Sinisa, ma quale svolta?

Siamo sempre qui, chiusi all’angolo tra la delusione e la rabbia, senza la possibilità di uscirne in alcun modo, almeno per ora. Abbiamo sperato con tutte le forze che quel piccolo cammino di crescita iniziato con il derby potesse continuare, ma gli eventi hanno detto tutt’altro. Con il Napoli la batosta finale, quella che stronca le gambe perché netta e mai in discussione, quella meritata.

Doveva essere la partita della svolta, nelle intenzioni di Mihaijlovic, e invece è stata quella della delusione a senso unico, in cui siamo riusciti a reggere il confronto per 45 minuti ma poi siamo caduti sotto il peso insormontabile degli orrori individuali. Zapata prima, De scoglio ed Ely poi, il Milan si scioglie come neve al sole, con la colpa di tutti gli attori in scena. Sembra servissero 7 giornate e soli nove punti per capire che la campagna acquisti ha lasciato dei buchi terribilmente profondi in un reparto cruciale come la difesa, dove non c’è nessuno che possa degnamente affiancare Romagnoli, che avrebbe a sua volta bisogno di una guida come ai vecchi tempi. Le lacune incolmabili dei singoli ci espongono ai cataclismi di squadra, e anche quelle poche cose buone che facciamo vengono amaramente vanificate. Certo, molto va attributo alla testa, a quella puzza di marcio che invade Milanello e che non si riesce proprio a cacciar via. I fantasmi del passato riaffiorano sempre, la personalità latita, e mancano quelle figure capaci di trascinare anche i più insicuri in porto. Anche a centrocampo, per dirne una, a parte Montolivo manca una figura di qualità, un riferimento a cui passar palla nei momenti difficili, un faro capace di accedere anche la più fievole luce nei momenti difficili. Ennesima lacuna di un mercato iniziato in pompa magna e finito con tanta delusione e poche certezze. Tutto questo lo stiamo pagando inesorabilmente sul campo; e no, stavolta non si può considerare esente da colpe nessuno degli attori in scena, nessuno dei protagonisti. Tutti responsabili, dal primo all’ultimo, per aver costruito una squadra con gravi lacune pur avendo un budget molto più ampio rispetto al passato.

Sinisa ovviamente non va escluso, anzi, visto che dopo settimane e settimane di lavoro non siamo ancora riusciti a vedere uno straccio di gioco. Di continuità nemmeno a parlarne, ma nemmeno piccoli segnali che possano alimentare qualche speranza. Il suo errore più grave è stato quello di fossilizzarsi solo ed esclusivamente su un modulo, con interpreti anche costretti in ruoli non proprio congeniali. Il problema del trequartista c’è sempre stato e continua ad esserci, e forse l’unica soluzione sarebbe eliminarlo del tutto. Passare ad un 4-4-2 più compatto, meno sbilanciato e con più copertura sulle fasce visto che i terzini faticano potrebbe essere soluzione, questa volta però non solo nelle fasi finali della partita ma fin dall’inizio. Ci sono sempre segnali positivi da parte di Bertolacci, e non é escluso che possa essere proprio lui il trequartista che cerchiamo visto che ha dimostrato di poterlo fare benissimo già in passato. Servono cambiamenti, servono decisioni forti, serve che Mihajlovic dia finalmente un segnale della sua presenza, dia testimonianza del suo lavoro. Ha portato un nuova filosofia, ha provato a strigliare l’ambiente e non so se qualcuno realmente possa ottenere qualcosa da questo Milan, ma il calcio è fatto di risultati, e senza quelli si fallisce.

Al rientro dopo la sosta non ci sarà più tempo per le scuse, per gli errori. Torino e Carpi saranno forse l’ultima chiamata, da non fallire in alcun modo per non buttare alle ortiche il quarto allenatore in pochi anni. Personalmente credo nelle qualità del serbo, credo nella sua filosofia fondata sul lavoro e sul sacrificio, e penso che la base dell’insuccesso sia la mentalità di molti componenti della rosa. Manca la rabbia, manca la personalità di chi è capace di prendersi le proprie responsabilità anche sotto pressione, nei momenti più difficili. Il tempo dell’attesa è finito, siamo stanchi di girare in tondo, fermi sul posto con gli stessi limiti di sempre. L’ennesimo ultimatum, per l’ennesimo allenatore…basta!!!

11 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Dargli altre 2 partite è un atto di fede ma forse doveroso per salvre almeno le apparenze. Ovvio che se non arrivano i 6 punti nelle prossime due gare. Be Addio

  2. Per tutti sono colpevoli della disfatta umiliante di domenica sera. Cinquantamila milanisti quest’anno difficilmente torneranno a farsi prendere in giro per vedere questo Milan. Provo un pochino a fare le pulci a quello che è il miglior dirigente del calcio italiano: Adriano Galliani. I suoi giochi sono scoperti e forse anche superati. Il voler a tutti i costi tenere in rosa ‘vecchie cariatidi’ è stucchevole almeno quanto improduttivo. A questo punto mi domando perché l’unica ‘vittima’ sia stato Daniele Bonera. Non è stato richiamato Gabriel, il portiere che poteva creare la vera alternativa al disastroso Diego Lopez di questo inizio di stagione. Per me i gol subiti su punizione a Firenze, a Genova e domenica sera sono da imputare al portiere spagnolo che si è improvvisamente dimostrato un gatto di marmo! Ma l’alternativa non può e non poteva essere il sempiterno Abbiati a meno che non si voglia rischiare di bruciare un ragazzino di 16 anni!
    Mihajlovic è stato una scommessa, io da sempre e mi siete testimoni prediligo Roberto Donadoni, che è fallita miseramente. L’esonero del serbo e l’approdo di Roberto sulla panchina del Milan, fossi nella proprietà, sarebbe già cosa fatto! La scellerata squadra fatta scendere in campo da Sinisa ha dimostrato l’incapacità di questo allenatore sia nel saper scegliere gli uomini più idonei da far scendere in campo che la sua confusione mentale in tema di tattiche calcistiche! Non aver ancora esonerato Mihajlovic è un errore gravissimo che peserà sulla classifica finale di questo campionato. Non aver trovato un giuoco che possa finalizzare le straordinarie capacità di segnare gol insite in Carlos Bacca è quasi un delitto di lesa maestà! Non aver trovato per Bertolacci la giusta posizione sul terreno di gioco è scandaloso! Aver consentito alla stampa antimilanista di bruciare Rodrigo Ely è colpa grave! Non aver studiato le giuste protezioni dell’unico giocatore, Montolivo, capace di fare gioco è scandaloso. Mi fermo perché potrei scrivere un libro sulle nefandezze viste, compiute dal team Milan, in questo inizio di stagione!

  3. Non condivido l’idea della critica senza quartiere.
    Miha ha sicuramente l’obbligo di trovare la soluzione ma è chiaro che a questa squadra serve più lo psicologo che l’allenatore.
    Alcuni soffrono di ansia di prestazioni e altri di depressione post allegri/Seedorf/Inzaghi.

    Gli allenatori che usavano la carota li abbiamo avuti.

    Io come allenatore da Bar proverei
    Dejong centrale di difesa
    Centrocampo Bonaventura Bertolacci Kuko
    Balotelli tre quartista

    Kopa

  4. Copio da FB

    Siccome ci sono quelli che è colpa di Galliani anche se piove qua sembra di chiedere la luna.
    Sono deluso. Deluso perché la squadra si è RINFORZATA in estate. E lo ripeto, RINFORZATA – perché non può essere altrimenti quando escono Pazzini-Matri ed entrano Bacca-Adriano, escono Muntari-Essien-Van Ginkel ed entrano Bertolacci-Kucka.
    Qua non si parla nemmeno di scudetto, si parla di fare meglio di Inzaghi. Perché se uno pur di attaccare la dirigenza che fa finta di niente giustifica anche un decimo posto, anche il non saper fare quello che fanno ATALANTA, TORINO, CHIEVO e SASSUOLO – beh, signori, questa è una malafede enorme.
    “Eh ma negli ultimi 3 anni la colpa è stata solo degli allenatori”. Grazie al cazzo. A Seedorf nessuno ha dato colpe per la gestione tecnica ma per motivi extracampo. Gli altri due hanno fatto cagare acido e Mihajlovic ad oggi non ha nessun pedigree per meritarsi una fiducia a prescindere visto che ovunque è andato ha fallito. Ci fosse un allenatore di esperienza certificata ora in panchina le analisi sarebbero diverse.
    Qua si arriva a pretendere Modric e Gundogan per battere Genoa o Sassuolo. Che è una cazzata, perché una società che spende 250 milioni per arrivare terza ha fallito comunque. Di cazzate ne ho lette tante in questi giorni da parte dei soliti talebani jihadisti frustrati e seminatori d’odio – ma se la partita contro il Napoli si fosse giocata con Maldini amministratore delegato, per dirne una, si sarebbe parlato di campo e non di squadra.
    Non vedo che cazzo c’entri la società – il cui apporto in stagione viene dato in sessione di calciomercato – se la squadra dura 60 minuti, entra in campo impaurita, ci si incaponisce in un’uscita di palla ridicola dalla difesa (e si fa scaldare Donnarumma se Diego Lopez la tira lunga! – SE L’AVESSE FATTO PIPPO INZAGHI SAREBBE STATO MASSACRATO).
    Purtroppo finché ci sarà Galliani in società in campo sanno di poter fare quel cazzo che vogliono, avranno sempre il parafulmine. Questo è un primo fondamentale motivo per cui è auspicabile una rifondazione. Al Milan se lavori male la colpa è del tuo capo: chi non vorrebbe lavorare in un’azienda così?
    E’ INVECE INACCETTABILE, VERGOGNOSO vedere le solite giustificazioni a prescindere della gestione tecnica. Come se l’allenatore non fosse criticabile. Soprattutto arrivando da un anno dove Pippo Inzaghi era stato bocciato all’amichevole estiva con l’Olympiakos ed era già attaccato nonostante 4 punti in più ed un gioco migliore.
    NON MI SEMBRA DI CHIEDERE LA LUNA se PRETENDO che con 90 milioni spesi ed una squadra incompleta ma PESANTEMENTE RINFORZATA si possa fare meglio di Inzaghi, che vuol dire meglio dell’attuale decimo posto ed essere ALMENO a 2 punti dal 3° posto a Natale. Perché è evidente a tutti coloro che non giudicano con gli occhi della malafede che la rosa è migliore dell’anno scorso.
    Non voglio tornare in un clima già visto con Allegri dove si vedevano ogni settimana cazzate in campo ed i talebani del tifo a giustificarle perché “poverino, con questi cosa può fare di più”. Poi arriva Seedorf e con gli stessi fa quasi il doppio dei punti.
    L’errore purtroppo è averlo preso – non ne ero convinto all’inizio e non ne sono adesso. Il Milan ha bisogno di un allenatore dalla carriera certificata e con trofei in bacheca in modo da mettere i giocatori di fronte alle loro responsabilità. Perché fare finta che sia tutto normale e che questa rosa sia peggio di Torino, Chievo, Sassuolo e Atalanta non fa il bene del Milan e giustifica i giocatori.
    Se sei/arrivi decimo in classifica, dietro rose inferiori alla tua, allora probabilmente il problema non è da ricercarsi nel valore della rosa. Non puoi pretendere di avere Messi per battere il Genoa.
    Ripeto, qua non si pretende lo scudetto, ma che almeno si vedano passi avanti rispetto ad un anno fa – ad oggi non ce ne sono con una squadra completamente rivoltata (solo Diego Lopez, Jack e i terzini erano titolari un anno fa).
    Certo, l’ambiente non aiuta, fischia i giocatori al primo errore e poi li rimpiange. Il colpevole di oggi è Bertolacci – che poi magari finirà ceduto a poco in qualche altra squadra e verrà pure rimpianto dagli espertoni per cui dovevamo prendere Mitrovic e Wijnaldium che vegetano nel Newcastle 20° in classifica in Inghilterra.
    Però basta con questo giustificazionismo. Minacciare Diego Lopez se la tira lunga è una cazzata con qualsiasi allenatore. Basta giudicare in base a quello che uno dice o se ci sta simpatico o meno. Io ho sempre giudicato e giudicherò il campo – il campo dice che un anno fa il Napoli lo battevamo 2-0 con una rosa inferiore, ieri ci ha arati 4-0.
    Se poi vogliamo vedere le teste coronate saltare in piazza e quindi facciamo martiri e santi allora alzo le mani, mi occupo di calcio – non di politica né tantomeno di rivoluzioni.

    1. Diavolino, tutto vero. Ma il tuo ragionamento si sta conformando al perfetto interista.
      Li abbiamo presi per il culo per quarant’anni e si può tranquillamente continuare a farlo. Per curiosità ho provato a contare gli allenatori che hanno cambiato negli ultimi trent’anni: 29! Noi siamo a 15, ma, guarda caso, abbiamo vinto tanto più di loro, soprattutto se escludi i 4-5 anni post giustizia a orologeria. Guarda caso avevano vinto anche lo scudetto dopo l’altro calcio scommesse del ’79. Gli onesti di sta minchia.
      Questo pone un dilemma: o siamo stati più bravi a scegliere gli allenatori giusti, o siamo stati più bravi a scegliere i giocatori giusti. In mezzo ci si può mettere che siamo stati molto più bravi a gestire una rosa forte dando completa fiducia all’allenatore di turno.
      Questa mattina ti ho posto una domanda alla quale hai elegantemente glissato: prova a pensare che fine avrebbe fatto Sacchi se al posto di quella dirigenza ci fosse stata questa. E di conseguenza che fine avrebbe fatto il Milan e tutti i grandi Milan a seguire.
      Mihajlovic ha tante colpe, non ultima quella di essersi sentito il salvatore della patria e di possedere chissà quale scienza infusa, ma Mihajlovic, come tutti gli altri da Leonardo in poi, dono stati lasciati soli in balia dello spogliatoio. Costi quello che costi devono sapere che con lui ho si decolla o si muore. Questo è il discorso che fu fatto al primo Milan di Sacchi quando già ai primi di ottobre tutti lo stavano prendendo per il culo. E la società che fa la squadra, nessun altro.
      Ma oggi la società è vecchia, stanca e logora. Purtroppo il grande vecchio non ha saputo mai rinnovarsi e trovare una continuità al suo grande talento, tranne negli affari di famiglia che contano, dove lo hanno messo piano piano, dolcemente fuori dai giochi. Gli sono rimaste la politica e la squadra… vediamo tutti che fine stanno facendo.

    • sadyq il 7 Ottobre 2015 alle 00:01

    Troppo lungo, non ho voglia di leggere questo pippone. Però dalle prime righe si evince una difesa di galliani ed è una colossale minchiata. Se lui non è il più colpevole, è il secondo!

      • sadyq il 7 Ottobre 2015 alle 00:02

      È troppo comodo dare sempre le colpe agli allenatori che si siedono in quella cazzo di panchina ad allenare squadre di merda. Finirà che non troveranno più allenatori di carattere, se non tutti pippinzaghi!

  5. Ma infatti gli allenatori con carriera certificata e trofei in bacheca in questo milan non verranno mai.

  6. E’ veramente incomprensibile leggere che : ” a parte Montolivo non vi sono a centrocampo figure di qualita’ ” .
    Bonaventura e’ diventato scarso ?
    Bertolacci non vale piu’ i soldi pagati ?
    Poli non vi piace piu’ ?
    Kucka non e’ il miglior rapporto qualita’ /prezzo ?
    E nessuno trova il coraggio di chiedersi se invece della qualita ‘ presunta quello che manca sono cuore e coglioni .
    Nessuno vuole pensare che avere messo Montolivo al posto di De Jong e’ stato uno sfacelo.
    Nessuno dice che i giovani in difesa sono troppi ed allo sbaraglio . Senza guida al fianco e senza protezione davanti .
    Nessuno pensa che l’impiego di Alex , Mexes , De Jong , Balotelli aumenterebbe
    di molto il testosterone totale , al momento a livello di …….
    Basta cosi ‘

  7. Ed infatti nessuno ha il coraggio .

  8. Ed infatti nessuno ha il coraggio.

I commenti sono disabilitati.