Milan – Lazio 0-1: organizzazione vs casualità

Il secondo tempo della gara esprime tutto. Una Lazio in 10 uomini, con un organico inferiore al nostro non solo è riuscita a tenere il vantaggio acquisito durante la prima frazione ma è riuscita, anche, ad avere le occasioni più pericolose con quel palo di Keita. Un vantaggio conquistato sui nostri errori perché la Lazio nel primo tempo ha avuto solo tre occasioni e tutte su tre nostri errori stupidi ed evitabili: il braccio di Albertazzi (poi rigore) ed i due retropassaggi verso Abbiati. 

La differenza è tutta qua: in questo momento basterebbe non fare cazzate – perdiamo perché prima o poi le facciamo. Inutile continuare ogni discorso di rosa finché non c’è un’idea di gioco, non c’è corsa e finché si vedono cose come Alex centravanti improvvisato o Menez difensore aggiunto in campo. Il secondo tempo, che porta comunque la miglior partita del 2015 (avessimo detto, poi, chissà cosa…) anche se con una timida e disordinata reazione. Inammissibile non riuscire a far gol con Cerci, Honda, Menez e Pazzini in campo contemporaneamente. Inammissibile non avere una reazione e venire umiliati dalla Lazio.

Si salvano veramente in pochi: vedo molte critiche a Montolivo che francamente a me non è dispiaciuto in fase di impostazione (credo che lo stop sbagliato nel finale incida molto, ingiustamente). Il problema non è nei primi 30 metri, semmai è negli ultimi 30 dove non si sa cosa fare, si tira poco (con un Menez che molto spesso decide di fare tutto lui) ed in mezzo c’è un Pazzini che fa capire come Destro serve e la scusa di non aver avuto palloni giocabili sia totalmente falsa. Non si capisce quale sia il modulo, non si capisce quale sia l’idea di gioco, non si capisce chi debba attaccare e chi difendere: con due passaggi la Lazio ci mette in difficoltà e riparte subito – da noi non si rischia e non si provano giocate, forse per paura.

Esonerare o non esonerare Inzaghi? La stagione ormai è finita e l’unico obiettivo valido sembra quello dei 40 punti. Sicuramente questa squadra sta rendendo al 50% – e altrettanto sicuramente con un altro allenatore farebbe meglio. In pratica cambierebbe poco e si rischierebbe di bruciare un altro allenatore con cui forse è meglio ripartire da zero a Giugno. La Sud ed il comunicato in cui Milan Channel fa sapere che “Inzaghi resta per precisa volontà del presidente Silvio Berlusconi” non lasciano scampo all’idea che la stagione è stata dichiarata morta al 27 Gennaio e da qua in poi dei risultati poco importerà.

A questo punto non posso che sperare che le rimanenti 18 partite passino più in fretta possibile, perché, francamente, seguire questo Milan senza idee sta diventando sempre più faticoso. Non si riesce nemmeno ad incazzarsi, solo indifferenza. E questa è, forse, la cosa peggiore.

MILAN-LAZIO 0-1
MARCATORI Biglia su rigore al 38′ p.t.
MILAN (4-3-3) Abbiati; Abate, Alex, Rami, Albertazzi (dal 36′ s.t. Suso); Poli (dal 34′ s.t. Van Ginkel), Montolivo, Muntari (dal 6′ s.t. Honda); Cerci, Pazzini, Menez. PANCHINA D. Lopez, Gori, Essien, Armero, Zaccardo, Calabria, De Santis, Mastour. ALLENATORE Inzaghi.
LAZIO (4-3-1-2) Berisha; Konko (dal 38′ s.t. Pereirinha), Mauricio (dal 10′ s.t. Basta), Cana, Radu; Onazi, Biglia, Parolo; Cataldi (dal 1′ s.t. Novaretti); Klose, Keita. PANCHINA Marchetti, Strakosha, Mauri, Ederson, Gonzalez, Ledesma, Prce, Palombi, Candreva. ALLENATORE Pioli.
ARBITRO Rocchi di Firenze.
NOTE – spettatori 9.672 per un incasso di 128.683,40 euro. Espulso Cana (L) al 44′ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). Ammoniti Rami (M) per proteste, Keita (L) e Pereirinha (L) per c.n.r. Angoli: 5-5. Recuperi: p.t. 0; s.t. 5′.

5 commenti

Vai al modulo dei commenti

  1. Condivisibile Diavolo. Sarebbe bastato semplicemente dire che mentre i giocatori della Lazio, che questa sera non erano certamente superiori ai nostri, si muovevano in modo armonico (sabato oltre a questo ci hanno messo anche un’intensità agonistica molto alta) quelli del Milan non sapevano proprio cosa fare. Quando si recuperava palla il disagio di dover impostare un azione d’attacco era palese e imbarazzante.
    MI dispiace a dirlo, ma questi non hanno minimamente un’idea di cosa devono fare. E’ tutto lasciato all’improvvisazione e, siccome non abbiamo certo dei campioni, l’improvvisazione resta tale.
    Non pensare però che questo assolva Galliani. L’Adrianone ci potrebbe spiegare perché ha voluto a tutti i costi Pippo sulla panchina? Costa poco? Quasi tutti quelli che ci hanno battuto o messo in seria difficoltà non prendono tanto di più. E’ una bandiera? Così si sta rischiando di rovinarla, se già non lo si è fatto, come a suo tempo si è rovinata la bandiera Leonardo, altro allenatore che non è un allenatore.

    1. Pippo è in panchina perché Conte quest’estate non si è potuto prendere e Spalletti costava troppo, per cui ad Arcore han detto “prendi chi vuoi, basta che non mi costi troppo”

  2. Te pareva.

  3. E’ mai possibile che nessono dica chiaramente che quando manca DeJong diventiamo un colabrodo ,

  4. Una squadra? Il Milan sembrava una accozzaglia di giocatori con la valigia in mano. Centrocampo inesistente. Muntari sapeva che forse era alla ultima apparizione. Non mi spiego dell’assenza di Poli. De Jong rimarrà infortunato parecchio e forse sarebbe stato meglio cederlo subito. Alex centravanti? Idea quanto meno bizzarra! Il Milan di inzio stagione era una squadra dove tutti i reparti collaboravano ed erano tatticamente disciplinati. Questo Milan è un insieme di gente che attende di conoscere quale sarà il proprio futuro certamente lontano da Milanello!
    ps. Il parafulmine Galliani ha funzionato e Braida è diventato Ds del Barcellona. Ma ci siamo rinforzati e ci rinforzeremmo ancora di più se si cacciasse anche il parafulmine Ad per la parte tecnica? Ma va la’ anti-cravatta gialla!
    ps. Condivido tutto del post finalmente ritrovo ‘il mio diablo’ anche per l’ok al ritrovato ‘semi-Caravaggio’

I commenti sono disabilitati.