Si torna a vincere, ma non basta

Dopo partite terrificanti e risultati molto deludenti, finalmente si torna alla vittoria, ed è già una notizia di particolare rilevanza vista l’aria che tira. Bonaventura e Pazzini mettono il sigillo su una vittoria non poi così scontata come la classifica potrebbe suggerire. Un po’ meno del solito, ma si continua comunque a soffrire, anche se i passi avanti non sono mancati.

Più corsa, più grinta e anche qualche idea in più, con un nuovo modulo a dettare movimenti diversi, seppur con gli interpreti di sempre. Tutto parte dal mancato coraggio da parte di Inzaghi di tener fuori Menez, una volta tanto, per far posto ad un Alessio Cerci sempre più oggetto misterioso. Lo ha voluto, quando è entrato ha sempre dimostrato di poter rompere gli equilibri, eppure continua ad essere considerato come la riserva del francese, che non smette mai di sorprendere in negativo. Certo, è l’unico, o uno dei pochi, in grado di saltare l’uomo con facilità, ma questo non può bastare; troppi gli errori, specie quando si tratta di passare la palla a chi è meglio posizionato. Ieri abbiamo perso in questo modo tante occasioni per chiudere la partita molto prima, eppure sembra che nessuno se ne sia accorto. A parte questo, la gara come detto regala qualche nuovo spunto positivo, fatto soprattutto di maggiore aggressività, cosa che fino ad ora è mancata quasi sempre. Il migliore,  secondo me, è tornato ad essere Bonaventura, dopo un periodo così così. Segna, non perde mai palla, e fa quasi sempre la cosa giusta, senza incaponirsi in azioni solitarie inutili e sterili. Anche il nuovo modulo sembra dare qualche garanzia in più, seppur permangano diversi dubbi circa le scelte di chi debba scendere in campo: tralasciando la querelle Cerci-Menez, ritengo che il ruolo di trequartista debba essere affidato ad Honda, che lo ha sempre fatto, con conseguente arretramento di Bonaventura a centrocampo. Perché, dopotutto, anche schierando Poli in mediana, autore per altro di una grande partita a mio avviso, la squadra mostra ancora le sue lacune più importanti, che sono quelle dell’equilibrio e dell’ordine tattico. Troppo spesso regna il disordine, e gli avversari per troppe volte vanno vicini ad un ribaltone difficilmente concepibile per una squadra come il Milan. Non riusciamo a gestire la palla con tranquillità, non riusciamo a fare cose semplici per uscire da situazioni difficili, ed è per questo che una “mente raffinata” in più in campo non potrebbe che far bene, specie perché il caro Jack non si è mai tirato indietro davanti a compiti difensivi, come d’altronde anche Honda.

Non mi dimentico di certo di Montolivo, il cui mestiere principale mi sembra sia diventato quello di un personaggio di un film che ho visto recentemente: il capro espiatorio. Oggetto di critiche a prescindere, serve a portare in alto la bandiera di tutti coloro che fanno la guerra solo ad alcuni giocatori; sotto questo parafulmine, tanti altri restano invece al sicuro, intoccabili e inattaccabili. Io, invece, penso che possa far solo bene ad una squadra come la nostra avere in campo un giocatore che, comunque sia, si prende le sue responsabilità e, quando in forma, riesce a dare un minimo di geometria alle nostre azioni. Lo volete criticare? Fatelo pure, vi auguro mille di questi Van Ginkel.

Ultima nota e poi mi zittisco: in una difesa in totale emergenza, in cui sono più gli infortunati che quelli a disposizione, due note decisamente positive. La prima è Antonelli, che finalmente ricopre degnamente il ruolo di terzino, per tropo tempo occupato da gente indegna, e la seconda è Bocchetti, venduto come schiappa perché, anche in questo caso, si deve far così per forza, per portare avanti una guerra ideologica basata sul nulla. Valli a capire. Preciso, puntuale e mai distratto come capita spesso a tanti suoi compagni di reparto, ci regala un po’ di quella sicurezza di cui in questo momento abbiamo tanto bisogno.

Bene, la chiudo qui. Vi lascio ad un’altra settimana di chiacchiere e notiziole, tra esoneri certi a fine stagione e critiche di sempre da parte dei soliti noti. Perché alla fine, che si vinca o che si perda, è sempre la stessa identica storia di sempre. Che palle!

9 commenti

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  1. Bel pezzo Nicco! Finalmente mi ritrovo nel ‘mio’ blog. Sono felice che anche tu hai notato la quasi idiosincrasia di Ménez per il ruolo che dovrebbe ricoprire nel modulo attuato ieri dal Milan di Pippo. Mentre Jérremy si ostina ad interpretarlo quasi controvoglia sbagliando cross elementari. Errori inconcepibili se fatti da un fuoriclasse quale è il francese! Ieri in sede di commento ho detto che con Alessio Cerci in campo, dal primo minuto, forse il Milan avrebbe vinto di goleada. Era una mia visione distorta o forse la speranza di vedere i Rossoneri interpretare il ruolo che gli spetta? Penso ancora, in rapporto alla mediocrità ed alla povertà del calcio italiano, che anche questo Milan avrebbe dovuto occupare ben altra posizione in classifica. Ma tant’è… facciamo di necessità virtù e guardiamo avanti giocando partita dopo partita. Alla fine vedremo quale posizione avranno raggiunto i Rossoneri e se questo finale di stagione indurrà a qualche sorriso anche lo sterminato popolo di aficionados milanisti!

    1. Anche tu Borgofosco ?! Avete deciso di rovinare qesta povera squadra ?
      Mi permetto di suggerirti un pizzico di umilta’ prima di dare giudizi tecnici .
      Personalmente mi leggo pagelle , critiche di persone qualificate e del mestiere , grandi giocatori e grandi allenatori , prima di formarmi una mia convinzione su cose nelle quali non sono professionalmente ferrato . Ora sono davvero stupito a trovare anche te , meno giovane di altri , piu posato di altri ,a giudicare la prestazione di Menez in modo TOTALMRNTE difforme da Serginho , dalla Gazzetta dello sport da tutte le fonti che mi sono andato a leggere . Per tutti il migliore in campo insieme a Bonaventura . Prima lo stesso atteggiamento con De Jong verso il quale oggi leggo commenti che collegano il suo ritorno alla ritroveta solidita’ del centrocampo .
      Passa quasi la voglia di approfondire . Ma non voglio diventare qualunquista . Allora dico un Montolivo in discreta ripresa , con Honda , che solo Mauro Suma si ostina a definire attaccante e Bonaventura , (ma sempre con DeJong a fare il lavoro duro alla Gattuso con Poli solo quando manca De Jong ) sono gli uomini fra i quali scegliere i due centrocampisti costruttivi . Poi Cerci dietro le punte Menez e Destro , un po’ come giocava Kaka’ . Ciao

    • simone il 23 Febbraio 2015 alle 16:09

    Finalmente qualcuno che la pensa esattamente come me, credevo di essere solo a questo mondo!!! Grazie Nicco
    Menez dribla anche sua madre manda in fumo 4 occasioni a partita , ma la colpa è di Montolivo.
    La difesa è distratta se non ferma, ma la colpa è di Montolivo. Destro non la struscia mai (non l’ha mai strusciata, chiedere ai romanisti), ma la colpa è di Montolivo. Il centrocampo è in sofferenza per colpa di attaccanti egoisti che non tornano ad aiutare, ma la colpa è di Montolivo. Seedorf si è inimicato con comportamenti discutibili tutta la società , ma la colpa del suo esonero è dello spione Montolivo.
    Ieri Riccardo non ha giocato benissimo, ma la sua sola presenza fa giocare meglio tutti gli altri, un po’ perché si sentono più tranquilli(tanto danno la colpa a lui)ed in po’ perchè avendo 2 o 3 avversari addosso libera gli altri centrocampisti. Chi pensa sia scarso non capisce nulla di calcio. Chi pensa sia un vile spione non sa che persona leale sia. Chi pensa non abbia personalità si guardi la partita di 2 anni fa contro la Fiorentina ed uno stadio intero che lo insultava.

    1. Benvenuto, fa piacere vedere che tra i milanisti c’è ancora un po’ di senno. Ieri ad un certo punto della partita ero su twitter, Menez ha dato una pallaccia a Montolivo che non l’ha controllata, ho letto solo insulti al capitano…

    • simone il 23 Febbraio 2015 alle 17:57

    Secondo te, perché tanta gente ce l’ha con lui? Perché zero indulgenza per uno che è stato fermo 7 mesi?

    1. Perché è stato infamato a mezzo stampa nell’affare Seedorf, credo. L’anno scorso non vedevo tanto astio.

      1. Perche’ non ha smentito con forza questa accusa ? Ma questo , sia pure non trascuabile aspetto inerente la vicenda Seedorf , non riguarda il giudizio tecnico . Non il mio , perlomeno . Non stravedo per Montolivo , non lo considero un Leader per carattere e nemmeno un fuoriclasse come Pirlo .
        Ma non penso minimamente che sia scarso o inutile nel Milan di oggi . Quello che non condivido assolutamente e’ la tesi che possa giocare al posto di De Jongn. Sebbene avessero piu’classe e maggior autorevolezza in campo , nemmeno Seedorf e Pirlo potevano giocare senza il supporto , fisico , dinamico , caratteriale , di Gennaro Gattuso o almeno di Massimo Ambrosini . E’ storia vecchia , basti pensare a Lodetti con Rivera , a Dechampes con Zidane e via dicendo . Poiche’ alcuni lo sostengono e lui stesso lo fa trapelare , questa pretesa appare pericolosa per gli equilibri precari del Milan piuttosto egoistica ed in definitiva la vera e sola causa di un calo di stima nei suoi confronti . Ma nulla e’ immutabile , tanto meno nel calcio . Presenza dannosa e quindi avversabile nelle prime uscite , ne’ piu’ ne’ meno di quella ostinata di improponibili De Sciglio e Faraoncino , Montolivo ieri ha dato segni importanti di ripresa anche perche’ aveva accanto De Jong . Ho detto in altro commento il mio pensiero sul modo di sfruttare al meglio i calciatori che abbiamo . Quelli buoni , perche’ di mezze seghe Adriano ha fatto il pieno .Che si dia da fare Inzaghi a farli giocare tutti questi pochi buoni . E che non sia cosi’ coglione da ascoltere quelli che creano dualismi del cazzo fre Menez e Cerci .

        1. Ah ora è lui che deve smentire.

          Ma nel caso avrebbe fatto benissimo, semmai. Anzi, avrebbe svolto quel ruolo carismatico di capitano che si dice non faccia.

  2. Perche’ irriti le persone che cercano di essere obiettive ? Inzaghi merita rispetto e pazienza e affetto e glielo diamo con convinzione e qualche utile , a lui , critica
    Seedorf meritava uguale rispetto e pazienza ed affetto e non gli e’ stato dato .
    Certo , per essere giusti ed intellettualmente onesti occorrono testa e cuore e , sopratutto palle ..

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