Sirigu 6: non riesce a mettere una pezza sui due goal della Bulgaria, che capitalizza il buon gioco espresso in quelle due sole occasioni.
Chiellini 6: del reparto arretrato è quello che fa meno danni, dando una mano ai compagni di reparto che non erano certo in serata.
Bonucci 5: il primo goal bulgaro è frutto di una sua uscita a vuoto, che rende vulnerabile la retroguardia italiana.
Barzagli 5.5: non è perfetto nella diagonale che porta al vantaggio della Bulgaria. Da un blocco collaudato come quello juventino non me lo aspettavo.
Antonelli 6: per tutto il primo tempo la manovra italiana si sviluppa sulla corsia di sinistra, grazie a lui e a Bertolacci che provano a innescare le due punte.
Bertolacci 6.5: lotta come un leone su ogni pallone, sia in fase offensiva che difensiva. Si intende perfettamente con Antonelli, visti i trascorsi a Genoa per entrambi fino a pochi mesi fa.
Veratti 5.5: il suo voto è in fuzione del gioco espresso dalla squadra. Non viene fatto partecipe dell’azione: la maggior parte delle azioni consistevano nel verticalizzare da dietro, estromettendo dal gioco Verratti.
Candreva 6: ci mette impegno non c’è dubbio, ma in quella posizione (interno di centrocampo) non evidenzia le sue qualità, portandolo a soffrire il traffico in mezzo al campo.
Darmian 5.5: non è il giocatore che abbiamo apprezzato soprattutto negli ultimi tre mesi a Torino, segno che soffre
Zaza 5: abituato ad essere il solo terminale offensivo nel Sassuolo, in maglia azzurra deve dividersi i palloni con Immobile e quei pochi li gioca con poca precisione.
Immobile 5: sarà il periodo che sta passando, che di certo non lo aiuta, ma queste prestazioni di certo non lo aiutano a cambiare passo.
Eder 6.5: serviva una seconda punta, uno che fa movimento per ricevere il pallone. E lui incarna alla perfezione questa definizione, al primo pallone giocabile deposita in rete il pallone con un gran destro.
Soriano 5: entra ma non si vede, non riuscendo a dare lo stesso apporto dato da Bertolacci.
Gabbiadini s.v.:
Conte 5: si è fatto trascinare psicologicamente e emotivamente nel “caso Marchisio”, portandolo a non essere lucido nel pre-partita (e anche durante).