Broccusconi

Pensavo che il punto più basso della nostra recente storia lo avessimo vissuto perdendo quattroazero a San Siro contro il Napoli. Perché l’impressione, quella sera, al di là di un risultato in sé non bugiardo ma sicuramente largo nel passivo, era che il Milan avesse ufficialmente abdicato dall’essere il Milan. Più in basso dei ventidue punti in diciannove giornate di Allegri, più in basso delle uova strapazzate dell’uomo nero, più in basso di un’intera stagione con Pippo Inzaghi in panchina come allenatore e attaccare hip hip urrà. Invece, dopo averlo raschiato, siamo riusciti ad andare ancora più in fondo. Più a fondo del fondo, più basso del basso.

Signore e signori, sorelle e fratelli milanisti, ecco il Milan di Broccusconi.

Se fossi una persona con gravi deficit di autostima, insoddisfatta della propria vita e in cerca di attenzioni, come ce ne sono tante in giro, la prima cosa che direi sarebbe “avevo ragione, visto? Pessima scelta quella di esonerare Mihajlovic”. Fortunatamente mi sento abbastanza appagato da non dover sbattere in faccia agli altri le poche e rare volte in cui ne azzecco una. Sfortunatamente provo un sentimento troppo profondo per questa squadra e per questi colori e per questa maglia per riuscire a godere di qualcosa in questo momento così buio e desolante.

La partita contro il Verona ha palesato tutti (e sottolineo tutti) quei rischi che fino a qualche giorno fa erano soltanto i rischi eventualmente connessi all’esonero di Mihajlovic con relativa promozione di Cristian Brocchi come allenatore della prima squadra.

Come si poteva pensare che un allenatore, per di più inesperto o comunque con una misera esperienza, riuscisse a dare un’identità e un gioco a una squadra senza più stimoli, senza più obiettivi concreti? Come si poteva pensare che avrebbe avuto un qualche risvolto positivo allontanare un allenatore che aveva avuto, tra i pochissimi meriti, quello di riuscire a creare un gruppo attorno a sé? Come si poteva pensare di ritornare grandi distruggendo ancora una volta tutto senza alcuna ragionevole considerazione e partendo da presupposti così bassi? Come si poteva pensare di ritornare in alto, scavando ancora la nostra fossa?

I problemi erano già tantissimi. Adesso, senza neanche voler essere catastrofisti, si sono persino moltiplicati.

Mi spiace ripetermi, ma i fatti non fanno che dimostrare come la storia recente del Milan non sia altro che la storia di un eterno ritorno, la storia di un eterno e dannato con gli umori e con le follie dell’Imperatore. Dopo l’ultima era vincente, quella dell’indimenticato Carlo Ancellotti, si sono alternate sulla panchina del Milan personalità opposte, individuate e selezionate per rispondere ad esigenze differenti. Da Leonardo, uomo di fiducia che si è scoperto troppo intelligente (forse troppo furbo) per recitare il ruolo che gli era stato designato dell’allenatore presidenzialista ad Allegri, scelto, per stessa ammissione (più o meno esplicita) di Galliani, perché aveva il physique du rôle per subire lo smantellamento già programmato della squadra senza alzare troppo la voce, da Seedorf, rompicazzi con la mania delle uova strapazzate e con il bruttissimo vizio di dire la verità, a Inzaghi, un allenatore con la personalità di un termosifone, e infine da Mihajlovic a Broccusconi. L’uno chiamava il Presidente e dava una formazione che non avrebbe poi messo in campo (ndr. aneddoto probabilmente inventato, ma comunque utile a tratteggiare il rapporto con Berlusconi e le antipatie personali che stanno alla base della cacciata), l’altro capace di schierare liberamente i giocatori che vuole Berlusconi. E quindi De Sciglio al posto di Antonelli, Honda in panchina (fino a quando non si rompe Bonaventura), Boateng e Menez in campo, Bacca cattivo.

La fatal Verona, però, forse non è mai stata tanto dolce. Quest’ultima sconfitta così umiliante probabilmente ci salverà da un Milan 2016-2017 targato Broccusconi. Come hanno rilevato anche le pareti e i seggiolini del Bentegodi l’esperimento è fallito.  Anche se rimane, costante, il rischio che nonostante tutto non ci abbia ancora salvato da un Milan 2016-2017 targato Balotelli, Matri, El Shaarawy.

19 commenti

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  1. Premesso che non condivido il polverone mediatico contro Brocchi.
    Come era facile prevedere l’errore grosso non è stato quello sostituire di Mihailovich ma di non mettere un allenatore da Milan.
    Anche all’interno del Milan club c’era sicuramente personale più preparato e con più esperienza che avrebbe potuto assolvere meglio il compito di traghettatore.
    Comunque l’unica partita che conta è la finale di coppa Italia, il resto sono solo partite di contorno questo è chiaro a tutti anche se il Milan con una sola partita a settimana e con una rosa di 30 o più giocatori può e deve fare prestazioni convincenti.

  2. Veramente deprimente leggere un titolo cosi’ infantile ed una polemica di un tale puerile e viscerale rigurgito di dispetto , scritta da una persona colta ed intelligente abbandonata oggi da ogni residuo di razionalita’, Mamma mia , 18 caro . Altro che Socrate !
    Abbiamo atteso anni per decidere che una capra belava. Abbiamo atteso un anno per capire che quel bravo ragazzo di Pippo Inzaghi conosceva troppo poco il gioco del calcio. Tipo Bacca , per intenderci. Abbiamo atteso quasi tutto un campionato per riconoscere i limiti
    congeniti di Sinisa e la sua rinuncia ad una buona meta’ della rosa per assicurarsi pochi fedeli. E dopo TRE PARTITE E SOLI DIECI GIORNI
    mi titoli ” BROCCUSCONI” ! Vale a dire prendersela con Brocchi appena seduto sulla panca solo perche’ scelto dall’odiato Berlusconi.
    Ti faccio notare 18 caro, che ogni volta che hai gioito per le disgrazie del tuo odiato presidente. Quando gli hanno tolto gran parte del potere economico e gioivi. Tu ed i tuoi compagneros gioivate e festeggiavate.
    Ogni dannata volta si depauperava il nostro Milan. Semplicemente voi non avete ora titolo alcuno per lamentarvi .

    1. Caro Vittorio,come sai bene l’odio è spesso frutto dell’invidia, però oggettivamente ci sono fin troppi motivi per criticare alcune scelte, per ultima questa di Brocchi, che è alle prime armi come allenatore e non può avere nè l’esperienza per gestire uno spogliatoio di una squadra di serie A, nè tantomeno imporre le proprie scelte alla società.

      Sappiamo tutti che il Milan non ha un trequartista e non ha reparti particolarmente forti.
      Perciò la logica mi dice che il modulo da adottare dev’essere il 4-4-2 basato su ripartenze, con ruoli per ogni giocatore fissi e semplici.
      Senza stare a tirarla per le lunghe con allineamenti, diagonali ecc.
      Ai giocatori più forti della squadra avversaria si fa una marcatura ad uomo, e si riparte velocemente sulle fasce, con uno o due giocatori che restano avanti per far risalire velocemente la squadra, senza disdegnare il lancio lungo quando serve a tal fine.

      Posso capire la simpatia che hai per Berlusconi un pò meno la tua grandissima ammirazione alla luce dei tanti fatti personali che sono di dominio pubblico.
      Berlusconi ha indubbiamente avuto qualità fuori dal comune ed è una persona generosa ma ha indubbiamente molte colpe e troppe scelte sbagliate.

      La fedeltà, la sincerità sono valori importanti, alla fine ciò che rende una persona migliore di un’altra sono i valori che persegue non il suo conto in banca! Purtroppo è molto facile per una persona ricca, perdersi nei vizi e dunque svilirsi a livello umano.

      1. Piacevole, intelligente e pacato ragionamento .
        Sono d’accordo quasi su tutto e sicuramente sul 4/4/2. Ma capisco e condivido il bisogno di provare e verificare di chi assume un incarico.
        Su Berlusconi non vengo capito per due motivi:
        1) si sono dette e scritte tali e tante cazzate su questa persona che io non credo piu’ a nessuna notizia che lo riguarda.
        2) Sono un cultore di Machiavelli. Non giudico mai un uomo che svolge un ruolo trainante secondo criteri differenti dalla sommatoria dei benefici apportati al carro trainato. Hai letto Il Principe ?

    2. L’errore che lei commette nei miei confronti, caro Vittorio, è quello di pensare che il mio odio per Berlusconi offuschi la mia lucidità nel valutare il suo operato.
      Venticinque anni di successi non si discutono. Questo è fuor di dubbio. E su questo vorrei che calasse una pietra tombale.
      La domanda è: bastano questi venticinque anni di successi per “perdonare” le scelte scellerate degli ultimi anni? La mia risposta è categorica: no.

      Non mi permetterei poi, in condizioni normali, di giudicare un allenatore per tre partite. Ma Brocchi è stato preso proprio per questo (per espressa ammissione di Galliani in sede di presentazione; non posso riportare nulla di Berlusconi perché era assente). Brocchi ha un “contratto” della durata di 6 partite (campionato) + 1 (finale di Coppa Italia). In base a queste si deciderà il suo futuro. Se non lo giudichiamo dopo 3 partite, quando dovremmo giudicarlo? Quando sarà troppo tardi? A me dispiace veramente esprimere un giudizio così sprezzante nei confronti di un ex giocatore che non ho mai amato, ma che ha sempre dimostrato professionalità. Ma è evidente, e non sono io in malafede, è in malafede chi nega tale evidenza, che il sig. Brocchi è stato piazzato lì per assecondare certe “visioni” berlusconiane. Questo spiega la riapparizione sulla scena di derelitti come Boateng, Menez e De Sciglio (vogliamo forse discutere sull’inadeguatezza dei giocatori appena citati? Direi proprio di no).

      Ripeto, caro Vittorio, io ho l’impressione che lei tenda a giustificare l’ingiustificabile solo e soltanto alla luce di venticinque anni splendidi. E io su questo non sono affatto d’accordo (al di là del mio personalissimo antiberlusconismo). Sarebbe come dire che dopo venticinque anni di matrimonio felice, bello e sereno, una moglie non denuncia il marito che comincia improvvisamente a picchiarla.

      1. Quante contraddizioni in quel che scrivi 18 mio! Non desidero per nulla contraddirti e mi permetto di suggerirti di rileggere criticamente quanto mi stai dicendo, eliminando il file del ” personalissimo antiberlusconismo”.
        Allora forse giudicheresti normale che un Presidente e proprietario dopo avere speso 100 milioni a gusto altrui , avere preso un allenatore a gusto altrui , avere visto la propria squadra giocare male e perdere , decida di provare a cambiare con Brocchi che pratica gia’ un gioco a gusto suo , ed e’ una soluzione interna.
        Poi eviteresti di dire una avventatissima stroncatura pure ingenerosa su Menez.Anche su De Sciglio. E per ultimo capiresti sicuramente che si puo’ giudicare Brocchi dooo sette partite e non tre. Rilaggiti, dai , e fammi sapere se ti riesce questo indispensabile giochino di autocritica. Una volta hai citato correttamente Socrate. Ultimamente ho avuto la sensazione che tu lo abbia sostituito. Scusa la invadenza. Ciao.

        1. Daccordo con te su Menez, è senza dubbio il giocatore con maggiore qualità, ha avuto molti acciacchi ma se sta bene è determinante e merita fiducia.
          Su Boateng non so che dire, mentre a Balotelli consiglierei di smetterla di lamentarsi dei falli, casca per un niente, ma soprattutto portare palla invcece di appoggiarla appena la riceve.

          Tornando al discorso di prima, ho letto il Principe molti anni fa, è un libro “superato”, i mezzi usati a volte sono più importanti del fine… se ad esempio oggi per produrre l’energia che ci serve iniziassimo a bruciare fossile a go go, avremmo si più energia ma avremmo un peggioramento significativo della qualità dell’aria… a che mi servirebbe avere tanta energia se poi per respirare devo usare una mascherina ? Quello che voglio dire è che spesso ci sono molte cose di cui tenere in considerazione e di conseguenza la soluzione da adottare dev’essere non solo utile ma anche compatibile.
          Il mio consiglio spassionato è quello di leggere la biografia di Berlusconi, specie relativa ai primissimi anni in cui ha fatto successo con la vendita degli appartamenti.

          Come presidente del Milan Berlusconi è stato un mito se andiamo a vedere solo i successi ma se considerassimo il Milan club come un’azienda allora le cose sarebbero ben diverse.

  3. Certo che se si arrende anche Pellegatti…
    http://www.milannews.it/l-editoriale/ancora-nessuna-luce-dal-fondo-del-pozzo-209232

    1. Il Milan avrebbe tutto per riprendersi velocemente:
      Intanto ha molte strutture all’avanguardia; può contare sul consiglio di veri intenditori di talenti come Capello, Ancelotti e personalmente affiancherei Leonardo a Galliani dato che sembra imprescindibile.
      Gente come Tassotti, Maldini e Nesta dovrebbero vivere lo spogliatoio.
      Ci sarebbe da affrontare e risolvere il problema della primavera e capire bene perchè non ha quasi mai “sfornato” campioni.
      In fondo se si vuole risparmiare ed essere competitivi è sulla qualità della primavera che la prima squadra si dovrebbe appoggiare, senza comprare il Bertolacci della situazione pensando che può essere utile… o si compra un potenziuale fenomeno oppure se non puoi permettertelo investi bene sulla primavera e utilizzi i giocatori della primavera.
      E poi basta esperimenti con gli allenatori,ci vogliono allenatori veri… abbiamo visto tutti Gattuso cosa ha combinato al Palermo… personalmente mi auguro che il prossimo anno arrivi Paulo Sousa.
      Per ultimo sulla rosa: si pensa ad un modulo e si vede se si valutano i costi da fare per poter supportare quel modulo altrimenti, se si vuole scegliere l’opzione più economica, si valuta il odulo che la squadra attuale può fare meglio e lo si ottimizza con acquisti mirati.

  4. Va da se che prima di tutto questo una bella pulizia delle mele marce è indispensabile, vanno bene le critiche se sono logiche, non fini a se stesse ma sono supportate dalle idee.
    Comunque staremo a vedere cosa succederà.

    1. Gli intoccabili di Sinisa danno la sensazione di remare contro? Se e’ cosi’ sono da mettere in panchina subito. Anche perche’ sono tutto tranne che fuoriclasse.

      1. Vittorio, qualcuno pensa che tutto serve per non entrare in EL. Troppa fatica. Meglio incassare i 3-4 mln delle amichevoli americane. Non è poi mica un’idea campata per aria…

        1. 3-4 mln contro i 15-20 dell’EL? Chi lo scrive è un bel complottista che non sa di cosa parla

        2. Guarda che non ci credo nemmeno io che sia vero, ma anche le cifre che tu hai sparato non esistono. Il superamento della fase a giorni vale a seconda dei risultati tra i 4,5-5 mln e la vincitrice al massimo si porta a casa tra i 12 e i 13 mln. Tu quanto pensi possa andare avanti una squadra come quella attuale? Perchè, poi, se vuoi fare qualcosina in Europa ti tocca anche comprare.
          Poi vuoi che personalmente faccia il complottista vero? Molto più elegantemente si potrebbe dire l’avvocato del diavolo (non rossonero). Nel 2012, qui lo dico e qui lo nego, ma l’ho pensato veramente, non si è voluto vincere lo scudetto perchè altrimenti l’operazione smantellamento sarebbe diventata impossibile.

  5. La prestazione di ogni giocatore del Milan viene vista ed analizzata da tanti addetti ai lavori, se gioca male si autodanneggia…

    La collaborazione dev’essere massima nello staff, tra i giocatori e tra giocatori e staff.

    Nella vita privata possono avere antipatie o simpatie ma negli allenamenti e nelle partite devono comportarsi da professionisti, supportandosi, collaborando e passando al compagno antipatico se è posizionato meglio anche se poi l’altro non farà altrettanto, questo vuol dire giocare per la squadra.

    Se giocano male e perdono, si svalutano tutti.

    I professionisti non giocano al meglio per un’allenatore o per un compagno, s’impegnano perchè la società li paga per farlo bene…
    La società paga dunque la società decide, poi a fine anno ognuno fa i propri conti e valuta se restare a certe condizioni o andare via, ma finchè resta dev’essere un professionista.

    Nel Milan la collaborazione dei titolari non è ancora sufficiente perchè non passano la palla a chi è meglio posizionato ma a chi gli va a genio ed il gioco diventa ripetitivo, monotono, senza contare che se si cerca di fare i padroni del campo per 90′ ma non si hanno i mezzi, vuol dire solo sprecare energie e subire gol, meglio sfruttare gli attaccanti con lanci lunghi e aspettare le occasioni propizie per ripartire con uomini di gamba sulle fasce.

    1. Hai ragione. E poi manca intelligenza , ovviamente calcistica, in campo. Non bastano tutte le altre doti a sopperire alla mancanza di intelligenza. Consiglio di comprare giocatori dopo un test su questo quoziente. Poi mancano le palle.E poi ancora manca chi faccia cross decenti dalle fasce.

  6. Brancoliamo nel buio! Questa e’ la sola verita’ oggettiva disponibile. In questo nostro micromondo , uniti dal sentimento milanista, divisi nel percorso dei nostri ragionamenti, ci agitiamo alla ricerca di spiegazioni e soluzioni, alla pari di tanti altri tifosi, tutti brancolando nel buio.
    Perche’ Berlusconi se e’ rimasto senza soldi, non vende ?
    Perche’ Galliani non dimette e da’ la possibilita’ di un rinnovamento?
    Perche’ Montolivo non da’ un segnale di reazione e si strappa la fascia di capitano?
    Perche’ i figli del leone invecchiato e ferito non levano la voce a sostegno e difesa del padre e del loro casato?
    Perche’ tanto silenzio e tanta omerta’ ?
    Sembra di essere soli in una inquietante deserta campagna in un rovente pomeriggio di Agosto in un assordate silenzio ingigantito dal ronzio delle inutili cicale.
    E’ il timore di squarciare il velo che nasconde il futuro il Milan oppure quello che nasconde la caduta di individuali ed egoistiche attese?

    1. In questo momento se la società non dice niente al pubblico fa benissimo, a volte il silenzio è una condizione im prescindibile non solo per il buon esito delle trattative in corso ma anche per la gestione del personale, il presidente faccia quadrato con i fedelissimi o meglio ancora solo con i suoi avvocati più capaci e non faccia trapelare nulla fino alla fine : deve restare “muto come un pesce” ed adoperarsi per fare le scelte più giuste , solo questo può ridare credibilità, niente slogan, grazie!

      1. Perfettamente d’accordo per le trattative. Io comunque ai cinesi non credo molto. Forse piu’ ad un ritorno di Bee. Berlusconi , secondo me, non cedera’ la maggioranza. Quello che ho scritto riguarda la crisi della squadra .

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