Se giocare bene diventa un problema

[Questo articolo è stato scritto immediatamente dopo la partita Milan-Juventus, del 09 aprile 2016, per essere pubblicato un paio di giorni dopo. Poi le vicende dell’attualità (esonero di Mihajlovic) mi hanno costretto a parlar d’altro. Il motivo per cui oggi lo ripropongo non è la poca voglia di scrivere (anche perché credo sia doveroso fare una premessa e allegare comunque una conclusione). Vorrei far vedere come i pensieri attorno a Balotelli siano, fondamentalmente, sempre gli stessi. Forse perché lui è sempre sempre sempre lo stesso].

Se giocare bene diventa un problema, quasi quanto lo è giocare male. La mia recentissima biografia milanista non ha mai, per necessità più che per scelta, mancato di confrontarsi con tre figure ambigue (ndr. vissute cioè in modo ambiguo dall’ambiente milanista): Adriano Galliani, Massimiliano Allegri e Mario Balotelli. Tutti a San Siro, sabato sera, per Milan-Juventus. Il primo in tribuna (lasciata opportunamente poco prima del novantesimo; anche Muzio Scevola avrebbe messo la mano sinistra, quella rimastagli, sul fuoco dopo il gol di Pogba riguardo al fatto che avremmo perso), uno in panchina (su quella bianconera, chiaramente, panchina sulla quale l’Acciughina può vantarsi di aver già vinto due scudetti) e uno in campo (con la maglia rossonera numero 45). Figure che hanno diviso, nel passato, nel presente e probabilmente nel prossimo futuro, il milanismo. Il primo ormai conta più nemici che amici (chi scrive, per esempio, gli è stato fedelesemper; adesso, però, il nostro rapporto comincia ad incrinarsi, caro Adriano: possibilità che anche tu non sia colpevole di tutto questo?). Per Allegri parlano i fischi da parte dei tifosi rossoneri poco prima dell’inizio della partita. Conscio di scatenare l’ira del direttore, nell’opinione di chi scrive, l’allenatore livornese ha essenzialmente una sola grande colpa, e per individuarla basta studiare il palmares di Ibrahimovic, il quale dal 2001 al 2016 soltanto due volte non ha vinto il campionato: nella stagione 2002/2003 (giocava nell’Ajax, quell’anno vinse il PSV) e nel 2011/2012 (giocava nel Milan, quell’anno vinse la Juventus)*. Si può ben dire che Allegri è stato l’artefice e adesso è il continuatore del ciclo di vittorie della Juventus. Balotelli, infine, è stato l’oggetto/soggetto del mio primo editoriale in questo blog. L’ho amato, poi l’ho difeso, poi l’ho rimpianto, poi l’ho disprezzato.

E ora? Adesso credo che Balotelli sia un problema per il Milan. Un grosso problema.

Sembra una forzatura parlare (male) di Balotelli anche dopo una buona prestazione (il migliore in campo sabato sera, insieme a Kucka).  E’ il paradosso continua di una carriera fondata sul paradosso: si parla sempre e comunque di Balotelli. Quando gioca bene perché gioca bene, quando gioca male perché gioca male, quando gioca cosìcosì perché gioca cosìcosì. Si parla sempre e comunque di Balotelli. Quando fa una cazzata perché è l’ennesima cazzata della sua vita, quando si comporta da bravo ragazzo perché eccezionalmente si comporta da bravo ragazzo, quando non fa nulla perché comunque piace a tutti parlare di Balotelli anche quando non fa nulla. Non l’ha deciso lui, ma non ha fatto mai nulla per evitarlo. Non ha scelto Balotelli di essere un argomento sempre e comunque spendibile. Ma, vista da un’altra prospettiva, ha sempre fatto in modo di essere un argomento sempre e comunque spendibile.

Contro la Juventus, si diceva, è stato probabilmente il migliore in campo. In lui si è vista voglia di far bene (una rarità, di questi tempi) e ha messo in difficoltà Buffon, regalando al portiere bianconero una serata magnifica e una delle più belle parate della sua carriera. E’ lecito e naturale a questo punto domandarsi: è dove starebbe, allora, il problema? Il problema è tutto di natura tattica. E quindi si sapeva fin dall’inizio che Balotelli in campo sarebbe stato un problema. Al di là e a prescindere dalla prestazione. (l’ormainonpiùSuper) Mario accentra tutto il gioco su di sé, comportandosi sul campo quasi come uno strano magnete: non solo attira ogni pallone sui suoi, ma riesce a respingere i compagni di reparto. La difesa bianconera ringrazia. Domanda: chi marca Bacca? Risposta: Bacca chi? Mille punti a chi ha visto Carlos in campo.

Non è un caso che quest’anno, le peggiori partite di Bacca siano state esattamente quelle – pochissime in realtà – in cui ha giocato con Balotelli. E non è nemmeno un caso che le migliori partite di Bacca siano state quelle in cui, invece, lo stesso ha giocato in coppia con Luiz Adriano. E’ anche vero che il nostro attaccante a risparmio energetico (cit. da ComunqueMilan) è stanco. E insieme a lui è stanco Bonaventura, l’altro grande giocatore su cui possiamo contare (infatti non è un caso che se non funzionano né Bonaventura, né Bacca vincere diventa quasi impossibile).

L’unica cosa da fare con Balotelli è costruire una squadra sulle sue spalle, costruirgli una squadra attorno, metterlo al centro di un progetto, coccolarlo, farlo sentire importante, anzi di più, farlo sentire fondamentale. Lasciargli l’incombenza di ogni punizione, di ogni calcio d’angolo, di ogni rigore (con Balotelli in campo, avete visto Bonaventura calciare una punizione? No. Eppure Jack ne ha regalate soddisfazioni). Non criticarlo mai, non farlo mai uscire dal campo, proteggerlo dai compagni, proteggerlo dai tifosi, proteggerlo dagli avversari, proteggerlo dalla stampa, proteggerlo da se stesso. Insomma, un po’ come Ibrahimovic (è un caso che siano tutti e due Raiola boys?). Ecco. Il problema è che Zlatan ha le spalle belle larghe ed è il giocatore più decisivo del mondo dopo C. Ronaldo e Messi.

Balotelli però è il migliore a finire sulle copertine dei settimanali di gossip. A ciascuno il suo.

*Per una questione di semplicità ho incluso i campionati 2004/2005 (scudetto revocato) e 2005/2006 (scudetto assegnato all’Inter).

[Questo è quello che ho scritto esattamente undici giorni fa. E’ cambiato qualcosa? A me pare proprio di no. E’ cambiato allenatore, è cambiato il modo di giocare (?), ma Mario è sempre lì, lì a creare problemi anche quando gioca bene. E in effetti contro la Sampdoria la prestazione in campo è stata ancora positiva. Non così esaltante come ho letto e sentito, ma comunque non negativa. Ho visto un pallone recuperato nella nostra metà campo (ed è una grossissima novità)  e poi tanta tanta tanta gestione della palla finalizzata più a prendere fallo dagli avversari che a creare azioni pericolose. Per carità di Dio! Mi accontento, visto che si tratta di Balotelli e visto che alla fine abbiamo vinto. ‘Poca spesa, tanta resa’  dice l’architetto Mangoni nell’ultimo video degli Eelst. Il problema è che anche contro la Sampdoria Bacca è sembrato un po’ in ombra (sarà forse un caso che Brocchi, proprio un momento prima del gol, lo stava per sostituire?). Ma soprattutto il problema è che attorno a Balotelli sembra essere cambiato il vento. Adesso tutti, soprattutto all’interno del Milan, ne parlano bene. Si sta preparando il terreno per una sua permanenza, inutile girarci attorno. Mario è un giocatore che sa e può essere decisivo. Ma alle sue condizioni. E questo non va bene. Perché quando giochi nel Milan devi (sotto)stare alle condizioni della squadra. A meno che tu non sia veramente decisivo (vd. sopra al nome: Zlatan Ibrahimovic). Dove stiamo andando? Non lo so. Ma credo che non lo sappia proprio nessuno].

10 commenti

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  1. A parte il fatto che Bacca non ha giocato male contro la Juventus… è stato costretto a fare il lavoro sporco, contrastare Bonucci e Marchisio per evitargli lanci, lo abbiamo visto quando il portiere incontrastato lo ha fatto e ci è costato il loro primo gol, quindi direi che Bacca veniva utilizzato male se lo si costringeva a fare quel che lui non sa e non deve fare. Bacca è anche costato il primo gol contro il Sassuolo perché non è andato in chiusura su Duncan. A Bergamo contro l’Atalanta è andato a disturbare Gigio e da lì è scaturito il goal bergamasco. Un vero disastro se impiegato diversamente da quelle che sono le sue caratteristiche. Lui è un cannone sempre pronto a sparare e centrare il bersaglio così come lo si è visto a Genova contro la Samp. Un tiro fuori di nulla. Un miracolo di Viviano a seguito di un suo numero conclamato(la rabona) ed un goal da autentico cecchino qual’è. Ora possono coesistere il Balotelli che non fa la fase difensiva e Bacca? Cristian Brocchi pensa di si…io lo spero! Comunque vedremo contro il Carpi perché mancando il centrocampista più forte, Kucka, e forse uno dei migliori nel campionato italiano, saremo forse costretti ad assistere ad un altra scommessa di Cristian: Boateng. Per quel che concerne Balotelli…per me se va avanti così…il Monaco potrebbe acquistarlo dal Liverpool. Io non mi strapperei i capelli contrariamente a quanto non mi auguro. Cioè la cessione di Carlos Bacca molto richiesto un po’ da tutti e soprattutto da Carlo Ancelotti.

  2. Articolo e commento ispirati da pregiudizio. Lasciamo ai pennivendoli la vendita delle cattiverie sul Milan . Questo e’ puro autolesionismo. Cosa non nuova in casa milanista ! Berlusconi ne sa qualcosa ! Mario pure e non e’ il solo. Meno male che Brocchi ne sembra esente.
    Certi atteggiamenti diventano giustamenti speculari e pericolosi. Ricordo un vecchio post lungimirante di La Paura fa 80 . Rispondeva a qualche livido fanatico scritto che fosse stato lui al posto di Berlusconi che veniva vituperato , avrebbe riconsegnato a quel tipo di tifosi il Milan nelle stesse condizioni di merda in cui lo aveva ricevuto!
    Balotelli spero giochi bene per Brocchi e per chi lo apprezza . Se fosse per voi e per quel cazzone che lo voleva prendere a calci …..

    1. …avrebbe riconsegnato a quel tipo di tifosi il Milan nelle stesse condizioni di merda in cui lo aveva ricevuto
      Vogliamo dire che ci sta provando? Se riguardiamo il Milan di Farina (Dio mi fulmini se lo rimpiango) ha collezionato: una promozione in serie A (sic!), un 6°, 5° e 7° posto. Quando lo comprò il Berlusca facevano parte della rosa giocatori come: Franco Baresi, Filippo Galli, Paolo Maldini, Mauro Tassotti, Agostino Di Bartolomei, Alberigo Evani, Ray Wilkins, Mark Hateley, Paolo Rossi, Pietro Paolo Virdis. Non erano proprio tutte ciofeche e gli ultimi tre anni di questo Milan sono anche peggiori (8°, 10° e oggi 6°).

      Su Mario, non dimentichiamo il primo commento che fece “Mi spiace doverlo dire, ma nel Milan è molto importante l’aspetto umano. Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan

      1. Ci sta provando? Se era questo tipo di uomo lo avrebbe fatto allora. Quando Diavolo diceva che ….. Lasciamo perdere va..!
        A colpi da 100 milioni l’anno? Tu quoque Brute fili mi ?
        Anche tu Milanforever? Ti prego di leggere quello che ho scritto, anche per te , su ” L’orgoglio ritrovato ” di Nicco.

          • sadyq il 21 Aprile 2016 alle 21:35

          Ecco, per esempio, tu sei un “livido fanatico berlusconiano”. Non sei certo Milanista!

  3. C…o, però non leggermi alla lettera! Capisci anche cosa voglio dire!
    Il “ci sta provando” era una provocazione per dire che questo Milan, il Milan degli ultimi tre anni, non si differenzia poi tanto da quello di Farina. Non metto assolutamente in dubbio che questa sia una volontà, ma solo un’incapacità dettata da vari fattori.
    Il tuo inalberarti però mi ricorda lo stracciarsi le vesti dei Sacerdoti del Tempio. Non chiudere gli occhi e non fare l’ipocrita. Siamo ai minimi termini e negarlo è pura ipocrisia.
    Lascia perdere i sentimentalismi. Se quello che dici fosse vero la vittoria della Roma di questa sera sarebbe solo il frutto di una magica favola con Totti nella veste del principe e Spalletti nel cattivo di turno. Sappiamo tutti che non è così, come sappiamo benissimo che un allenatore incide sulla squadra in una percentuale molto più che minoritaria. Altrimenti Zamparini sarebbe il re dei presidenti, Allegri sarebbe un grande allenatore e Berlusconi e Galliani dovrebbero trovare qualcuno che li consigli nella scelta di un bravo allenatore. Non è così. Non funziona così. E il primo grande artefice del Milan berlusconiano, Sacchi, lo ha sempre detto.

    PS: Mario, lo ha scritto molto bene sopra “18 maggio 1994” (magnifica penna si sarebbe detto in altri tempi), è quasi un predestinato. Il quale però non fa nulla per sottrarsi al suo destino. Gli allenatori, i compagni o le società sono per lui come per un paziente in analisi che non vuole guardarsi dentro e che scarica le colpe sullo psicologo. Anche qui, non funziona così.

  4. Che minchia dici Sadiq ? Berlusconi ed il Milan in questi trenta anni sono la stessa cosa.

      • sadyq il 22 Aprile 2016 alle 20:49

      Questo lo pensate voi lividi fanatici berlusconiani. Invece il Milan è sopra a tutti e conta più di tutti!

      1. Jacques de La Palice ha fatto scuola (defunto, ma l’ha fatta…).

      2. Hai presente il Presidente dello Stato ? il Generale di un esercito? Il Comandante di una nave? Il Preside a scuola? Il capitano di una squadra? Il Padre e la Madre in una famiglia?
        Lo sapete che vanno onorati e rispettati ? Che se li insulti indebolisci l ‘ istituzione che rappresentano esattamente come la bandiera ? Sepete il significato di AMMUTINATO ? di TRADITORE?
        Senza offesa, ma con tristezza , ve lo dico : forse nemmeno siete piu’ in grado di capire voi stessi : milanisti del cazzo!

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