La calda estate del Milan

Tra due (o più) cessioni in esubero, sicure a causa delle nuove regole in Serie A simili a quelle già da anni in vigore per le liste Uefa, il mercato del Milan prosegue. Potrebbero essere più di due per i motivi ben noti: gli acquisti di due fra Ibra, un centrocampista e un difensore.

I giornali, specie in estate quando le partite più spettacolari sono un Inter-Carpi a Riscone, il Milan contro squadre della regione e le trasferte intercontinentali delle grandi, hanno bisogno di titoli. Ormai sono 20 giorni che queste storie di Romagnoli e Ibra vanno avanti; dopo i titoloni su una non meglio precisata “beffa” su Kondogbia, e i successivi 4 giocatori arrivati al Milan per meno di una volta e mezzo il prezzo del francese, ora si è passati alla telenovela dello svedese. Il cui arrivo mi gaserebbe non poco, lo ammetto: ma potrebbe anche diventare la peggiore delle minestre riscaldate (anche se con uno come lui in forma vicino Bacca rischia addirittura di aumentare la media gol e assist). Il ritorno al 4-3-1-2 tanto amato dal presidente Berlusconi provocherà di sicuro almeno un taglio fra le ali, se non due: al momento Verdi, appena riscattato dal Torino, e Menez, che ha mercato e costa più degli altri, sembrano gli indiziati, dopo che El Shaarawy ha già salutato la compagnia. La priorità va data al difensore centrale, che sia Romagnoli o qualcun altro, e anche al centrocampista (si fanno insistentemente i nomi di Witsel e Soriano, con il secondo già conosciuto da Mihajlovic).

Intanto, l’esordio ufficiale del Milan, in Coppa Italia -e a San Siro- sarà il 15 agosto. 6 amichevoli in mezzo, partendo da Inter e Real Madrid in Cina, poi Audi Cup (contro Bayern e una fra Real e Tottenham), poi il 12 ecco il classico Trofeo Tim con il ritorno dell’Inter al fianco del Sassuolo. Si conosce già, a meno di cataclismi, l’avversaria del 15, nel terzo turno eliminatorio: è il Perugia, tornato in B dopo un fallimento e tanti anni nelle serie minori e in testa per quasi tutto il girone di andata l’anno scorso. Gli umbri dovranno sconfiggere la vincente di Reggiana-Porto Tolle Rovigo, gara sulla carta senza storia. Sicuramente arriveranno più indicazioni dalle amichevoli, specie contro l’Inter, considerando anche che la preparazione potrebbe inizialmente fare qualche vittima in una squadra abituata al vecchio staff e ai ritmi diciamo più “dolci” di Allegri e poi di Inzaghi. Staremo a vedere: dopo il 2-1 di Lione (senza Bacca e con Bertolacci e Mauri ancora spaesati), il Milan ha bisogno di un riscontro positivo.

2 commenti

  1. Le questioni di mercato si stanno dipanando con calma. Dal porto delle nebbie, dove siamo approdati a seguito di un campionato disastroso, il Milan tenta faticosamente di salpare. E’ cambiato il capitano e per 7/11 anche l’equipaggio. I marinai sembrano motivati ed il capitano sembra avere in mano la bussola per far approdare la nave nel porto dello scudetto. Ma c’è molto scetticismo da parte dei tifosi che dubitano della solidità della nave Rossonera. Ma i venti delle polemiche stanno facendo traballare la nave Rossonera più di quanto non potranno le tempeste naturali nel mare del campionato. Vedremo… ma i veri tifosi sono già qui nel porto ad attendere quel qualcosa che gli è stato tolto, quasi con una rapina, più di tre anni fa. Hanno le bandiere che avevano preparate ed attendono il timoniere… quello grande e grosso con la coda di cavallo che sembra un Wikingo senza paura! Se ci sarà anche lui…le più furiose tempeste verranno superate. Nel porto agognato si approderà per riprendere quel che gli è stato tolto e lo ha costretto all’esilio, anche se dorato, in Francia!

  2. Io comincio ad avere un certo scetticismo sul progetto tecnico.

    Per giocare con il 4-3-1-2, ci vuole:

    Una prima punta forte, una seconda punta veloce capace di giocare con i compagni e un trequartista capace di fare gioco ma anche di segnare e fare assist.

    Ora noi per qualche ignoto motivo abbiamo ceduto El Shaarawi e non è che abbiamo preso Salah (attualmente una delle migliri seconde punte in circolazione), no abbiamo preso Bacca e Luiz Adriano e non si capisce bene chi dei due farà la seconda punta all’ altro essendo entrambi centravanti puri, abituati per di più a giocare da soli davanti.

    Ma non contenti pensiamo bene di rifinire il tutto con…Ibra. Evvai. L’ ennesima punta centrale che metteremo fuori ruolo.

    Non solo per essere sicuri di completare l’ opera pensano a cedere Suso, Cerci e Menez. In compenso però rifiutano un offerta per Matri, così che le punte centrali diventano 4 (se arriva come purtroppo sembra Ibra) più Niang.

    Insomma il centrocampo manca della cosa più importante. Il difensore non c’ è, gli unici elementi di qualità che avevamo li stiamo cedendo uno ad uno però in compenso siamo pieni di punte centrali…

    Secondo me c’ è qualcosa che non quadra in questa pianificazione

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