Non è una nazionale per milanisti

Basta fare una piccola ricerca su Google per avere un riscontro abbastanza indicativo di come l’appeal del Milan sulla nazionale sia abbastanza scarso. E viceversa. Certo, ci sono le eccezioni storiche, come i Tassotti-Costacurta-Baresi-Maldini presi e trapiantati nella difesa azzurra, ma in generale la nazionale è roba della Juve.

La non tradizione rossonera con la nazionale inizia dal 1970, nel mondiale ricordato per ItaliaGermaniaquattroatre, ma anche per la staffetta Mazzola – Rivera, in cui il rossonero era l’uomo destinato alla panchina. Situazione strana culminata con i 6 minuti della finale giocati dall’abatino.

Altri esempi del non-feeling rossonero con la nazionale? Sicuramente quello di Andrea Pirlo, nel 2006. Il centrocampista, allora del Milan, gioca un mondiale da incorniciare, lo vince, ma in pochi lo notano. I personaggi che verranno ricordati di Germania 2006 sono, a parte Grosso per via dei gol decisivi, Buffon e Cannavaro. A cui, volendo, si può aggiugere Del Piero con il suo gol coronato dal caressiano “Andiamo a Berlino, Beppe”. Notate una liaison tra questi nomi?

Pirlo diventa l’uomo simbolo sei anni piú tardi, all’europeo di Ucraina e Polonia. Barba lunga e rigore-cucchiaio il suo hype aumenta a dismisura. Indovinate in che squadra giocava Pirlo nel 2012? No, non il Real Madrid, per il mancato passaggio ai blancos si consoló (sic!) con la Champions del 2007. Ecco, la Juve, sempre lei.

L’ultimo episodio sfortunato che elenco risale a quest’estate, quando a Craven Cottage la nazionale di Prandelli affrontava la selezione Irlandese. Dopo 10 minuti il capitano del Milan Riccardo Montolivo va a contrasto con Pearce. Trascorso qualche istante steso per terra, il labiale del giocatore non lascia speranze: “È rotto”. Infatti, è proprio la tibia ad avere fatto crack.

Probabilmente anche con Montolivo arruolabile non sarebbe cambiato molto al mondiale brasiliano. Ma sarebbe cambiato molto, invece, per il Milan. Come sottolineato proprio in questo blog, anche per me il modulo ideale per la rosa attuale del Milan sarebbe il 4-2-3-1. E, nonostante i dubbi che la coppia De Jong – Montolivo ha suscitato la stagione scorsa, avere quei due in partenza migliorerebbe di molto l’undici titolare rispetto a schierare Poli, Muntari od Essien tra i titolari.

Come se non bastasse poi, le soste per far giocare le partite della nazionale vengono vissute sempre di piú come una parentesi indesiderata in un calendario fagocitato dai campionati e dalle coppe europee. Mentre i mesi estivi sono il posizionamento perfetto per le partite tra selezioni, dover aspettare 15 giorni tra una partita di campionato e l’altra (con il rischio di vedere qualche infortunato illustre) diventa inaccettabile. Soprattutto se la partita che arriva dopo 15 giorni è il derby.

4 commenti

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  1. Gli antichi tifosi rossoneri sanno che è sempre stata una nazionale filo-juventina: Mandelli in Messico fu ‘drammaticamente razzista’ nei confronti di Gianni Rivera. Non tollerava che un piemontose fosse diventato il simbolo del Milan. Se Rivera avesse giocato nella ‘giuve’ mai nessuno avrebbe osato porre, il massimo talento mai espresso dal calcio italino, in benchè minima discutere la titolarità di Gianni. Pelè lo indicava come il massimo talento calcistico europeo. Invece come al solito in Italia si sprecavano i giudizi di vecchi tromboni come Gualtiero Zanetti oppure di antiriveriani di maniera come Gianni Brera. Rivera relegato all’ala destra per fare spazio a centrocampo ad un’ala destra o attaccante veloce come Mazzola. L’attaccante interista, molto sponsorizzato dalla stampa d’allora, aveva la pretesa di imitare il padre,non avendone capacità,come centrocampista. Quindi anche allora come oggi la ‘giuve'(allora anche gli intertristi) imponevano i loro diktat e non permisero all’Italia di fare migliore figura(difficile battere quel Brasile) in una finale i cui finalisti vennero accolti a pomodorate a Fiumicino! Riverà divento l’eroe nazionale ma questo, unitamente al ‘suo’ Milan, ebbero a pagarlo duramente nei successivi anni. Corsi e ricorsi storici che spero, visto che Antonio Conte è un po figlio di quella cultura me che forse ne ha preso le distanze, potrebbe interrompersi perché gli ‘giuventini’ e gli ‘intertristi’ già troppi danni hanno fatto agli Achei(milanisti).

  2. Questo post giunge a fagiolo .Uno dei motivi principali dell’attuale nostro declino e’, senza dubbio alcuno , da individuare nella poca presenza di giocatori italiani della nazionale al massimo livello nella nostra rosa . Ma non e’ colpa di Conte . Onestamente ammettiamo che abbiamo trascurato questo aspetto nel nostro mercato e ci siamo imbottiti di stranieri . Troppi . Purtroppo Galliani insegue ormai altre finalita’ e non bada piu’ a queste cose

  3. Si Vittorio Ma Galliani fa quel che gli ‘ordina’ Berlusconi e non mi pare che la conduzione del Milan, con l’avvento di Silvio, sia proseguita sulla falsariga di quella che era sempre stata la politica del Milan dei Viani, dei Rocco dei Liedholm etc. Il settore giovanile del Milan aveva sempre prodotto campioni sin dal primo dopoguerra. Silvio introdusse una nuova strategia societaria che portò ai successi eclatanti, del club rossonero, nel recente passato. Ora stiamo tornando alla valorizzazione dei giovani talenti italiani. De Sciglio, El Shaarawy e mettiamoci anche la speranza Mastour. Per non dire di Poli, Bonaventura ed Abate che potrebbe tornare nel giro azzurro.Forse se avesse acquistato anche Cerci il Milan sarebbe stata la società che forniva il maggior numero di giocatori alla nazionale. Ti faccio presente, nonostante il restringimento nei finanziamenti, del recente passato, il Milan ha prodotto anche giocatori italiani approdati in azzurro:Darmian, Antoneli e Matri.Se Silvio sostiene che ci vogliono più italiani nelle squadre di club l’amministratore-tecnico eseguirà le volontà della proprietà. Mi pare che Giacomo Bonaventura possa essere considerato il primo vero acquisto, non un parametro zero, di questo nuovo corso. Vedremo cosa succederà a ‘Casa Milan’
    Ps. La Juventus ha acquisito tutti i migliori giovani italiani ma, ‘vigliacca terra’, se li fa giocare nella sua prima squadra. Antonio Conte queste cose le conosce benissimo… non ti pare che il suo sfogo possa essere anche indirizzato in questo senso? Perché Conte chiama Giovinco che nella ‘giuve’ è la riserva della riserva? Perché Conte porta in nazionale Immobile che è stato ceduto al Borussia Dortmund e proveniva dal suo settore giovanile? Perché convoca Cerci che è stato scartato dalla ‘giuve’ per acquisire Morata? Per non dire di Zaza e Berardi. Comunque con il Milan, del suo amico Inzaghi, il Ct azzurro si sta comportando benissimo. Ha praticamente dimostrato che Balotelli, se non modifica i suoi atteggiamenti, non verrà convocato più in nazionale. Quindi ha smentito, tutti i ‘balotelliani’, anche il sottoscritto, sul fatto che il Milan ha visto bene nella cessione di Balotelli e prima ancora in quella di Pato e forse anche di Robinho per non dire di Ronaldinho. Conte ci sta insegnando questo. Il club rossonero ricambi la stima del Ct acquisendo i migliori giocatori italiani per poi farli giocare in prima squadra(Baselli potrebbe essere uno di questi). A me non dispiacerebbe affato una nazionale azzurra(sulla falsariga della sfortunatissima nazionale di Arrigo Sacchi, con un nucleo fondante di giocatori rossoneri!

  4. Dunque. Nel grande Milan di Silvio hanno giocato : ROSSI , GALLI , TASSOTTI , COSTACURTA , FILIPPO GALLI , BARESI , MALDINI , COLOMBO , ANCELOTTI,
    ALBERTINI , DONADONI , MASSARO , EVANI , SIMONE , BAGGIO , forse altri
    grandi giocatori , taluni immensi , tutti di interesse della Nazionale . Molti altri del vivaio in giro . L’epoca d’oro della nostra squadra si chiama Silvio Berlusconi e restera’ per sempre nella storia ineguagliato . Contesto con tutta la mia forza che Galliani faccia quel che ordina Silvio . Gli ha ordinato di stoppare Barbara ed il suo piano di cambiamenti ? Gli ha ordinato di prendere e sostenere a oltranza Allegri ?
    Ma che parlo a fare ! Silvio vi e’ inviso per motivi politici e non vi sara’ mai evidenza che possiate accettare . E’ piu’ forte di Voi . Su Balotelli io la penso diversamente , come anche su Ronadinho e Cassano , e pure Pato . Un allenatore di provincia , con poco talento e niente carisma , non e ‘ sato capace di gestire i grandi campioni e ci ha sottratto molto divertimento .Altrttanto o peggio si deve dire dello staff medico. Silvio ha bisogno di sentirsi amato dai tifosi , altrimenti si defila .

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