ha fatto perdere parecchi punti al Milan che di fatto raramente in campionato gioca in casa. Questa squadra può lecitamente ambire ad un quarto posto – massimo quinto, con possibilità di terzo in caso di suicidio di Roma o Napoli: più sotto sarà fallimento del tecnico, senza scusanti di sorta. Basta continuare a menarcela con la metà destra della classifica.

L’opera di destabilizzazione non nasce certo quest’estate ed è ben studiata a tavolino da chi probabilmente non capisce che continuando così danneggia solamente il proprio club in un momento in cui si sta cercando la cessione. Certe pagliacciate di certi figuri che sono comparsi ultimamente grazie al momento di crisi non fanno altro che arrecare un danno di immagine al Milan facendolo deprezzare. E’ invece necessario essere compatti in prima linea contro una stampa che ci sta massacrando, che parla di Milan dominato “ma Icardi in gol” per una inter che perdeva 4-1 dopo il primo tempo. Sono questi in prima linea a spezzare i sogni dei tifosi scaricando un ambiente che ha fino alla prima giornata l’esempio del Leicester a dimostrare che nulla è precluso.

Brevemente sulla questione cessione. Un nostro rinomato followers di twitter ipotizza che sia tutta una messa in scena per allontanare Galliani che al momento è – infatti – totalmente isolato da Fininvest e gli viene impedito di fare il suo lavoro (come d’altronde da quattro anni a questa parte) non mettendo un euro per il mercato e bloccando ogni trattativa. Non so come andrà a finire ma di Gancikoff mi fido poco – anche per lui il suo curriculum parla e nel calcio ha collezionato solo fallimenti. Occhio a non saltare dalla padella alla brace.

5 commenti

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  1. Bentornato amico mio. Come al solito concordo su tutto quel che affermi. Oggi è un po’ più complicato ed i soliti disfattisti hanno cominciato a ragliare, più che a cinguettare, sui vari blog e social. Sono un pazzo anch’io che scommetto su di un Milan da quarto posto in su. Penso che alla fine rimarrà Bacca che completerà il già buon affiatamento con Niang. Una coppia che ci verrà invidiata da molti. Lapadula al momento è tutto da scoprire. Mentre gli altri attaccanti, attualmente in rosa, stanno trovando sistemazione altrove. Rimane la nota negativa di Bertolacci che soffre di troppi infortuni di carattere muscolare e questo è un grave problema. Montella si sta confermando persino migliore di quel che pensavo e speravo. Purtroppo è rimasto Zapata e forse sarebbe stato preferibile Musacchio se in buone condizioni fisiche. I terzini abbondano in quantità e qualità(per me sono tra i più forti del campionato italiano)Poli è buono a tutti gli usi….manca Bertolacci causa gli infortuni. Cuadrado non arriverà ma il Papu non sarebbe disprezzabile. Quindi tre acquisti:-un centrale difensivo, un centrocampista e un esterno d’attacco- Non servono Bellini, Didì e Garrincha, servono tre buoni giocatori che completino la rosa per giocare e possibilmente vincere il prossimo campionato.

    • Marchese il 31 Luglio 2016 alle 14:10

    Così come di notte tutte le vacche sono nere, ad ogni inizio stagione tutti i discorsi sono buoni, per cui si può dire che arriveremo primi o ultimi e nessuno, dati alla mano, sarà in grado di smentire qualunque affermazione.
    Il dato di fondo è sempre quello e io batto su questo tasto da più di due anni: una grande società (e, almeno come storia degli ultimi trent’anni, il Milan lo è), ha bisogno di un uomo di fiducia, dagli specchiati trascorsi agonistici e tecnici, capace di capire il calcio a gestire le campagne acquisti o, quantomeno, di rappresentare un certo modo di essere milanista. Guardate I gobbi (Nedved) e il Bayern (Rummenigge), e decine di altri esempi potrei fare. Io ho sempre in mente Paolo Maldini.
    Ecco perché non mi appassionano gli eventuali dissidi tra Cravatta Gialla e Gangikoff. Ancora una volta è un falso problema: il mondo non si chiude lì. Non ho nulla di personale contro nessuno dei due nominativi, ma certo è che il nostro ha fatto fiasco nell’ultimo quadriennio, certamente anche con le sciagurate scelte di Berlusconi (v. Tevez), ispirato da malumori familiari (Barbara).
    Galliani è un grosso conoscitore di ambienti, ma non è un tecnico che sappia di calcio. Gli servirebbe come il pane uno che lo possa affiancare in questo compito, ma mi pare che, proprio con Maldini, abbia avuto più di un problema. Come si dice, a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre s’indovina. E torniamo periodicamente alla casella numero uno di questo stantio Gioco dell’Oca in rossonero.
    Io non voglio finire dalla padella nella brace, ma, molto più semplicemente, non vorrei essere sul fuoco in una padella. E, se è vero l’assunto di Diavolo 1990, che siamo sulla padella non ci sarebbe da dubitare. Se è così, non c’è da stare allegri. E stavolta la Capra Maxima non c’entra nulla.

  2. Ma uno come Marotta non siamo capaci di trovarlo?

    • franco paradiso il 31 Luglio 2016 alle 17:14

    Rosa che vale dai 65 ai 70 punti, se Montella fa bene il suo lavoro arriva al quarto (dura) o quinto (possibile) posto, obiettivo superare Sassuolo e Fiorentina rispetto allo scorso anno, poteva riuscirci anche Sinisa ma ha lavorato male. Fare meglio sarebbe un miracolo sportivo. Obiettivo Europa League attraverso un gioco piacevole e valorizzare alcuni elementi della rosa. Montella con la Samp ha fallito ma ha preso una squadra in corsa per liberarsi delle penali dei Della Valle, per me a differenza del predecessore è un buon allenatore che deve fare il salto di qualità, speriamo ci riesca da noi.

    1. Possibile superare anche l’inter. Con 70 arrivi terzo se qualcuno si suicida.

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